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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 37
MOZIONE 2020-01017
"SOSTEGNO ED INCENTIVI NELLA DIFFUSIONE DEL DELIVERY E DELL'ONLINE PER IL RILANCIO DEL COMMERCIO LOCALE" PRESENTATA IN DATA 27 APRILE 2020 - PRIMA FIRMATARIA SCANDEREBECH.
Interventi
MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Come detto stamattina e anche nelle altre Commissioni dove
abbiamo affrontato già nei mesi scorsi gli altri due atti, io non mi trovo assolutamente
favorevole a questo tipo di approccio, né all’e-commerce, né al ruolo che ha il Comune
nei confronti dei commercianti e dell’e-commerce o perlomeno come è stato declinato
nei due atti. Nello specifico, non ritengo che il Comune debba fare un bando pubblico
per creare un portale di e-commerce, non è sua competenza. D’altro canto, io sono
andato a vedermi cosa dice la scheda di ASCOM Torino, dell’Associazione, perché
comunque è un’Associazione e quindi si paga, e nelle cose che fa... dovrebbe fare
ASCOM, c’è: “Supporto tecnologico, canali Facebook tematici, vetrine online, spazio
di visibilità gratuita a disposizione dei soci sul sito ASCOM, sono solo alcuni esempi
del nostro volere intendere l’innovazione”, ecco. Allora, siccome esiste un’Associazione
di Categoria a cui si aderisce pagando una quota, che non so quanto sia, perché non
sono del mestiere, chiedo scusa, io credo che questo sia un compito assolutamente da
associazioni di categoria, non vedo perché debba fare un bando pubblico una Città, che
ha tutt’altra competenza, tutt’altra cosa, come dire, per farlo. Tanto più che in realtà
quello che è stato fatto durante la fase veramente emergenziale, cioè quando eravamo
veramente tutti chiusi anche in casa all’inizio dell’anno, è stato quello - e io di questo
ringrazio l’Amministrazione - di mettere su con l’Università di Torino un sistema
gratuito, che è FirstLife, nel progetto di Torino City Love, all’interno del progetto
Torino City Lab, a cui però a quella piattaforma gratuita, fatta in collaborazione con
ASCOM, dall’Università di Torino, quindi non credo l’ultimo, come dire, degli istituti
che poteva farlo o mio cugino, come si dice nel gergo normale, bene, a questa
piattaforma, più o meno, dico “più o meno”, sulla città di Torino aderiscono tra gli 80 e
i 100 esercizi, che non vuol dire solo commercio di vicinato, esercizi vuol dire anche
estetisti, vuol dire parrucchieri..., 100. Allora, se non hanno aderito a quella piattaforma
che gli è stata messa a disposizione, domandiamoci il perché: è troppo difficile? Non è
stata fatta pubblicità? ASCOM non ha fatto il suo dovere? La Città di Torino non ha
fatto il suo dovere? Perché non funziona? È difficile da usare e la gente non ci va?
Perché il vero problema è che queste cose funzionano quando si fa un certo tipo di
squadra. Allora, io sono d’accordo - e l’ho già detto anche stamattina e in altre
Commissioni - a fare squadra, per far sì che chi ha un’attività commerciale, di
commercio al dettaglio, di artigianato o estetisti, parrucchieri, possa essere
avvantaggiato, ma non si fa in questa maniera, sicuramente non si fa in questa maniera.
Idem per il delivery: ma il Comune di Torino non può mettersi a fare... a potenziare il
delivery, cioè ci sono le società dedicate. con tutti i limiti che hanno queste società, li
conosciamo benissimo dopo quello che è successo. Poi, sono mesi che noi chiediamo di
vedere qual è l’iniziativa messa in campo dal Comune di Rivoli e non è mai arrivato
nulla, perché Rivoli di per sé ha detto, ma non ha fatto, io non ho visto nulla fatto da
Rivoli, nulla! Allora, se qualcuno mi porta l’esempio di Rivoli, io lo guardo anche
volentieri, ma non mi risulta che sia stato fatto nulla; poi era stato lanciato in pompa
magna da qualche giornale, da qualche organo di stampa, questo sistema di delivery con
le macchinette a Torino, anche lì visto nulla, visto nulla. Allora, a fare gli annunci
stampa credo che siano tutti capaci, l’abbiamo visto anche con i tamponi rapidi in
farmacia, l’abbiamo visto con: “Finalmente siamo in zona arancione” per poi arrabbiarci
il giorno dopo, perché c’era troppa gente in giro, però poi la realtà delle cose è che qui è
un sistema un pochettino più complesso, quello dell’e-commerce, leggerissimamente
più complesso. Non è che basta scrivere due righe di codice o mettere quattro foto di
prodotti su un sito di e-commerce perché sia fatto e-commerce, perché così non
funziona. Quel 30%, che citavano stamattina, di gente che se lo fa autonomamente io
vorrei sapere quanto riesce a vendere autonomamente, perché se io non ho alle spalle
una struttura, un sistema strutturato anche di conoscenze, di persone che accedono al
mio sito normalmente, eccetera, il mio shop online rimane come una goccia in un mare,
non esisto, su internet non esisto e non basta fare nei motori di ricerca, non esisto,
bisogna...

MENSIO Federico
Quindi, io sono assolutamente contrario a questi due atti, sono a favore di alcune parti in
questi atti - questo lo dico -, tipo le interlocuzioni con la Camera di Commercio,
eccetera, ma vanno fatte di comune accordo. Non se ne deve occupare il Comune di
Torino, se ne devono occupare le Associazioni e la Camera di Commercio insieme ai
negoziati e agli artigiani, ma non il Comune di Torino. Grazie.

MENSIO Federico
Sì. Guardi, forse non mi sono spiegato, evidentemente no. Io lo ribadisco e lo dico a chi
ha parlato prima di me: una cosa è aiutare, in una fase emergenziale, chi vuole essere
presente sulla rete in un aggregatore, ma continua a utilizzare, se ce li ha, i propri
strumenti di vendita online, e questo è stato fatto. Poi, perché abbiano aderito in pochi o
in tanti, questo bisognerebbe chiederlo ad ASCOM, non deve chiederlo al Comune,
bisognerebbe chiederlo ad ASCOM perché a Falchera non hanno aderito, non possiamo
chiederlo al Comune. ASCOM ha partecipato a quel progetto, ASCOM è
un’associazione che ha tra i suoi scopi statutari...

MENSIO Federico
Però, mi scusi, il fatto personale riguarda che sono stato frainteso, lo ribadisco, sono
stato frainteso, forse no o forse sì, non lo so. Detto questo, io ribadisco che il Comune
deve fare la sua parte di facilitatore tra i commercianti, tra le Associazioni di categoria,
tra le Fondazioni bancarie, tra chi deve farlo, non deve fare dell’operatività con dei
bandi pubblici per una cosa che possono e debbono fare i privati. Grazie.

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