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FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passiamo all'interpellanza successiva in cui c'è di nuovo lei, Consigliere Petrarulo, si tratta della n. mecc. 202002695/002. Ha come titolo: “Sosteniamo il commercio locale” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 25 novembre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Petrarulo, a cui segue la Consigliera Scanderebech. E do di nuovo la parola all’Assessore Rolando che parla anche in vece dell'Assessore Sacco perché è a doppia risposta, grazie. ROLANDO Sergio (Assessore) Grazie, Presidente. Sì, allora, prima di fornire informazioni alle domande poste dall’interpellanza si coglie l’occasione per sottolineare che, nonostante i problemi di bilancio a tutti noti e nonostante le minori entrate che ci hanno imposto in questo delicato periodo storico di far fronte all’emergenza Covid, la Città ha messo in campo tutte le risorse disponibili. Un piccolo riepilogo di tutto quello che abbiamo fatto per il commercio: con delibera di assestamento approvata in luglio abbiamo finanziato le categorie economiche e sociali colpite da pandemia, circa 20 milioni di spesa per agevolazioni ISEE, riduzione TARI a favore delle attività economiche, commerciali e riduzione delle aliquote IMU. Con delibera di salvaguardia degli equilibri 3.400.000 euro per la TARI; 500.000 euro per la (incomprensibile); un milione per il fondo di solidarietà alimentare; 1.200.000 euro per la sospensione del pagamento delle strisce blu; 300.000 euro per i rimborsi di canoni patrimoniali, tutti i parcheggi collegati alle attività economiche e nonché queste facilitazioni tutte le agevolazioni in termini di slittamento di tutte le scadenze senza richiesta né di interessi, né di sanzioni per le categorie lese dagli intervalli di (incomprensibile). Inoltre ulteriori ristori per 11 milioni per (incomprensibile) successivi alla data dell’interpellanza del Consigliere, con il quale mi scuso per il ritardo della risposta. Ma l’impegno prioritario su tutti è stato profuso per dare risposta alle legittime richieste che in questi tempi ci arrivano da ogni fronte. Cito ancora, anche l’Assessore Sacco, il Piano straordinario di occupazione del suolo pubblico, per l’utilizzo a titolo gratuito approvato sin dal maggio scorso e prorogato fino al 31.01.2021, con possibilità di ulteriore proroga al 31.12 di quest’anno, contenente tutte le misure temporanee straordinarie finalizzate al (incomprensibile) attività economiche. Inoltre sappiamo già che con il Bilancio presentato che inizia la sua discussione da poco si cercherà di fare per il 2021 tutte le iniziative sia per le famiglie che le attività economiche dovute al fatto che l’emergenza Covid, come vediamo bene, continua. L’approvazione del Bilancio 20-22 ci ha aiutato a gestire l’intera pandemia, basti pensare che siamo riusciti a fare dodici variazioni di Bilancio in corso d'anno, di cui le prime sei tutte collegate al Bilancio approvato. Con approvazione del Bilancio 21-23 avremo nuovamente la possibilità di adottare tempestivamente le variazioni con le disponibilità occorrenti alle necessità che ci imporranno. Concludo con una precisazione per quanto riguarda specificatamene (incomprensibile). Per far fronte all’evidenza epidemiologica sono stati emanati provvedimenti che hanno disposto chiusura o sospensione di molteplici attività, tuttavia non hanno previsto forme di sospensione per il versamento della tariffa rifiuti. Con la delibera 5 maggio 2020 l’autorità di regolazione ARERA ha definito delle forme di agevolazione da riconoscere alle attività chiuse nella scorsa primavera e classificata con specifici riferimenti ai codici ATECO, da applicare solo alla parte variabile, da commisurare ai soli effettivi giorni di chiusura. Secondo le disposizioni di ARERA le minori entrate concernenti il piano delle agevolazioni (incomprensibile) recuperare attraverso l’aumento di tariffa delle altre categorie non investite dai provvedimenti di chiusura. La Città di Torino ha comunque ritenuto opportuno intervenire a favore delle utenze non domestiche con la sospensione delle prime due rate scadenza il 16 marzo e il 15 maggio e l’applicazione di un’agevolazione del 25% della parte variabile della tariffa per tutte le attività che rientrano nei parametri (incomprensibile). La