Interventi |
PAOLI Maura Mi scusi, Presidente, non avevo capito che quindi presento anche tutti gli emendamenti? PAOLI Maura Sempre nei cinque minuti però? PAOLI Maura Non credo di farcela, però. PAOLI Maura La ringrazio, perfetto. PAOLI Maura Grazie mille. Allora, non è la prima volta che affrontiamo l’argomento videosorveglianza; purtroppo, però, quest’argomento viene sempre affrontato, se non in maniera superficiale, sicuramente a livello di opinione. Opinioni molto spesso... non voglio dire “da bar”, direi piuttosto opinioni, però, profane e approssimative, perché queste opinioni non sono mai supportate da dati; e infatti molto spesso, anche durante le Commissioni con la Presidente Tevere, ho chiesto che si affrontasse il tema con degli esperti, perché le domande che io mi pongo su questo argomento sono molto tecniche e penso che soltanto delle risposte tecniche possano permettermi di capire se e in che misura sia giusto investire dei soldi pubblici in questo modo. Ovviamente non c’è stato un approfondimento tecnico, e questo mi ricorda un po’ la storia del TAV, si cerca fino all’ultimo di evitare un confronto sui dati, per poi magari, quando questi finalmente arrivano, si possa dire: “I dati dicono che l’investimento è inutile, ma ormai lo facciamo lo stesso”. Però, perché è così importante basarsi su dati tecnici per questo argomento? Perché è sbagliato affrontare questo tema solo come una posizione politica. Roberto Rosso prometteva telecamere ad ogni angolo della città, perché la sicurezza e la legalità sono i temi forti della Destra, e invece magari la Sinistra ci spiega che la sicurezza passa attraverso altre strade, come la riqualificazione dei quartieri, eccetera. Ma perché noi oggi non possiamo entrare nella discussione di questo tema, come se fosse una questione politica e ideologica? Beh, banalmente, secondo me, perché la Maggioranza di questo Consiglio è rappresentato dal Movimento 5 Stelle, che, per sua natura, non tratta le questioni in maniera ideologica, non prende posizione tra Destra e Sinistra a prescindere, ma cerca di valutare oggettivamente caso per caso, e per valutare oggettivamente è necessario basarsi sui dati. Io ho già avuto modo di riportare più volte i dati che personalmente ho trovato, leggendo studi, ricerche, anche di altri paesi, per approfondire questo tema, dati che non starò a ripetere, anche se avrei voluto tanto proprio che qualcuno potesse mettere in discussione i dati che io ho trovato, e confutarli con altre ricerche, studi, eccetera. Non è stato fatto, perciò per me - e spero anche per altri - quei dati rimangono veri. Quindi, è chiaro che non potrei mai votare i documenti proposti dal collega Ricca e dal collega Petrarulo, nonostante gli emendamenti proposti sia dalla Presidente Tevere, che anche i miei, devo dire, anche perché gli studi, ad esempio, ci dicono che le telecamere non producono un impatto significativo sulla criminalità in spazi pubblici ampi e caratterizzati da molteplici vie di accesso e di fuga, mentre risultano più utili se dislocate in aree ben delimitate, ove gli ingressi sono circoscritti. Quindi, come si fa a votare un atto che invece elenca i luoghi dove metterli, solo perché la gente lo chiede? Non è proprio corretto il principio. Per questo mi stupirebbe se i miei colleghi di Maggioranza, molti dei quali sono persone sensibili a certi temi, molto riflessivi e con uno spiccato senso critico di giustizia, di serietà e di correttezza. Io credo che non ci sia nessuno dei miei colleghi disposto a votare dei documenti solo per, ad esempio, ottenere delle firme su un accorpamento di emendamenti di un documento a caso totalmente diverso. Sono certa che nessuno dei miei colleghi venderebbe il suo voto e quindi sono sicura che questi due documenti non passeranno. Nonostante questo, però, ho voluto comunque presentare degli emendamenti alla proposta del Consigliere Ricca in particolare e ho elaborato questi emendamenti che vi illustrerò velocemente, forse stravolgendo un po’ l’atto del Consigliere, a cui chiedo di scusarmi, però l’ho fatto perché ho voluto renderlo onesto. Vogliamo a tutti i costi mettere le telecamere, nonostante gli studi ci dicano che servono a poco rispetto al grosso investimento da fare? Va bene, mi arrendo, mettiamole, ma almeno diciamoci le cose come stanno. Per questo al primo emendamento propongo di modificare il titolo dell’atto del Consigliere Ricca con: “Videosorveglianza, costi esorbitanti per risultati molto deboli, ma ci guadagna la politica”. Questo è un piccolo e dovuto emendamento di sostituzione del titolo, proprio per sottolineare quello che dicevo prima sull’onestà. I dati ci dicono che nei migliori dei casi il 3% dei crimini viene