Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Non ci sono ulteriori emendamenti presentati dalla Giunta alla deliberazione, quindi adesso possiamo procedere con la discussione della deliberazione n. mecc. 202002728/064: “Piano di Razionalizzazione Periodica delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute al 31 dicembre 2019 ai sensi dell’articolo 20 Decreto Legislativo19 agosto 2016 n. 175 e s.m.i. (T.U.S.P.). Approvazione.” SICARI Francesco (Presidente) Nel caso vi fossero degli interventi da parte dei Consiglieri, tenendo presente che non ci sono, di fatto, emendamenti dopo. Ci sono interventi nel merito della discussione? Prego, Consigliere Carretto. Aspetti, prima ho la Capogruppo Artesio. Prego. ARTESIO Eleonora Grazie, Presidente. Il mio intervento non riguarda gli aspetti procedurali con i quali il Consiglio si appresta a discutere e votare questo atto, quindi qualora la prenotazione del Collega Carretto fosse rivolta a questi aspetti, volentieri cedo la parola, perché io interverrei sul merito dell’atto deliberativo. Se non ci sono questioni ostative di questo tipo, brevemente riprendo gli argomenti che ho già rappresentato nel corso della discussione nella I Commissione Consiliare. Noi stiamo ottemperando certamente ad un impegno che è prescritto normativamente e quindi viene presentato quest’atto deliberativo anche come adempimento obbligatorio, questo però non esime il Consiglio Comunale dalle valutazioni di merito sulla materia nel suo insieme, ma soprattutto sui comportamenti determinati dalla Giunta, e vedremo se anche dal Consiglio, relativamente alle decisioni contemplate in questo atto, che riguardano le conferme o gli adattamenti determinati da vicende esterne relativamente ai rapporti tra la Città di Torino ed alcune partecipate, sulle quali mi soffermo. Vorrei dire che Colleghi che hanno maggiore proprietà di argomentazioni rispetto alla materia potrebbero in quest’occasione intervenire relativamente a tutta la vicenda delle partecipazioni azionarie detenute dalla Città di Torino in TRM e delle informazioni che abbiamo avuto rispetto alle scelte e ai comportamenti dei Comuni della Città Metropolitana in ordine alla determinazione, assunta dalla Città di Torino, di uscire, salvo una residuale percentuale, da quel tipo di partecipazione e quindi, nonostante le rassicurazioni in senso inverso fornite durante la discussione, di smettere anche ruoli di indirizzo e di programmazione su tutta la tematica relativa al trattamento dei rifiuti, ma non è esplicitamente l’argomento sul quale voglio attirare l’attenzione dei Colleghi del Consiglio, quanto piuttosto, accanto a questo, che ripeto vede altri Colleghi poter svolgere le loro riflessioni, ricordare al Consiglio Comunale la questione delle Farmacie Comunali, sulle quali, con un intenso dibattito, avvenuto prima dell’estate in Consiglio Comunale, la Maggioranza aveva determinato, anche in quel caso, la dismissione delle proprie partecipazioni residue e la contemporanea esplorazione degli interessi attraverso una procedura di evidenza pubblica affinché soggetti terzi potessero rappresentarsi all’attenzione della Città come interessati acquirenti. È inutile, direi che ormai è senso comune, che io ripeta alcune delle argomentazioni che in allora avevo cercato di produrre rispetto all’essenzialità di questi presidi sanitari che sempre, a maggior ragione in questo particolare contesto storico, svolgono un importante funzione di prevenzione e di informazione; un’importante funzione relativamente alla distribuzione dei prodotti relativi alla cura della persona ed ai famaci; un’importante azione relativa al contenimento dei disagi che coinvolgono i soggetti sociali più fragili, pensando ad esempio a tutta la tematica della domiciliazione. Se era vero in allora, quando sembrava possibile ritornare a condizioni di relazione, di vita, di lavoro, di frequentazione più frequenti e più abituali, rispetto a quelle a cui siamo ancora costretti oggi, a maggior ragione oggi quel ruolo e quell’importanza sono significativi. Ma a maggior ragione noi dovremmo essere preoccupati rispetto all’indirizzo che coinvolge i presìdi delle Farmacie, rispetto al fatto che, ad esempio, la prima gara avviata dalla Città, andando deserta, lascia il Consiglio Comunale nell’incertezza dei comportamenti successivi. Io desidererei che il Comune di Torino recedesse dall’intenzione della dismissione delle quote, ma vorrei, laddove questo non accade, almeno non l’ho ancora sentito dichiarare e sarei molto lieta invece di ascoltarlo, almeno vorrei conoscere le intenzioni dell’Amministrazione Comunale rispetto a questa dismissione, per provare a collegare l’intenzione e la volontà con i comportamenti operativi e la loro congruenza. Ad esempio sarebbe molto interessante conoscere se l’Amministrazione che vuole procedere nella concessione, intende procedere con un blocco unitario di tutta la partita delle azioni detenute o se intendesse frazionarle, se l’Amministrazione metterà nuovamente in una procedura di gara pubblica per le manifestazioni di interesse quel valore nominale delle azioni o se intenderà chiedere ulteriori valutazioni di carattere tecnico per determinarne l’eventuale nuovo valore. Quindi io ho significativi elementi di differenziazione rispetto alle