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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Dicembre 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 36
MOZIONE 2020-01513
"FIDO, VORREI ADOTTARTI, MA QUANTO MI COSTI! UN BONUS PER CHI ADOTTA UN CANE" PRESENTATA IN DATA 8 LUGLIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA POLLICINO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo con il seguente atto, il Punto 26, proposta di mozione n. mecc.
202001513/002 presentata dalla Vicecapogruppo Pollicino, che ha come oggetto:

“Fido, vorrei adottarti, ma quanto mi costi! Un bonus per chi adotta un cane”

SICARI Francesco (Presidente)
Lascio la parola alla Vicecapogruppo Pollicino per l’illustrazione, prego.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. La mia proposta di mozione ha come oggetto la possibilità che in
capo ai Comuni di promuovere e incentivare le adozioni dei cani dai canili anche
attraverso la leva fiscale, prevedendo degli sgravi sulle tasse comunali per coloro che
adottano un animale. La mozione, quando è stata presentata in Commissione, ha
suscitato una vivace discussione e con mio amaro stupore non ha trovato il favore di
questa Maggioranza, pur tuttavia convinta della bontà della proposta di un bonus
fiscale, in verità già diffuso e adottato in altri Comuni, ho inteso comunque sottoporla
alla votazione del Consiglio Comunale anche perché ritengo che sia ben evidente la
ratio che è sottesa alla mozione cioè quella di fornire un incentivo all’adozione così
come sia a livello regionale si parlamentare si è sentita l’esigenza di sollecitare e
presentare disegni di legge che prevedano agevolazioni in favore di coloro che
possiedono animali domestici, sappiamo che il nostro Paese è da decenni alle prese con
un crisi economica che ha messo in seria difficoltà molte famiglie, costrette a contrarre
le spese, spesso non soltanto quelle cosiddette voluttuarie ma anche purtroppo quelle
necessarie come farmaci, visite specialistiche e consumi in generale, su questo stato di
cose si è innestata poi l’emergenza pandemica i cui effetti si stanno ripercuotendo anche
sulla tenuta sociale della nostra comunità, in un contesto così difficile le spese per la
cura e il benessere di un animale possono trasformarsi in un peso insostenibile per le
famiglie che hanno visto ridursi la loro capacità reddituale, non è una novità per
nessuno che farmaci, visite, terapie, cibo, assicurazione e quant’altro necessario per
l’accudimento e il mantenimento di un cane abbiano raggiunto livelli di costo molto
elevati, certamente non alla portata di tutti, io penso in particolare a chi ha perso il
lavoro o alle magre pensioni di molti anziani e pure sappiamo quanta ricchezza, quanto
valore aggiunto in termini di affetto, di conforto, di superamento della solitudine sociale
un animale di affezione può portare in una famiglia o nella casa di una anziano e
viceversa sappiamo quanta gioia si regala a un amico a 4 zampe quando un umano lo
porta fuori da un canile per accoglierlo nel seno di una famiglia. Desidero essere
esplicita, non sono i canili il problema e certamente non quelli di Torino, anzi abbiamo
appreso con piacere dell’arrivo degli educatori cinofili e dell’aumento dei box riscaldati
nel canile rifugio ma noi sappiamo molto bene che il vero problema per i cani è la
