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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Gennaio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-02160
"BIBLIOTECHE CIVICHE O BOOKCROSSING?" PRESENTATA IN DATA 12 OTTOBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO. [INT. 23/2021]
Interventi
TRESSO Francesco
Ci sono, eccomi.

TRESSO Francesco
Sì? Mi ha dato la parola? Vado, allora.

TRESSO Francesco
Okay, non l’ho sentita. Bene, intanto chiedo all’Assessora gentilmente di mandarmi la
nota perché è stato veramente un po’ complicato seguirla, ha letto alla velocità della
luce e si son perse parecchie battute, poi forse io avevo fatto delle domande che
riguardavano in sostanza capire come si intendeva riprendere una serie di funzionalità,
lei ci ha fatto un ampio excursus di quelle che sono le attività che ha svolto in questo
periodo la biblioteca, sicuramente utile, però io sostanzialmente avevo bisogno di avere
qualche garanzia in più su pochi aspetti; quindi la ringrazio dell’ampia ed esaustiva
illustrazione, forse però ritenevo invece di avere delle risposte un pochino più mirate.
Premetto ancora che questa mia interpellanza è datata e quindi era anche precedente al
3 dicembre, in cui poi è uscito il DPCM, e in quella data appunto io ero andato a vedere
invece che cosa succedeva a Milano, a Firenze e a Bologna, quindi poi lei ha perso del
tempo a raccontarci quello che sta succedendo oggi, ma io mi riferivo alla situazione
pregressa. Però questa interpellanza che tra l’altro fa anche seguito a una mia
precedente, che era del luglio scorso, in cui di nuovo chiedevo come mai alla riapertura
- quindi in allora eravamo a valle del primo lockdown - solamente due biblioteche sulle
18 erano state aperte e anche qui si lamentava un ritardo rispetto ad altre realtà di città
nazionali. Ancora qui, lei ci dice che è stata riaperta la sala di consultazione della
centrale, però delle altre si può presumere di avere delle ulteriori sale di consultazioni
che man mano, sempre rispettando ovviamente le normative di sicurezza, possano
essere recuperate? Poi, in particolare nel testo della mia interpellanza veniva riferito un
aspetto che era quello proprio di poter fare in modo che le biblioteche, che non sono
solamente un’erogazione di un servizio legato alla lettura di testi e di libri, ma ospitano,
come sappiamo, numerose iniziative culturali, sociali e di inclusione, in particolare io
mi riferivo a questa ONLUS Mondi in Città che fa un lavoro più che pregevole, io la
conosco piuttosto bene direttamente, ho collaborato con loro per l’alfabetizzazione delle
donne magrebine, e ad oggi... in allora, appunto, era stata scritta una lettera dalla
ONLUS perché allieve coi loro bambini non potevano, erano in attesa di sapere se nella
sede di via Leoncavallo si sarebbe potuto ripristinare questo servizio. Poi, è ovvio che
questo non era stato fatto ancora quando era possibile, secondo le regole dei DPCM,
oggi non lo è in questo momento; però sarebbe interessante, e in questo invito
l’Assessora quindi a voler essere poi disponibile a programmare una seduta di
Commissione, per capire l’aspetto principale che a me stava un po’ a cuore dietro
diciamo lo scritto di questa interpellanza, che era, riprendendo proprio quello che la
stessa Associazione Italiana Biblioteche sollecita a valle dell’emergenza e della
pandemia che abbiamo vissuto, cioè ridefinire il layout delle biblioteche proprio per
rivedere quelli che sono degli elementi di riprogettazione degli spazi e dei servizi
erogati, proprio analizzando il loro ridisegno con... a me piace molto questo fatto che
viene chiamato “l’intelligenza e la creatività”, quindi bisogna anche davvero pensare
che i servizi sul territorio che possono essere erogati da delle biblioteche civiche
acquistano un valore particolarmente significativo a valle della crisi pandemica, e in
questo senso per esempio Assessora a me piacerebbe sapere: la Città di Torino sta
facendo una riflessione sul Recovery Plan, se ci sono delle possibilità che le biblioteche
siano inserite in questo percorso? Io so che grossomodo è prevista una miliardata di
euro sulla Città di Torino da spendere in tre anni, più tre ma l’importante è avere delle
idee molto chiare perché comunque il 70% di quelle risorse va già individuato con un
impegno di spesa entro il secondo anno, allora qui c’è bisogno di avere competenze, di
avere capacità di rivedere quegli spazi in funzione di quello che vuole essere l’obiettivo
di una biblioteca riconcepita in chiave non dico moderna, semplicemente in chiave post
pandemica in cui a maggior ragione c’è bisogno di avere dei servizi di prossimità, dei
presidi culturali, dei presidi di socialità che le biblioteche in primis possono dare.
Allora, come pensiamo di fare un progetto su quello? Si sta ragionando? Quindi su
questo penso che sarebbe necessario perché limitarsi a dire: “Noi ci muoviamo a
seconda di quello che il DPCM ci offre” è un po’ limitativo, nel senso che...

TRESSO Francesco
... sicuramente, quindi in sostanza: intanto gentilmente appunto mi faccia avere la
risposta perché è stata letta molto di fretta, però non esaurirei qui l’argomento e le
chiederei la disponibilità a partecipare ad una Commissione in cui facciamo il punto
sulle biblioteche, io so che lei è attenta, a me questa è una cosa che interessa da
parecchio tempo, continuiamo ad essere anche in una latitanza di una direzione
specifica sul settore biblioteche, anche su questo credo sarebbe opportuno, proprio in
virtù anche delle risorse che potrebbero arrivare con i nuovi finanziamenti europei,
avessimo anche una regia un pochino più strutturata. La ringrazio.

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