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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Gennaio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2020-02856
"RAID IN ALCUNE SCUOLE DELLA CITT?: CHI RIPAGHER? I DANNI?" PRESENTATA IN DATA 14 DICEMBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO. [INT. 37/2021]
Interventi
PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. No, qua non ci siamo questa volta. Sa perché non
ci siamo, Assessore? Perché non demandiamo alla Polizia Municipale quello che può
essere invece un discorso diverso, nel senso che la Polizia Municipale non ha l'ubiquità
su questo, capisce, se non c'è un servizio che la mette in prima persona. È un discorso
che può essere sviato e fatto anche dalle altre Forze di Polizia. Occorrono dei sistemi di
sicurezza un po' diversi. Io le faccio un esempio molto precipuo: la scuola Benedetto
Croce, una tra le tante, via Alimonda, piazza Alimonda, le conosco molto bene, corso
Novara, sono stati all'interno un giorno e mezzo con dei segnali che sono arrivati? Non
sono arrivati? Perché non sono arrivati? Hanno portato via un sacco di PC. Siamo in una
zona non isolata, perché la conosce molto bene la Sindaca Appendino perché spesso e
volentieri l’abbiamo vista nei giardini anche di piazza Alimonda, io non faccio
pallavolo, lei lo fa, io amo più la pallacanestro. Sicuramente qualcosa non ha
funzionato. Ma se non ha funzionato, io vorrei capire oggi, non oggi “Facciamo la
verifica se gli impianti funzionavano”, gli impianti devono funzionare prima. Con la
DaD, con il servizio Didattica a Distanza, le scuole erano piene, sono piene, hanno un
sacco di computer che sono giacenti all'interno di questi armadi, protetti e via
discorrendo, ma se il sistema di antifurto è un sistema che manda un numero di
messaggio dicendo che: “Guardate che forse la porta aperta”, non so come funziona, me
lo hanno spiegato, ma in questo momento mi sfugge un pochettino, e devi contattare il
reperibile che c'è all'interno della scuola, che a sua volta poi deve vedere i Vigili e poi
entrare dentro, voi capite che è una cosa veramente non dico farraginosa, m è veramente
kafkiana. Cioè lì immediatamente si dovrebbe…, cioè se noi vogliamo tenere la control
room, così chiamata, come in tanti bellissimi film di thriller, di terrore che ci sono, si
faccia una control room che deve essere inaccessibile con una telecamera che non si
possa naturalmente disinserire, IREN, o non IREN, servizio, non servizio, ci saranno le
linee dedicate, non penso che oggi staccare la luce possa far staccare la telecamera. Se
lo è no vuol dire che siamo veramente in un mondo di incompetenti e lo dico senza
essere ingegnere; ci sono i gruppi autonomi di elettricità che si possono disinstallare al
di fuori e quando c'è un'interruzione deve intervenire subito, anche perché spesso e
volentieri non sono dei colombi che entrano all’interno della scuola o qualche topo che
ci potrebbe anche essere, in qualche zona periferica di Torino, che gira intorno e fa
squillare gli allarmi, sono tutt’altra specie, sono porte divelte all’interno. E quindi noi
non possiamo permetterci questo. I cittadini, i genitori di quelle scuole che frequentano
la Benedetto Croce, ma altre sono successe perché poi se non mi ricordo male, tanto poi
quando andremo a beccare queste persone, le beccheremo perché qualcuna verrà
beccata, vuoi vedere la Salvo d’Acquisto anche, o la Benedetto Croce, o tutte e due
insieme, non avranno niente e non faranno nulla. Allora lì è un discorso politico che non
c’entra niente, né Iaria e neanche… Allora mettiamoli a fare i servizi socialmente utili,
mettiamoli a pulire tutti intorno alle scuole per qualche settimana, perché forse devono
capire che forse qua in Italia non è che siamo il Paese del “Bengodi” che c’è solo il
reddito di cittadinanza per chi non gli spetta ma poi lo prende, o gente che pensa che
con il buono si può andare a campare alla faccia di tutti gli altri, oppure come diceva
nell’altra interpellanza prima Magliano, sul pullman, sul tram, quello che dico sempre
io, sulla linea 4, si viaggia gratis perché alla fine non c’è voglia di andare a controllare