mancanza di quella relazione affettiva che costituisce l’essenza di quel rapporto speciale
che nasce tra un cane e il suo proprietario e questa relazione affettiva anche il canile
meglio attrezzato, meglio dotato non potrà mai offrirla, quindi in attesa che il
Parlamento produca atti legislativa, alcuni Comuni hanno pensato alla definizione di
sgravi fiscali comunali ad esempio a Vittoria in provincia di Ragusa l’Amministrazione
cittadina ha deciso di concedere uno sgravio di 100 euro sulla bolletta della TARI per
chiunque abbia adottato un cane abbandonato e lo stesso sgravio è concesso per tre anni
di seguito a Castenaso in provincia di Bologna mentre a Bisceglie in Puglia una
riduzione del 70% della tassa fino a un massimo di 500 euro se si adotta un cane
custodito in canile da almeno tre anni, ad Avellino il bonus potrà arrivare fino a
700 euro e così via, a Ruoti in provincia di Potenza l’iniziativa è quella di agevolare
TARI e IMU e infine a Ozegna nel canavese chi adotta un cane da un canile non paga la
tassa rifiuti, io ho citato soltanto alcuni Comuni ma l’elenco si sta allungando e io
auspico che molti altri Comuni vogliano proseguire in questa direzione, in questo modo
oltre a cercare di incentivare le adozioni o offrire un aiuti alle famiglie in difficoltà
anche solo a proseguire quelle che hanno in atto, i Comuni riescono a ottenere un
risparmio che può indicarsi dagli 800 (audio disturbato) euro annui, quanto è stato
stimato ammonti dei costi necessari al mantenimento degli animali, se poi un Comune
ha un appalto pluriennale in atto si può sempre prevedere una successiva modifica sulla
base delle nuove risultanze determinate dalle incentivazioni intercorse nel frattempo,
naturalmente le famiglie che decidessero di assumere l’impegno di un cane e di
usufruire del bonus sulle tasse avrebbero l’obbligo di prendersi cura degli animali, di
sottoporli a controlli periodici anche a sorpresa per verificare la corretta tenuta degli
animali e il loro stato di salute, ma la cosa che più conta dovranno presentare
annualmente un certificato del veterinario di buona salute del cane adottato che
rappresenta la migliore garanzia per il cane di trovarsi in un ambiente accogliente e
amorevole, in realtà io non ho compreso le reazioni scandalizzate e il rigetto ideologico
che la mia mozione ha suscitato nella Maggioranza in Commissione, al punto che
qualcuno ha adombrato in essa il pericolo che venisse offerto un escamotage per
operazioni non cristalline se non fraudolente. Io mi sono meravigliata che proprio la
forza politica che ha dato dimostrazione di fiducia nei comportamenti corretti dei
cittadini quando ha proposto il reddito di cittadinanza che pure tante polemiche e
critiche ha suscitato nelle altre forze politiche perda all’improvviso tutto il credito e la
fiducia dimostrata a livello nazionale rispetto alle azioni proprio dei torinesi, su un atto
che comunque prevede garanzie e controlli, problemi di credito che evidentemente non
rientra tra le priorità di altri Comuni preoccupati soprattutto di premiare in modo
virtuoso i cittadini che sono disposti a sopportare dei sacrifici per adottare, amare e dare
una famiglia affettuosa a tanti orfanelli a 4 zampe, quest’Amministrazione vuole essere
da meno? Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con l’intervento della Consigliera Giacosa, prego.

