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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 14 Dicembre 2020 ore 11,00
Paragrafo n. 15
INTERPELLANZA 2020-02653
"IL CANILE DEL COMUNE DI TORINO ESISTE ANCORA?" PRESENTATA IN DATA 23 NOVEMBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO PETRARULO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora, passiamo all’ultima interpellanza della giornata, si tratta della n. meccanografico
202002653/002, ha come titolo:

“Il canile del Comune di Torino esiste ancora?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata in data 23 novembre 2020, il primo firmatario e unico firmatario è il
Consigliere Petrarulo; dà risposta l’Assessore Unia e ne ha facoltà per i cinque minuti
assegnati, grazie.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie Presidente. Mi limiterò a rispondere all’interpellanza, anche se ci sarebbe da
raccontare molto sul canile, ma non è questo il momento.
Il Consigliere Petrarulo ha presentato interpellanza appunto articolata su tre punti e
riguardante il canile municipale, evidenziando problemi sulla gestione delle
segnalazioni.
Allora, richiesta relazione, l’Ufficio Tutela Animali ha comunicato che dai dati in loro
possesso risulta che: nel mese di ottobre 2020 vi sono state 23 catture, 10 casi restituiti
al proprietario, 7 trasferiti al rifugio e 6 ancora al sanitario perché trattasi di una mamma
con 5 cuccioli in allattamento; nel mese di novembre 2020, 17 catture, 11 restituite al
proprietario e 2 trasferite al rifugio, uno deceduto e 3 ancora al sanitario. Pertanto, non
si evidenzia in realtà un aumento di casi di abbandono e nemmeno di smarrimento,
come sostenuto dalla premessa. Il canile sanitario, in via Germagnano 11, ha concluso la
sua funzione ma l’ufficio ha voluto che rimanessero i riferimenti telefonici, essendo
conosciuti dai cittadini, con l’inserimento di messaggio fisso su disco per veicolare
correttamente il servizio e non lasciare il cittadino smarrito dinnanzi al numero
inesistente.
Il testo citato dal disco è il seguente: “Si informa che le segnalazioni di cane e gatto
incidentato o vagante vanno comunicati alla Polizia Municipale al numero 0110111 che
invierà la pattuglia di pronto intervento per le necessarie verifiche per far intervenire poi
il servizio di recupero dell’animale. Grazie per la collaborazione”.
Dal testo si evidenzia pertanto che la pattuglia interviene come presidio e non se ritiene
che sia necessario l’intervento; il suddetto messaggio sarà disponibile fino al 31.12.2020
per tutti i cittadini che ancora vi faranno riferimento, mentre i numeri del canile rifugio
0112243028 e 0112243042 sono attivi e funzionanti 24 ore su 24.
Fatta questa premessa, in merito al punto 1 dell’interpellanza, si comunica che il canile
rifugio, in strada Cuorgnè 139, è il luogo in cui è possibile trovare un cane o un gatto da
adottare, aperto alle attività dei volontari con cani e gatti, e alle visite su prenotazione,
in questo periodo di quarantena, dei cittadini intenzionati all’adozione degli ospiti con il
seguente orario al pubblico, valido dal 1° novembre al 31 marzo, dal martedì al venerdì
14.30-17.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.00, previo
appuntamento via mail alla mail canilerifugio@comune.torino.it o telefonico, con
chiusura nei giorni festivi e il lunedì. Ovviamente, gli orari sono... è tutto commisurato
anche al periodo sanitario.
In merito al punto 2 dell’interpellanza, l’Ufficio Tutela Animali riferisce che le prime
autorità alle quali rivolgersi sono i Vigili Urbani, Forze dell’Ordine che intervengono in
base alla normativa vigente del Codice della Strada, al Regolamento di Polizia
Veterinaria n. 3201954, alla legge 34/1993 sulla tutela e il controllo degli animali da
affezione, prevenzione randagismo e secondo il vigente Regolamento comunale 320 per
la tutela e il benessere animali della città.
In merito al punto 3, invece, l’Ufficio Tutela Animali riferisce che il canile rifugio in
Strada Cuorgnè 139 a Torino è il luogo in cui è possibile trovare appunto un cane o un
gatto da adottare, ed è aperto alle attività dei volontari e alle visite dei cittadini
intenzionati a adottare gli ospiti, e a tutte le attività di cura e benessere per gli animali in
attesa di una famiglia.