scelte e, credo con me dovrebbero averli anche altri Colleghi del Consiglio Comunale, franchi dubbi, nel senso che non sono in grado, mancandomi gli elementi conoscitivi di determinare un’opinione, rispetto ai comportamenti operativi che saranno successivi a questa delibera, perché, lo dico espressamente, quando noi abbiamo avviato in Consiglio Comunale la discussione proprio su Farmacie, ci è stato serenamente detto che avremmo dovuto rappresentare tutte le nostre obiezioni e tutte le nostre perplessità quando nel dicembre dell’anno precedente si era proceduto ad adottare esattamente una delibera come questa, cioè la rivisitazione delle partecipazioni della Città di Torino. Allora, da questo punto di vista io non ritengo di avere gli elementi e le condivisioni sufficienti per poter acconsentire a questo atto e anticipo la dichiarazione di voto, senza più chiedere la parola quando sarà il momento, esprimendomi con un voto contrario. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho l’intervento del Consigliere Carretto. Prego. CARRETTO Damiano Sì, brevemente. In realtà, molte considerazioni sono simili a quelle della Consigliera Artesio, per cui non mi dilungherò. Non ricorderò neanche le ultime brutte figure dell’Amministrazione in relazione alla vendita di TRM. Cercherò solo di far notare che alcune dismissioni non sembrano rappresentare una visione, una posizione strategica per la Città, per cui esprimo il mio voto contrario a questa delibera. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Consigliere Carretto. Ho la Consigliera Montalbano. Prego. MONTALBANO Deborah Grazie, Presidente. Io su questa delibera non entro neanche poi nel merito e non sollecito, come ad esempio ha fatto la Consigliera Artesio, anche rispetto al fatto che ci manchino degli elementi per valutare nel merito, ma pongo una questione di principio. Io credo, credo fortemente che qualunque realtà politica, di Destra, di Sinistra, considerando poi tutte le proprie sfaccettature, dovrebbe lavorare per riaffermare e permettere ai Comuni e alle realtà pubbliche di rimpossessarsi delle proprie partecipate, oggi chiamiamole partecipate e tornare a rimettere sul Tavolo un potere contrattuale del pubblico che sia fortemente incisivo, perché solo questo ci può permettere di lavorare per quello che è l’interesse poi pubblico generale e non altro. Le crisi economiche, tutto quello che ci ha portato ad arrivare a questi punti sono, per quanto mi riguarda, delle questioni che sicuramente si sono dovute affrontare, ma che politicamente hanno trovato, da parte delle realtà politiche che hanno potuto decidere, quindi che hanno governato a tutti i livelli queste questioni, un atteggiamento di sottomissione, sottomissione di quello che era il sistema che ci circondava politico, economico e finanziario. Quindi, per quello che mi può riguardare, considerando che io credo ancora nei sogni e credo che, invece, dovremmo lavorare per invertire completamente la marcia ed appoggiare o comunque lavorare insieme a realtà politiche che hanno voglia di mettere in discussione lo status quo, questa delibera non può trovare il mio voto favorevole, perché quello che avrebbe dovuto fare il Movimento 5 Stelle, quando si è proposto e quando voleva sostanzialmente governare questa Città, era completamente - rispetto a poi quello che si è fatto, cioè sostanzialmente piegarsi allo status quo - era mettere in discussione i paradigmi, anche in questo senso, di quelli che sono poi i servizi al cittadino attraverso le partecipate. Abbiamo parlato di rifiuti, abbiamo parlato anche della scelta della privatizzazione attraverso la Consigliera Artesio, di quelle che sono le Farmacie Comunali sulla Città. Ecco, io lavoro e voglio portare avanti invece una voce fuori dal coro, che inverta questa marcia e che torni a dare al pubblico la nobiltà, ma anche la responsabilità di poter gestire davvero i servizi che sono poi destinati al cittadino. Quindi, sostanzialmente, il mio voto non può essere favorevole a questo tipo di delibera. Grazie, ho concluso. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei, Consigliera Montalbano. Non ho ulteriori richieste di intervento. Non ci sono emendamenti da discutere. Passerei alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi, qualora vi fossero dichiarazioni di voto, ovviamente. Non vedo dichiarazioni di voto o, meglio, richiesta di intervento sulle dichiarazioni di voto. Allora possiamo procedere con la votazione della deliberazione. Lascio la parola al Vicesegretario Generale per l’appello nominale. Prego. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) (Votazione per appello nominale). SICARI Francesco (Presidente) Si è sentito il favorevole della Capogruppo Sganga? FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) Sì. SICARI Francesco (Presidente) Ah, perfetto. FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale) 21 favorevoli e 5 contrari. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio, Vicesegretario. Quindi, con 26 Consiglieri votanti, 21 voti a favore e 5 contrari, il Consiglio approva la deliberazione. SICARI Francesco (Presidente) Darei lo stesso esito per quanto riguarda l’immediata eseguibilità dell’atto, a meno di contrarietà. Stesso esito concesso all’immediata eseguibilità dell’atto. |