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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 25 Gennaio 2021 ore 10,00
Paragrafo n. 16
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02863
DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE (D.U.P.) - PERIODO 2021-2023 (ARTICOLO 170, COMMA 1, DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 267/2000). APPROVAZIONE. PGC 872/2021
Interventi
LUBATTI Claudio
Mi sente, Presidente?

LUBATTI Claudio
Grazie, le chiedo scusa, sono in movimento e mi ha fatto piacere solo fare una verifica
sull’audio. Io intervengo velocemente, ringrazio i miei colleghi del Gruppo Misto per il
tempo che... la quota parte del tempo che mi hanno concesso per fare due riflessioni,
anche se in realtà avevo preparato, leggendo il documento, alcuni approfondimenti e
alcune richieste di approfondimenti per una replica finale della Giunta, che, in realtà,
avendo ascoltato con attenzione l’intervento dell’Assessore Rolando - che ringrazio -
sono un po’ saltati; sono un po’ saltati perché ho letto una profonda contraddizione tra
le parole che meritano stima, perché sono parole di serietà, quelle dell’Assessore, che ha
registrato e ha descritto una situazione complessiva della nostra città che sta cambiando,
con un mondo che sta cambiando, con una mobilità che sta cambiando, con una, se
volete, anche situazione sociale delle classi più deboli, delle classi più fragili davvero
sottoposto a una grande pressione da questa crisi economica prima ancora che sanitaria.
Ho letto, dicevo, una grande contraddizione però nelle sue parole quando ha raccontato
di un documento e di un anno non elettorale, e poi però si è contraddetto nel proporre
all’attenzione del Consiglio Comunale un documento profondamente elettorale, un
documento, se volete, anche poco programmatico, se volete utilizzarlo come uno
strumento davvero, come lo ha previsto il Legislatore, per guardare al futuro, per
rilanciare l’attività, indipendentemente da chi l’amministrerà... dicevo, per rilanciare il
futuro di questa città. Invece abbiamo notato, in tanti, lo ha fatto bene chi mi ha
preceduto ma credo di poter parlare a nome anche di altri Consiglieri che hanno avuto la
possibilità di analizzare il documento nei dettagli in questi giorni dove ci è stato messo a
disposizione, insomma nei quali c’è stato messo a disposizione, per verificare come
alcuni temi strategici, che sono davvero temi fondamentali per la ripartenza di questa
nostra comunità, siano stati relegati a poco più che alcuni slogan elettorali. Lo dico
ricordando il tema delle Circoscrizioni, che però è già stato trattato, non ci voglio
entrare, ma il tema delle Circoscrizioni si porta dietro un tema clamoroso che è quello
delle periferie, periferie che stanno, più di altre zone, patendo e sentendo la forza di
questa crisi sulle proprie spalle, dove l’erogazione dei servizi della città, della Pubblica
Amministrazione o comunque delle società che sono interessate dall’erogazione dei
servizi essenziali per i nostri cittadini stanno di fatto smontando le proprie
rappresentanze, le proprie filiali, le proprie attività, senza sentire davvero una parola di
attenzione e di difesa, di presa di posizione da parte dell’Amministrazione. L’esempio
delle Poste è un esempio banale, forse, ma è un esempio che denota tutta la
disattenzione dell’Amministrazione, e in questo documento mi sarei davvero aspettato
invece uno sguardo al futuro per il rilancio di questi quartieri che sono stati, tra l’altro,
spesso oggetto di una forte critica da parte del Movimento 5 Stelle verso
l’Amministrazione precedente, dicendo che vincendo le elezioni con lo slogan del fatto
che avreste rilanciato le attività della periferia, di una città policentrica, guardate sto
recuperando... ho recuperato in queste ore alcuni documenti della campagna elettorale
che sono stati poi puntualmente disattesi e sui quali, io credo i cittadini dovranno essere
chiamati a giudicare questa Amministrazione. Mi dispiace fare un intervento di natura
più elettorale, ma guardate che la procedura che è stata affrontata nel discutere questo
documento è un approccio sbagliato perché, davvero, ho voluto credere alle parole
dell’Assessore che parlava di un documento strategico e di un anno non elettorale,
invece in tante occasioni, sono stati citati il tema dei parcheggi sotterranei, dopo cinque
anni dove i parcheggi pertinenziali sono stati utilizzati come uno strumento per
raccontare una modalità di pensiero sulla mobilità, di ostracismo mi verrebbe da dire, o
comunque di contrasto alla mobilità privata, senza però poi rilanciare davvero degli
strumenti per la mobilità pubblica, al di là di qualche striscia di pista ciclabile disegnata
