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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora passiamo all'interpellanza successiva, di cui non verifico la presenza perché sono sempre il Consigliere Petrarulo e l'Assessore Iaria. Si tratta dell'interpellanza n. meccanografico 202002856/002: “Raid in alcune scuole della città: chi ripagherà i danni?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 14 dicembre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Petrarulo, a cui seguono la Consigliera Scanderebech e il Consigliere Curatella. Do subito la parola all'Assessore Iaria per la risposta, grazie. IARIA Antonino (Assessore) Grazie, Presidente. Allora la Città, in particolare il Corpo di Polizia Municipale, sono particolarmente attenti a garantire la sicurezza delle scuole cittadine attraverso impianti di videosorveglianza e attività mirate di controllo. Poi avremo una nota specifica, dopo che leggerò brevemente, proprio sui dati puntuali. Negli scorsi mesi, complice l'emergenza sanitaria, si sono verificati numerosi casi di furti e intrusioni in scuole. Tali atti gravi e incivili vengono contrastati continuatamente e in alcuni casi i responsabili vengono individuati, come da recenti notizi di stampa. Oltre al furto di attrezzatura elettronica, non solo, risultano particolarmente gravi e offensivi i danni ai serramenti e alle strutture delle scuole, che richiedono significative spese per il ripristino. In alcuni casi la generalità dei soggetti privati ha rapidamente portato nuove dotazioni di attrezzature quali tablet, computer portatili, estremamente importanti in epoca di Didattica a Distanza. È inoltre importante segnalare anche i contributi economici in tal senso dall’amministrazione scolastica competente, Ministero dell’Istruzione. Da notizie di stampa, i rafforzati controlli hanno portato a diversi arresti legati a furti nelle scuole. Sono inoltre in corso delle verifiche con IREN per valutare il potenziamento delle infrastrutture di controllo in modo da tutelare ottimamente le scuole e gli edifici comunali. Quindi abbiamo fatto proprio un’indagine tecnica per capire lo stato di tutte le scuole che hanno (incomprensibile), quelli che non ce l’hanno e anche dal punto di vista come possibile programmazione tecnica in futuro per poter fare ulteriori lavori in tal senso. Leggo solo la nota della Polizia Municipale, che darà appunto alcuni dati interessanti. La Polizia Municipale informa che: “Sono 434 gli antifurti di scuole ed edifici pubblici collegati alla Centrale Operativa del Corpo tramite combinatore telefonico. Nel corso del 2020 sono state aperte n. 535 schede di intervento a seguito di avvisi di intrusione in uno di questi edifici con l’intervento di personale del Corpo, nessuno dei quali provenienti dalle due scuole citate nell’interpellanza”. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore. Passo la parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. No, qua non ci siamo questa volta. Sa perché non ci siamo, Assessore? Perché non demandiamo alla Polizia Municipale quello che può essere invece un discorso diverso, nel senso che la Polizia Municipale non ha l'ubiquità su questo, capisce, se non c'è un servizio che la mette in prima persona. È un discorso che può essere sviato e fatto anche dalle altre Forze di Polizia. Occorrono dei sistemi di sicurezza un po' diversi. Io le faccio un esempio molto precipuo: la scuola Benedetto Croce, una tra le tante, via Alimonda, piazza Alimonda, le conosco molto bene, corso Novara, sono stati all'interno un giorno e mezzo con dei segnali che sono arrivati? Non sono arrivati? Perché non sono arrivati? Hanno portato via un sacco di PC. Siamo in una zona non isolata, perché la conosce molto bene la Sindaca Appendino perché spesso e volentieri l’abbiamo vista nei giardini anche di piazza Alimonda, io non faccio pallavolo, lei lo fa, io amo più la pallacanestro. Sicuramente qualcosa non ha funzionato. Ma se non ha funzionato, io vorrei capire oggi, non oggi “Facciamo la verifica se gli impianti funzionavano”, gli impianti devono funzionare prima. Con la DaD, con il servizio Didattica a Distanza, le scuole erano piene, sono piene, hanno un sacco di computer che sono giacenti all'interno di questi armadi, protetti e via discorrendo, ma se il sistema di antifurto è un sistema che manda un numero di messaggio dicendo che: “Guardate che forse la porta aperta”, non so come funziona, me lo hanno spiegato, ma in questo momento mi sfugge un pochettino, e devi contattare il reperibile che c'è all'interno della scuola, che a sua volta poi deve vedere i Vigili e poi entrare dentro, voi capite che è una cosa veramente non dico farraginosa, m è veramente kafkiana. Cioè lì immediatamente si dovrebbe…, cioè se noi vogliamo tenere la control room, così chiamata, come in tanti bellissimi film di thriller, di terrore che ci sono, si faccia una control room che deve essere inaccessibile con una telecamera che non si possa naturalmente disinserire, IREN, o non IREN, servizio, non servizio, ci saranno le linee dedicate, non penso che oggi staccare la luce possa far staccare la telecamera. Se lo è no vuol dire che siamo veramente in un mondo di incompetenti e lo dico senza essere ingegnere; ci sono i gruppi autonomi di elettricità che si possono disinstallare al di fuori e quando c'è un'interruzione deve intervenire subito, anche perché spesso e volentieri non sono dei colombi che entrano all’interno della scuola o qualche topo che ci potrebbe anche essere, in qualche zona periferica di Torino, che gira