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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 30 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 13
INTERPELLANZA 2020-02568
"COSA N'? STATO DEL TEATRO REGIO?" PRESENTATA IN DATA 17 NOVEMBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA PATRIARCA.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con i nostri lavori, siamo alla pagina 14, con la trattazione
dell’interpellanza generale n. mecc. 202002568/002, presentata dalla Consigliera
Patriarca e sottoscritta da altri Consiglieri e Capigruppo, che ha come oggetto:

“Cosa n’è stato del Teatro Regio?”

SICARI Francesco (Presidente)
Risponde l’Assessora Leon, alla quale lascio la parola. Prego.

LEON Francesca Paola (Assessora)
Sì, buongiorno, Presidente. Buongiorno Consigliere e Consiglieri. Il 14 luglio scorso,
con l’approvazione del Rendiconto 2019 del Teatro Regio, si è preso atto, di fatto, della
difficilissima situazione economica e finanziaria del Teatro, e come il
commissariamento dell’Ente fosse l’unico modo per affrontare problemi che trovano
origine nell’ultimo decennio, in particolare dal 2010. Il Commissario ha preso servizio a
metà settembre e questo, come tutti sapete, comporta lo scioglimento degli organi della
Fondazione. Venerdì scorso la Commissaria Rosanna Purchia ha tenuto una conferenza
stampa durante la quale, oltre a presentare la ripresa della programmazione in digitale,
ha fatto un primo resoconto del lavoro svolto, che verrà presentato nei dettagli
all’Assemblea dei Soci il prossimo 3 dicembre, mentre ha dato la disponibilità al
Presidente della Commissione Cultura per relazionare in modo dettagliato sull’attività
svolta fino ad ora in Commissione tra il 10 e il 15 dicembre.
Dal 20 novembre, a seguito dei necessari protocolli sanitari, i lavoratori e le lavoratrici
del Teatro sono tornati a lavorare e dal 27 novembre, come avrete avuto modo di
vedere, sono riprese le prove e i concerti, seppure in modalità digitale.
La strada percorsa in questi due mesi, alcuni risultati sono già... diciamo... tracciano una
strada importante, rafforza la nostra convinzione espressa fin dalla tarda primavera,
ovvero che fosse necessario per il Regio questo periodo di commissariamento. Le azioni
di ricognizione, dei debiti e dei crediti, della struttura organizzativa e degli interventi
urgenti sul Teatro, proprio sull’edificio e sulla macchina del Teatro, hanno permesso di
rimettere in moto la complessa macchina del Teatro Regio, seppure in un anno così
difficile. Il MiBACT, proprio in virtù del commissariamento, ha stanziato 20 milioni a
favore del Regio, risorse che consentiranno di aggredire in modo efficace il debito
pregresso, che pesa moltissimo anche sull’andamento del Teatro e della Fondazione. In
questi due mesi il Teatro, inoltre, ha cominciato a ridurre i debiti pregressi, quelli più
urgenti, quelli in scadenza e quelli più lontani nel tempo, in particolare nei confronti
degli artisti e dei fornitori; è stato predisposto un Bilancio Preventivo 2021 sostenibile e
in grado di non generare ulteriori debiti, che verrà proposto all’Assemblea dei Soci il 3
dicembre.
Oltre a questo, è in firma il disciplinare per i lavori sulla macchina scenica, i famosi 8
milioni e mezzo; a dicembre saranno pronti i capitolati, a gennaio saranno bandite le
gare con un cronoprogramma che porterà entro giungo all’inizio dei lavori, per avere
per la prossima stagione il Teatro nel pieno della sua funzionalità. Anche i lotti per
chiudere i lavori necessari per il certificato di prevenzione incendi stanno andando
avanti e sono compatibili con le attività del Teatro. Come ricorderete, la Città ha
stanziato quest’anno un ulteriore milione di euro per chiudere questa partita che ormai si
trascina da parecchi anni. Su tutto questo sarà il Commissario a fornire tutti i dettagli
nel corso della Commissione che verrà convocata.