GIACOSA Chiara
Grazie mille. Guardi io mi ero preparata una bozza di discorso ricordandomi molto bene
tutta la discussione che c’è stata in Commissione ma evidentemente pur avendo
riascoltato la registrazione mi ero persa dei punti e ho preso appunti adesso. Parto da
una delle ultime frasi dette dalla collega Pollicino che è rimasta sbigottita dalle reazioni
scandalizzate e dal rigetto ideologico di questa sua proposta, ora io conosco bene la
collega so quanto nella vita di tutti i giorni sia sensibile a questo tema, so che come tanti
altri colleghi ha adottato anche da poco un cane, quindi ripeto che so quanto è sensibile
la collega Pollicino come tanti altri colleghi dovrebbero altrettanto sapere quanto sia
sensibile io al tema, leggendo la mozione e sentendo le parole dette in Commissione e
sentendo questo intervento credo veramente che la nostra sensibilità sia molto
differente, è assolutamente vero quanto dice la collega che durante il periodo del primo
e ormai del secondo lockdown, chiamiamolo così, il canile è stato chiuso per qualche
giorno, questo, numeri alla mano, non ha inficiato sul numero delle adozioni che sono
andate avanti, sia di cani che di gatti perché erano state molte le prenotazioni ante
chiusura, non appena il canile ha riaperto sia la prima volta che la seconda volta
moltissimi cani e gatti sono stati adottati. A differenza di quanto scrive la collega nella
mozione e oggi ha aggiunto un pezzo, nel nostro canile, cioè la permanenza di un cane
nel nostro canile non ha un costo che ricade sulla Città o meglio ha sì assolutamente un
costo, ma il gestore non percepisce una cifra a seconda del numero dei cani e della loro
permanenza in canile, per farla breve non è che se un cane rimane a lungo in canile i
gestori percepiscono più soldi e quindi teoricamente si dovrebbe fare più in fretta con le
adozioni in modo che la Città abbia meno costi e per fortuna o purtroppo io non ci sarò
più quando verrà approvato il prossimo bando del canile, ma io sono fortemente
contraria a mettere una spesa singola per cane in canile perché le esperienze di altri
canili hanno portato a dei risultati veramente pessimi, l’incentivo alle adozioni sotto
forma di sgravi o incentivi economici per quanto mi riguarda personalmente e per
quanto per fortuna o purtroppo, mi dispiace per la collega, mi dispiace per altri colleghi,
ma se c’è una cosa di cui mi occupo anche nella vita privata è questo, quindi ho molta
esperienza in ambito di volontariato, l’incentivo sotto forma di sgravi non porta mai a
dei buoni risultati né in termini di numeri e se non ricordo male proprio il Comune di
Ozegna citato dalla collega che ha messo in atto questi incentivi, ha fatto adottare un
cane soprattutto non ne porta, non porta buoni risultati in termini di benessere animale e
per chi come me si occupa quotidianamente oltre che dei propri animali anche di
qualsiasi tipo di altro animale cerca di fare qualsiasi cosa per il loro benessere è
inconcepibile collegare un incentivo economico all’adozione. Quando si adotta un
animale, l’ho fatto io, lo ha fatto anche la collega sì, lo si deve fare indipendentemente
dall’incentivo e deve essere esclusivamente un gesto consapevole, un gesto dettato dalla
testa poi li si dà tantissimo amore ma il gesto dell’adozione deve essere un gesto
consapevole, consapevole anche di quanto possa costare in termini economici, un
discorso a parte lo si potrebbe fare per chi come durante il suo intervento ha detto la
collega Pollicino si trova improvvisamente in condizioni economiche che non gli
permettono di mantenere al meglio il proprio animale, ma è un altro discorso questo non
c’entra nulla con gli incentivi e l’adozione, collega se vuole assolutamente, insieme mi
rendo disponibile oppure lo faccia pure lei, io sarò assolutamente disponibile ad
affrontare questo discorso. Da qualche anno a Torino oltre tutto esiste un’ottima
campagna di sensibilizzazione al tema dell’adozione in canile che è stata fortemente
voluta dalla sottoscritta, dalla Maggioranza in Consiglio e messa in campo al mio modo
di vedere in maniera ottimale dall’Assessorato, si chiama: “Adotta il canile” e non so se
poi l’Assessore avrà i numeri, comunque sono disponibili all’Ufficio Adozione
Animali, ha dato veramente degli ottimi risultati in termini di quantità e di qualità di
adozione. In Commissione e ripeto ho riascoltato la registrazione, abbiamo sentito dire
probabilmente a supporto della tesi inserita in questa mozione, che per un cane è meglio
essere adottato e poi riportato in canile che rimanere in canile per sempre, non mi sono
presa le parole esatte ma il senso era quello, allora io non sono né un veterinario né un
educatore cinofilo ma davvero probabilmente è stato un errore nell’espressione di chi ha
detto queste parole ma soffermatevi un attimo sul senso di ritornare in canile per un
cane che è stato adottato, cioè già è fisiologico per qualsiasi canile il rientro dopo le
adozioni perché è fisiologico. Non possiamo noi pensare a una cosa del genere, un cane
che finisce in canile o che viene affidato a delle associazioni subisce un trauma, è lì
perché ha subito un trauma, l’abbandono, il maltrattamento, il sequestro e in canile
anche nel migliore canile d’Italia come diceva la collega non sta benissimo, starebbe
meglio a casa? Non c’è dubbio, ma quanto meno riesce a trovare dei punti di
riferimento, togliere questi punti di riferimento per farlo andare in casa per quanto sia al
caldo, per quanto mangi meglio, probabilmente per quanto stia meglio non si può
pensare così per uno sfizio di poterlo far rientrare in canile e perché dico questo, perché
durante la Commissione un’altra collega ha parlato, riferendosi a quanto era stato detto
da me ad altri colleghi della Maggioranza, che la nostra era anche sfiducia dell’essere
umano e non è questo perché io se avessi sfiducia nell’essere umano non avrei fatto
adottare negli anni 100 cani, più di 100 cani, io ho massima fiducia nell’essere umano,
ma conosco bene l’argomento e so come vanno a finire la maggior parte delle adozioni
avvenute grazie anche agli incentivi economici, tra l’altro Consigliera l’obbligo…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

