Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, passo all’interpellanza successiva che è la n. meccanografico 202002160/002, verificando però la presenza dell’Assessora Leon. LEON Francesca Paola (Assessora) Sì, sono presente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Il Consigliere Tresso? TRESSO Francesco Ci sono, eccomi. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Allora, ha come titolo: “Biblioteche civiche o bookcrossing?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 12 ottobre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Tresso a cui segue anche la firma della Consigliera Pollicino. Do subito la parola all’Assessora Leon per la risposta a questa interpellanza, e ringrazio. LEON Francesca Paola (Assessora) Sì, buongiorno Presidente, buongiorno Consigliere e Consiglieri. In riferimento all’interpellanza in oggetto, seguono le risposte. La prima domanda era: “Si consideri che le biblioteche cittadine”... scusate, “Se considerino che le biblioteche cittadine debbano continuare ad essere uno spazio di conoscenza ed inclusione sociale per tutti i cittadini e tutte le cittadine, e se in questo senso ritengano che la responsabilità della riapertura degli spazi nel rispetto dei protocolli definiti debba essere pienamente assunta da chi amministra la Città”. Le biblioteche civiche torinesi rappresentano da sempre un punto di riferimento fondamentale per i cittadini e le cittadine della nostra città, e con il verificarsi dell’emergenza sanitaria ancora in corso, già in occasione del primo lockdown l’attenzione alla lettura da parte dei cittadini ha registrato un forte incremento, grazie al potenziamento di alcune azioni: 1) i servizi della biblioteca digitale che rispetto al 2019 ha raddoppiato il numero di iscrizioni, le consultazioni e i prestiti; sono stati proposti in modalità digitale a distanza i servizi di sportello “aiuta compiti”, le conversazioni in lingua e i gruppi di lettura insieme alla presentazione di novità editoriali; video lettura e attività di lettura ad alta voce per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado per l’iniziativa “Libriamoci” promossa da (incomprensibile) sono state realizzate 4.000 video letture; si è dato impulso all’iniziativa : “L’esperto risponde” in attesa di poter riavviare l’attività in presenza, mettendo a disposizione sul sito le domande frequenti a commercialisti e notai. I prestiti digitali sono passati da 32.248 nel 2019 a 65.487 nel 2020, gli iscritti al servizio di biblioteca digitale (incomprensibile) da 4.973 del 2019 a 11.580 del 2020, questi sono solo i nuovi iscritti; le consultazioni quotidiani, press reader, audiolibri e musica da 931.348 consultazioni a 2.195.385 per il 2020. Dal 23 novembre, a seguito delle disposizioni ministeriali che lo hanno permesso, le biblioteche civiche hanno attivato il prestito sulla soglia e con il bibliobus anche il prestito a domicilio per le persone che non si possono spostare dal proprio domicilio e hanno difficoltà a spostarsi. Dal 18 gennaio - cioè da oggi - sono riaperte le sale di consultazione della biblioteca civica centrale e musicale con un servizio su prenotazione, come stabilito dal Decreto del 3 dicembre che consente l’accesso ai servizi e alle biblioteche pubbliche soltanto con tale modalità. Sul fronte degli impegni finanziari poi la Città, come vi ho relazionato in Commissione, nel 2020 ha riconfermato gli investimenti in acquisto libri; le biblioteche civiche torinesi hanno partecipato al bando, come sapete, MiBACT che ha permesso di acquistare ulteriori documentazione libraria per un valore di 146.000 euro; sono stati vinti altri bandi: (incomprensibile) Library di Compagnia di San Paolo, con cui si sta lavorando al rafforzamento delle competenze del personale bibliotecario del sistema perché diventi più capace di gestire processi di audience and engagement sul territorio; una specifica azione verrà dedicata nel 2021 al pubblico giovane e al progetto di ridisegno degli spazi anche con specifici approfondimenti sugli aspetti gestionali di Villa Moretti e (incomprensibile). Con uno specifico finanziamento di CEPER potrà essere recuperata la biblioteca braille di via Nizza; inoltre si sono svolte in modalità a distanza tutte le attività previste dal progetto “New Public Library Torino 2020” sostenuto da Compagnia di San Paolo per un totale di 30.000 euro, uno specifico progetto sostenuto sempre dal MiBACT con Cascina Roccafranca, Fondazione Merz e altri partner attivato per potenziare i servizi di biblioteca diffusa per sopperire all’attuale chiusura della biblioteca civica Carlucci. Seconda domanda: “Quali sono i motivi che ad oggi ostano alla riapertura delle funzioni non meramente legate al solo prestito libri per le biblioteche civiche, e perché la Città di Torino non segue in questo senso l’esempio di altre città italiane, quali Milano, Firenze e Bologna; a che punto sia e quali risultati abbia sortito lo studio del