Interventi |
CARRETTO Damiano Sì, grazie. Questo emendamento in realtà ha una storia particolare, nel senso che è lo stesso emendamento che io ho presentato al DUP l’anno scorso; l’anno scorso era stato approvato, quindi il Consiglio Comunale si era espresso favorevolmente sull’installazione di autovelox fissi sulle strade torinesi, e si era espresso favorevolmente malgrado non ci fosse ancora stata la modifica del Codice della Strada che fa sì che sia più facile riuscire ad installare questi strumenti. Sappiamo che la procedura era... è ancora complicata e via dicendo, e con le ultime modifiche al Codice della Strada viene data la possibilità appunto di fare delle valutazioni diverse sul posizionamento degli autovelox fissi. Appunto, mi è sembrato... così, strano nel senso che era quindi stato inserito nel DUP dello scorso Bilancio e in questo DUP è sparito, a favore di un aumento dei velox mobili... velox mobili che sappiamo essere un pallino del Comandante dei Vigili Bezzon, che da sempre si è espresso in maniera un po’... così, critica o comunque non favorevolissima sugli autovelox fissi. Tra l’altro, anche questa era una di quelle richieste contenute all’interno della mozione, che è ferma in Commissione e, se non ricordo male, anche di una mozione approvata dal Consiglio Comunale in cui si chiedeva al Governo di approvare queste modifiche al Codice della Strada. Onestamente, appunto, non capisco perché da un anno all’altro per un’indicazione del Consiglio Comunale, l’indicazione degli autovelox sia sparita. Tra l’altro, è sparita senza in realtà un reale studio di fattibilità sul posizionamento degli autovelox fissi perché appunto sulla base delle nuove modifiche... così, almeno io avrei avuto piacere di capire che cosa si poteva fare e cosa non si poteva fare sulle strade torinesi in relazione appunto al posizionamento degli autovelox fissi, che sappiamo avere un forte potere deterrente comunque sull’incidentalità, sul superamento dei limiti e via dicendo, probabilmente molto più degli autovelox mobili; gli autovelox mobili, io ho cercato degli studi che testimoniassero l’aumento della sicurezza a seguito dell’aumento degli autovelox mobili ma non ne ho trovati, forse fanno più multe però non so quanto influiscano effettivamente sull’incidentalità e sulla sicurezza stradale perché, ricordo, il tema è sempre quello di aumentare la sicurezza sulle strade torinesi. Ecco, e quindi il senso di questo emendamento è quello di chiedere di nuovo, insistere almeno sull’avere uno studio di fattibilità, il Comandante Bezzon aveva parlato di una possibile riattivazione dell’autovelox fisso di corso Moncalieri, non se n’è più saputo nulla, di conseguenza se riattiviamo quello su corso Moncalieri, le caratteristiche diciamo geometriche delle strade della Città di Torino fanno sì che ci siano molti corsi che abbiano le medesime caratteristiche; quindi io credo che appunto questo emendamento intenda, con l’aumento delle postazioni di autovelox fissi, diciamo primo riattivare quello di corso Moncalieri come già affermato dal Comandante Bezzon, e di effettuare degli studi seri e delle valutazioni serie su altre arterie stradali ad alto tasso di incidentalità, e sappiamo che ci sono alcune strade - credo che tutti leggano il giornale - con... CARRETTO Damiano Certo concludo, con le velocità che vengono ampiamente superate con grande frequenza, mi viene in mente via Pietro Cossa, mi viene in mente corso Venezia, mi viene in mente via Agudio e via dicendo; sono tutta una serie di assi con un costante superamento dei limiti di velocità. Quindi questo è il senso di questo emendamento, quindi di fatto almeno valutare l’applicabilità sul territorio cittadino delle nuove norme del Codice della Strada. Grazie. CARRETTO Damiano Scusi, ho