Interventi |
APPENDINO Chiara (Sindaca) Grazie, Presidente. Permetta in premessa - anche perché leggerò la nota del Comandante - di ringraziare tutto il Corpo e ovviamente chi lo dirige per il lavoro eccezionale e complicato che è stato fatto nella prima fase dell’emergenza e anche in questa seconda, dove si è dovuto, ovviamente, garantire la sicurezza per chi opera e la garanzia, dall’altra parte, di servizi essenziali a tutela della cittadinanza. Un equilibrio, devo dire, non semplice, che ha richiesto uno sforzo straordinario da parte davvero di tutti gli appartenenti al Corpo della Polizia Municipale. Rispondo quindi leggendo la nota del Comandante: “Prima di entrare nel merito di quanto richiesto occorre premettere che il Corpo di Polizia Municipale sia nella prima fase emergenziale, che in quella attuale ha gestito diversi casi di positività Covid senza alcun clamore mediatico e senza alcuna interruzione del servizio alla cittadinanza. L’Amministrazione Comunale, quindi anche il Corpo, hanno attivato un sistema di segnalazione delle positività e di adozione dei conseguenti provvedimenti anche sui contatti diretti, veloce ed efficace. Su tale tema peraltro c’è un costante e proficuo confronto con le Organizzazioni Sindacali, che il Comandante non può che ringraziare”, a cui mi associo anch’io, evidentemente nei ringraziamenti. “Relativamente al caso citato, la positività di un operatore ha determinato il collocamento in isolamento fiduciario, dopo il previsto triage con il Medico Competente, anche di alcuni altri operatori, compresa la responsabile della centrale e di un ufficiale capoturno, al punto 4. Il servizio non è mai stato interrotto perché il Corpo è struttura flessibile, fatta di persone che non si risparmiano di fronte all’emergenza, come ampiamente dimostrato nei mesi scorsi” e come anche in questa seconda ondata aggiungo io, “è da tutti riconosciuto. Pertanto in pochissimo tempo sono stati reperiti i rimpiazzi e il servizio è proseguito e nel frattempo si è provveduto alla sanificazione di tutti gli ambienti. La flessibilità e la motivazione sono la chiave di tutto, pertanto non serve un piano B né per la Centrale Operativa, né per le altre unità specialistiche o per i Comandi territoriali. Di fondo, infatti, c’è un’organizzazione costruita per gestire emergenze e che quindi è allenata a gestire anche questo tipo di accadimenti. La flessibilità di impiego si alimenta con addestramento specifico. Proprio per la Centrale Operativa, da diversi mesi, si stanno facendo degli stage in cui gli operatori degli altri reparti e Comandi a turno e per periodi di tempo determinati si affiancano agli operatori di centrale per apprenderne i tecnicismi”. Grazie, Presidente. |