Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Solo per dire che, rispetto alle modifiche statutarie proposte dalla Regione, ho già fatto due appunti in Commissione che vorrei rifare qui. Uno riguardante la modifica dell’articolo 14, anzi, prima, dell’articolo 3, dove, secondo me, sarebbe stato opportuno inserire - visto che è stato ottenuto il riconoscimento, com’è successo per altre società della Regione - la dicitura che il Consorzio è un Consorzio, diciamo, in-house, perché questo avrebbe fugato molti dubbi, come anche confermato dalla nota scritta pervenuta dagli Uffici dietro mia richiesta e che ringrazio. Purtroppo non è stato scritto e questo è, secondo me, una mancanza abbastanza grave, per non dire importante, però su questo io inviterei a riflettere. L’altro dubbio che ho e che mi rimane, e che rimando ovviamente all’assemblea dei soci, è sulla modifica dell’articolo 14, nella fattispecie il comma 2, dove si toglie la parola “anche” parlando dei membri nominati dalla Regione Piemonte. A quanto mi risulta, nella richiesta di riconoscimento della figura di società o meglio di Ente in-house del CSI Piemonte, ANAC ha sollevato la questione della forza di controllo della Regione rispetto agli altri soci, proprio perché nel vecchio Statuto erano indicati due membri indicati dalla Regione Piemonte, anche sentiti, come nel vecchio Statuto, gli altri Enti della Regione, nello specifico le Aziende Ospedaliere. Ora, non credo, e su questo mi riservo poi di fare richiesta all’ANAC direttamente, che togliendo quella parola “anche” si risolva il problema, perché una cosa è dire che Regione Piemonte può nominare un Consigliere di Amministrazione, ma qui rimane il fatto che ne nomina due, di cui uno è in rappresentanza, ma la scelta appare chiaro che è ancora in campo alla Regione Piemonte. Nondimeno il fatto che le ASL non sono Enti autonomi a tutti gli effetti, o meglio, sono Enti autonomi dal punto di vista gestionale e quindi economico-finanziario, ma non sono Enti autonomi dal punto di vista delle nomine, perché le nomine le fanno, anzi le fa la Regione Piemonte. Quindi, come dire, qual è la ratio per cui una Regione nomina nelle ASL delle persone che poi nominano un Consigliere? Cioè, l’imparzialità è molto labile in quel senso, o meglio c’è nella forma, ma non so quanto nella sostanza. Quindi, io su quell’“anche”, secondo me non basta togliere “anche in rappresentanza” e dire: “di cui uno è in rappresentanza di Enti”, no; bisognava dire che la Regione nomina un membro e gli altri soci, nello specifico non Enti di secondo livello della Regione, quindi le Aziende Ospedaliere, ne nominano un altro. Allora, io su questo qualche dubbio mi continua a permanere nella modifica dello Statuto. Io ovviamente non sono contrario alle modifiche nel loro complesso, ma su questo punto io chiedo all’Assessore intanto di farlo presente nell’assemblea dei soci, a nome del Consiglio, se il Consiglio voterà a favore e gli sta bene anche la mia, come dire, indicazione, o se no a nome della Città, o se no, come Consigliere Comunale presenterò domanda formale all’ANAC di merito, proprio su questa modifica, se supera quell’indicazione che ANAC stessa ha dato nel riconoscere la figura di in-house al CSI Piemonte. Grazie. MENSIO Federico Sì, vi chiedo scusa. Ha ragione l’Assessore, rettifico la mia mancanza. Non avevo visto il discorso dell’in-house providing nell’articolo 4. Grazie. |