qua e là in maniera non organica per la città. Questo secondo me è stato un altro grande
bluff che va raccontato alla città, non possiamo perdere questa occasione, del Consiglio
Comunale, uno dei Consigli Comunali più importanti durante l’anno, come quello della
discussione del Bilancio e del Documento Unico di Programmazione, per non ricordare
come alla fine tanti temi, che sono stati usati per raccogliere e per prendere qualche voto
in più, non abbiano visto nessuna forma di realizzazione, e in questo documento se ne
leggono totalmente le assenze. Sono evidenti, perché sono presenti argomenti e
argomentazioni che sarebbero forse credibili se non avessimo alle spalle cinque anni di
assoluto immobilismo dell’Amministrazione 5 Stelle, pensate alla faccia che ha avuto
qualcuno, credo l’Assessorato alla Mobilità, di reinserire in questo documento il tema
della riorganizzazione della rete del trasporto pubblico; dopo cinque anni che ci
raccontano che questo sarebbe stato il grande cavallo di battaglia, non parlo di
pedonalizzazioni perché sarebbe troppo facile, non parlo della ZTL perché sarebbe
davvero scontato, ma sul tema della riorganizzazione della rete del trasporto pubblico,
dopo N Commissioni dove si sono buttati i soldi del tempo di funzionari, di dirigenti e
di Consiglieri ad ascoltare le illustrazioni dell’Assessora Lapietra nelle quali ci
venivano a raccontare che si sarebbe divisa per colori la rete del trasporto pubblico, e
questa era la grande rivoluzione del trasporto pubblico torinese, e alla fine non abbiamo
visto assolutamente nulla, e questo è il grande buco, non è il tema culturale della lotta
alla mobilità privata che può essere condivisa o meno, questo è un tema tutto politico
sul quale ci si può confrontare a lungo, ma il tema è che è totalmente mancato il tema
dell’esecution, così come il Parco della Salute e della Scienza, lasciatemelo ricordare,
l’ha citato prima il collega Lo Russo, ma potete voi immaginare un documento di questo
genere, un documento così strategico senza rilanciare davvero un piano sulla nostra città
di riqualificazione di quell’area? Dopo tutte le discussioni che abbiamo avuto nel
Consiglio Comunale - per fortuna, dico io - ma dove nessuna parola viene spesa per dire
davvero non che cosa si è fatto, questo non è un documento di Bilancio sulle cose fatte,
ma almeno che cosa si intende fare in questo ultimo tratto di cammino
dell’Amministrazione Appendino. Lasciatemi chiudere con il tema della politica
industriale. Guardate, io penso che l’Amministrazione di una grande città non possa
ridursi ad ordinaria amministrazione; se la gestione diventa il centro della politica
amministrativa, io credo che sarebbero sufficienti bravi tecnici e bravi dipendenti, come
il Comune di Torino, per fortuna, ha in dote. Io penso che la politica abbia un ruolo
strategico, abbia un problema di vision, di disegno, di sogno, se volete, rispetto a una
città, e quello che è successo da un punto di vista della Politica industriale, cito soltanto,
per esempio, il tema Stellantis ma potrei ricordare il tema IVECO, potrei ricordare altri
temi strategici come quello forse più legato al mondo dell’innovazione; ecco, dicevo,
questi temi sono stati maledettamente trascurati, non c’è stata la possibilità di
interloquire come Consiglio Comunale, di riflettere sulla mission del futuro di questa
città, che dopo un passato importante come quello industriale che ha avuto la città, una
nuova missione che si stava, con fatica costruendo negli anni, e adesso su come
ricostruire questa nuova fisionomia strategica della nostra città, questo è un grande tema
che andava messo al centro di una politica industriale dell’Amministrazione e invece
totalmente dimenticato, silenzio assordante da parte della Sindaca, e purtroppo da parte
dei suoi Consiglieri delegati.
Quindi chiudo, Presidente, io non ho toccato quasi praticamente nessun punto delle cose
che avrei voluto dire e che mi ero preparato di dire leggendo tutte le pagine, il
documento in profondità, così come è giusto che faccia ogni Consigliere comunale che è
chiamato ad esprimere un voto, ma mi sono fermato a condividere le riflessioni che ho
fatto durante l’ascolto dell’Assessore Rolando e del Consigliere Fornari, che ha fatto
bene il suo compito di Consigliere di Maggioranza, forse, ma forse ha perso anche una
grande occasione di utilizzare questo tempo, il suo tempo, il tempo del Gruppo
consiliare per dirci davvero che cosa ci aspetta nei prossimi mesi e, per quanto possibile,
di raccontarci come si intende recuperare alle gravi, colpevoli, colpose mancanze che
questa Amministrazione ha avuto nei confronti della città.
Grazie, Presidente.

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