Sono certa, però, che se non avessimo seguito la strada della chiarezza, ovvero con
l’aiuto dei Revisori dei Conti, della Società di Revisione, se non avessimo voluto
guardare in profondità i problemi del Teatro, il percorso di risanamento di oggi non
sarebbe stato possibile, così come non avremmo avuto da amministrare le risorse
indispensabili per affrontare i problemi finanziari dell’Ente. L’Amministrazione è stata
sempre a fianco del Teatro, come dicevo prima, stanziando oltre alle risorse ordinarie
anche le risorse in investimento, per riuscire a risolvere il problema del Certificato
Prevenzione Incendi.
Mi preme quindi ringraziare il Commissario Purchia, il Direttore Generale Mulè, il
Direttore artistico Schwarz insieme a tutti i lavoratori e le lavoratrici del teatro per il
lavoro che hanno fatto fin qui e per quello che faranno nei prossimi mesi; stanno
lavorando tantissimo, sono molto sotto pressione, ma il lavoro sta cominciando a dare i
suoi frutti, perché questo lavoro sarà la base per una ripartenza solida e consapevole che
consentirà al Teatro di superare questo decennio di difficoltà e per costruire il futuro che
merita. Quindi dopo due mesi, diciamo, nell’interpellanza si fa cenno al silenzio, il
silenzio è stato dettato, a mio avviso, dalla necessità per il Commissario di prendere in
mano le situazioni, analizzarle a fondo per poi cominciare ad agire per risolvere punto
per punto tutte le criticità che ha riscontrato dal momento in cui ha preso servizio.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio, Assessora Leon. Procediamo adesso con le risposte, con gli interventi da
parte dei Consiglieri; ricordo, ogni Consigliere avrà facoltà di intervento per un tempo
non superiore a cinque minuti; la prima è la Consigliera Patriarca, prego.

PATRIARCA Lorenza
Buongiorno, ringrazio l’Assessora per le sue risposte, però, appunto, mi conferma nella
necessità che c’era di risollevare il problema e di parlarne. Quando è stata depositata
l’interpellanza ancora i lavoratori del Regio erano fissi, cioè in cassa integrazione e
quindi era sicuramente necessario capire che cosa stava succedendo, anche perché ci
eravamo lasciati il 2 di settembre con una Commissione con la promessa che ci
saremmo riconvocati; e quindi la presente interpellanza aveva proprio lo scopo di
riprendere le fila di un ragionamento che era stato avviato a giugno, appunto, quando la
Sindaca aveva annunciato la richiesta di commissariamento, a cui poi erano seguite -
come ricorderete - molte mozioni, interpellanze in Consiglio e c’erano state
manifestazioni pubbliche delle maestranze del Teatro.
