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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Dicembre 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 5
INTERPELLANZA 2020-02311
"A CHE PUNTO SIAMO CON L'EX OSPEDALE MARIA ADELAIDE?" PRESENTATA IN DATA 27 OTTOBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo all’interpellanza successiva, verificando se è presente il Consigliere Petrarulo.

PETRARULO Raffaele
Sono qui, Presidente Ferrero, sono arrivato, grazie. Troppo traffico in giro: zona gialla.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie. Allora trattiamo, quindi, l’interpellanza n. mecc. 202002311/002, che ha come
titolo:

“A che punto siamo con l’ex Ospedale Maria Adelaide?’”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata in data 27 ottobre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere
Petrarulo. Do subito la parola all’Assessora Schellino per i cinque minuti assegnati,
grazie.

SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Grazie mille. Grazie per il quesito, che abbiamo opportunamente approfondito con
l’Azienda Ospedaliera Città della Salute, che, come sapete, è proprietaria del sito Maria
Adelaide e può disporne. Questa è la risposta che ci è stata data dal Commissario dottor
Giovanni La Valle: “Il presidio ospedaliero Maria Adelaide è ubicato a Torino in via
Pisa 38, Lungo Dora Firenze 87, ed è censito al Catasto Fabbricati...”, va beh, ci dà gli
estremi, “Il fabbricato, costituito nel 1887, ha subito negli anni innumerevoli interventi
di ristrutturazione ed ampliamenti, ed è composto da tre corpi di fabbrica con un ampio
giardino interno. La superficie commerciale totale è di 13.220 metri quadri, l’altezza
media dei locali è tre metri e mezzo e il volume è di 71.876 metri cubi. La destinazione
urbanistica degli immobili è ‘Zona normativa urbana storico-ambientale n. 24, Area
normativa servizi pubblici, attrezzature sociali sanitarie e ospedaliere’. Già destinato a
sede ospedaliera e divenuto non più strumentale all’esercizio delle funzioni istituzionali
aziendali dall’aprile 2016, le attività ivi svolte sono state trasferite principalmente nel
presidio C.T.O.. È stato periodicamente concesso in parziale uso per la realizzazione di
talune iniziative di valore sociale, umanitario ed artistico. Lo stato di manutenzione
generale del bene, dopo oltre quattro anni dalla chiusura, presenta segni di degrado in
varie porzioni ed impianti. Il bene è stato avviato a formale dismissione, rientrando nel
Piano programmatico delle alienazioni immobiliari varato dall’azienda, e la sua vendita,
nel rispetto della suddetta destinazione d’uso (servizi pubblici, attrezzature sociali e
sanitarie, ospedaliera), è stata autorizzata dalla Regione Piemonte il 5 novembre del
2019. Le procedure di gara svolte per l’alienazione del bene non hanno a oggi sortito
esito positivo. Le società che hanno manifestato interesse potenziale all’acquisto hanno
valutato progetti di insediamento e sviluppi diversi, principalmente una residenza
sanitaria per anziani e una struttura per studenti. La scrivente azienda, ferma restando la
richiamata programmazione autorizzata dalla Regione Piemonte, che prevede
l’alienazione del Maria Adelaide, in cui è cessata la funzione sanitaria istituzionale,
resta disponibile a fornire la dovuta collaborazione in caso di determinazioni delle
amministrazioni che provvedessero a una nuova destinazione e finalizzazione del bene,
di cui peraltro è doveroso precisare che, in quanto dismesso da utilizzo sanitario,
attualmente versa in precario stato di conservazione e per un concreto riutilizzo si dovrà
effettuare una onerosa ristrutturazione strutturale, sia edilizia civile, che impiantistica”.
Questo è quanto ci è stato comunicato. Anche a me piacerebbe vedere questi
investimenti arrivare, da parte magari della Regione o chicchessia, e vedere
quell’immobile rinascere, naturalmente, ma questo è un auspicio che credo abbiamo
tutti (incomprensibile). Ho terminato, grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, Assessora. Passo la parola al Consigliere Petrarulo per i cinque minuti.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Grazie, Assessora, della lettura e anche del suo finale, in cui lei
auspica quello che auspica il sottoscritto e auspicano tutti quelli che hanno fino ad oggi
combattuto per quell’ospedale. Le chiedo, naturalmente..., tramite le segretarie, chiederò
la copia della risposta dell’ASL di Torino per quello che riguarda l’immobile. Io sono
un po’ basito su questa risposta, sa perché, Assessore Schellino? Perché la politica deve
essere anche un qualcosa che serve a noi tutti farla. Se noi il 4 maggio abbiamo, in
Consiglio Comunale, su un mio ordine del giorno, se vi ricordate bene, nella prima
ondata di pandemia, non nella seconda, che siamo entrati adesso, avevo richiesto
naturalmente l’apertura in emergenza dell’Ospedale Maria Adelaide, dove naturalmente
tutte le Forze Politiche (quelle che erano presenti, naturalmente) all’unanimità - quindi
non c’è stato poi un discorso di bandiere, campanilismi, tifosi di destra e sinistra, sopra
e sotto e via discorrendo - hanno optato... naturalmente, hanno votato affinché c’era
quindi un impegno da parte della Sindaca e della Giunta - in questo caso, quindi, la
Sindaca è lei, Assessore - per intercedere presso la Regione Piemonte in favore della
riapertura dell’ex ospedale Maria Adelaide, come Covid Hospital, nel più breve tempo
possibile. Allora, poi leggi sui giornali che si hanno 1.000 destinazioni per questo, però
non si è andati incontro a quelle che sono le migliaia e migliaia di firme dei cittadini di
