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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 18 Gennaio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-02160
"BIBLIOTECHE CIVICHE O BOOKCROSSING?" PRESENTATA IN DATA 12 OTTOBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO TRESSO. [INT. 23/2021]
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, passo all’interpellanza successiva che è la n. meccanografico 202002160/002,
verificando però la presenza dell’Assessora Leon.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Sì, sono presente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Il Consigliere Tresso?

TRESSO Francesco
Ci sono, eccomi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto. Allora, ha come titolo:

“Biblioteche civiche o bookcrossing?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata in data 12 ottobre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Tresso
a cui segue anche la firma della Consigliera Pollicino. Do subito la parola all’Assessora
Leon per la risposta a questa interpellanza, e ringrazio.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Sì, buongiorno Presidente, buongiorno Consigliere e Consiglieri. In riferimento
all’interpellanza in oggetto, seguono le risposte. La prima domanda era: “Si consideri
che le biblioteche cittadine”... scusate, “Se considerino che le biblioteche cittadine
debbano continuare ad essere uno spazio di conoscenza ed inclusione sociale per tutti i
cittadini e tutte le cittadine, e se in questo senso ritengano che la responsabilità della
riapertura degli spazi nel rispetto dei protocolli definiti debba essere pienamente assunta
da chi amministra la Città”. Le biblioteche civiche torinesi rappresentano da sempre un
punto di riferimento fondamentale per i cittadini e le cittadine della nostra città, e con il
verificarsi dell’emergenza sanitaria ancora in corso, già in occasione del primo
lockdown l’attenzione alla lettura da parte dei cittadini ha registrato un forte
incremento, grazie al potenziamento di alcune azioni: 1) i servizi della biblioteca
digitale che rispetto al 2019 ha raddoppiato il numero di iscrizioni, le consultazioni e i
prestiti; sono stati proposti in modalità digitale a distanza i servizi di sportello “aiuta
compiti”, le conversazioni in lingua e i gruppi di lettura insieme alla presentazione di
novità editoriali; video lettura e attività di lettura ad alta voce per gli studenti delle
scuole di ogni ordine e grado per l’iniziativa “Libriamoci” promossa da
(incomprensibile) sono state realizzate 4.000 video letture; si è dato impulso
all’iniziativa : “L’esperto risponde” in attesa di poter riavviare l’attività in presenza,
mettendo a disposizione sul sito le domande frequenti a commercialisti e notai. I prestiti
digitali sono passati da 32.248 nel 2019 a 65.487 nel 2020, gli iscritti al servizio di
biblioteca digitale (incomprensibile) da 4.973 del 2019 a 11.580 del 2020, questi sono
solo i nuovi iscritti; le consultazioni quotidiani, press reader, audiolibri e musica da
931.348 consultazioni a 2.195.385 per il 2020. Dal 23 novembre, a seguito delle
disposizioni ministeriali che lo hanno permesso, le biblioteche civiche hanno attivato il
prestito sulla soglia e con il bibliobus anche il prestito a domicilio per le persone che
non si possono spostare dal proprio domicilio e hanno difficoltà a spostarsi. Dal
18 gennaio - cioè da oggi - sono riaperte le sale di consultazione della biblioteca civica
centrale e musicale con un servizio su prenotazione, come stabilito dal Decreto del
3 dicembre che consente l’accesso ai servizi e alle biblioteche pubbliche soltanto con
tale modalità. Sul fronte degli impegni finanziari poi la Città, come vi ho relazionato in
Commissione, nel 2020 ha riconfermato gli investimenti in acquisto libri; le biblioteche
civiche torinesi hanno partecipato al bando, come sapete, MiBACT che ha permesso di
acquistare ulteriori documentazione libraria per un valore di 146.000 euro; sono stati
vinti altri bandi: (incomprensibile) Library di Compagnia di San Paolo, con cui si sta
lavorando al rafforzamento delle competenze del personale bibliotecario del sistema
perché diventi più capace di gestire processi di audience and engagement sul territorio;