Abbiamo tutti seguito le notizie sulla conferenza stampa dello scorso venerdì e quindi
adesso alcune delle precisazioni dell’Assessora sono state... insomma, sono state già
chiarite dalla Commissaria Purchia che ha fatto, appunto, alcune anticipazioni rispetto a
cosa avrebbe inteso fare e la Sindaca aveva annunciato il maxi finanziamento poc’anzi
illustrato, insomma, precisato dall’Assessora Leon. Devo dire che poc’altro si sa, quindi
aspetteremo con ansia questo incontro in Commissione, sicuramente non può venire a
parlare in Commissione la Commissaria, prima di aver illustrato il Piano all’Assemblea
dei Soci. Appunto, volevo solo chiarire che il 2 settembre, in seduta di Controllo di
Gestione in congiunta con la I e la V, i membri del Collegio dei Revisori che avevamo
ascoltato - Broccio e De Magistris - ci avevano illustrato una situazione patrimoniale
debitoria; nel dettaglio, avevano fatto le loro osservazioni riguardo al modello di
business, in particolare avevano parlato della struttura di programmazione, del controllo
di gestione, pur dicendo che tutta la loro azione era avvenuta - essendosi insediata ad
aprile - in pieno lockdown con molta difficoltà, perché gli Uffici erano chiusi, non
avevano potuto visitare il Teatro né ottenere tutte le informazioni necessarie; non ci
hanno precisato quali fossero le informazioni di cui non avevano potuto disporre. E
quindi ci hanno detto, hanno tracciato un quadro, appunto, senza poterlo approfondire,
ma che hanno definito preoccupante. In particolare, loro hanno denunciato una
sopravvalutazione del patrimonio dell’esercizio, anche se poi, durante le risposte, in
particolare rispetto alla svalutazione delle scenografie, hanno detto che non escludevano
la possibilità che ci fosse una rivalutazione del tema, anche in ragione della qualità
artistica di alcune di esse, l’assenza di un modello di business e di un sistema di
controlli esterni, la gestione amministrativa non aderente ai principi contabili di
efficacia ed efficienza, le gravi criticità organizzative in quanto mancavano figure
chiave come un Direttore Generale, un Direttore Amministrativo e di controllo e il
Teatro - ci hanno detto - ricorreva ad un sistema di consulenza esterna. Hanno illustrato
brevemente quanto avevano scritto nelle loro relazioni, una di accompagnamento al
Consuntivo 2019 e l’altra al Bilancio di Previsione 2020, e hanno sottolineato, appunto,
che il modello di spesa e di gestione attuale era incompatibile con la situazione
economica dell’Ente, quindi, di fatto, confermando quanto ha detto l’Assessora Leon
che il disavanzo, le perdite patrimoniali erano tali da giustificare l’automatismo sulla
nomina del Commissario.
Appunto, loro precisavano, insomma consigliavano nella loro relazione di mettere mano
allo Statuto anche per rivedere l’attribuzione di funzioni e ruoli tra Consiglio di
Indirizzo e Assemblea dei Soci, questo è in sintesi quello che abbiamo ascoltato.
Quindi, tralasciando la necessità di approfondimento su queste carenze e criticità, che
certamente avremo modo di meglio sentire direttamente dalla voce della Commissaria
Purchia, è evidente che...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

PATRIARCA Lorenza
Sì, sì, ho quasi finito… che vorremmo sapere meglio quali interventi siano stati
approntati per rendere, appunto, più efficace ed efficiente il modello in vista di questo
risanamento. Siamo contenti di sapere che arriveranno finanziamenti da Roma molto
consistenti, ma vorrei capire con che modalità verrà erogato il prestito e quali saranno i
termini dell’eventuale rientro; e rispetto all’emergenza Coronavirus, quali prospettive ci
siano per il proseguimento del programma di concerti in streaming appena inaugurato.
Ultima considerazione, e chiudo: senz’altro la prima fra le preoccupazioni, e
nell’interpellanza ne facevo diretta precisazione, quella relativa alla pianta organica del
Teatro che, a quanto ho letto sugli organi di stampa, dovrà essere ridimensionata sia nel
numero che nelle retribuzioni medie, contrariamente a quanto assicurato dalla Sindaca e
dall’Assessore in tutti i loro interventi in Consiglio nell’estate scorsa. Quindi per questo
io ritenevo che il tempo passato senza più parlare di una delle glorie culturali della città
era sicuramente troppo; anche senza la Commissaria potevamo senz’altro provare ad
approfondire almeno le criticità di gestione che erano state descritte in Commissione.
La ringrazio.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Capogruppo Tresso, ne ha facoltà per cinque minuti.

TRESSO Francesco
Sì, grazie Presidente. Io ringrazio anche la Collega Patriarca per aver sollecitato questa
interpellanza generale, io stesso avevo chiesto in Commissione di poter avere un
aggiornamento qualche tempo fa e credo sia assolutamente necessario che la
Commissione possa incontrare la Commissaria Purchia e avere un quadro decisamente
più dettagliato.