GIACOSA Chiara
Sto concludendo, grazie. L’obbligo di cura e di sottoporsi controlli dopo l’adozione
esiste già anche in questo appalto del canile, quindi non sarebbe una grande novità.
Concludo dicendo che innanzitutto rivendico la fortissima sensibilità della sottoscritta e
di questa Amministrazione al tema del benessere animale e lo sanno tutti e lo sapete
tutti, cari colleghi, non potete affermare il contrario semplicemente perché per una
mozione al quale avremmo potuto lavorare insieme e semplicemente perché siamo
contrari a questa mozione, non lo potete dire per questi motivi che ho elencato sopra,
non mi è proprio possibile avallare questa mozione e il voto del mio Gruppo sarà
contrario. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliere Amore.

AMORE Monica
Grazie, Presidente. Mi sente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, ha tre minuti.

AMORE Monica
Sì, ma anche uno. Allora con tutto il rispetto verso la Consigliera Marina Pollicino, il
punto è che per adottare un cane la prima cosa che bisogna avere è l’amore verso un
animale, punto secondo, non si dovrebbero chiedere gli sgravi fiscali perché non è che
adotti un cane e io ti pago, ma semmai bisognerebbe chiedere gli sgravi sui medicinali
per curare gli animali, allora sì che questo è un gesto di amore, quindi la Consigliera
Marina Pollicino non può pretendere che questa Maggioranza possa votare il suo atto,
ma come ha detto la Consigliera Giacosa, cioè non è perché qui la sensibilità non c’è, la
sensibilità c’è ma io voglio ricordare alla Consigliera Marina Pollicino che non siamo al
mercato, quindi quando adotti un cane lo fai per amore verso l’animale, devi mettere in
conto tutte le problematiche che ci possono essere però bisogna andare verso la
direzione, appunto se ci sono difficoltà economiche perché uno non riesce a mantenerlo,
quello di avere degli sgravi sui medicinali per curare un cane, allora sì che può essere
fattibile, ma ripeto siccome non siamo al mercato, adotta un cane, io ti pago perché lo
sgravio è sulla TARI che non c’entra assolutamente nulla, cioè non ha senso, non c’è
logica. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Ora, prego, Consigliere Giovara.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Io intervengo perché veramente ancora un’altra volta si fa un po' di
confusione fra i livelli, la confusione è stata fatta attribuendo ai Commissari della
Maggioranza un atteggiamento ideologico confondendo invece una differenza di visioni
politiche in cui da una parte c’è una visione politica fondata sull’esperienza, la
conoscenza, la passione, in primis da parte ovviamente della Consigliera Chiara Giacosa
che credo non si permetterebbe mai di fare una mozione in ambito culturale e né l’ha
mai fatto e io non mi permetterei mai esattamente il contrario di fare una mozione in
campo animale perché so che ne sa molto, ma molto più di me e che gli obiettivi suoi
sono quelli appunto del benessere animale e delle persone che adottano un animale e lo
abbiamo visto in questi anni e lo possiamo confermare, probabilmente questa è
l’Amministrazione che più ha avuto attenzione agli animali da compagnia nello
specifico che vivono in Città ed è abbastanza triste che il confronto non possa avvenire
se non con un rinfacciamento per il semplice fatto che noi appunto come Maggioranza
non possiamo votare un atto di cui non condividiamo i principi semplicemente, i
principi politici e siccome non condividiamo l’idea di una mozione fatta in base a
esperienze personali e occasionali in base a collegamenti comprensibili assolutamente
ma che non condividiamo e il collegamento appunto di sostegno a chi adotta un cane
attraverso appunto il sostegno perché hai adottato un cane ti do degli sgravi fiscali, porta
sia delle conseguenze possibili abbastanza negative, perché? Proprio perché c’è
attenzione nei confronti degli animali, si sa che molto spesso invece alcune persone non
hanno questa altissima attenzione nei confronti degli animali e questo non vuol dire non
avere fiducia nell’essere umano ma esattamente il contrario, ed è per questo che io
sostengo tutto quello che ha detto, fino adesso, la nostra collega Chiara Giacosa e mi
stupisco e mi perplimo ancora una volta e il fatto personale appena richiesto lo
conferma della personalizzazione di questi temi. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Capogruppo Artesio.