una specifica azione verrà dedicata nel 2021 al pubblico giovane e al progetto di
ridisegno degli spazi anche con specifici approfondimenti sugli aspetti gestionali di
Villa Moretti e (incomprensibile). Con uno specifico finanziamento di CEPER potrà
essere recuperata la biblioteca braille di via Nizza; inoltre si sono svolte in modalità a
distanza tutte le attività previste dal progetto “New Public Library Torino 2020”
sostenuto da Compagnia di San Paolo per un totale di 30.000 euro, uno specifico
progetto sostenuto sempre dal MiBACT con Cascina Roccafranca, Fondazione Merz e
altri partner attivato per potenziare i servizi di biblioteca diffusa per sopperire all’attuale
chiusura della biblioteca civica Carlucci. Seconda domanda: “Quali sono i motivi che ad
oggi ostano alla riapertura delle funzioni non meramente legate al solo prestito libri per
le biblioteche civiche, e perché la Città di Torino non segue in questo senso l’esempio
di altre città italiane, quali Milano, Firenze e Bologna; a che punto sia e quali risultati
abbia sortito lo studio del ridisegno delle modalità di erogazione dei servizi per ciascuna
sede di Biblioteca civica”. Allora il DPCM del 3 novembre aveva chiuso l’accesso al
pubblico di tutti i servizi delle biblioteche; al fine di non interrompere almeno i servizi
di prestito e restituzione, la Città ha formulato idonea richiesta alla Prefettura di Torino,
ottenendo così dalla medesima l’autorizzazione per l’erogazione dei servizi di prestito e
restituzione appunto già a far data dal 23 novembre, nonché in via sperimentale il
prestito a domicilio nelle aree limitrofe alle soste del bibliobus. In attesa del prossimo
DPCM, cioè quello che è uscito l’altro ieri, restano valide le disposizioni del DPCM del
3 dicembre - che mi sembra siano confermate - che ha previsto per le biblioteche
l’apertura dei soli servizi su prenotazioni. Le biblioteche civiche torinesi hanno già
definito le linee guida sede per sede nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di
emergenza sanitaria, non le elenco qui perché in cinque minuti non è possibile, per la
riapertura al pubblico su prenotazione delle sale letture e degli scaffali. Non appena
arriverà il nullaosta dalla cabina di regia della Città, Servizio Centrale, Sicurezza e
Divisione Personale, potremmo accogliere gli utenti in massima sicurezza. Intanto
ricordo, l’ho detto prima, che riapre la sala consultazione della civica centrale e quella
della biblioteca musicale sempre su prenotazione. Sul punto si evidenzia altresì la
massima attenzione anche per i dipendenti delle biblioteche, sono in corso di
acquisizione barriere in plexiglass per i punti accoglienza e inoltre è in via di
completamento la predisposizione dell’accesso a tali servizi mediante le funzioni di
Torino Facile, per snellire le procedure di gestione e organizzazione interna dei flussi e
le modalità di prenotazione da parte della cittadinanza. Le biblioteche comunali di
Milano, dopo il DPCM del 3 novembre hanno ridotto i loro servizi. Attualmente è
consentito: restituire il materiale preso in prestito e ritirare i documenti prenotati a
catalogo; per il momento non si può accedere direttamente agli scaffali né leggere i
giornali o studiare nelle sale; restano incluse tra i servizi le nuove modalità di prestito
con consegna a domicilio con ritiro presso edicole e librerie. A Firenze, le biblioteche
sono aperte ed è possibile accedere solo su prenotazione per ritirare e restituire il
materiale, utilizzare le sale studio e lettura, i pc a disposizione digitali e cercare libri a
scaffali. Attivo su prenotazione il servizio di prestito a domicilio che consente di
ricevere a casa libri, cd e dvd, audiolibri e riviste. Da lunedì 11 gennaio riparte il
servizio bibliobus. Questo, stiamo parlando di Firenze. A Bologna al momento i servizi
di cui si può usufruire sono ancora limitati, per esempio non è anche possibile entrare in
biblioteca e fermarsi a leggere o consultarle riviste; è invece attivo il servizio di prestito
su prenotazione. “In che tempi e secondo quali modalità si intenda operare per far
ripartire le numerose iniziative culturali, sociali e di inclusione, che hanno sempre
contraddistinto la ricchezza culturale delle nostre Biblioteche civiche, rendendole luoghi
di aggregazione aperti a tutte le persone...

