Interventi |
MALANCA Roberto Presidente, mi sente adesso? MALANCA Roberto (Audio disturbato) abbia pazienza ma evidente ci sono delle difficoltà da questo punto di vista. In parte, rispondo ai dubbi e alle questioni che poneva il presentatore di questo emendamento, per motivare una posizione che mi vede abbastanza contrario a quelle che sono le implementazioni delle strade cittadine (audio disturbato) il Codice della Strada a differenza dell’anno scorso questa volta lo preveda su molte più strade e non soltanto su alcune, come succedeva appunto un anno fa quando abbiamo approvato quell’emendamento; dicevo, la posizione contraria all’impiego in maniera massiccia degli autovelox fissi in maniera superiore a quella attuale. Questo perché è noto a tutti che (audio disturbato) degli autovelox fissi rispetto a quelli mobili per cui, per carità, lo scopo della sicurezza ovviamente c’è e su quello siamo tutti d’accordo, ma l’uso deterrente dei fissi si limita sostanzialmente a dove vengono installati tra i 150 oppure 80 metri prima dell’autovelox fisso, e (audio disturbato) specialmente per le caratteristiche della strada che sono state anche (voci sovrapposte) MALANCA Roberto Proviamo così. Mi spiace veramente di questa difficoltà. Dicevo, riprendo dall’ultimo pezzettino: devo dire che normalmente su certi tipi di strade ce ne vorrebbe uno ogni 300 metri di autovelox perché potessero avere qualche effetto, perché sennò 150 prima e poi subito dopo le persone a maggior ragione proprio perché c’è un autovelox fisso sono convinti che non ci siano pattuglie e non ci siano più altri controlli, quindi alcuni si sentono autorizzati a superare i limiti di velocità. Ma poi ci sono dei dati oggettivi: l’Italia è il primo Paese in Europa che ha più autovelox per chilometro, noi abbiamo circa installati il 25% di tutta Europa, questo vorrebbe dire che in teoria l’Italia dovrebbe essere il Paese con meno incidenti stradali d’Europa, in realtà siamo al diciannovesimo su 27, subito dopo di noi ovviamente ci sono Paesi che non hanno tutti questi autovelox, quindi la correlazione fra gli autovelox fissi e la quantità di incidenti e il numero di vittime obiettivamente non è così stretta. Al quarto posto invece che al diciannovesimo c’è la Gran Bretagna per esempio, che nel 2009 la città di (incomprensibile) ha abbandonato l’uso delle telecamere fisse passando a sistemi esclusivamente mobili; dopo tre anni avevano ridotto ulteriormente l’incidentalità rispetto alla presenza di apparati fissi, che sono noti, che sono evitabili anche perché ci sono applicazioni, mappe e tutti gli strumenti per coloro che li vogliono evitare e vogliono percorrere altre strade dove non ci sono gli apparati fissi per poterli identificare. Devo dire che il Regno Unito impiega numerosi metodi di contrasto alla velocità eccessiva, tra cui il rilevatore di velocità media e autovelox anche convenzionali in teoria, in questo momento ci sono (audio disturbato) perché stanno per spegnerli o toglierli da autovelox fissi, e altre due stanno considerando di farlo. Gli autovelox fissi sono effettivamente poco efficaci, soprattutto non fanno prevenzione, non fanno sufficientemente la deterrenza che si vuole perseguire con questo tipo di intervento, e altro sarebbe da fare, con quei soldi lì facciamo una deterrenza legata alla struttura delle strade che facciano veramente prevenzione (audio disturbato) impedendo fisicamente alle auto di superare determinati limiti all’interno del territorio cittadino. Se ci sono strade che consentono di avere delle velocità elevate, vanno messe fuori sostanzialmente e non all’interno del territorio cittadino, all’interno del territorio cittadino devono essere rispettati quei limiti predisposti non soltanto perché c’è un autovelox ma perché le strada attraverso rotonde, attraverso restringimenti, attraverso il modo di progettarle abbiano non soltanto una deterrenza ma prevenzione efficace, molto di più di quelli che sono gli apparati fissi che, come abbiamo visto, sono sempre di meno utilizzo in tutta Europa. Grazie. |