ARTESIO Eleonora
Grazie. Colgo l’occasione di intervenire non per fatto personale anche se mi riconosco
nella citazione che mi ha riservato la collega Giacosa, ma per fare una riflessione di
carattere più… (incomprensibile), relativamente al discorso sulla fiducia nell’essere
umano, il mio riferimento era a quel tipo di argomentazioni di contrato alla proposta
della collega Pollicino fondate sulla preoccupazione di temporaneo interesse di carattere
economico potesse indurre persone non sensibilizzate al rispetto e alla responsabilità ad
aderire a questo tipo di opportunità e quindi ritenevo non fosse quello l’argomento
prevalente, mentre mi riconosco in una serie di altri argomenti che sono stati qui
riportati, soprattutto rispetto ad una questione, quella della necessità di contestualizzare
le diverse storie locali al problema, alla questione di cui stiamo parlando, un conto è
ragionare su delle misure più o meno efficaci, più o meno condivisibili adottate da
Amministrazioni pubbliche che si misurano ad esempio con il problema del
randagismo, altro conto è ragionare su contesti come quello nostro nel quale la cultura,
la competenza, i servizi, gli investimenti, hanno prodotto nel tempo ben altri livelli di
opportunità, di tutela, di cura, di sensibilizzazione. Quindi mi rendo conto che i
riferimenti considerati hanno spesso una motivazione, un fondamento su specificità di
tempo e di luoghi che non possiamo utilizzare come base delle proposte che avanziamo
in questa sede, quello che a me dispiace però nel modo col quale si è sviluppata prima
in Commissione e anche oggi in Consiglio Comunale questa discussione è che al di là
della proposta che è stata avanzata e che io non sosterrò col mio voto, la collega
Pollicino però pone una questione non risibile, una questione che con altre articolazioni
credo sia a cuore e all’attenzione di tutti coloro che sono intervenuti, cioè l’oggettiva
possibilità, per alcune fasce della nostra popolazione, di incontrare problemi ed ostacoli
nell’accompagnare come sarebbe doveroso la condizione di salute dei propri animali di
affezione e di sostenere le spese relative al loro sostentamento, in questo tristissimo
periodo che stiamo attraversando abbiamo anche verificato come il volontariato si sia
dovuto attivare nel fare fronte ad una serie di problemi di accudimento di animali di
affezione a seguito del peggioramento quando non dell’ospedalizzazione, quando non
del decesso, dei loro compagni di vita e questo è un aspetto che oggi è particolarmente
acuto perché stiamo parlando di una condizione di malattia pandemica che coinvolge
tutti noi dal punto di vista della sensibilizzazione e della preoccupazione in maniera
evidente ma è purtroppo anche una condizione che può presentarsi in maniera ricorrente
e frequente ad esempio rispetto a temi di invecchiamento della popolazione, di
invalidità temporanea della popolazione e proprio per le ragioni della sensibilità e della
responsabilità che venivano qui richiamate sono proprio le persone che condividono la
loro vita con un animale di affezione a soffrire maggiormente della loro impossibilità di
accudire come desidererebbero e come hanno fatto negli anni precedenti. Quindi tutta la
tematica della impossibilità temporanea congiunta alla tematica complessa dei costi
delle cure per la salute dell’animale e alle necessità anche di differenziazione alimentare
che questo comporta mammano che modifica lo stato di benessere del nostro animale di
compagnia, di affezione che condivide il nostro ambiente domestico, sono temi concreti,
sono temi veri, sono temi reali che non perché riguardino una parte specifica della
popolazione possono essere rimossi o messi, anzi, proprio il fatto che la Città vanti così
tanta competenze e così tanta esperienza ci permette di immaginare che sia una Città
capace di accompagnare e sostenere anche queste situazioni. Questo era l’insieme del
mio ragionamento in Commissione, questo è il ragionamento che aggiungo oggi nella
discussione della proposta della collega, io mi asterrò sulla proposta della collega,
appunto perché i principi che la collega Giacosa ha richiamato mi convincono e mi
vedono nella sensibilità accomunata ma l’intenzione della mozione e lo scenario che
può svelare quell’intenzione sono invece dei temi concreti sui quali credo sarebbe valsa
la pena di soffermarci. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Io non ho ulteriore richiesta di intervento e quindi recupero il fatto
personale, prego, Vicecapogruppo Pollicino.

