Interventi |
CURATELLA Cataldo Ci sono Presidente. CURATELLA Cataldo Sì, grazie, Presidente. Io ringrazio il Consigliere Tresso, per la presentazione di questo atto, perché una delle lezioni che abbiamo imparato durante questo difficile anno è che oramai la connessione, la connettività, la possibilità di poter accedere alla rete non è una questione accessoria ma fondamentale e che può essere anche una causa di disuguaglianza e di aumento di disuguaglianza all’interno di diverse categorie sociali e via dicendo. Quindi è fondamentale che l’Ente Territoriale in Piemonte, nel caso specifico, su Torino, quindi l’Agenzia Territoriale per la Casa, nei propri alloggi, nelle proprie unità immobiliari, permetta e consenta di avere a disposizione l’infrastruttura di collegamento per poter accedere facilmente alla rete, e poter usufruire dei servizi legati alla didattica a distanza, legata alla possibilità di svolgere attività in smart working, tutto quello che un po' abbiamo imparato in questo ultimo anno. Io su questo atto ho presentato tre emendamenti che cerco di sintetizzare, nel senso che, allora un primo emendamento vuol far presente che già questo Consiglio Comunale, era febbraio del 2017, aveva votato una mozione, in cui si chiedeva a Sindaco e Giunta di destinare una parte consistente di fondi per la manutenzione straordinaria di edifici e unità abitative, destinate all’edilizia sociale, perché una delle cose che è emersa sin dall’inizio di questa (audio disturbato) del 2016 è che esistevano tutta una serie di situazioni legate all’edilizia sociale e alloggi non utilizzati, non assegnati, perché richiedevano delle pesanti manutenzioni e quindi era necessario avere dei fondi, per poter effettuare delle manutenzioni. Quindi, in tale ottica, avevamo disposto con la Consigliera Montalbano, all’epoca, e poi approvato in Consiglio Comunale questa mozione. Gli altri due emendamenti, tendenzialmente, vanno anche un po' a modificare, ad aggiungere più che modificare, un punto all’interno della mozione del Consigliere Tresso, in particolare, in quella in cui si richiede di predisporre di concerto, non solo con ATC, ma anche con la Regione Piemonte, di un piano di manutenzione straordinaria di tutti gli edifici e unità legate all’edilizia sociale, in modo tale da garantire la connettività e, soprattutto, tenendo in conto una cosa che alcuni, soprattutto i non addetti ai lavori non sanno è che gli edifici di ATC ricadono all’interno dell’edilizia pubblica e come tale si applica quello che viene comunemente chiamato il Decreto CAM, ovvero, il Decreto sui Criteri Ambientali Minimi, che è stato approvato nell’ottobre 2017 ed è stato predisposto dal Ministero dell’Ambiente. Questo Decreto, in particolare, in relazione alla connettività, siccome è, comunque, necessario procedere col dare la connettività per ogni unità abitativa, per ogni alloggio, per ogni locazione, richiede che, nel punto specifico che io riporto anche nell’emendamento, che il Punto 2, il Punto 3 e il Punto 5, Punto 4 dell’allegato al Decreto CAM, è un punto relativo, proprio testuale, all’inquinamento elettromagnetico indoor e richiede che all’interno dell’Edilizia Pubblica tutte le attività di manutenzione straordinaria, prevedano una connettività che prediliga sistemi di trasferimento dati alternativi al Wi-Fi e porta come esempi la connessione via cavo, o la Power Line Communication come tecnologia, quindi cercando di ridurre il più possibile delle connessioni legate all’alta frequenza, quindi radio frequenza e cercando di dare dei collegamenti, preferibilmente via cavo, fibra ottica. Ormai nella maggior parte delle situazioni, soprattutto se ragioniamo su Torino, sono poche le zone della Città non raggiunte dalla fibra ottica. Quindi si tratterebbe di predisporre all’interno della… (incomprensibile) pianificazione della manutenzione straordinaria, non solo di rivedere l’impianto elettrico, non solo di rivedere l’impianto idrico, non solo di rivedere l’impianto legato al riscaldamento e per tutto quello che è collegato, come possono essere serramenti, cappotti, eccetera, ma anche e soprattutto nell’andare a rivedere e predisporre un piano di installazione della infrastruttura tecnologica via fibra ottica, via cavo, nel rispetto del Decreto CAM che è comunque, lo ricordo a tutti, un obbligo per l’Amministrazione pubblica, un obbligo all’interno dell’edilizia pubblica, quindi non è una…, volendo, una questione opzionale, quindi nella mozione ho aggiunto questi punti per cercare di dar forza a questi aspetti e ricordare, perché, magari, chi non lavora nell’ambito, probabilmente potrebbe esserseli persi, che è fondamentale muoversi all’interno di tutto il Decreto CAM, anche di quegli aspetti che sono un pochino meno noti, anche perché solo negli ultimi 5, 10 anni che si sta spingendo ed è diventato sempre più fondamentale avere a disposizione un accesso alla rete, all’interno degli alloggi, per garantire a tutti quanti, indipendentemente dal proprio ceto sociale, indipendentemente dalle proprie disponibilità, di poter studiare, lavorare, usufruire dei servizi che, ormai, tutti quanti diamo per scontati, ma teniamo in conto che non per tutti sono scontati. Grazie. |