Interventi |
ARTESIO Eleonora Grazie. Colgo l’occasione di intervenire non per fatto personale anche se mi riconosco nella citazione che mi ha riservato la collega Giacosa, ma per fare una riflessione di carattere più… (incomprensibile), relativamente al discorso sulla fiducia nell’essere umano, il mio riferimento era a quel tipo di argomentazioni di contrato alla proposta della collega Pollicino fondate sulla preoccupazione di temporaneo interesse di carattere economico potesse indurre persone non sensibilizzate al rispetto e alla responsabilità ad aderire a questo tipo di opportunità e quindi ritenevo non fosse quello l’argomento prevalente, mentre mi riconosco in una serie di altri argomenti che sono stati qui riportati, soprattutto rispetto ad una questione, quella della necessità di contestualizzare le diverse storie locali al problema, alla questione di cui stiamo parlando, un conto è ragionare su delle misure più o meno efficaci, più o meno condivisibili adottate da Amministrazioni pubbliche che si misurano ad esempio con il problema del randagismo, altro conto è ragionare su contesti come quello nostro nel quale la cultura, la competenza, i servizi, gli investimenti, hanno prodotto nel tempo ben altri livelli di opportunità, di tutela, di cura, di sensibilizzazione. Quindi mi rendo conto che i riferimenti considerati hanno spesso una motivazione, un fondamento su specificità di tempo e di luoghi che non possiamo utilizzare come base delle proposte che avanziamo in questa sede, quello che a me dispiace però nel modo col quale si è sviluppata prima in Commissione e anche oggi in Consiglio Comunale questa discussione è che al di là della proposta che è stata avanzata e che io non sosterrò col mio voto, la collega Pollicino però pone una questione non risibile, una questione che con altre articolazioni credo sia a cuore e all’attenzione di tutti coloro che sono intervenuti, cioè l’oggettiva possibilità, per alcune fasce della nostra popolazione, di incontrare problemi ed ostacoli nell’accompagnare come sarebbe doveroso la condizione di salute dei propri animali di affezione e di sostenere le spese relative al loro sostentamento, in questo tristissimo periodo che stiamo attraversando abbiamo anche verificato come il volontariato si sia dovuto attivare nel fare fronte ad una serie di problemi di accudimento di animali di affezione a seguito del peggioramento quando non dell’ospedalizzazione, quando non del decesso, dei loro compagni di vita e questo è un aspetto che oggi è particolarmente acuto perché stiamo parlando di una condizione di malattia pandemica che coinvolge tutti noi dal punto di vista della sensibilizzazione e della preoccupazione in maniera evidente ma è purtroppo anche una condizione che può presentarsi in maniera ricorrente e frequente ad esempio rispetto a temi di invecchiamento della popolazione, di invalidità temporanea della popolazione e proprio per le ragioni della sensibilità e della responsabilità che venivano qui richiamate sono proprio le persone che condividono la loro vita con un animale di affezione a soffrire maggiormente della loro impossibilità di accudire come desidererebbero e come hanno fatto negli anni precedenti. Quindi tutta la tematica della impossibilità temporanea congiunta alla tematica complessa dei costi delle cure per la salute dell’animale e alle necessità anche di differenziazione alimentare che questo comporta mammano che modifica lo stato di benessere del nostro animale di compagnia, di affezione che condivide il nostro ambiente domestico, sono temi concreti, sono temi veri, sono temi reali che non perché riguardino una parte specifica della popolazione possono essere rimossi o messi, anzi, proprio il fatto che la Città vanti così tanta competenze e così tanta esperienza ci permette di immaginare che sia una Città capace di accompagnare e sostenere anche queste situazioni. Questo era l’insieme del mio ragionamento in Commissione, questo è il ragionamento che aggiungo oggi nella discussione della proposta della collega, io mi asterrò sulla proposta della collega, appunto perché i principi che la collega Giacosa ha richiamato mi convincono e mi vedono nella sensibilità accomunata ma l’intenzione della mozione e lo scenario che può svelare quell’intenzione sono invece dei temi concreti sui quali credo sarebbe valsa la pena di soffermarci. Grazie. |