Città di Torino

Consiglio Comunale

Città di Torino > Consiglio Comunale > VERBALI > Torna indietro

Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 4
INTERPELLANZA 2020-02189
"IL GRANDE MISTERO DEL CODICE DELLA STRADA" PRESENTATA IN DATA 14 OTTOBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA ALBANO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con le interpellanze della Sindaca. Verifico la presenza.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Sì, ci sono, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Perfetto. Allora possiamo procedere con la n. mecc. 202002189/002 presentata dalla
Consigliera Albano e sottoscritta da altri Consiglieri, che ha come oggetto:

“Il grande mistero del Codice della Strada”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde la Sindaca Appendino per cinque minuti. Prego.

APPENDINO Chiara (Sindaca)
Grazie, Presidente. In riferimento all’oggetto do lettura di quanto ha comunicato il
Comandante Bezzon, e poi farò una piccola aggiunta. “In riferimento all’oggetto, si
comunica che i video sono stati realizzati sulla base dei contenuti studiati dalla Polizia
Municipale contemperando diverse esigenze: correttezza delle informazioni anche
giuridiche, efficacia visiva, valenza educativa o rieducativa. Solo per i velocipedi sono
stati prodotti cinque diversi video al fine di valorizzarne al meglio l’utilizzo e non certo
per stigmatizzarlo. Poiché una buona parte degli utenti di velocipedi e monopattini
rispetta le norme previste dal Codice della Strada, con questa campagna di informazione
si è puntato ad evidenziare comportamenti scorretti per facilitare la presa di coscienza
dei fruitori soprattutto più giovani.
Nel merito delle osservazioni si evidenzia quanto di seguito: più che rappresentare che i
bambini possono essere trasportati regolarmente con seggiolino omologato, si mostra un
comportamento scorretto che è il trasporto di un passeggero adulto su un velocipede. È
vero che la maggior parte dei ciclisti urbani non impenna con la bicicletta, ma sui social
network questi comportamenti imperversano” e abbiamo rilevanza anche di questo,
devo dire, anche dai controlli che facciamo, che è una delle azioni che qualcuno,
ovviamente, non tutti, attua. Le riprese di attraversamento pedonale in via Roma sono
state prodotte riducendo volutamente il numero di pedoni presenti per garantire le
condizioni di sicurezza, ma è chiaro che in situazioni come quella rappresentata la
conflittualità tra velocipedi e pedoni è pericolosa, così come sappiamo essere pericolosa
la conflittualità, in genere, tra tutti gli utenti della strada. Si sottolinea che per una
maggiore efficacia la comunicazione deve essere semplice, chiara e diretta, cosa che
non appartiene purtroppo al nostro Codice della Strada e peraltro ci risulta che alcune
scuole abbiamo chiesto il materiale per poter utilizzare il video in questione per la
didattica. Aggiungo che stiamo anche per uscire con un’altra forma di comunicazione,
tramite animazioni e video, che è fatta in collaborazione peraltro con la Consulta; è stato
anche chiesto il parere del Disability Manager e siccome abbiamo dovuto fare tutti
questi passaggi, questo lo sta seguendo soprattutto l’Assessorato, devo dire, di Lapietra,
non è ancora uscita, che invece è un’altra tipologia di comunicazione che è più
incentrata, come dire, al tema della mobilità sostenibile, quindi l’attrattività della
mobilità sostenibile in continuità peraltro con alcuni materiali già fatti, mentre invece il
materiale in oggetto - questo lo dico io ovviamente in aggiunta a quello che ha scritto il
Comandante Bezzon - il materiale in oggetto di questa specifica campagna, su cui è
stata fatta l’interpellanza, invece è concentrata sui comportamenti corretti o non corretti
da utilizzare, che evidentemente si riferisce sempre a responsabilità individuali, quindi
non c’era nessuna intenzione di andare a “criminalizzare” l’utilizzo di uno strumento,
bensì di informare su come utilizzarlo correttamente, soprattutto alla luce del fatto che il
Codice della Strada ha inserito strumenti nuovi che non tutti conoscono. Penso ad
esempio, nello specifico, ma è stato discusso più volte, alla “casa avanzata”. In molti
ancora non sanno, ma è normale che sia anche così, che cos’è la “casa avanzata” e come
deve essere utilizzata, quindi lo scopo è ovviamente anche di sensibilizzazione, di
comunicazione rispetto a strumenti che non tutti conoscono.
Per quanto riguarda invece la campagna di sensibilizzazione rispetto alla mobilità
sostenibile in quanto tale, quindi non ai comportamenti e come utilizzare il mezzo,
stiamo appunto per uscire con una campagna ad hoc, condivisa, questa sì, con la
Consulta e con il Disability Manager per quanto riguarda la parte specifica di
competenza del Disability Manager. Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo adesso con la replica da parte della Consigliera Albano, ne ha
facoltà per cinque minuti. Prego.

