Interventi |
SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie. Allora, questa interpellanza tratta il tema del sostegno alla povertà, che durante l’anno ha visto le politiche pubbliche mettere in campo una gamma di interventi importanti, volti a prevenire l’impoverimento delle fasce di popolazione proprio in relazione a questo periodo di emergenza sanitaria e sociale che stiamo attraversando. La Città ha investito molto sulle misure di solidarietà alimentare; con la delibera della Giunta Comunale del 24 marzo 2020 e dell’8 aprile 2020 la Città, alla luce dei provvedimenti ministeriali, regionali e locali atti a fronteggiare l’emergenza derivante dalla diffusione del virus, ha definito un sistema cittadino complessivo, finalizzato a facilitare la messa in rete delle risorse di comunità, a tutela delle persone e dei nuclei in situazione di fragilità personale, sociale ed economica, spesso connessa alla solitudine e all’assenza di reti familiari, attivando la rete Torino Solidale per assicurare un approvvigionamento gratuito nell’emergenza di beni alimentari e di prima necessità attraverso snodi intermedi di distribuzione diffusi sul territorio comunale, gestiti da realtà del Terzo Settore, in collaborazione con il Banco Alimentare del Piemonte sito in Moncalieri e il Banco delle Opere di Carità sito in Caselle Torinese, enti partner capofila a livello nazionale del Programma operativo del Fondo Aiuti Europei agli Indigenti per la distribuzione alimentare. Durante tutti i mesi estivi la rete snodi è stata consolidata ed è continuata la distribuzione mensile di panieri, che, come ricorderete, era arrivata alle 7.500 famiglie alla vigilia del “Ristori ter”, per poi aumentare nei giorni che stiamo vivendo proprio grazie alla stabilizzazione della piattaforma informatica che dà la possibilità ai cittadini di avviare la nuova richiesta di iscrizione al Programma di aiuto alimentare che, per il periodo in cui sarà possibile, sarà anche integrato da buoni, come abbiamo raccontato in qualche incontro nei giorni scorsi. È difficile poi poter analizzare in modo preciso i bisogni emergenti non soddisfatti da questa importante attività di sostegno messa in atto dai provvedimenti nazionali e locali. Certamente sul versante delle spese connesse all’abitare, quali i canoni di locazione e le utenze, vengono segnalate dai Servizi distrettuali, e anche dalla rete delle realtà del Terzo Settore che operano in collaborazione con noi, molte difficoltà delle famiglie e dei singoli. È anche preoccupante la prospettiva a breve della scadenza del blocco degli sfratti, sia per morosità, che per finita locazione, che interpellerà ulteriormente i Servizi per rispondere alle emergenze abitative mai cessate, ma naturalmente un po’ rallentate durante il periodo di blocco. Come ha risposto la Città? Intanto con il sistema di aiuto elementare di cui dicevamo e, per quanto riguarda il sostegno all’Abitare, abbiamo un’ampia articolazione di prestazioni: oltre alla risposta dell’edilizia sociale, il sostegno alla locazione viene effettuato con gli strumenti consolidati delle garanzie e i sostegni offerti dal programma Lo.C.A.Re, dal cosiddetto “Salvasfratti” nella forma ordinaria 2.0, che permette di aiutare sia in prevenzione, che in accesso all’abitazione famiglie prive di requisiti di Lo.C.A.Re, ma in carico da un anno ai servizi. Nel 2020 circa un centinaio di famiglie hanno usufruito di sostegno al reddito erogati direttamente dai Servizi Sociali finalizzati specificamente alla locazione, spese di riscaldamento e utenze. Nel 2019 erano molti di più, circa 700, ma questi interventi sono stati assorbiti nella misura nazionale del reddito di cittadinanza, perlomeno in parte, che ovviamente è alternativo alla misura locale di sostegno al reddito. Durante il 2020 si è svolta la prima fase del progetto “Homes4all”, che è stato approvato dalla Presidenza del Consiglio e finanziato con il Fondo innovazione sociale. La fase più operativa, che verrà avviata a gennaio, vedrà il potenziamento di strumenti innovatovi per mettere a disposizione delle fasce deboli unità educative e a sostenerne i costi. Nello specifico dei servizi per migranti, due progetti finanziati dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione, cosiddetto “FAMI”, e uno finanziato dal Ministero del Lavoro prevedono specifici servizi per l’Abitare, consistenti in contributi per il sostegno alla locazione e per l’inserimento in housing sociali o altre strutture alberghiere. Nell’ambito del Piano di inclusione triennale, che vede coinvolte circa 120 organizzazioni del Terzo Settore sui versanti dell’Area 2, inclusione sociale e lavorativa, e dell’Area 4, inclusione abitativa, sono stati approvati, in esito ai percorsi di co-progettazione, accordi di collaborazione che contemplano l’ospitalità, i servizi di ricerca di soluzioni abitative, sostegni economici per canoni, educazione finanziaria e altre attività. Circa 280 famiglie sono attualmente ospitate, perché in condizioni di emergenza o grave disagio abitativo, utilizzando sia le progettualità ora richiamate nel Piano di inclusione, sia strutture reperite con appositi appalti, sia forme di sostegno al reddito finalizzate al bisogno abitativo. Si ricorda che anche la rete delle strutture per le persone senza dimora, il potenziamento predisposto con il Piano inverno, i migranti titolari di protezione internazionale o richiedenti asilo e le abitazioni temporanee utilizzate per l’ex MOI ora in parte sono destinate al disagio abitativo. Sulla base delle linee guida per l’erogazione dei contributi, approvate ogni anno in primavera, molte organizzazioni del volontariato e privato sociale presentano progetti chiedendo un sostegno finanziario per la realizzazione di interventi e attività, sovente fortemente integrate con i servizi della Città. Nel 2020 sono state presentate 106 progettualità, già oggetto di due atti deliberativi, che in buona parte il prevedono, accanto a interventi di sostegno sociale e orientamento, concreti aiuti economici erogati a target di popolazione in condizioni socio-economiche disagiate, finalizzate a pagare mensili di affitto o utenze. Tutti gli interventi descritti, sia relativi alla solidarietà alimentare, sia all’inclusione abitativa, verranno consolidati e implementati nel corso del 2021. Vanno, inoltre, rilanciati gli interventi di sostegno all’inclusione lavorativa, che nell’anno in corso hanno subito forti rallentamenti in relazione alle enormi difficoltà del sistema produttivo. Ho terminato, grazie. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Era una risposta alla Consigliera Artesio, se le può essere utile. |