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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2020-02189
"IL GRANDE MISTERO DEL CODICE DELLA STRADA" PRESENTATA IN DATA 14 OTTOBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA ALBANO.
Interventi
ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Ringrazio la Sindaca per la risposta, che comunque è assolutamente
incompleta perché manca la parte principale che io avevo sottolineato nella mia
interpellanza, che ovviamente la Sindaca conosce anche bene, perché è stato oggetto
anche di un’interpellanza a risposta scritta da parte sua, nel precedente mandato e il
problema essenziale e principale era il fatto che se, appunto, le biciclette sono
autorizzate o meno ad attraversare sulle strisce pedonali. Da quello che risulta a me, le
biciclette possono, è lecito che attraversino sulle strisce pedonali. Mi pare che la
risposta che aveva dato l’ex Assessore anche all’allora Consigliera Appendino fosse la
stessa, quindi c’è la possibilità per le biciclette di attraversare sulle strisce pedonali,
ovviamente purché questo non arrechi intralcio o disturbo ai pedoni che stanno
attraversando. Quindi nel caso in cui i pedoni non siano presenti o comunque si
attraversi con le dovute precauzioni è consentito l’attraversamento sulle strisce
pedonali. Informazione che, a mio avviso, invece, in quel video era trasmessa in
maniera scorretta perché appunto si diceva che le biciclette non possono attraversare
sulle strisce pedonali. Questa questione è una questione molto importante perché io,
adesso, nell’insieme del video, io mi rallegro che la prossima campagna venga studiata
in accordo con la Consulta per la Mobilità Ciclabile e con l’Assessorato, perché questi
video da quel che risulta a me non sono stati condivisi, né studiati in accordo con la
Consulta e neanche con gli Uffici dell’Assessorato, quindi mi rallegro che per la
prossima invece si sia pensato comunque a questa collaborazione, è già un passo
importante.
Quello che mi stupisce, e ha stupito molte persone vedendo quel video, era il modo in
cui si venivano presentati i ciclisti, insomma, perché comunque venivano sottolineati
comportamenti scorretti che appartengono veramente a un ridottissimo numero di
ciclisti sulla strada. Cioè noi dobbiamo pensare che le persone che scelgono la mobilità
dolce e la mobilità ciclistica sono persone che comunque hanno un elevato senso civico
perché è una scelta, la mobilità dolce in città, utilizzare la bicicletta al posto dell’auto in
città per gli spostamenti quotidiani, è una scelta di responsabilità. Le persone che fanno
questa scelta lo fanno anche per il bene della propria comunità perché sanno che è una
scelta che rende le strade più sicure, che fa bene all’ambiente, oltre a essere una scelta
che ovviamente fa bene alle persone che la fanno. Quindi io non credo che
rappresentare i ciclisti come persone irresponsabili, che fanno lo slalom tra i pedoni o
che viaggiano facendosi trainare da un altro mezzo a motore o che impennano in mezzo
alla strada mentre attraversano, non credo che dia veramente un’immagine corretta del
ciclista medio, insomma. Il ciclista sceglie una mobilità dolce proprio perché è
responsabile. Le persone più responsabili scelgono la bicicletta, scelgono di lasciare a
casa l’auto quando possono, ovviamente quando possono, quindi nei tragitti casa-scuola
usano la bicicletta, nei tragitti per andare al lavoro, se è possibile, se le distanze non
sono troppo elevate utilizzano la bicicletta, quindi sono persone responsabili,
responsabili non solo di sé stessi, ma della comunità in cui vivono, rispettose della
comunità in cui vivono. È per quello che mi è sembrato molto, molto inopportuno,
inopportuno quel video perché presentava tutto un altro tipo di ciclista che in realtà non
è quello che percorre le nostre strade e le strade della nostra città, perché, appunto, è una
scelta di tipo diverso che rappresenta, appunto, un senso di comunità molto forte la
scelta della bicicletta per gli spostamenti quotidiani.
Quindi io mi sono stupita, in tanti ci siamo subiti a vedere quei video proprio per questo
motivo, perché non solo danno delle informazioni scorrette. Ripeto, il fatto di poter
attraversare sulle strisce con la bicicletta, non arrecando danno ai pedoni, è qualcosa che
si può fare, io posso attraversare sulle strisce con la bicicletta. Molto spesso, però, molto
spesso cosa succede: che gli automobilisti, forti dell’arroganza di essere su quel mezzo -
e a me è successo più di una volta - vogliono insegnarti che tu non puoi attraversare
sulle strisce in bicicletta e quindi magari inchiodano a pochi metri da te per darti un
segnale che dice: “Devi scendere” e imprecano contro di te dicendo: “Devi scendere
dalla bicicletta, questa cosa non è fattibile”. E quindi questo mette a rischio, non tutela i
ciclisti, ma piuttosto li mette a rischio da comportamenti scorretti da parte degli
automobilisti che si sentono autorizzati a poter attuare certi comportamenti proprio
perché ritengono che l’attraversamento in bicicletta delle strisce pedonali sia un
comportamento errato dei ciclisti, cosa che non è, ed era per questo, essenzialmente per
questo motivo…

ALBANO Daniela
Grazie, concludo, che io chiedevo di non diffondere più quel video perché comunque, a
mio avviso... - e la risposta a questo punto non c’è stata nell’interpellanza - a mio avviso
si sta diffondendo comunque un’informazione errata. Grazie.

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