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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2021 ore 10,00
Paragrafo n. 19
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02865
DECRETO LEGISLATIVO 18 AGOSTO 2000 N. 267 - TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI. APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 172, LETTERA C), CONCERNENTE SERVIZI PUBBLICI A DOMANDA INDIVIDUALE ANNO 2021. #1# PGC 942/2021
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Come argomentato in sede di discussione del DUP, gli indirizzi che stiamo
assumendo come Consiglio Comunale sono particolarmente rilevanti se desidereranno
accompagnare una fase di trasformazione, mentre saranno profondamente inutili, se non
dannosi se invece si accomoderanno sullo stato delle cose esistenti, peraltro abbastanza
iniquo. Temo che il contenuto di questa proposta deliberativa attenga al secondo
scenario, nel senso che noi non stiamo utilizzando una leva, quella della
compartecipazione degli utenti al costo dei servizi per riuscire ad invertire quella
prospettiva di mantenimento delle diseguaglianze sociali, che a parole tutti vorremmo
contrastare. In modo particolare la partecipazione ai servizi educativi dovrebbe essere in
ogni modo favorita attraverso la promozione qualitativa dei nostri servizi, attraverso
un’adeguata dotazione organica e un continuo investimento sulle professionalità e ho
già detto come il piano del fabbisogno sia largamente insufficiente ed anche attraverso
una riduzione delle quote a carico delle famiglie per i costi diretti dei servizi, come negli
asili nido e per i costi dei servizi complementari, come per la refezione scolastica.
Il Consiglio aveva già formulato degli auspici in tale direzione e un primo passo era
stato compiuto l’anno scorso, mettendo mano al costo della refezione scolastica e in
modo particolare alla parte fissa di quel costo, che gravava sulle fasce medie di
compartecipazione al reddito. Un altro atto lo abbiamo assunto quando, promuovendo i
nidi, che ricordiamo stanno offrendo il proprio servizio ad un terzo della platea
potenziale, quando tutti gli indirizzi nazionali, compreso la finanziaria, promuovono la
piena frequenza dei nidi e in quell’atto chiedevamo di rivisitare la compartecipazione ai
costi. Ora ci troviamo in una situazione in cui la Città di Torino ci propone una delibera
che va ben oltre l’obbligo di legge, non copertura del 36%, ma complessivamente del
49,67%; all’interno degli asili nido noi non chiediamo alle famiglie, come da legge, una
copertura del 36%, ma del 42,75%; all’interno della compartecipazione alle mense la
copertura è del 77,45. Questo dato, particolarmente gravoso per gli utenti, congiunto al
fatto che le tariffe della Città di Torino sono tra le più alte dei Comuni e congiunto al
fatto che non si è voluto ragionare su come integrare le diverse misure a sostegno delle
famiglie, di carattere nazionale, con un maggior favore delle tariffe praticate dai
Comuni, mi inducono a dire che questa delibera sulla compartecipazione ai costi dei
servizi pubblici a domanda individuale non sta compiendo un percorso verso l’equità e
quindi è gravemente inadeguata a questa fase, ma è anche profondamente disallineata
rispetto ai migliori servizi e ai migliori indirizzi sulle politiche pubbliche. Quindi il mio
voto sarà contrario.

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