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Estratto dal verbale della seduta di Mercoledì 23 Dicembre 2020 ore 16,00
Paragrafo n. 11
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02728
PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE POSSEDUTE AL 31 DICEMBRE 2019 AI SENSI DELL'ARTICOLO 20 DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2016 N. 175 E S.M.I. (T.U.S.P.). APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Non ci sono ulteriori emendamenti presentati dalla Giunta alla deliberazione, quindi
adesso possiamo procedere con la discussione della deliberazione n. mecc.
202002728/064:

“Piano di Razionalizzazione Periodica delle partecipazioni societarie direttamente o
indirettamente possedute al 31 dicembre 2019 ai sensi dell’articolo 20 Decreto
Legislativo19 agosto 2016 n. 175 e s.m.i. (T.U.S.P.). Approvazione.”

SICARI Francesco (Presidente)
Nel caso vi fossero degli interventi da parte dei Consiglieri, tenendo presente che non ci
sono, di fatto, emendamenti dopo. Ci sono interventi nel merito della discussione?
Prego, Consigliere Carretto. Aspetti, prima ho la Capogruppo Artesio. Prego.

ARTESIO Eleonora
Grazie, Presidente. Il mio intervento non riguarda gli aspetti procedurali con i quali il
Consiglio si appresta a discutere e votare questo atto, quindi qualora la prenotazione del
Collega Carretto fosse rivolta a questi aspetti, volentieri cedo la parola, perché io
interverrei sul merito dell’atto deliberativo. Se non ci sono questioni ostative di questo
tipo, brevemente riprendo gli argomenti che ho già rappresentato nel corso della
discussione nella I Commissione Consiliare. Noi stiamo ottemperando certamente ad un
impegno che è prescritto normativamente e quindi viene presentato quest’atto
deliberativo anche come adempimento obbligatorio, questo però non esime il Consiglio
Comunale dalle valutazioni di merito sulla materia nel suo insieme, ma soprattutto sui
comportamenti determinati dalla Giunta, e vedremo se anche dal Consiglio,
relativamente alle decisioni contemplate in questo atto, che riguardano le conferme o gli
adattamenti determinati da vicende esterne relativamente ai rapporti tra la Città di
Torino ed alcune partecipate, sulle quali mi soffermo. Vorrei dire che Colleghi che
hanno maggiore proprietà di argomentazioni rispetto alla materia potrebbero in
quest’occasione intervenire relativamente a tutta la vicenda delle partecipazioni
azionarie detenute dalla Città di Torino in TRM e delle informazioni che abbiamo avuto
rispetto alle scelte e ai comportamenti dei Comuni della Città Metropolitana in ordine
alla determinazione, assunta dalla Città di Torino, di uscire, salvo una residuale
percentuale, da quel tipo di partecipazione e quindi, nonostante le rassicurazioni in
senso inverso fornite durante la discussione, di smettere anche ruoli di indirizzo e di
programmazione su tutta la tematica relativa al trattamento dei rifiuti, ma non è
esplicitamente l’argomento sul quale voglio attirare l’attenzione dei Colleghi del
Consiglio, quanto piuttosto, accanto a questo, che ripeto vede altri Colleghi poter
svolgere le loro riflessioni, ricordare al Consiglio Comunale la questione delle Farmacie
Comunali, sulle quali, con un intenso dibattito, avvenuto prima dell’estate in Consiglio
Comunale, la Maggioranza aveva determinato, anche in quel caso, la dismissione delle
proprie partecipazioni residue e la contemporanea esplorazione degli interessi attraverso
una procedura di evidenza pubblica affinché soggetti terzi potessero rappresentarsi
all’attenzione della Città come interessati acquirenti. È inutile, direi che ormai è senso
comune, che io ripeta alcune delle argomentazioni che in allora avevo cercato di
produrre rispetto all’essenzialità di questi presidi sanitari che sempre, a maggior ragione
in questo particolare contesto storico, svolgono un importante funzione di prevenzione e
di informazione; un’importante funzione relativamente alla distribuzione dei prodotti
relativi alla cura della persona ed ai famaci; un’importante azione relativa al
contenimento dei disagi che coinvolgono i soggetti sociali più fragili, pensando ad
esempio a tutta la tematica della domiciliazione. Se era vero in allora, quando sembrava
possibile ritornare a condizioni di relazione, di vita, di lavoro, di frequentazione più
frequenti e più abituali, rispetto a quelle a cui siamo ancora costretti oggi, a maggior
ragione oggi quel ruolo e quell’importanza sono significativi. Ma a maggior ragione noi
dovremmo essere preoccupati rispetto all’indirizzo che coinvolge i presìdi delle
Farmacie, rispetto al fatto che, ad esempio, la prima gara avviata dalla Città, andando
deserta, lascia il Consiglio Comunale nell’incertezza dei comportamenti successivi. Io
desidererei che il Comune di Torino recedesse dall’intenzione della dismissione delle
quote, ma vorrei, laddove questo non accade, almeno non l’ho ancora sentito dichiarare
e sarei molto lieta invece di ascoltarlo, almeno vorrei conoscere le intenzioni
dell’Amministrazione Comunale rispetto a questa dismissione, per provare a collegare
l’intenzione e la volontà con i comportamenti operativi e la loro congruenza. Ad
esempio sarebbe molto interessante conoscere se l’Amministrazione che vuole
procedere nella concessione, intende procedere con un blocco unitario di tutta la partita
delle azioni detenute o se intendesse frazionarle, se l’Amministrazione metterà
nuovamente in una procedura di gara pubblica per le manifestazioni di interesse quel
valore nominale delle azioni o se intenderà chiedere ulteriori valutazioni di carattere
tecnico per determinarne l’eventuale nuovo valore. Quindi io ho significativi elementi di
differenziazione rispetto alle scelte e, credo con me dovrebbero averli anche altri
Colleghi del Consiglio Comunale, franchi dubbi, nel senso che non sono in grado,
mancandomi gli elementi conoscitivi di determinare un’opinione, rispetto ai
comportamenti operativi che saranno successivi a questa delibera, perché, lo dico
espressamente, quando noi abbiamo avviato in Consiglio Comunale la discussione
proprio su Farmacie, ci è stato serenamente detto che avremmo dovuto rappresentare
tutte le nostre obiezioni e tutte le nostre perplessità quando nel dicembre dell’anno
precedente si era proceduto ad adottare esattamente una delibera come questa, cioè la
rivisitazione delle partecipazioni della Città di Torino. Allora, da questo punto di vista
io non ritengo di avere gli elementi e le condivisioni sufficienti per poter acconsentire a
questo atto e anticipo la dichiarazione di voto, senza più chiedere la parola quando sarà
il momento, esprimendomi con un voto contrario. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho l’intervento del Consigliere Carretto. Prego.

