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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 24
MOZIONE 2020-00872
(MOZIONE N. 50/2020) "SOSPENSIONE PAGAMENTI MUTUI DELLA CITT? E DEL 'PIANO DI RIENTRO' A CAUSA DELL'EMERGENZA COVID-19" PRESENTATA IN DATA 19 MARZO 2020 - PRIMO FIRMATARIO CARRETTO.
Interventi
ARTESIO Eleonora
Grazie. Questa proposta di mozione sconta due aspetti sui quali sarebbero stati necessari
da allora, 28 maggio 2020, ad ora, alcuni elementi di approfondimento. Dall’altro lato
sconta anche un nuovo clima rispetto al quale alcuni mesi fa era quasi impossibile
parlare di rivisitazione, addirittura messa in discussione dei debiti degli Enti Locali,
mentre oggi, addirittura a livello europeo, si ragiona di ipotesi, di cancellazione o di
riduzione dei debiti dello Stato. Quindi, da un lato abbiamo un nuovo clima nel quale
discutere di questa questione, dall’altro lato si sono succedute così tante operazioni di
riordino degli strumenti finanziari a livello nazionale e a livello locale, in seguito alla
condizione della pandemia, che effettivamente occorrerebbe una messa a punto degli
strumenti tuttora vigenti per capirne lo stato di attuazione. Nel quadro generale della
discussione introdotta dal collega, ma anche nel quadro generale di un nuovo clima con
il quale si discute del debito che grava sugli Enti Pubblici, il testo di questa mozione
aveva un contenuto molto specifico. Il contenuto specifico è quello previsto dalla Legge
58/2019 che, prendendo atto del fatto che numerosi Enti Locali si sono ritrovati nelle
condizioni di mettere mano a procedure di riequilibrio finanziario pluriennale, come ad
esempio le ipotesi dei Piani di rientro presentati alla Corte dei Conti e quindi come, ad
esempio, il Comune di Torino, in ragione di queste particolari condizioni sulle cui
motivazioni ora non intervengo, quella Legge nazionale prevedeva la costituzione di un
fondo per il concorso al pagamento del debito dei Comuni capoluoghi della Città
Metropolitana e, attraverso l’istituzione di tale fondo, venivano garantiti il pagamento in
scadenza dei mutui contratti per spese di investimento. Ovviamente, come tutte le
misure che attengono ad una relazione, non solo economica, dello Stato centrale, con le
articolazioni delle autonomie, si sarebbe dovuto definire proporzionalmente il riparto
all’interno della Conferenza Stato-Città ed autonomie locali, ovviamente, se la mozione
presentata significa che per gli elementi informativi oggi disponibili, quel riparto non è
stato determinato e non risultano ulteriori convocazioni della Conferenza Stato-Città-
Autonomie Locali. È pur vero che quella stessa Conferenza è stata straordinariamente
impegnata nel determinare gli elementi di intesa relativi alle risorse che sono atterrate in
ragione della funzione di resistenza agli impatti economici e sociali derivanti dalla
pandemia ed è stata altrettanto impegnata a definire con quali strumenti finanziari gli
Enti Locali potessero compensare le minori entrate relative alla dilazione di tasse e
tributi dovute di nuovo alla necessità di sostenere il tessuto economico e sociale della
propria città. Tuttavia in sé l’indirizzo che quella Legge 58/2019 aveva definito è tuttora
significativo, da un lato perché introduce il fatto di dover calmierare la situazione
debitoria a cui sono stati esposti per determinazioni nazionali e per scelte locali, gli Enti
Locali e i Comuni in modo particolare, situazione che oggi fa sì che gravi sul bilancio e
quindi sull’autonomia della spesa, ma prima ancora sull’autonomia delle scelte politiche
di priorità questa spada di Damocle dei debiti; dall’altro lato, se quello strumento tuttora
è vivo ed efficace, occorre che ci si ponga mano e si comprenda quali ricadute e quali
conseguenze possa avere sulla Città di Torino. Infatti la mozione così conclude:
“impegnando la Sindaca a richiedere con urgenza doverosa la traduzione di quella legge
e a riferire in Consiglio Comunale sulle rispettive conseguenze”. Ho finito.

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