la maggior parte, mi smentisca qualcuno che dico una balla su questo. Allora il Paese
del “Bengodi” è finito, non abbiamo più le risorse per potersi permettere di fare quello
che ognuno vuole all’interno delle scuole e all’interno di quelli che sono altri posti.
Quindi in questo caso precipuo occorre viaggiare a tempo luce, perché tanto la
pandemia non finisce domani, e sicuramente nei prossimi mesi potrebbero essere
oggetto di altri perpetrati furti, perché se tanto è così facile stare un giorno e mezzo in
una scuola allora ditemi voi con quale sistema di allarme si poteva prevenire questo.
Quindi se c’è da riaggiornare il discorso telecamere abbiamo anche dei fondi strutturali
che arrivano non solo dall’Europa, ma sicuramente da tutto, sennò questo Recovery
Fund, questo MES che deve arrivare a cosa serve? Serve veramente a niente. Ma
usiamoli, verifichiamo che, quando vengono dati, quali sono i prezzi e chi è poi
responsabile e qualora qualcuno sbagli, involontariamente, ci mancherebbe, nessuno
può dire che qui la gente sbaglia per volontà o per capacità, però quando uno c’ha un
compito, che è quello di inserire un allarme, di controllare l’allarme, di verificare
l’allarme, di vedere se è collegato l’allarme, siccome non abbiamo 150.000 allarmi,
siccome abbiamo dei computer che oggi sanno persino i peli che uno c’ha da qualsiasi
parte del corpo, mi stupisco che non si fosse a conoscenza che quell’allarme fosse
disinserito, che non ci sia un sistema che possa far capire che quella linea è fatta. Cioè
abbiamo una tecnologia oggi che è da pazzi, da commercialista l’Agenzia delle Entrate
può, giustamente, perché chi non ha nulla da nascondere, ci mancherebbe, come il
cellulare, non voglio essere controllato. Non me ne frega niente di essere controllato,
ascolta la telefonata, se poi ti fa piacere una telefonata di cose private o di altro tipo, va
benissimo, non ce ne frega niente. Chi non ha nulla da nascondere non deve avere
paura. È logico che se in quelle telefonate si intrecciarono poi il malaffare o altre cose è
logico che questo poi si accampa la privacy, quello che sia. In questo caso no, in questo
caso, Assessore Iaria, bisogna andare a fondo, capire che cosa è successo, per quale
motivo non ha suonato e non sono intervenuti. La Polizia Municipale da quello che ho
potuto appurare, senza fare nomi, so che il messaggio non era chiaro e c’è stata una
telefonata senza nessun messaggio perché mancava il disco, se non è così lo voglio
sapere e per quello chiederò l’approfondimento perché questo è un caso classico. Su
questo caso io voglio capire che cosa è successo veramente, perché da questo caso
capiamo veramente come funziona tutto quello che è il mondo scolastico, il mondo
dell’informazione, il mondo del controllo, perché se il messaggio è la telefonata che
arriva allo 011011 e non c’è una linea dedicata e l’operatore che è già sobbarcato da
1000 incombenze tra la quiete pubblica e le altre non riesce a sapere questo, beh io
credo che a questo punto bisogna anche un po’ sviare un po’, fare un po’ delle linee
diverse. Quando si parla di allarmi non deve andare sulla centrale operativa, deve
andare sulla linea dedicata. Abbiamo tanta gente disoccupata, abbiamo tanta gente con il
reddito di cittadinanza che vorrebbe essere utile; c’è tanta gente che fa i bandi di
cantiere di lavoro, ma possibile che non c’è nessuno che si possa mettere a fare dei
controlli H 24 su questo? Ecco dove io poi mi dicono “Petrarulo, poi ti incazzi”, ma io
non mi incazzo mica, mi arrabbio proprio perché c’è un discorso…

PETRARULO Raffaele
Presidente, non era una parolaccia, lei lo sa che nel gergo, lo vede dappertutto, lo dice la
parola, diciamo così, ma se lei è più contenta…

PETRARULO Raffaele
Mi incavolo, ci mancherebbe, però questa parola la dicono dappertutto e poi facciamo i
moralisti su questo, ne prendiamo di cotte e crude. Comunque chiudo chiedendo
l’approfondimento in Commissione, come mia prassi, in questo caso idem. Grazie,
Assessore Iaria, se mi manda anche la nota di risposta. Grazie.

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