Interventi |
PATRIARCA Lorenza Grazie. Torno invece io alla concretezza dell’atto, perché il tema dell’accesso, non solo libero, a Internet, ma proprio l’accesso ad Internet è un problema, sicuramente, molto più grande di noi, ma uno deve partire da ciò che di concreto si può fare, per favorire l’accesso, ecco. Sicuramente chi occupa un alloggio popolare, casa ATC, è sicuramente appartenente ad una fascia debole e quindi, secondo me, intervenire in questa direzione, è senz’altro molto positivo e lo dico non solo per quanto riguarda e lo dico non solo per quanto… scusate, per quanto attiene l’aspetto educativo, dove è indubbio che, in questa fase, la mancanza di un accesso a internet preclude l’esercizio di un diritto fondamentale come il diritto allo studio, ma lo dico, appunto, per tutte quelle categorie anche di lavoratori che possono, eventualmente, accedere ad un’attività di smart working, oppure no, anche in questa direzione, oppure ad accedere a servizi nel momento in cui sono impossibilitati a muoversi di casa, per esempio perché si trovano in quarantena. L’accesso ad una macchina per il collegamento a Internet è di fatto molto più facile e molto più accessibile dal punto di vista economico, invece, l’accesso alla rete ho verificato che è molto più complicato e molto più difficile da attivare. Quindi io credo che, e ringrazio il collega Tresso per questo atto, credo che sia molto opportuno e che possa essere un primo passo per aiutare sia fasce deboli della popolazione e in particolare i ragazzi, ma non solo. Grazie. |