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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Dicembre 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 29
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02660
CONSORZIO PER IL SISTEMA INFORMATIVO (CSI-PIEMONTE). APPROVAZIONE MODIFICHE STATUTARIE.
Interventi
MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Solo per dire che, rispetto alle modifiche statutarie proposte dalla
Regione, ho già fatto due appunti in Commissione che vorrei rifare qui. Uno riguardante
la modifica dell’articolo 14, anzi, prima, dell’articolo 3, dove, secondo me, sarebbe stato
opportuno inserire - visto che è stato ottenuto il riconoscimento, com’è successo per
altre società della Regione - la dicitura che il Consorzio è un Consorzio, diciamo,
in-house, perché questo avrebbe fugato molti dubbi, come anche confermato dalla nota
scritta pervenuta dagli Uffici dietro mia richiesta e che ringrazio. Purtroppo non è stato
scritto e questo è, secondo me, una mancanza abbastanza grave, per non dire
importante, però su questo io inviterei a riflettere. L’altro dubbio che ho e che mi
rimane, e che rimando ovviamente all’assemblea dei soci, è sulla modifica dell’articolo
14, nella fattispecie il comma 2, dove si toglie la parola “anche” parlando dei membri
nominati dalla Regione Piemonte. A quanto mi risulta, nella richiesta di riconoscimento
della figura di società o meglio di Ente in-house del CSI Piemonte, ANAC ha sollevato
la questione della forza di controllo della Regione rispetto agli altri soci, proprio perché
nel vecchio Statuto erano indicati due membri indicati dalla Regione Piemonte, anche
sentiti, come nel vecchio Statuto, gli altri Enti della Regione, nello specifico le Aziende
Ospedaliere. Ora, non credo, e su questo mi riservo poi di fare richiesta all’ANAC
direttamente, che togliendo quella parola “anche” si risolva il problema, perché una cosa
è dire che Regione Piemonte può nominare un Consigliere di Amministrazione, ma qui
rimane il fatto che ne nomina due, di cui uno è in rappresentanza, ma la scelta appare
chiaro che è ancora in campo alla Regione Piemonte. Nondimeno il fatto che le ASL
non sono Enti autonomi a tutti gli effetti, o meglio, sono Enti autonomi dal punto di
vista gestionale e quindi economico-finanziario, ma non sono Enti autonomi dal punto
di vista delle nomine, perché le nomine le fanno, anzi le fa la Regione Piemonte.
Quindi, come dire, qual è la ratio per cui una Regione nomina nelle ASL delle persone
che poi nominano un Consigliere? Cioè, l’imparzialità è molto labile in quel senso, o
meglio c’è nella forma, ma non so quanto nella sostanza. Quindi, io su quell’“anche”,
secondo me non basta togliere “anche in rappresentanza” e dire: “di cui uno è in
rappresentanza di Enti”, no; bisognava dire che la Regione nomina un membro e gli altri
soci, nello specifico non Enti di secondo livello della Regione, quindi le Aziende
Ospedaliere, ne nominano un altro. Allora, io su questo qualche dubbio mi continua a
permanere nella modifica dello Statuto. Io ovviamente non sono contrario alle
modifiche nel loro complesso, ma su questo punto io chiedo all’Assessore intanto di
farlo presente nell’assemblea dei soci, a nome del Consiglio, se il Consiglio voterà a
favore e gli sta bene anche la mia, come dire, indicazione, o se no a nome della Città, o
se no, come Consigliere Comunale presenterò domanda formale all’ANAC di merito,
proprio su questa modifica, se supera quell’indicazione che ANAC stessa ha dato nel
riconoscere la figura di in-house al CSI Piemonte. Grazie.

MENSIO Federico
Sì, vi chiedo scusa. Ha ragione l’Assessore, rettifico la mia mancanza. Non avevo visto
il discorso dell’in-house providing nell’articolo 4. Grazie.

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