Riscontro anch’io che l’elemento, se vogliamo, positivo ad oggi è che i lavoratori hanno
ripreso le loro funzioni, sono in programma questi otto concerti in streaming, quindi il
Regio, per fortuna, in questo momento, non è fermo, e questo è l’aspetto diciamo... il
bicchiere visto mezzo pieno; l’altro aspetto però che non possiamo esimerci dal
ricordare è che, Assessora, lei e la Sindaca Chiara Appendino ci avevate detto, a gran
forza, che il commissariamento era una scelta obbligata e che, sicuramente, sarebbe
avvenuto, secondo dinamiche, che avrebbero salvaguardato tutti i posti di lavoro. Ora,
forse allora non è stato così improvvido che a suo tempo noi levassimo molte
preoccupazioni e, con voce molto chiara, avessimo detto che, in realtà, avevamo dei seri
dubbi che tutta l’operazione del commissariamento non poteva che ledere, da un lato,
anche alla dimensione del Regio e che non sarebbe stato privo di effetti collaterali,
perché da quanto mi risulta - e poi ci spiegherà meglio l’illustrazione del Piano
industriale la Commissaria - ad oggi, come d’altronde si è anche letto dagli organi di
stampa, dei 36 contratti a termine, 15 ne rimangono a casa e mi sembra un numero
molto significativo, sto parlando di quelli che hanno delle funzioni più di tipo
amministrativo; per non parlare poi degli orchestrali, anch’essi in parte legati a dei
contratti a termine, o ancora di tutte quelle persone che si occupano dei progetti didattici
per le scuole su cui nulla si sa del futuro.
Parimenti, mi sembra che anche dal punto di vista retributivo, come peraltro è stato
ammesso anche dalla stessa Commissaria, sono stati fatti dei ritocchi piuttosto
consistenti, probabilmente anche… mentre invece si era in attesa di un rinnovo di
contratti, sono stati rivisitati degli aspetti, delle voci che riguardano i diritti televisivi o
altro e che comunque comportano delle decurtazioni importanti. Adesso, questa non è
ovviamente la sede per istanze sindacali che vengono giocate su altri Tavoli, però
rimane il fatto che questa assicurazione che lei stessa Assessora, insieme alla Sindaca,
aveva fatto, oggi sembra essere fortemente sconfermata, a meno che lei riesca a darci
elementi o che comunque la stessa Commissaria Purchia ci verrà a rappresentare un
quadro differente.
Certo, lei dice tutto questo porterà ad avere un riassetto, siamo molto contenti che il
Ministro Bonisoli abbia svincolato quelli che erano i 7 milioni e mezzo, quanti erano, o
8, adesso non ricordo, per i nuovi investimenti, lei oggi ci parla di questi 20 milioni al
servizio del Regio, però la riduzione del debito, e ahimè quindi il cercare di ripianare le
passività, credo che la voce consistente sia stata data, da un lato, dal fatto che per 18
settimane i lavoratori del Regio sono stati sottoposti a FIS e mi risulta essere un
numero, questo delle 18 settimane, di gran lunga maggiore da quelle che sono state
utilizzate e praticate per altri Enti lirici nazionali. Allora, diciamo che questo è il dato
insomma... anche in parte... 18 settimane, se le moltiplichiamo per i quasi 400.000 euro
a settimana che sono i costi per il personale, insomma arriviamo a qualcosa che sta
intorno ai 7 milioni di euro, e diciamolo anche per non... insomma, è corretto dare le
informazioni per come stanno perché questi sono soldi che, comunque, in parte li hanno
messi i lavoratori stessi, allora è facile fare un Piano di risanamento di questo genere,
no? Allunghiamo e (incomprensibile) il più possibile la FIS e con questo cerchiamo di
portare a casa il massimo del risultato, anche a costo di rinunciare al fatto che invece
altre attività, su richiesta degli stessi sindacati e degli stessi lavoratori potevano essere
provate ad immaginarsi anche in questo periodo.