ridisegno delle modalità di erogazione dei servizi per ciascuna sede di Biblioteca civica”. Allora il DPCM del 3 novembre aveva chiuso l’accesso al pubblico di tutti i servizi delle biblioteche; al fine di non interrompere almeno i servizi di prestito e restituzione, la Città ha formulato idonea richiesta alla Prefettura di Torino, ottenendo così dalla medesima l’autorizzazione per l’erogazione dei servizi di prestito e restituzione appunto già a far data dal 23 novembre, nonché in via sperimentale il prestito a domicilio nelle aree limitrofe alle soste del bibliobus. In attesa del prossimo DPCM, cioè quello che è uscito l’altro ieri, restano valide le disposizioni del DPCM del 3 dicembre - che mi sembra siano confermate - che ha previsto per le biblioteche l’apertura dei soli servizi su prenotazioni. Le biblioteche civiche torinesi hanno già definito le linee guida sede per sede nel rispetto delle prescrizioni vigenti in materia di emergenza sanitaria, non le elenco qui perché in cinque minuti non è possibile, per la riapertura al pubblico su prenotazione delle sale letture e degli scaffali. Non appena arriverà il nullaosta dalla cabina di regia della Città, Servizio Centrale, Sicurezza e Divisione Personale, potremmo accogliere gli utenti in massima sicurezza. Intanto ricordo, l’ho detto prima, che riapre la sala consultazione della civica centrale e quella della biblioteca musicale sempre su prenotazione. Sul punto si evidenzia altresì la massima attenzione anche per i dipendenti delle biblioteche, sono in corso di acquisizione barriere in plexiglass per i punti accoglienza e inoltre è in via di completamento la predisposizione dell’accesso a tali servizi mediante le funzioni di Torino Facile, per snellire le procedure di gestione e organizzazione interna dei flussi e le modalità di prenotazione da parte della cittadinanza. Le biblioteche comunali di Milano, dopo il DPCM del 3 novembre hanno ridotto i loro servizi. Attualmente è consentito: restituire il materiale preso in prestito e ritirare i documenti prenotati a catalogo; per il momento non si può accedere direttamente agli scaffali né leggere i giornali o studiare nelle sale; restano incluse tra i servizi le nuove modalità di prestito con consegna a domicilio con ritiro presso edicole e librerie. A Firenze, le biblioteche sono aperte ed è possibile accedere solo su prenotazione per ritirare e restituire il materiale, utilizzare le sale studio e lettura, i pc a disposizione digitali e cercare libri a scaffali. Attivo su prenotazione il servizio di prestito a domicilio che consente di ricevere a casa libri, cd e dvd, audiolibri e riviste. Da lunedì 11 gennaio riparte il servizio bibliobus. Questo, stiamo parlando di Firenze. A Bologna al momento i servizi di cui si può usufruire sono ancora limitati, per esempio non è anche possibile entrare in biblioteca e fermarsi a leggere o consultarle riviste; è invece attivo il servizio di prestito su prenotazione. “In che tempi e secondo quali modalità si intenda operare per far ripartire le numerose iniziative culturali, sociali e di inclusione, che hanno sempre contraddistinto la ricchezza culturale delle nostre Biblioteche civiche, rendendole luoghi di aggregazione aperti a tutte le persone... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda Assessora, grazie. LEON Francesca Paola (Assessora) Sì, è l’ultima risposta. La riattivazione delle attività in presenza ovviamente è vincolata alla situazione pandemica, le attività culturali in presenza svolte nel periodo estivo prevalentemente all’aperto non sono state ancora riavviate, vista la situazione pandemica in corso, le prescrizioni contenute nel decreto del 3 dicembre in tema di convegni manifestazioni e attività culturali. È stato possibile realizzare tuttavia l’iniziativa “Torino, la mia città” organizzata dal MIC con i Servizi Sociali della Città di Torino, è ospitata nel piano ammezzato della biblioteca Primo Levi, garantendo condizioni di sicurezza e pulizia, e limitando notevolmente il numero degli iscritti al corso - 50 - cioè un terzo rispetto a quello previsto in periodo pre Covid. Il palinsesto di attività resta ricco come si può vedere dal sito internet e dai social; numerose le attività che si svolgono con le scuole e inserite nel palinsesto “Crescere in città”. Io ho concluso, grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora (audio interrotto) Consigliere Tresso? TRESSO Francesco Sì? Mi ha dato la parola? Vado, allora. