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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 11 Gennaio 2021 ore 13,00
Paragrafo n. 7
INTERPELLANZA 2020-02659
"TETTOIA PIAZZA CRISPI: MERCATO O PARCHEGGIO?" PRESENTATA IN DATA 23 NOVEMBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO. [INT. 3/2021]
Interventi
SACCO Alberto (Assessore)
Sì, io leggerei un po’ la storia di piazza Crispi, che è stata preparata dal dottor
Mangiardi che conosce molto bene la situazione. Con una delibera del 2003, il
Consiglio Comunale provvedeva a restituire il mercato di piazza Crispi ristrutturato nel
corso del biennio 2001/2002 che, a causa della relativa vicinanza con i mercati Foroni,
Porpora e Porta Palazzo, stava subendo da anni un declino che si manifestava nella
progressiva diminuzione della clientela, e di conseguenza nell’abbandono del mercato
da parte degli operatori concessionari di posto fisso. La soluzione individuata
dall’Amministrazione, sentiti i soggetti interessati, è stata quella di ridurre il numero dei
posteggi da 104 a 44, mettendo a bando quelli liberi e articolando l’area in modo da
ampliare il ventaglio delle specializzazioni merceologiche presenti sul mercato, al fine
di offrire ai consumatori un’offerta più completa. Tali interventi, del 2003 quindi, non
hanno, tuttavia, centrato l’obiettivo che si prefiggevano, tant’è che buona parte dei
nuovi assegnatari di posteggio cessavano ben presto di esercitare l’attività sull’area
mercatale. Richiesta di intervenire per tentare di rivitalizzare il mercato dagli operatori e
dalle associazioni di categoria. La Giunta Comunale adottava una delibera del dicembre
2004, con cui si proponeva di varare un’iniziativa sperimentale che consentisse di:
individuare una fascia oraria che potesse fare del mercato di Crispi una valida
alternativa delle aree mercatali vicine; attirare nuovi operatori sull’area e ripristinare
l’organico completo del mercato. Sulla base di questi presupposti, la Giunta deliberava
di far svolgere l’attività di vendita sul mercato, limitatamente alle giornate del
mercoledì e del venerdì in orario pomeridiano dalle 15.30 alle 19.30. Inoltre, venivano
individuati i posteggi liberi e fissati i requisiti professionali necessari per
(incomprensibile) all’iniziativa da parte degli operatori. Si consentiva alle associazioni
di categoria, che avevano contribuito alla stesura del progetto, di raccogliere le domande
di adesione di commercianti in possesso di tali requisiti. In data 16/05/2006 veniva
approvata la deliberazione che, preso atto dei risultati raggiunti dalle sperimentazioni
per le giornate di apertura pomeridiana, deliberava un’ulteriore proroga per un periodo
transitorio, la cui durata era connessa alle procedure per l’assegnazione dei posteggi sul
nuovo mercato di corso Taranto. Tuttavia, non tutti gli operatori aderenti alla prima fase
della sperimentazione, individuati dalla deliberazione che fissava l’inizio, hanno poi
proseguito l’attività sul mercato, e pertanto i posteggi vuoti sono stati assegnati
giornalmente in spunta ad un numero di operatori ridottosi nel corso del tempo a poche
unità. Con deliberazione del 18 gennaio 2016, in occasione della revisione del Piano dei
mercati, si è deciso di proseguire la sperimentazione. Circa eventuali azioni di
promozione dell’area, l’attuale fase emergenziale sanitaria ha inciso profondamente
sulle abitudini dei consumatori, per cui si è dell’opinione che dette azioni vadano
coordinate con i provvedimenti generali del Piano mercati della Città, previa adeguata
valutazione delle risultanze della fase di assestamento dell’intero sistema del commercio
su aree pubbliche, successiva a quella emergenziale. Allora, questo è quello che ci
scrive il dottor Mangiardi, che ripercorre un po’ la storia di piazza Crispi, che quindi è
in mezzo a tre mercati molto belli che lavorano molto, perché sia Foroni, che Porpora,
che Porta Palazzo, per fortuna, stanno lavorando bene. Cosa abbiamo fatto noi per
quell’area, che è costata ai cittadini moltissimi milioni di euro? Come, peraltro, anche
l’area di corso Taranto, che altrettanto è costata ai cittadini moltissimi milioni di euro?
Abbiamo tentato in tutti i modi, vi dico solo che..., forse era anche uscito sui giornali,
non credo..., ma comunque, durante il Coronavirus… durante il primo lockdown
abbiamo fatto diversi sopralluoghi nell’area per cercare di portare lì una parte dei
banchi, per rendere tutta la zona di Porta Palazzo più decongestionata, perché a Porta
Palazzo, anche con l’utilizzo delle fermate, la polemica di cui sopra, molta gente
voleva…, insisteva ad andare a Porta Palazzo, posso comprenderne le ragioni, ma non
era, assolutamente, il momento. Quindi abbiamo tentato di creare un nuovo mercato in
quella zona, non abbiamo avuto adesioni, abbiamo chiesto a Coldiretti di portare i
banchi perché, se vi ricordate, a Porta Palazzo (incomprensibile) dei contadini durante il
periodo… il primo lockdown aveva i banchi alternati, quindi posavano un giorno sì e un
giorno no, ed era un problema perché, trattandosi di merce deperibile, potete
immaginare, i coltivatori non è che possono tenerle lì a lungo, abbiamo cercato di farli
andare lì, sia quelli di Coldiretti, che gli altri della (incomprensibile) dei contadini,
neanche quello hanno voluto sentire ragioni. Abbiamo cercato di organizzare degli
eventi lì sotto, anche lì non riusciamo a trovare soggetti che vanno. Quindi,
assolutamente, è molto complicato, piazza Crispi.… Io non discuto le scelte delle
Amministrazioni passate che, sicuramente, saranno state fatte, assolutamente, in buona
fede e sicuramente nel 2003 c’era un’altra congiuntura economica e c’erano altre
situazioni. Purtroppo, allo stato attuale, trovare sul lato mercati, anche se il dottor
Mangiardi dice che bisogna vedere un po’ la (incomprensibile) generale della città,
secondo me è complicato immaginare che si riesca a recuperare dal lato mercato.
Questo è quello che è stato fatto. Per reincentivare i banchi alimentari o extralimentari,
ricordo a tutti che allo stato attuale più incentivati di così non possono esserlo, non
pagano per tre mesi la COSAP e TARI, perché abbiamo già il canone unico, quindi
andassero lì, non pagherebbero niente come posizionamento, tant’è che in alcune zone
della città, che erano decisamente in difficoltà, un po’ i mercati si stanno riprendendo.
Questa è la situazione.

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