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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Gennaio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 32
ORDINE DEL GIORNO 2020-01028
"DAI RINGRAZIAMENTI PER GLI AIUTI ALLA INIZIATIVA CONTRO L'EMBARGO" PRESENTATA IN DATA 27 APRILE 2020 - PRIMA FIRMATARIA ARTESIO.#CG# - STILO (202100003) APPROVATO [PODG 1015/2021]
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Questo atto, come ricordato dalla data di deposito che lei ha nominato, era
contestuale e coerente con la proposta di conferimento alla “Brigada Sanitaria” che ha
operato durante la Fase 1 dell’emergenza Covid nella nostra Città. Il contenuto di
questo ordine del giorno è di grande evidenza ed è tuttora attuale, riguarda la
valutazione del Consiglio Comunale di Torino in ordine alla pratica dell’embargo
operata fin dal 1960 dagli USA e ripetutamente stigmatizzata anche dalle
Organizzazioni Internazionali come l’Assemblea Generale dell’ONU e dal 1992
richiede la fine del blocco. È evidente come le pratiche di embargo commerciale,
economico e finanziario gravino non soltanto sulle relazioni tra gli Stati, ma gravino
principalmente sulle conseguenze relative alle popolazioni. È quindi interessante e
significativo sottolineare le diverse modalità con le quali nello stigmatizzare violazioni
di diritti fondamentali della persona si richieda agli Stati di non intraprendere, ad
esempio, la vendita di armi o di dispositivi, di interrompere la vendita di armi e
dispositivi bellici, ma non si chieda di produrre limitazioni rispetto a beni essenziali
importati che intervengono sulle condizioni di benessere delle popolazioni. Purtroppo,
dal 1960 Cuba subisce l’embargo e questo è un dato particolarmente sensibile, ad
esempio, su tutta la questione delle dotazioni di carattere sanitario per le quali non si
può accedere a farmaci che abbiano brevetti statunitensi o di altri Paesi che
intrattengano con gli USA rapporti commerciali, ciò nonostante noi abbiamo conosciuto
e conosciamo tuttora la grande capacità di autodeterminazione e di autorganizzazione al
punto tale da riuscire a costruire sistemi di protezione nella loro efficacia e nelle loro
modalità organizzative del tutto apprezzabili e al punto tale di costruire addirittura delle
competenze capaci di intervenire in procedure di solidarietà nei confronti degli altri
Paesi e degli altri popoli, secondo quella logica che abbiamo avuto modo di apprezzare
per cui non si accede e non si offre, non si consente e non si offre ciò che avanza, ma si
condivide ciò che si ha. Quindi, in quel contesto mi era sembrato opportuno e
condivisibile da parte del Consiglio proporre un ordine del giorno che richiamasse il
tema dell’ingiustizia dell’embargo e che impegnasse, congiuntamente a quanto fatto
dagli organismi internazionali, il nostro Governo a procedere nella richiesta di
sospensione dell’embargo e della revoca dell’embargo, peraltro accompagnando - e
questo è anche il dato di attualità sul quale pongo un buono augurio - un’intenzione che
nel 2014 era stata espressa dall’allora Presidente Obama e che dovrebbe - mi auguro -
caratterizzare le nuove relazioni nel modificato panorama politico statunitense. Ritengo
anche che nell’attualità questo stesso impegno, questa stessa vocazione, questa stessa
sensibilità sia già stata avvertita da tantissime Istituzioni locali del nostro Paese, sia
fondata anche su sentimenti di amicizia, di carattere interassociativo che legano l’Italia
con Cuba e che quindi possa incontrare, accanto ad un pronunciamento istituzionale,
anche la sensibilità e la condivisione più diffuse. Grazie.

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