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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 21 Dicembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 18
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02199
REGOLAMENTO DISCIPLINA DEL CANONE DI CONCESSIONE PER L'OCCUPAZIONE DELLE AREE DESTINATE AL COMMERCIO SU AREA PUBBLICA. APPROVAZIONE.
Interventi
GRIPPO Maria Grazia
Grazie, Presidente. Non vorrei guastare il clima di festa, ma mi corre l'obbligo di
lasciare a verbale alcune questioni di merito su cui nessuna risposta, o perlomeno
nessuna convincente, è arrivata dalla Giunta e degli Uffici durante le sedute di
Commissione, totale due, convocate per analizzare un Regolamento da cui si attende,
per i mercati e i loro operatori, un cambiamento che l'Assessore, non solo Sacco, mi
pare di capire, non ha esitato a definire epocale. La prima questione riguarda la precisa
previsione della Legge nazionale in base alla quale i Comuni sono chiamati ad applicare
le tariffe frazionate per ore in relazione all'orario effettivo svolto dall’ambulante fino a
un massimo di nove ore. Il Regolamento di Torino non lo prevede e applica l’intera
tariffa giornaliera. Perché, Assessore? Perché nella determinazione delle tariffe si è
scelto di prevedere un numero di variabili di gran lunga superiore a quelle contenute
nella legge 160, cui invece noi dovremmo dare attuazione? La pluralità di criteri
applicati da questa Giunta è tale da sortire, a parte una gran confusione, che abbiamo
potuto registrare nei giorni scorsi, anche un unico effetto che è quello di neutralizzare
una significativa percentuale di sgravi, altrimenti contemplati dal Legislatore nazionale,
e lei non lo ha spiegato perché questo è avvenuto, Assessore. Non una parola ha speso
sulle circostanze in cui il nuovo metodo di versamento richiederà di pagare, oltre ad una
certa cifra, anche una commissione che, seppure piccola, moltiplicata per il numero dei
giorni e dei posteggi alla fine genererà un costo, un costo che gli ambulanti dovranno
scalare dagli sconti che lei ha definito significativi che il nuovo sistema tariffario
garantisce. E a proposito di sconti è bene che rimanga a verbale come non sia stato
possibile né per noi Consiglieri, né per le sigle sindacali, analizzare una significativa
casistica di simulazioni che ci mettesse nelle condizioni di comparare il prima con il
dopo. A grandi linee, lei oggi lo ha ribadito, abbiamo capito che con il nuovo canone gli
ambulanti andranno a risparmiare, ma altrettanto è risultato chiaro che aveva ragione
Confesercenti quando ci spiegava che la scelta del Comune di personalizzare i dettami
della Legge nazionale comporteranno un risparmio minore per gli operatori di quello
che si poteva concedere. Quindi, Assessore, Presidente, colleghi, questo non è il
trattamento di maggior favore previsto dalla normativa nazionale, ma è l'equivalente
atteso dal recupero di efficienza in termini di riscossione e sono due questioni ben
diverse. E tanto per rimanere sul tema dell'efficienza e delle sue ricadute viene da
chiedersi e oggi io glielo chiedo, che cosa succederà del canone unico ora che il Decreto
Ristori ha sospeso TOSAP e COSAP fino a marzo del ‘21 e con la prospettiva che a
gennaio passi la proposta di proroga fino a giugno del medesimo provvedimento. Mi
chiedo: si compone oggi per scomporre domani? Esiste già un piano di azione o un
piano b? Io lo chiedo perché rischiamo di produrre un primato negativo dal quale sarà
complicato, Assessore, tornare indietro e che probabilmente ricadrà su chi verrà dopo di
lei. Grazie, Presidente.

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