medesima agevolazione del 25% è stata riconosciuta sia alle occupazioni continuative accessorie (incomprensibile) a cui si applicano le stesse modalità di tassazione del locale principale, sia le occupazioni autonome, chioschi, e l’intero lotto per l'attività per il lockdown. Alle occupazioni temporanee comprese (incomprensibile) della COSAP è stata riconosciuta l’agevolazione del 100% della tariffa. Il costo dell’agevolazione appena elencata è stato posto a carico del bilancio senza alcun aggravio per altre utenze non interessate, come prevedeva la norma. Per quanto riguarda la nuova emergenza epidemiologica Covid-19 iniziata da ottobre, la Città intende riconoscere sostegni aggiuntivi, ma ad oggi non è stato possibile definire tempi e modalità sia perché ARERA non ha ancora stabilito le forme di agevolazione obbligatorie, sia perché in questo momento i Comuni sono impossibilitati a concedere le agevolazioni visto che le norme in vigore impongono quale termine per deliberarlo quelle di approvazione del bilancio scaduto lo scorso 31 ottobre. Ricordo a tutti che abbiamo disponibili con l'ultimo Decreto, abbiamo adottato variazioni di bilancio che applicheremo nel 2021 dai 10 agli 11 milioni per ulteriori interventi su questo tema. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Assessore Rolando. Passo la parola al Consigliere Petrarulo. PETRARULO Raffaele Grazie, Presidente, di nuovo. Grazie, Assessore Rolando, mi sembra che stiamo facendo un Consiglio a tre, ma l'importante sono i problemi che sono dei cittadini, quindi i problemi sono molto, molto, molto importanti e molto gravi, secondo me, sul commercio soprattutto direi anche. È vero, Assessore, ero in prima linea, quindi so benissimo quando ho richiesto anch'io riduzioni per quello che riguarda la COSAP, per le varie tasse locali, la TARI e via discorrendo, per tutto quello che era il mondo degli ambulanti e del commercio locale, quindi so che è stato naturalmente ripreso, so che ci sono state appunto delle delibere comunali che hanno portato a quello che il sottoscritto ha chiesto, molti altri si sono accodati, qualcun altro ha chiesto in maniera diversa dopo, tardivamente, ma non è per mettere la ciliegina sulla torta dicendo: “Petrarulo è stato il primo e lo hanno trattato da secondo”, non mi interessa, l'importante è che risolviamo i problemi. Noi siamo stati eletti Consiglieri per questo, non per farci belli oppure essere chi fa il primo della classe come qualcuno ha fatto in tempo addietro. Però il problema che risolve moltissimo che è proprio quello, sa quale, Assessore, che ci sono troppe sinergie che devono andare in concomitanza perché il Comune può fare qualcosa, ci mancherebbe, su questo non voglio essere quello che parla sempre sul Comune come qualcuno pensa che è bello fare anche perché quando si dice al Comune. “Fai”, ci deve essere poi la Regione che deve entrare a implementare, ci deve essere poi il Governo Nazionale che deve andare a implementare Regione e Comune, quindi non ci prendiamo in giro, non stampiamo i soldi come Comune di Torino, non li stampa né lei, Assessore Rolando, che è in Maggioranza, né il sottoscritto, che è all’Opposizione. Però c'è un discorso da fare, che è questo: sul commercio locale io non accetto che tutti parlano di andare a comprare nei negozi del vicinato, tutti chiedono naturalmente delle agevolazioni. Però ognuno si faccia un esame di coscienza spesso e volentieri, a prescindere dal guadagno che ognuno può avere nell’andare a cercare e ricercare in altri siti, nell’e-commerce senza fare nomi, quello che sta viaggiando moltissimo a livello nazionale, tutti chiedono i pacchi tramite e-commerce, naturalmente andando a discapito di quello che sia. Non andiamo…, senza fare nomi, senza dire dove la grande distribuzione rimane aperta h24, cioè h24 no, 7 giorni su 7 dove invece il piccolo commercio deve sottostare a quelli che sono i colori dell'arcobaleno che vengono dati tra giallo, arancione, rosso, dico una battuta, ma non sono questi i colori dell’arcobaleno, ma per far capire che a seconda di come viene pitturato naturalmente il discorso alcuni negozi, alcune attività rimangono chiuse, rimangono in asporto, rimangono aperte, rimangono a metà. Che ci sia il ristoro tramite il codice ATECO, faccio il commercialista, l'ho visto anch'io, non è un ristoro che può bastare a quello