quella Circoscrizione, con i politici stessi, con il sottoscritto in primis, con questo ordine
del giorno del 4 maggio, quindi con tutto il tempo che c’era per poter fare qualcosa, per
poter intervenire, ma logicamente il ping pong, come sempre avviene in politica, è tra il
Comune, la Regione e poi c’è il Governo, poi c’è San Francesco e poi c’è quello che sia,
come le mascherine che abbiamo qui al Duomo sul presente, qui ognuno poi interpreta
quello che sia. Il problema non è chi fa cosa e perché: c’è un ordine del giorno, va
rispettato nell’interesse dei cittadini, nell’interesse di quello che sta accadendo ed è
accaduto dopo con la seconda pandemia, perché, vede, io non sono un medico, non sono
un tecnico, ma non credo che stare nel seminterrato del Palazzo delle Esposizioni sia
tanto una cosa fenomenale, giustamente oggi c’è, funzionale e va via. Ma se invece si
fosse reinvestito e si fosse intervenuti su quello che era già quel nosocomio, che poteva
essere una valvola di sfogo unica o anche in aiuto a quello che stava succedendo e
quello che succederà a gennaio, perché, non ce lo nascondiamo, o questo virus gioca a
nascondino e quindi può darsi che da gennaio non c’è più e allora qualcuno mi dovrà
spiegare che cosa sta succedendo insieme a tutto quello che sta avvenendo, o questo
virus è veramente così invadente e così contagioso che naturalmente vaccini non ci sono
ancora e quindi a gennaio, con quello che sta succedendo, avremo di nuovo un altro
valzer. Ma il valzer di Strauss si poteva interrompere prima che fosse Capodanno,
naturalmente, si poteva interrompere con quello che era una rimessa a posto di questo
ospedale. Visto anche che le aste sono andate deserte, visto che anche l’intervento è
quello che era da fare, naturalmente, strutturale e tecnico, visto che non si chiedeva di
fare delle rianimazioni o delle terapie intensive di primo livello, ma di medio e basso
livello, visto che era un polmone all’interno di un certo contesto, visto che si potevano
fare anche dei laboratori di analisi paralleli, come erano prima, perché non so perché è
stato fatto quello che si vede sui giornali, quelle foto che sono successe, quindi come
quello che ha fatto; visto che non capisco perché quando uno ha un bene non riesce a
proteggere questo bene dalle invasioni, da quelli che sono gli scempi che avvengono,
non solo al Maria Adelaide, ma possiamo fare l’area ex Gondrand, che c’è un altro tipo
di mestiere, quello delle Poste di via Monteverdi, allora mi domando e chiedo: ma a fare
politica, a fare il Consigliere Comunale quando ci sono delle cose così importanti,
perché è importante questa, non perché l’ha fatta Petrarulo, non perché l’ha fatta la
gente che ha firmato, anzi, io ringrazio tutti quelli che si sono battuti per l’area del
Maria Adelaide, che non hanno un colore politico di destra e sinistra, sono cittadini, che
naturalmente, quando si parla a livello locale, bisogna entrare sul livello locale, non sul
livello nazionale e fare i massimi sistemi. Io insisto ancora, Assessore Schellino e con la
Sindaca, che quel Tavolo naturalmente, quando si fa quel Tavolo, anziché sedersi, certe
volte... adesso ci sarà poi da tagliare forse il panettone a distanza, che, anziché tagliare il
panettone a distanza, si faccia un proclama e si dica: “Okay, ora interveniamo sul Maria
Adelaide”. È finito il tempo di giocare, è finito che il Comune naturalmente sia sempre
la ruota della Regione, è logico che non ce le ha le risorse, ma se quando uno va lì e lo
dice lo deve chiedere. Abbiamo troppe persone che sono fuori, per strada, e via
discorrendo, abbiamo troppe cose che possono incrementare quello che è il Covid;
abbiamo troppi ospedali che, anziché fare gli ospedali, fanno i reparti Covid. Allora,
quindi, tralasciamo le malattie importanti che portano tumori e via discorrendo, per poi
andare a correre dietro a un Covid che si poteva fare un’altra specie, perché l’Oftalmico
era destinato agli occhi, oggi è destinato a fare il reparto Covid. Cioè, siamo in Comune,
ho capito, però il Comune è parte della città di Torino, io sono un Consigliere Comunale
e su questo non mi interessa. Pensavo che la Sindaca e lei, con il Governatore Cirio, che
conosco, che è persona che stimo, ci mancherebbe anche, su questo avessero avuto
un’attenzione diversa, anche l’Assessore Icardi, avessero capito che il Maria Adelaide
non era una questione di bandiera, tutte le Forze l’hanno votato, da destra a sinistra, ma
per quale motivo non ci sono quelle poche centinaia di migliaia, o un milione di euro, o
quello che sia, per rimetterlo a posto. Abbiamo dato soldi a pioggia, arrivano con il
Covid, nelle scuole per la cosa del Covid e a quello per l’altro Covid. Lasciamo perdere
i bonus, che sono relativi, ma non si trovavano i soldi per poter manutenere una
manufatto del genere, un immobile del genere? Non si trovano i soldi per questo? Ecco,
su questo - e chiudo, perché già vedo la Presidente Ferrero con questi capelli vaporosi -
chiedo e naturalmente insisto perché su questa interpellanza non scenda il veto, la
lascio, quindi, non soddisfatta all’interno di un… (incomprensibile) approfondimento,
perché a gennaio - non voglio fare l’uccello del malaugurio, spero di sbagliarmi -
saremo di nuovo qua a vedere che mancheranno dei posti e avremo gli ospedali di
nuovo in sofferenza, con tutto quello che ne consegue. Purtroppo, maledetto 2020 e
maldetti naturalmente… (incomprensibile). Grazie.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Consigliere Petrarulo. Io appaio proprio quando vedo che il tempo è scaduto.
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