CARRETTO Damiano
Sì, brevemente. In realtà, molte considerazioni sono simili a quelle della Consigliera
Artesio, per cui non mi dilungherò. Non ricorderò neanche le ultime brutte figure
dell’Amministrazione in relazione alla vendita di TRM. Cercherò solo di far notare che
alcune dismissioni non sembrano rappresentare una visione, una posizione strategica per
la Città, per cui esprimo il mio voto contrario a questa delibera.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Consigliere Carretto. Ho la Consigliera Montalbano. Prego.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Presidente. Io su questa delibera non entro neanche poi nel merito e non
sollecito, come ad esempio ha fatto la Consigliera Artesio, anche rispetto al fatto che ci
manchino degli elementi per valutare nel merito, ma pongo una questione di principio.
Io credo, credo fortemente che qualunque realtà politica, di Destra, di Sinistra,
considerando poi tutte le proprie sfaccettature, dovrebbe lavorare per riaffermare e
permettere ai Comuni e alle realtà pubbliche di rimpossessarsi delle proprie partecipate,
oggi chiamiamole partecipate e tornare a rimettere sul Tavolo un potere contrattuale del
pubblico che sia fortemente incisivo, perché solo questo ci può permettere di lavorare
per quello che è l’interesse poi pubblico generale e non altro. Le crisi economiche, tutto
quello che ci ha portato ad arrivare a questi punti sono, per quanto mi riguarda, delle
questioni che sicuramente si sono dovute affrontare, ma che politicamente hanno
trovato, da parte delle realtà politiche che hanno potuto decidere, quindi che hanno
governato a tutti i livelli queste questioni, un atteggiamento di sottomissione,
sottomissione di quello che era il sistema che ci circondava politico, economico e
finanziario. Quindi, per quello che mi può riguardare, considerando che io credo ancora
nei sogni e credo che, invece, dovremmo lavorare per invertire completamente la marcia
ed appoggiare o comunque lavorare insieme a realtà politiche che hanno voglia di
mettere in discussione lo status quo, questa delibera non può trovare il mio voto
favorevole, perché quello che avrebbe dovuto fare il Movimento 5 Stelle, quando si è
proposto e quando voleva sostanzialmente governare questa Città, era completamente -
rispetto a poi quello che si è fatto, cioè sostanzialmente piegarsi allo status quo - era
mettere in discussione i paradigmi, anche in questo senso, di quelli che sono poi i
servizi al cittadino attraverso le partecipate. Abbiamo parlato di rifiuti, abbiamo parlato
anche della scelta della privatizzazione attraverso la Consigliera Artesio, di quelle che
sono le Farmacie Comunali sulla Città. Ecco, io lavoro e voglio portare avanti invece
una voce fuori dal coro, che inverta questa marcia e che torni a dare al pubblico la
nobiltà, ma anche la responsabilità di poter gestire davvero i servizi che sono poi
destinati al cittadino. Quindi, sostanzialmente, il mio voto non può essere favorevole a
questo tipo di delibera. Grazie, ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Consigliera Montalbano. Non ho ulteriori richieste di intervento. Non ci
sono emendamenti da discutere. Passerei alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi,
qualora vi fossero dichiarazioni di voto, ovviamente. Non vedo dichiarazioni di voto o,
meglio, richiesta di intervento sulle dichiarazioni di voto. Allora possiamo procedere
con la votazione della deliberazione. Lascio la parola al Vicesegretario Generale per
l’appello nominale. Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).

SICARI Francesco (Presidente)
Si è sentito il favorevole della Capogruppo Sganga?

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Sì.

SICARI Francesco (Presidente)
Ah, perfetto.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
21 favorevoli e 5 contrari.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Vicesegretario. Quindi, con 26 Consiglieri votanti, 21 voti a favore e 5
contrari, il Consiglio approva la deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per quanto riguarda l’immediata eseguibilità dell’atto, a meno di
contrarietà. Stesso esito concesso all’immediata eseguibilità dell’atto.
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