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, sì. TRESSO Francesco Okay, non l’ho sentita. Bene, intanto chiedo all’Assessora gentilmente di mandarmi la nota perché è stato veramente un po’ complicato seguirla, ha letto alla velocità della luce e si son perse parecchie battute, poi forse io avevo fatto delle domande che riguardavano in sostanza capire come si intendeva riprendere una serie di funzionalità, lei ci ha fatto un ampio excursus di quelle che sono le attività che ha svolto in questo periodo la biblioteca, sicuramente utile, però io sostanzialmente avevo bisogno di avere qualche garanzia in più su pochi aspetti; quindi la ringrazio dell’ampia ed esaustiva illustrazione, forse però ritenevo invece di avere delle risposte un pochino più mirate. Premetto ancora che questa mia interpellanza è datata e quindi era anche precedente al 3 dicembre, in cui poi è uscito il DPCM, e in quella data appunto io ero andato a vedere invece che cosa succedeva a Milano, a Firenze e a Bologna, quindi poi lei ha perso del tempo a raccontarci quello che sta succedendo oggi, ma io mi riferivo alla situazione pregressa. Però questa interpellanza che tra l’altro fa anche seguito a una mia precedente, che era del luglio scorso, in cui di nuovo chiedevo come mai alla riapertura - quindi in allora eravamo a valle del primo lockdown - solamente due biblioteche sulle 18 erano state aperte e anche qui si lamentava un ritardo rispetto ad altre realtà di città nazionali. Ancora qui, lei ci dice che è stata riaperta la sala di consultazione della centrale, però delle altre si può presumere di avere delle ulteriori sale di consultazioni che man mano, sempre rispettando ovviamente le normative di sicurezza, possano essere recuperate? Poi, in particolare nel testo della mia interpellanza veniva riferito un aspetto che era quello proprio di poter fare in modo che le biblioteche, che non sono solamente un’erogazione di un servizio legato alla lettura di testi e di libri, ma ospitano, come sappiamo, numerose iniziative culturali, sociali e di inclusione, in particolare io mi riferivo a questa ONLUS Mondi in Città che fa un lavoro più che pregevole, io la conosco piuttosto bene direttamente, ho collaborato con loro per l’alfabetizzazione delle donne magrebine, e ad oggi... in allora, appunto, era stata scritta una lettera dalla ONLUS perché allieve coi loro bambini non potevano, erano in attesa di sapere se nella sede di via Leoncavallo si sarebbe potuto ripristinare questo servizio. Poi, è ovvio che questo non era stato fatto ancora quando era possibile, secondo le regole dei DPCM, oggi non lo è in questo momento; però sarebbe interessante, e in questo invito l’Assessora quindi a voler essere poi disponibile a programmare una seduta di Commissione, per capire l’aspetto principale che a me stava un po’ a cuore dietro diciamo lo scritto di questa interpellanza, che era, riprendendo proprio quello che la stessa Associazione Italiana Biblioteche sollecita a valle dell’emergenza e della pandemia che abbiamo vissuto, cioè ridefinire il layout delle biblioteche proprio per rivedere quelli che sono degli elementi di riprogettazione degli spazi e dei servizi erogati, proprio analizzando il loro ridisegno con... a me piace molto questo fatto che viene chiamato “l’intelligenza e la creatività”, quindi bisogna anche davvero pensare che i servizi sul territorio che possono essere erogati da delle biblioteche civiche acquistano un valore particolarmente significativo a valle della crisi pandemica, e in questo senso per esempio Assessora a me piacerebbe sapere: la Città di Torino sta facendo una riflessione sul Recovery Plan, se ci sono delle possibilità che le biblioteche siano inserite in questo percorso? Io so che grossomodo è prevista una miliardata di euro sulla Città di Torino da spendere in tre anni, più tre ma l’importante è avere delle idee molto chiare perché comunque il 70% di quelle risorse va già individuato con un impegno di spesa entro il secondo anno, allora qui c’è bisogno di avere competenze, di avere capacità di rivedere quegli spazi in funzione di quello che vuole essere l’obiettivo di una biblioteca riconcepita in chiave non dico moderna, semplicemente in chiave post pandemica in cui a maggior ragione c’è bisogno di avere dei servizi di prossimità, dei presidi culturali, dei presidi di socialità che le biblioteche in primis possono dare. Allora, come pensiamo di fare un progetto su quello? Si sta ragionando? Quindi su questo penso che sarebbe necessario perché limitarsi a dire: “Noi ci muoviamo a seconda di quello che il DPCM ci offre” è un po’ limitativo, nel senso che... FERRERO Viviana (Vicepresidente) Consigliere Tresso, chiuda grazie. TRESSO Francesco ... sicuramente, quindi in sostanza: intanto gentilmente appunto mi faccia avere la risposta perché è stata letta molto di fretta, però non esaurirei qui l’argomento e le chiederei la disponibilità a partecipare ad una Commissione in cui facciamo il punto sulle biblioteche, io so che lei è attenta, a me questa è una cosa che interessa da parecchio tempo, continuiamo ad essere anche in una latitanza di una direzione specifica sul settore biblioteche, anche su questo credo sarebbe opportuno, proprio in virtù anche delle risorse che potrebbero arrivare con i nuovi finanziamenti europei, avessimo anche una regia un pochino più strutturata. La ringrazio. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Tresso. |