Il canile sanitario a cui la Città fa riferimento è il canile di Grugliasco con sede in piazza
Morselli 2. La struttura accoglie cani vaganti o incidentati, recuperati sul territorio
torinese, e si occupa di reperire le informazioni necessarie per restituire gli animali al
loro legittimo proprietario, oppure trascorsi 10 giorni di sorveglianza sanitaria li
trasferisce al rifugio di Strada Cuorgnè 139, appunto, per l’adozione. Nel caso un
cittadino avesse smarrito un cane, per aver informazioni sull’eventuale ritrovamento e il
ricovero, occorre contattare il canile sanitario al numero di telefono e indirizzo e-mail
messo a disposizione dei cittadini sul sito comune.torino.it/tutelaanimali.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, ringrazio l’Assessore Unia e passo la parola al Consigliere Petrarulo che ne ha
facoltà.

PETRARULO Raffaele
Grazie Presidente e grazie Assessore Unia. Ma quello del canile, ci mancherebbe, non è
una lotta o una reprimenda nei confronti del canile di Strada Cuorgnè perché so anche
che fanno un’attività non di poco conto ed è un’attività importante per quello che
riguarda quindi tutto quello che è il sistema degli animali abbandonati, quindi degli
animali da… (incomprensibile). Questa interpellanza andava a vertere su una cosa
molto importante, nel senso: ma se parliamo di animali - cani e gatti abbandonati o,
peggio, certe volte dei cani che sono stati investiti e giacciono poi all’interno del
territorio, quindi che poi non si sa più da che parte andare a prendere e chi deve andare a
ritirarli e quanto sia, fatte le dovute cautele - il mio era un discorso che è questo: ma se
noi abbiamo un canile municipale, per quale motivo il cittadino nel momento in cui
chiama e dice che c’è il cane che è lì, il canile deve poi interpellare lo 011011, cioè il
cittadino deve... sul disco, chiamare lo 011011 che deve mandare una pattuglia, e voi
sapete benissimo che le pattuglie dei Vigili Urbani sono contate e non abbiamo
neanche... ce ne sono meno di quelle che potrebbero essere e quindi distogliendo da
un’attività che è diversa, non perché il cane sia meno importante, mandare quindi questa
pattuglia a vedere dove c’è il cane che hanno detto che è abbandonato, andare e
sicuramente non penso che siano attrezzati i Vigili Urbani per poter andare con un
lettore, vedere se c’ha il microchip, non ha il microchip, lo prendono in mano perché se
sono cani randagi... Assessore Unia, lei sa benissimo che il problema di lungo Stura
Lazio sono dei branchi di cani randagi, non è stato risolto e non penso che i Vigili
Urbani possano andare all’interno e fare gli accalappiacani; per quale motivo poi dopo
tutto questo torna indietro e va a finire poi sul canile di Grugliasco, come diceva lei, per
quello che resiste? Cioè, noi sappiamo, esiste il rifugio di Sangano, esiste la clinica di
Grugliasco, l’ASL per problemi sanitari, l’AMIAT per le proprie competenze, ma per
quale motivo allora - se abbiamo tutti questi vari enti - devono intervenire i Vigili
Urbani? Cioè, ma non perché non voglio far intervenire i Vigili Urbani, i Vigili servono
per altre cose importanti. A questo punto, la proposta che le faccio Assessore, e poi
approfondiremo in Commissione anche, ma perché non se ne occupa direttamente il
canile municipale, anche con un Numero Verde, dove poi alla fine smista direttamente
la richiesta a chi di dovere? All’accalappiacani per quello che riguarda... se il cane è
randagio, all’ASL se c’è un discorso di igiene ambientale, metta caso del cane o del
gatto che purtroppo è morto, è stato stirato, si trova sul territorio, chi va a prenderlo? I
Vigili Urbani? Cosa fa? Fa la guardia al gatto che sta lì per 2-3 ore aspettando che
arriva, chi? A prenderlo o a portarlo nei luoghi competenti?
A quel punto, quindi capisce che noi questo che io sto dicendo adesso è importante?