E poi le chiedo: ma scusi, il Piano industriale di Guerzoni che fine ha fatto? Perché
francamente... è stato accantonato? Certo, lo chiederemo come al solito alla
Commissaria, però mi sembra che fossero state spese risorse sia per produrlo e anche da
parte delle Fondazioni ci fossero già stati degli impegni di spesa. Anche su questo
francamente mi sembra che... cioè, stiamo vedendo davvero un film in cui ogni scena,
ogni fotogramma sembra non essere in relazione con quello che è successo prima. A
seguito di scelte piuttosto scellerate che abbiamo sempre rinfacciato alla Sindaca...

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

TRESSO Francesco
Sì, vado a chiudere, certamente… temo che, anche qui, continuiamo ad avere uno
scenario che non è poi così nitido e così chiaro, ma ahimè continua ad essere un po’
figlio di un’incapacità di aver preso delle decisioni un pochino più coraggiose, magari, o
comunque un pochino più definite in tempi precedenti. Attendo anch’io con una certa
inquietudine, ma comunque credo sia necessario che venga convocata una Commissione
che possiamo avere quindi di prima persona dei riferimenti diretti dalla Commissaria
Purchia e dal Direttore Generale Mulè. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Adesso procediamo con l’intervento della Vicecapogruppo Pollicino, ne ha facoltà per
cinque minuti, prego.

POLLICINO Marina
Grazie Presidente, e un grazie lo vorrei rivolgere anche alla Consigliera Patriarca per
questa interpellanza, che conferma come la questione del Teatro Regio, oltre a stare a
cuore a tutti i cittadini, continua ad essere una vicenda rinviata, un work in progress che
pone ancora molti interrogativi sul futuro e sulla sorte sia del Teatro sia dei lavoratori, e
che verrà lasciata in eredità alla prossima Amministrazione. Io stessa non molto tempo
fa, gentile Assessore Leon, esattamente il 22 settembre di quest’anno, presentavo
un’interpellanza a risposta scritta nella quale ponevo numerose domande, sollecitate, di
volta in volta, o da dichiarazioni della Sindaca o da notizie di stampa. Chiedevo ad
esempio se gli 8 milioni e mezzo di euro, stanziati dal Ministero già deliberati dal CIPE,
come aveva affermato la Sindaca, fossero stati erogati oppure no, quali fossero gli
interventi di manutenzione urgenti e necessari per l’edificio, anche perché correva voce
che ci sarebbero state delle notevoli infiltrazioni di acqua piovana; chiedevo anche
quanti e quali fossero stati i lavori di manutenzione straordinaria effettuati negli ultimi
10 anni e quanto l’ammontare di ogni singolo intervento straordinario, dove il Comune
avesse reperito il milione e 300 mila euro, allora sapevo, annunciato a mezzo stampa per
gli interventi più urgenti. Infine, da quando il Teatro risultasse privo dell’agibilità.
Bene, io mi sarei aspettata, trattandosi di una risposta scritta… (audio interrotto)
…pervenutami più di un mese dopo, perlomeno che mi venisse restituita, se non una
replica puntuale e circostanziata, almeno soddisfacente. Invece mi veniva girata una
relazione della dottoressa Purchia, che io ringrazio ovviamente, contenente un resoconto
del problema degli interventi, dal momento in cui erano stati richiesti dalla Fondazione
al MiBACT fino all’arrivo della Commissaria, con allegata una scheda del
cronoprogramma degli interventi previsti, e l’annuncio che era in via di definizione una
convenzione con il Provveditorato alle Opere Pubbliche per seguire le gare e gli appalti.