risolto tramite sistemi di videosorveglianza, e non sto a ripetervi la differenza tra detection e deterrenza. Ci dicono che i costi sono molto alti e i Paesi che più hanno investito negli anni passati sulla videosorveglianza, come ad esempio il Regno Unito o la Francia, stanno man mano abbandonando questi sistemi proprio per i motivi citati. Ma a noi non frega niente, perché a livello elettorale questo è un argomento che tira tantissimo e quindi però diciamolo. Nel secondo emendamento faccio riferimento alle percentuali dei reati, i reati denunciati che sono sensibilmente calati in Italia, soprattutto i furti. La premessa che vado a sostituire del Consigliere Ricca, che dice che: “Garantire la sicurezza dei cittadini è la principale funzione degli Stati moderni”, è una premessa altamente opinabile, quindi ho trovato opportuno sostituirla con dei dati che sono meno opinabili. Questo è un dato la cui fonte è l’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza rilevata dall’Osservatorio di Pavia per la Fondazione Unipolis su una base di… PAOLI Maura Sì, ...55.000 notizie, che metteva a confronto i trend delle percezioni delle notizie e dei dati reali della criminalità in vari telegiornali e tutto lo studio è davvero interessante. Nell’emendamento 3 - poi sarò assolutamente più breve negli altri - sostituisco un concetto che si ricollega allo studio che citavo prima, perché, se davvero l’emergenza sicurezza fosse reale, forse avrebbe senso riflettere, come chiede l’ordine del giorno, riflettere sul rapporto tra la sfera delle libertà individuali e quella dei poteri dell’autorità pubblica, e lasciarsi quindi trasportare da filosofie orwelliane o la minority report, ma i dati ci dicono che l’emergenza sicurezza non esiste. In particolare ho cercato dei dati sulla Città di Torino, che sono del 2018, quindi magari sono un po’ datati, ma la fonte è uno studio del Sole 24 Ore, che posiziona Torino in livelli molto bassi nelle classifiche delle città italiane per, ad esempio, furti o furti di autovetture, che sappiamo essere (voci sovrapposte)... PAOLI Maura Però, Presidente, io devo spiegare gli emendamenti. Sono emendamenti che i Consiglieri hanno ricevuto cinque minuti fa, se non ho neanche la possibilità di spiegarli, è davvero difficile. Ci sono ancora tre emendamenti, io cerco veramente di (voci sovrapposte)... PAOLI Maura (Voci sovrapposte)… per presentare degli emendamenti. PAOLI Maura Va bene. Comunque tutte le classifiche ci dimostrano che l’emergenza sicurezza non esiste ed è, anzi, sempre in calo. L’emendamento 4 è la stessa cosa, quindi ci dice che l’emergenza non esiste, e allora diciamoci che lo facciamo per propaganda e non per una cosa che non è reale. Il quinto emendamento è sempre la stessa cosa, quindi vuole esplicitare il significato nascosto di questo documento. Anche l’emendamento 6 e l’emendamento 7, appunto, ci dice che le telecamere non producono un impatto significativo sulla criminalità e quindi invitiamo il Sindaco e l’Assessore a disperdere risorse pubbliche in costosi strumenti, che non risolveranno il problema della sicurezza, della percezione della sicurezza, ma gioveranno senza dubbio ad aumentare il consenso elettorale dei proponenti di questo atto. Grazie. PAOLI Maura Sì, grazie. Penso di non essermi spiegata bene, quindi volevo solo ripetere la frase a cui faceva riferimento il Consigliere Petrarulo e anche il Consigliere Magliano. Io ho detto che credo che non ci sia nessuno dei miei colleghi disposti a votare dei documenti solo per, ad esempio, ottenere delle firme su un accorpamento di emendamenti di un altro documento. Perciò io non insinuo proprio niente, anzi, sto dicendo proprio il contrario. L’interpretazione di ognuno poi è soggettiva e io non posso sicuramente influenzarla. Poi, il Consigliere Petrarulo mi invitava a passeggiare con lui. Conoscere o non conoscere la città, abitare o non abitare in un quartiere non cambia il tema che io pongo, ovvero la differenza effettiva tra emergenza sicurezza e percezione della sicurezza, utilità o meno delle telecamere, dato che i dati, gli studi degli osservatori, delle università - quindi se uno vuole prendere una decisione oggettiva è quello che va a vedere - dicono che non funzionano. Non lo dico io, lo dice chi studia la materia. E io posso anche credere alla versione del Consigliere Petrarulo, ma non posso usare la sua opinione o quella della gente per prendere una decisione politica, anzi, credo che sia imbarazzante un politico che prenda decisioni in base a opinioni non basate sui dati o a proprie impressioni personali, peggio ancora. Io credo che sia nostro compito studiare, studiare e studiare e poi discutiamo, ma prima studiamo. Grazie. |