POLLICINO Marina
Allora, intanto volevo dire che non c’è nessuna personalizzazione né polarizzazione
della discussione, quando io parlavo di atteggiamento ideologico, io vado a memoria,
ma ricordo che fu proprio la Consigliera che mi ha preceduta che parlò di atteggiamento
proprio ideologico che non condivideva ideologicamente proprio la mia mozione. Io
ritorno a quello che per me era fondamentale e cioè incentivare in qualche modo e in
questo modo mi sembrava questa proposta che era già stata fata da alcuni Comuni,
adottata da alcuni Comuni, mi sembrava andasse proprio in quella direzione, incentivare
le adozioni in una situazione di crisi che non è legata soltanto alla crisi pandemica
perché la crisi in Italia è già da parecchi decenni che c’è e allora io mi metto nei panni,
magari di un anziano che avrebbe tanta voglia di adottare un cagnolino ma non ha le
possibilità con le pensioni risicate, che esistono in Italia, non ha la possibilità di farlo
ma allora perché non provare con un incentivo economico in questo senso anche la
riduzione di una tassa piò essere d’aiuto, stesso discorso potrebbe essere per quanto
riguarda una famiglia che magari si ritrova in difficoltà particolari e un padre di famiglia
deve scegliere tra la medicina del figlio o di qualcun altro in famiglia e il mangiare del
cane, io purtroppo posso immaginare che fine farà questo cane e anche le stesse mie
parole sono state distorte quando ho detto che alcuni cani tornano in canile, purtroppo è
così, indipendentemente dagli incentivi oppure no ci sono famiglie che prendono i cani,
li tengono per un certo periodo di tempo poi ovviamente con una scelta, alcune
dolorose, alcune per superficialità, altre con scelte dolorose li riportano in canile, sono
d’accordo su questo comportamento? Ovviamente no, è ovvio che non posso essere
d’accordo, ma cosa c’entra questo con il fatto che il tentativo, la direzione della mia
mozione è quella di cercare di incentivare le adozioni, poi esistono delle statistiche in
merito che questo strumento non funzioni? A me non risulta, anzi potrebbe essere
interessante in una grande Città vedere quali risultati potrebbe portare un’agevolazione
appunto che riguarda le tasse, appunto nelle adozioni. Termino dicendo che per me il
problema non è il canile, il problema è cercare di fare in modo che diminuiscano i cani
nei canili, non ne faccio un discorso di costi del canile, eccetera, eccetera. Il problema
del bando venne tirato fuori in Commissione, ma non era quello che mi interessava, a
me quello che interesserebbe è fare in modo che in qualche modo si possono aiutare le
persone che vorrebbero adottare ma che non ce la fanno economicamente, vogliamo
dargli una possibilità? È ovvio che se io…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

POLLICINO Marina
Sì, concludo il mio intervento, se io poi sono costretta a portare un certificato medico
ogni anno in cui dimostro che il cane che io ho adottato anche grazie agli incentivi
fiscali sta bene e in buona salute, spiegatemi perché no. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Giacosa, personale, tre minuti.