ALBANO Daniela
Grazie, Presidente. Ringrazio la Sindaca per la risposta, che comunque è assolutamente
incompleta perché manca la parte principale che io avevo sottolineato nella mia
interpellanza, che ovviamente la Sindaca conosce anche bene, perché è stato oggetto
anche di un’interpellanza a risposta scritta da parte sua, nel precedente mandato e il
problema essenziale e principale era il fatto che se, appunto, le biciclette sono
autorizzate o meno ad attraversare sulle strisce pedonali. Da quello che risulta a me, le
biciclette possono, è lecito che attraversino sulle strisce pedonali. Mi pare che la
risposta che aveva dato l’ex Assessore anche all’allora Consigliera Appendino fosse la
stessa, quindi c’è la possibilità per le biciclette di attraversare sulle strisce pedonali,
ovviamente purché questo non arrechi intralcio o disturbo ai pedoni che stanno
attraversando. Quindi nel caso in cui i pedoni non siano presenti o comunque si
attraversi con le dovute precauzioni è consentito l’attraversamento sulle strisce
pedonali. Informazione che, a mio avviso, invece, in quel video era trasmessa in
maniera scorretta perché appunto si diceva che le biciclette non possono attraversare
sulle strisce pedonali. Questa questione è una questione molto importante perché io,
adesso, nell’insieme del video, io mi rallegro che la prossima campagna venga studiata
in accordo con la Consulta per la Mobilità Ciclabile e con l’Assessorato, perché questi
video da quel che risulta a me non sono stati condivisi, né studiati in accordo con la
Consulta e neanche con gli Uffici dell’Assessorato, quindi mi rallegro che per la
prossima invece si sia pensato comunque a questa collaborazione, è già un passo
importante.
Quello che mi stupisce, e ha stupito molte persone vedendo quel video, era il modo in
cui si venivano presentati i ciclisti, insomma, perché comunque venivano sottolineati
comportamenti scorretti che appartengono veramente a un ridottissimo numero di
ciclisti sulla strada. Cioè noi dobbiamo pensare che le persone che scelgono la mobilità
dolce e la mobilità ciclistica sono persone che comunque hanno un elevato senso civico
perché è una scelta, la mobilità dolce in città, utilizzare la bicicletta al posto dell’auto in
città per gli spostamenti quotidiani, è una scelta di responsabilità. Le persone che fanno
questa scelta lo fanno anche per il bene della propria comunità perché sanno che è una
scelta che rende le strade più sicure, che fa bene all’ambiente, oltre a essere una scelta
che ovviamente fa bene alle persone che la fanno. Quindi io non credo che
rappresentare i ciclisti come persone irresponsabili, che fanno lo slalom tra i pedoni o
che viaggiano facendosi trainare da un altro mezzo a motore o che impennano in mezzo
alla strada mentre attraversano, non credo che dia veramente un’immagine corretta del
ciclista medio, insomma. Il ciclista sceglie una mobilità dolce proprio perché è
responsabile. Le persone più responsabili scelgono la bicicletta, scelgono di lasciare a
casa l’auto quando possono, ovviamente quando possono, quindi nei tragitti casa-scuola
usano la bicicletta, nei tragitti per andare al lavoro, se è possibile, se le distanze non
sono troppo elevate utilizzano la bicicletta, quindi sono persone responsabili,
responsabili non solo di sé stessi, ma della comunità in cui vivono, rispettose della
comunità in cui vivono. È per quello che mi è sembrato molto, molto inopportuno,
inopportuno quel video perché presentava tutto un altro tipo di ciclista che in realtà non
è quello che percorre le nostre strade e le strade della nostra città, perché, appunto, è una
scelta di tipo diverso che rappresenta, appunto, un senso di comunità molto forte la
scelta della bicicletta per gli spostamenti quotidiani.
Quindi io mi sono stupita, in tanti ci siamo subiti a vedere quei video proprio per questo
motivo, perché non solo danno delle informazioni scorrette. Ripeto, il fatto di poter
attraversare sulle strisce con la bicicletta, non arrecando danno ai pedoni, è qualcosa che
si può fare, io posso attraversare sulle strisce con la bicicletta. Molto spesso, però, molto
spesso cosa succede: che gli automobilisti, forti dell’arroganza di essere su quel mezzo -
e a me è successo più di una volta - vogliono insegnarti che tu non puoi attraversare
sulle strisce in bicicletta e quindi magari inchiodano a pochi metri da te per darti un
segnale che dice: “Devi scendere” e imprecano contro di te dicendo: “Devi scendere
dalla bicicletta, questa cosa non è fattibile”. E quindi questo mette a rischio, non tutela i
ciclisti, ma piuttosto li mette a rischio da comportamenti scorretti da parte degli
automobilisti che si sentono autorizzati a poter attuare certi comportamenti proprio
perché ritengono che l’attraversamento in bicicletta delle strisce pedonali sia un
comportamento errato dei ciclisti, cosa che non è, ed era per questo, essenzialmente per
questo motivo…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

ALBANO Daniela
Grazie, concludo, che io chiedevo di non diffondere più quel video perché comunque, a
mio avviso... - e la risposta a questo punto non c’è stata nell’interpellanza - a mio avviso
si sta diffondendo comunque un’informazione errata. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Possiamo dare quindi per discussa la terza interpellanza.
Copyright © Comune di Torino - accesso Intracom Comunale (riservato ai dipendenti)