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Concluda Assessora, grazie.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Sì, è l’ultima risposta. La riattivazione delle attività in presenza ovviamente è vincolata
alla situazione pandemica, le attività culturali in presenza svolte nel periodo estivo
prevalentemente all’aperto non sono state ancora riavviate, vista la situazione
pandemica in corso, le prescrizioni contenute nel decreto del 3 dicembre in tema di
convegni manifestazioni e attività culturali. È stato possibile realizzare tuttavia
l’iniziativa “Torino, la mia città” organizzata dal MIC con i Servizi Sociali della Città di
Torino, è ospitata nel piano ammezzato della biblioteca Primo Levi, garantendo
condizioni di sicurezza e pulizia, e limitando notevolmente il numero degli iscritti al
corso - 50 - cioè un terzo rispetto a quello previsto in periodo pre Covid. Il palinsesto di
attività resta ricco come si può vedere dal sito internet e dai social; numerose le attività
che si svolgono con le scuole e inserite nel palinsesto “Crescere in città”. Io ho
concluso, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora (audio interrotto) Consigliere Tresso?

TRESSO Francesco
Sì? Mi ha dato la parola? Vado, allora.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, sì.

TRESSO Francesco
Okay, non l’ho sentita. Bene, intanto chiedo all’Assessora gentilmente di mandarmi la
nota perché è stato veramente un po’ complicato seguirla, ha letto alla velocità della
luce e si son perse parecchie battute, poi forse io avevo fatto delle domande che
riguardavano in sostanza capire come si intendeva riprendere una serie di funzionalità,
lei ci ha fatto un ampio excursus di quelle che sono le attività che ha svolto in questo
periodo la biblioteca, sicuramente utile, però io sostanzialmente avevo bisogno di avere
qualche garanzia in più su pochi aspetti; quindi la ringrazio dell’ampia ed esaustiva
illustrazione, forse però ritenevo invece di avere delle risposte un pochino più mirate.
Premetto ancora che questa mia interpellanza è datata e quindi era anche precedente al
3 dicembre, in cui poi è uscito il DPCM, e in quella data appunto io ero andato a vedere
invece che cosa succedeva a Milano, a Firenze e a Bologna, quindi poi lei ha perso del
tempo a raccontarci quello che sta succedendo oggi, ma io mi riferivo alla situazione
pregressa. Però questa interpellanza che tra l’altro fa anche seguito a una mia
precedente, che era del luglio scorso, in cui di nuovo chiedevo come mai alla riapertura
- quindi in allora eravamo a valle del primo lockdown - solamente due biblioteche sulle
18 erano state aperte e anche qui si lamentava un ritardo rispetto ad altre realtà di città
nazionali. Ancora qui, lei ci dice che è stata riaperta la sala di consultazione della
centrale, però delle altre si può presumere di avere delle ulteriori sale di consultazioni
che man mano, sempre rispettando ovviamente le normative di sicurezza, possano
essere recuperate? Poi, in particolare nel testo della mia interpellanza veniva riferito un
aspetto che era quello proprio di poter fare in modo che le biblioteche, che non sono
solamente un’erogazione di un servizio legato alla lettura di testi e di libri, ma ospitano,
come sappiamo, numerose iniziative culturali, sociali e di inclusione, in particolare io
mi riferivo a questa ONLUS Mondi in Città che fa un lavoro più che pregevole, io la
conosco piuttosto bene direttamente, ho collaborato con loro per l’alfabetizzazione delle
donne magrebine, e ad oggi... in allora, appunto, era stata scritta una lettera dalla
ONLUS perché allieve coi loro bambini non potevano, erano in attesa di sapere se nella
sede di via Leoncavallo si sarebbe potuto ripristinare questo servizio. Poi, è ovvio che
questo non era stato fatto ancora quando era possibile, secondo le regole dei DPCM,
oggi non lo è in questo momento; però sarebbe interessante, e in questo invito
l’Assessora quindi a voler essere poi disponibile a programmare una seduta di
Commissione, per capire l’aspetto principale che a me stava un po’ a cuore dietro
diciamo lo scritto di questa interpellanza, che era, riprendendo proprio quello che la
stessa Associazione Italiana Biblioteche sollecita a valle dell’emergenza e della
pandemia che abbiamo vissuto, cioè ridefinire il layout delle biblioteche proprio per
rivedere quelli che sono degli elementi di riprogettazione degli spazi e dei servizi
erogati, proprio analizzando il loro ridisegno con... a me piace molto questo fatto che
viene chiamato “l’intelligenza e la creatività”, quindi bisogna anche davvero pensare
che i servizi sul territorio che possono essere erogati da delle biblioteche civiche
acquistano un valore particolarmente significativo a valle della crisi pandemica, e in
questo senso per esempio Assessora a me piacerebbe sapere: la Città di Torino sta
facendo una riflessione sul Recovery Plan, se ci sono delle possibilità che le biblioteche
siano inserite in questo percorso? Io so che grossomodo è prevista una miliardata di
euro sulla Città di Torino da spendere in tre anni, più tre ma l’importante è avere delle
idee molto chiare perché comunque il 70% di quelle risorse va già individuato con un
impegno di spesa entro il secondo anno, allora qui c’è bisogno di avere competenze, di
avere capacità di rivedere quegli spazi in funzione di quello che vuole essere l’obiettivo
di una biblioteca riconcepita in chiave non dico moderna, semplicemente in chiave post
pandemica in cui a maggior ragione c’è bisogno di avere dei servizi di prossimità, dei
presidi culturali, dei presidi di socialità che le biblioteche in primis possono dare.
Allora, come pensiamo di fare un progetto su quello? Si sta ragionando? Quindi su
questo penso che sarebbe necessario perché limitarsi a dire: “Noi ci muoviamo a
seconda di quello che il DPCM ci offre” è un po’ limitativo, nel senso che...

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Consigliere Tresso, chiuda grazie.

TRESSO Francesco
... sicuramente, quindi in sostanza: intanto gentilmente appunto mi faccia avere la
risposta perché è stata letta molto di fretta, però non esaurirei qui l’argomento e le
chiederei la disponibilità a partecipare ad una Commissione in cui facciamo il punto
sulle biblioteche, io so che lei è attenta, a me questa è una cosa che interessa da
parecchio tempo, continuiamo ad essere anche in una latitanza di una direzione
specifica sul settore biblioteche, anche su questo credo sarebbe opportuno, proprio in
virtù anche delle risorse che potrebbero arrivare con i nuovi finanziamenti europei,
avessimo anche una regia un pochino più strutturata. La ringrazio.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Tresso.
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