GIACOSA Chiara
Grazie. Glielo spiego io, Consigliera Pollicino perché no, perché purtroppo e io so che
lei lo sa tanto quanto me, parliamo solo delle cure veterinarie, quanto costano?
Tantissimo e allora perché? A me dispiace pensare alla persona anziana che vorrebbe
tanto adottare un cane ma non ha la possibilità economica e quindi lo adotterebbe se
avesse un incentivo ma perché glielo devo fare adottare che poi, magari no, ma quasi
sicuramente sì, questo cane potrebbe avere dei problemi di salute e questa persona non
avrebbe la possibilità economica di farlo curare. Detto questo, avevo chiesto il fatto
personale in positivo dopo l’intervento della Consigliera Artesio perché ha
assolutamente centrato anche il discorso che facevo io, per me è irricevibile una
proposta del genere ma è assolutamente ricevibile il discorso di pensare, vogliamo fare
un documento, lo volete fare voi, va benissimo, per chiedere aiuti per chi già ha un cane
e Covid o non Covid si trova improvvisamente ad avere dei problemi economici e non
ce la fa più a mantenere il proprio cane, il proprio gatto, il proprio animale, questo
sarebbe stato un discorso sensato non l’incentivo economico per le adozioni. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
A lei. Allora ha chiesto di intervenire in chiusura l’Assessore Unia, prego, Unia.

UNIA Alberto
Sì, grazie, Presidente, ringrazio comunque per la discussione innanzitutto. Cercherò di
partire dall’ultima suggestione che è la suggestione della Capogruppo Artesio che
condivido concettualmente e condivido anche quanto ha detto nell’ultimo intervento la
Consigliera Giacosa, anche se onestamente ho ancora dei dubbi pure su quello perché
almeno a Torino la rete solidale in realtà è talmente forte che riesce anche a coprire
eventuali problematiche di chi ha un cane però non sono del tutto contrario a provare a
studiare delle forme per supportare interiormente chi ha un cane o chi ha un animale
d’affezione qualsiasi perché magari ci sono dei momenti in cui effettivamente succede
che uno, adesso il Covid ma può essere qualsiasi altra situazione economica di qualsiasi
tipo, ha bisogno di un supporto, io questo credo che ci si possa tranquillamente
ragionare che però non è quello che c’è scritto in questa mozione, quello che chiede
questa mozione è sostanzialmente di dare uno sgravio o comunque una sorta di
compensazione economica a chi adotta un cane e io questo non personalmente, non
Alberto Unia, ma semplicemente per i confronti fatti con gli Uffici, con l’Ufficio Tutela
Animali lo sconsiglio vivamente anzi lo ritengo molto deleterio non per i padroni ma
per gli animali che vengono adottati, non c’è niente, ma niente di peggio per un cane di
tornare al canile ed essere di nuovo riportato indietro, quindi chi si prende un cane al
canile, qualsiasi canile deve avere la possibilità di prenderselo e tenerselo e
mantenerselo, non è facile adottare al canile e non deve essere facile, deve essere un
percorso di consapevolezza nei confronti degli animali, assolutamente perché niente di
peggio che riportare indietro, far sentire tradito un cane due volte, questo è il mio
pensiero. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie e lei. Non ho ulteriori interventi e allora possiamo procedere con la votazione
dell'atto. Lascio quindi la parola al Vicesegretario Generale per l'appello nominale.
Prego.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).

SICARI Francesco (Presidente)
C’è in chat il voto astenuto del Capogruppo Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, astenuto, Presidente, mi scusi se non ho risposto subito.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
Presidente, 3 voti favorevoli, 18 contrari e 9 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
Allora quindi con…

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
30.

SICARI Francesco (Presidente)
No, mi sono segnato le lettere invertite. 18 contrari ha detto?

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
18 contrari, 3 favorevoli e 9 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto, quindi con 30 Consiglieri votanti e 3 voti a favore e 9 voti astenuti e 18 voti
contro, il Consiglio respinge la mozione.
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