Interventi |
PIRONTI Marco Sì, Presidente se posso intervenire velocemente? PIRONTI Marco Mi spiace, perché i toni che avevamo usato in Commissione anche collaborativi erano stati molto diversi, quindi io credo sia proprio una deriva che non era, credo, nello stile di nessuno dei Consiglieri in Commissione e ringrazio il Consigliere Tresso, ovviamente, è evidente che questa pandemia, l’ha sottolineato, che il divario tecnologico è un problema, è un problema sociale, è un problema di amplificazione di quelle differenze che già in alcuni contesti sono evidenti. Quindi al di là delle discussioni che stanno emergendo, io credo che sia impegno di tutti quelli di rendere un accesso più semplice e al di là del ruolo meno fattivo del Comune e impegno di tutti, in primis della Giunta, quello di intercettare queste difficoltà e immaginare le progettualità e quindi qui al di là di rispondere in maniera puntuale a criticità emergenti e quelle che citava il Consigliere Tresso sono alcune delle tantissime emergenze che abbiamo dovuto intercettare e solo in parte siamo riusciti a risolvere. Ricordo, come diceva prima il Consigliere Mensio che la nostra infrastruttura era nata per colpire le aree pubbliche e non private, quindi nel momento in cui abbiamo avuto le persone costrette in casa, per definizione, la rete pubblica non nasceva per quell’obbiettivo e non potevo intercettare, ma con lo stesso Consigliere Mensio, si è ragionato, abbiamo intercettato un operatore, Fastweb che ringrazio ancora per aver messo a disposizione dove era tecnicamente fattibile, la loro rete privata e quindi le emergenze per quando possibile abbiamo cercato di gestirle con pure enormi difficoltà. Oggi invece quello che si richiede è un po' un approccio un po’ più strutturale, demandiamo sempre tutto ai Recovery, al Next Generation Europe, come se fosse la soluzione di tutto, l’attenzione che avrà tempi particolari, regole particolari, oltre quello c’è l’impegno della Città a affrontare questi temi in maniera strutturale, faccio un esempio su tutti, a fine novembre in Giunta abbiamo approvato il nuovo protocollo di intesa con Cassa Depositi e Prestiti, un’operazione del genere può rientrare nella missione di Cassa Depositi e Prestiti lì dove si costruisce un progetto che sia interessante per tutti gli operatori, perché qui andiamo sulle sfere private e quindi non possiamo regalare nulla a nessuno, ma creare le condizioni affinché anche gli operatori siano interessati ad investire in quella zona e i soggetti che quelle zone le abitano abbiano tutti gli interessi e i vantaggi a autorizzare questa rete. Quindi io credo che il messaggio di questa discussione non vada perso, quello dell’impegno di tutti noi con diversi ruoli di intercettare queste difficoltà, che non sono solo in ATC, tra l’altro, sono tante zone, non solo periferiche tra l’altro della Città e immaginare una progettualità a più ampio respiro che non vada necessariamente a intercettare le urgenze, perché quando è stato possibile è stato fatto, ma non è quello che oggi il territorio richiede. Quindi quello che posso dire è che la Giunta ha già fatto proprio non ultimo in questa delibera relativa a questo nuovo protocollo d’intesa di Cassa Depositi e Prestiti e lì in avanti, ovviamente, non solo Recovery, ma anche un’interlocuzione con questi operatori che in qualche modo può ampliare l’accesso che, come dicevate giustamente voi, oggi sta mutuando in un oggettivo problema sociale. Grazie, Presidente. |