che è il commercio, a quelle che sono le attività imprenditoriali. Stiamo assistendo e assisteremo purtroppo, e non voglio fare la Cassandra, ma questo lo dico a ragione professionale e a ragion veduta, a una moria di attività e di imprese che non avrà precedenti nella storia d'Italia dal dopoguerra in avanti, eccetto quella che è stata la grande crisi. Quindi si possono dare tutti i ristori che uno vuole, naturalmente, però poi alla fine bisogna capire che cosa fare e come. Se si ricorda, lei, Assessore, non so se ricorda, ma quando è stato chiesto sui mercati che ci sono state quelle battaglie in cui si dava la precedenza agli alimentari e si teneva chiusi i non alimentari, gli extralimentari, e naturalmente questo ha fatto storcere il naso molto a tutti. Occorre secondo me, e questo è un mio pensiero, ma lo dico così ci capiamo subito insieme, devono lavorare tutti ed essere aperti tutti, naturalmente, con la massima sicurezza, con i dispositivi di sicurezza, con i controlli per chi sgarra su questo, ma naturalmente facendo sì che tutte le attività possono lavorare. Ma oggi invece c'è l’anarchia assoluta spesso e volentieri, da parte di chi: non da parte del piccolo commerciante che entra uno all'interno del negozio e naturalmente sanifica, non da parte del bar che ha dovuto fare chissà che cosa, ma da parte di coloro che poi invece il numero dei contagi aumentano perché il numero dei contagi aumenta per due ordini di grandezza che ho sempre detto in tempi non sospetti, non me ne voglia qualcuno, per la promiscuità che avviene sui mezzi pubblici, purtroppo spesso e volentieri nonostante quello che possa avere, per quello che può arrivare all’interno della grande distribuzione, dove nonostante tutto ci sono i contatti vicini tra le persone. Ma un piccolo negozio dove naturalmente chi ha la mascherina e che entra non può soggiacere in questo qua e non si può andare a dire: “Ti diamo dei benefici” che sono la TARI o cose…, occorre intervenire su questo, continuare ad aiutare il piccolo commercio. Infatti con la Consigliera Scanderebech, che ha sottoscritto con me questa interpellanza e la ringrazio anche, lei che è anche molto attenta a quello che riguarda il settore commerciale di Torino e tutto quanto, lo ha spiegato bene anche in altre interpellanze, in altri interventi, non ci si può limitare all’e- commerce. L’e-commerce è importante, ma non può essere quello che salva l'attività. Quando vedremo tutti questi negozi chiudere, le strade saranno deserte, l’insicurezza sarà galoppate, quindi delle due o noi come Comune intercediamo, naturalmente per quello che sono di nostra competenza, naturalmente sia per quello che riguarda i mancati introiti chiedendo a chi di dovere di poterci aiutare. Se si ricorda quando parlai della GTT io non dissi, io dissi naturalmente farei pagare il biglietto a tutti quelli che salgono, ho chiesto, aumentiamo anche quelle che sono le (incomprensibile) all'interno che vedono naturalmente un ristoro da parte della Regione che naturalmente ha capienza maggiore e che anche è nella mia questione, quindi anche nella mia area politica, però dove naturalmente non si può delegare solamente a qualcuno quello che poi deve fare l’altro, non posso ordinare al Comune: “metti in giro la GTT ogni due minuti”, quando poi non ho il ristoro di quello che può essere l’altro. Ecco perché io chiedo anche nel commercio, Assessore Rolando, che lei parla per l’Assessore Sacco, che è sempre attento quando gli sono state chieste alcune cose, che occorre naturalmente che questi negozi di piccolo vicinato, i commercianti, gli ambulanti, alimentari e non alimentari, non siano abbandonati e non siano solo ristoranti con quelle che possono essere delle minus che vengono date sulle tasse locali, che sono importanti naturalmente e debbono continuare ad esserci per chi ha un inattività conclamata. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Concluda, scusi. PETRARULO Raffaele Il modello della Germania, che io amo moltissimo, è quello che si prende il reddito dell'anno precedente, lo si rapporta a quello che è il mese dell’affare e si dà un vero ristoro e chi ha denunciato se ne sta a casa. Per farla breve: 1.000 hanno dato a dicembre, 750 prendono quest'anno, se denunciano 100, prendono 75 euro. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Grazie, Consigliere Petrarulo. |