un dubbio procedurale. Io che ho illustrato l’emendamento posso reintervenire o ho finito? Grazie. CARRETTO Damiano Grazie. Allora, io vorrei fare due precisazioni: punto primo, io sono quasi completamente d’accordo col Consigliere Malanca, le strade devono essere costruite in modo che non sia possibile aggiungere determinate velocità all’interno dei centri urbani, e siamo d’accordissimo, e questa è la teoria del libro dei sogni; la pratica è che abbiamo rifatto corso Grosseto, il nuovo corso Grosseto è un’autostrada, abbiamo rifatto corso Principe Oddone, è un’autostrada, abbiamo rifatto corso Venezia, è un’autostrada e così sarà anche il proseguimento, abbiamo dei corsi di grande scorrimento - l’asse di corso Lecce, corso Potenza (incomprensibile) la conosciamo - cioè, i grandi assi torinesi li conosciamo. Il problema è che dopo cinque anni, possiamo dircelo, non riusciamo a trovare 40.000 euro per fare un incrocio rialzato e pensiamo di poter rifare chilometri e chilometri di viali, di corsi, di strade ad alto scorrimento per mettere in sicurezza? Onestamente, come diceva la Consigliera Ferrero, giustamente, e anche la Consigliera Albano, in questo momento l’autovelox fisso è un deterrente puntuale e lo sappiamo tutti, ed è un deterrente che però a mio parere è necessario, in attesa di tempi in cui effettivamente le strade potranno essere ridisegnate. Noi sappiamo appunto che il Piano Operativo di Sicurezza Stradale da me fortemente voluto, e con la Consigliera Tevere, prevede tutta una serie di azioni organiche, non è solo il sanzionamento ma anche tutta una serie... tra cui la messa in sicurezza di attraversamenti, di incroci, eccetera, eccetera. In quel Piano ci sono se non mi ricordo male circa 450.000 euro di interventi, io vorrei sapere quanti di questi interventi saranno finanziati nel 2021, temo molto pochi. Quindi io sono d’accordo che vada ridisegnata con la città, ma scontriamoci con la realtà: non lo faremo, non verrà fatto. Di conseguenza, io credo che nel breve/medio periodo l’intervento con il velox fissi sia necessario, necessario anche se pur puntuale, però vanno a incidere in zone un po’ come i Vista Red su attraversamenti pedo... cioè, è ovvio che dove non c’è il Vista Red l’automobilista può passare col rosso in maniera probabilmente impunita, ma sapendo che ci sono Vista Red in continua evoluzione, gli automobilisti hanno una percezione credo diversa di tutti gli attraversamenti. Per cui, è ovvio che se qualcuno sa che quelli sono in 10, 13, quanti sono e saranno così per i prossimi 30 anni, una volta che gli automobilisti sanno dove sono si regolano di conseguenza. Va bene invece una città che aumenta questi strumenti, dà anche meno punti di riferimento agli automobilisti. Per concludere, mi sento di dire: chi viola il Codice della Strada che viene sanzionato non è vessato, non è una vessazione perché si sta violando una legge dello Stato; violando la legge dello Stato, tra l’altro vi è un pericolo per se stessi e per gli altri. Quindi smettiamola di parlare di vessazioni. Chi passa col rosso non ha scusanti, deve essere sanzionato; chi infrange i limiti di velocità non ha scusanti, deve essere sanzionato e non ci sono scuse... pandemia, la pandemia non è una giustificazione a infrangere i limiti di velocità o a passare col rosso. CARRETTO Damiano È un ragionamento che non ha nessun tipo di senso, io vorrei ribadirlo. Ragionare sul fatto che la pandemia giustifichi la violazione del Codice della Strada e quindi il fatto di mettere in pericolo la propria vita e la vita degli altri non è una giustificazione sensata. Quindi per piacere, lo dico a tutti, stiamo parlando di un argomento serio, non ci facciamo campagna elettorale sopra, la vita delle persone è un argomento serio. Grazie. |