Anzi, la mia proposta è anche quella di fare un Numero Verde h24 per questi tipi di
segnalazioni naturalmente, che sono segnalazioni che poi... cioè, lei s’immagini
Assessore Unia: io telefono che ho un cane randagio qua all’angolo di via Garibaldi,
dove sono adesso, con via Bellezia, cosa facciamo, mandiamo i Vigili Urbani a fare la
guardia per che cosa? E deve andare a prendere il cane col microchip, quando noi
abbiamo persone preparate, competenti, volontari, c’è il canile di Sangano, c’è
l’accalappiacani, c’è quello che può essere ma sono loro i diretti responsabili, e se non
ci sono i fondi bisogna dare i fondi, se non ci sono i mezzi dobbiamo dare i mezzi, ma
di sicuro non possiamo dare naturalmente il compito ai Vigili Urbani che non sono
preparati, secondo me, per questo tipo di intervento, non sono accalappiacani che vanno
a prendere i cani quindi quello che c’è da prendere - il cane - e quindi cosa vanno a
fare? Mica possono sparare al cane se è randagio? Cioè, il problema è molto... cioè, se il
cane non viene bloccato, non vengono a prenderlo, e il Vigile cosa fa, va a bloccare il
cane? Come lo prende, col lazo del texano? Il cane scappa. Quindi chi ha più
competenza sono proprio questi canili, sono proprio questi rifugi che hanno la
competenza di fare questo, ma non il Vigile Urbano. Diverso è il caso del microchip o
di chi ha il documento, ma non sarebbe questo il caso dei cani randagi, dei cani che
sono in giro, che non sono pochi, torno a ripetere: le segnalazioni su lungo Stura Lazio
che è uno dei tanti che conosco, ma ci sono molte altre parti, ci sono branchi di cani che
sono allo stato attuale.
Quindi su questo, Assessore Unia, io non credo che... senza fare critiche naturalmente,
perché poi le critiche è bello farle, io non ho detto che questi hanno sbagliato, chi fa
cosa e perché, è un po’ come in politica… (incomprensibile) non può fare l’Onorevole,
ma neanche l’Onorevole può fare il… (incomprensibile), quindi ognuno deve avere dei
compiti ben specifici.
Quindi, chiudo e poi chiedo l’approfondimento in Commissione su questo, che si metta
un Numero Verde, che il canile faccia il canile con le sue persone e i suoi dipendenti,
coi suoi volontari, con le sue cose a sé stanti, e naturalmente i rifugi vengono attivati,
perché se mandiamo la pattuglia che deve bloccare il cane chiederò veramente quanti
cani sono stati bloccati veramente dal Comandante Bezzon. Io non credo che abbia…
(incomprensibile) chissà che cosa, chi è quello che si va a mettere lì non preparato,
senza attrezzatura a prendere un cane e bloccarlo, che non sono Chihuahua
o qualcos’altro, sono cani che la invito - e quando vuole andiamo, così ci incontriamo
anche spesso io e lei, mi farebbe piacere - in Lungo Stura Lazio, ci sono dei pompieri
che mi hanno segnalato che la situazione è ancora quella che è, e sono ancora là i
cani eh!
Grazie Assessore della risposta, naturalmente di cui chiedo sempre copia, grazie anche
di quello che ha detto, grazie alla Presidente che mi sta guardando, ma naturalmente sto
finendo perché non voglio andare oltre le 13.00 per l’appello nominale che è molto
importante, perché il cane no forse, ma io ai cani ci tengo perché sono animali che
vanno tutelati, e anche quelli randagi devono avere una loro casa così come tutti gli
altri, quindi Assessore Unia interveniamo sul canile municipale con un Numero
Verde… (incomprensibile) perché i Vigili non possono risolvere il problema dei cani
randagi, mi permetta, i Vigili hanno altro da fare.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì grazie, solo per dare disponibilità ad un approfondimento in Commissione.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie. Grazie allora, grazie al Consigliere Petrarulo, all’Assessore Unia. Io ho
concluso quindi la trattazione delle interpellanze e sospendo un attimo il Consiglio in
attesa dell’appello nominale. Grazie.
(Sospensione del Consiglio).
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