intorno e fa squillare gli allarmi, sono tutt’altra specie, sono porte divelte all’interno. E quindi noi non possiamo permetterci questo. I cittadini, i genitori di quelle scuole che frequentano la Benedetto Croce, ma altre sono successe perché poi se non mi ricordo male, tanto poi quando andremo a beccare queste persone, le beccheremo perché qualcuna verrà beccata, vuoi vedere la Salvo d’Acquisto anche, o la Benedetto Croce, o tutte e due insieme, non avranno niente e non faranno nulla. Allora lì è un discorso politico che non c’entra niente, né Iaria e neanche… Allora mettiamoli a fare i servizi socialmente utili, mettiamoli a pulire tutti intorno alle scuole per qualche settimana, perché forse devono capire che forse qua in Italia non è che siamo il Paese del “Bengodi” che c’è solo il reddito di cittadinanza per chi non gli spetta ma poi lo prende, o gente che pensa che con il buono si può andare a campare alla faccia di tutti gli altri, oppure come diceva nell’altra interpellanza prima Magliano, sul pullman, sul tram, quello che dico sempre io, sulla linea 4, si viaggia gratis perché alla fine non c’è voglia di andare a controllare la maggior parte, mi smentisca qualcuno che dico una balla su questo. Allora il Paese del “Bengodi” è finito, non abbiamo più le risorse per potersi permettere di fare quello che ognuno vuole all’interno delle scuole e all’interno di quelli che sono altri posti. Quindi in questo caso precipuo occorre viaggiare a tempo luce, perché tanto la pandemia non finisce domani, e sicuramente nei prossimi mesi potrebbero essere oggetto di altri perpetrati furti, perché se tanto è così facile stare un giorno e mezzo in una scuola allora ditemi voi con quale sistema di allarme si poteva prevenire questo. Quindi se c’è da riaggiornare il discorso telecamere abbiamo anche dei fondi strutturali che arrivano non solo dall’Europa, ma sicuramente da tutto, sennò questo Recovery Fund, questo MES che deve arrivare a cosa serve? Serve veramente a niente. Ma usiamoli, verifichiamo che, quando vengono dati, quali sono i prezzi e chi è poi responsabile e qualora qualcuno sbagli, involontariamente, ci mancherebbe, nessuno può dire che qui la gente sbaglia per volontà o per capacità, però quando uno c’ha un compito, che è quello di inserire un allarme, di controllare l’allarme, di verificare l’allarme, di vedere se è collegato l’allarme, siccome non abbiamo 150.000 allarmi, siccome abbiamo dei computer che oggi sanno persino i peli che uno c’ha da qualsiasi parte del corpo, mi stupisco che non si fosse a conoscenza che quell’allarme fosse disinserito, che non ci sia un sistema che possa far capire che quella linea è fatta. Cioè abbiamo una tecnologia oggi che è da pazzi, da commercialista l’Agenzia delle Entrate può, giustamente, perché chi non ha nulla da nascondere, ci mancherebbe, come il cellulare, non voglio essere controllato. Non me ne frega niente di essere controllato, ascolta la telefonata, se poi ti fa piacere una telefonata di cose private o di altro tipo, va benissimo, non ce ne frega niente. Chi non ha nulla da nascondere non deve avere paura. È logico che se in quelle telefonate si intrecciarono poi il malaffare o altre cose è logico che questo poi si accampa la privacy, quello che sia. In questo caso no, in questo caso, Assessore Iaria, bisogna andare a fondo, capire che cosa è successo, per quale motivo non ha suonato e non sono intervenuti. La Polizia Municipale da quello che ho potuto appurare, senza fare nomi, so che il messaggio non era chiaro e c’è stata una telefonata senza nessun messaggio perché mancava il disco, se non è così lo voglio sapere e per quello chiederò l’approfondimento perché questo è un caso classico. Su questo caso io voglio capire che cosa è successo veramente, perché da questo caso capiamo veramente come funziona tutto quello che è il mondo scolastico, il mondo dell’informazione, il mondo del controllo, perché se il messaggio è la telefonata che arriva allo 011011 e non c’è una linea dedicata e l’operatore che è già sobbarcato da 1000 incombenze tra la quiete pubblica e le altre non riesce a sapere questo, beh io credo che a questo punto bisogna anche un po’ sviare un po’, fare un po’ delle linee diverse. Quando si parla di allarmi non deve andare sulla centrale operativa, deve andare sulla linea dedicata. Abbiamo tanta gente disoccupata, abbiamo tanta gente con il reddito di cittadinanza che vorrebbe essere utile; c’è tanta gente che fa i bandi di cantiere di lavoro, ma possibile che non c’è nessuno che si possa mettere a fare dei controlli H 24 su questo? Ecco dove io poi mi dicono “Petrarulo, poi ti incazzi”, ma io non mi incazzo mica, mi arrabbio proprio perché c’è un discorso… FERRERO Viviana (Vicepresidente) La prego di utilizzare bene le parole. Tra l’altro siamo a fine del tempo che le è stato assegnato e la prego pertanto di concludere ponendo grande gentilezza proprio alla Presidente, grazie. PETRARULO Raffaele Presidente, non era una parolaccia, lei lo sa che nel gergo, lo vede dappertutto, lo dice la parola, diciamo così, ma se lei è più contenta… FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, grazie. PETRARULO Raffaele Mi incavolo, ci mancherebbe, però questa parola la dicono dappertutto e poi facciamo i moralisti su questo, ne prendiamo di cotte e crude. Comunque chiudo chiedendo l’approfondimento in Commissione, come mia prassi, in questo caso idem. Grazie, Assessore Iaria, se mi manda anche la nota di risposta. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora grazie, Consigliere Petrarulo. |