Nient’altro da parte dell’Assessorato, ovvero da parte della Sindaca, neanche sui dati
allora a disposizione, fossero stati anche parziali o incompleti, nulla. Quindi sono
costretta a notare con rammarico che con questa Amministrazione quando un
Consigliere Comunale non può ottenere, attraverso gli strumenti che sono propri del suo
mandato, quanto non riesce a ottenere può ricavare ex post attraverso gli organi e le
conferenze stampa.
Quindi sappiamo da venerdì che sono in arrivo i 20 milioni assicurati dal Ministero, una
sorta di finanziamento o prestito; leggo che una ditta di ingegneria affiancherà una task
force interna sull’agibilità e che si prevede di far partire i lavori entro giugno, grazie
anche al milione concesso dal Comune. Ma soprattutto, rimane gravissimo il tema dei
lavoratori precari, come già hanno avuto modo di dire i Consiglieri che mi hanno
preceduta, alcuni dei quali si vedranno il contratto rinnovato per un anno, altri
passerebbero dal tempo pieno al part-time, ma pare che 15 dipendenti dovrebbero
rimanere fuori per formare - leggo - un bacino di compensazione. Ovviamente, il tutto
in contraddizione con quanto affermato dalla Sindaca quando assicurava che i lavoratori
del Teatro sarebbero stati comunque tutelati.
Sorprende soprattutto che in una stagione penalizzata dall’emergenza pandemica, lo
strumento dello streaming, molto utilizzato dagli altri teatri per non perdere il contatto
con il pubblico e confermare la loro presenza nel panorama culturale nazionale e
internazionale, abbia trovato tardiva e sporadica considerazione nella proclamazione del
nostro Regio. Vero che le difficoltà strutturali e finanziarie che il Regio attraversa non
favoriscono le produzioni, ma è anche vero il contrario: un cartellone ricco, anche in
streaming, confermando l’alta qualità dei lavori e le professionalità, potrebbe favorire
quella rinascita che ci aspettiamo nel prossimo futuro, garantendone i livelli
occupazionali, e non è poco. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con l’intervento del Consigliere Giovara, ne ha facoltà per
cinque minuti, prego.

GIOVARA Massimo
Grazie, Presidente. Mah, innanzitutto volevo ringraziare la Consigliera Patriarca per il
riassunto delle precedenti puntate, che è sempre utile per rinfrescare la memoria a tutti
quanti. Volevo fare solo una piccola precisazione su un’inesattezza che è stata detta: i
Revisori dei Conti hanno detto molto chiaramente che la rivalutazione delle scenografie
è un atto quantomeno anomalo e che sfiora... come dire, l’artificio contabile, quindi non
è vero che è stato detto poi che invece forse non lo è, lo è proprio stato.
Volevo solo rassicurare i Consiglieri su una questione, perché sembra che qui, in sede di
replica alle risposte dell’Assessora a un’interpellanza, si solleciti una Commissione e la
Commissione, nella figura del Presidente, non si sia mossa fino adesso, non credo che
siano queste le intenzioni dei Colleghi che vi hanno preceduto, ma volevo
semplicemente precisare che il Presidente della V Commissione ha cercato di
organizzare una Commissione sul Regio almeno due o tre volte, ma poi gli eventi hanno
suggerito di rimandare ogni volta per un motivo diverso, l’ultima perché, appunto, era
appena stata nominata la Commissaria Rosanna Purchia, la Commissaria che ha
interpellato, che ha sentito direttamente il Presidente, che in questo momento sta
parlando, per chiedere allo stesso Presidente di rimandare la Commissione, in seguito
all’Assemblea dei Soci. Questo solo per chiarire il fatto che non dipende da una
sollecitazione oggi, il fatto che verrà convocata una Commissione in cui audiremo e in
cui potrete fare tutte le domande, che avete fatto qui, alla Commissaria Purchia, che in
questo momento ha la totale responsabilità delle azioni che vengono fatte sul Teatro
Regio, la cui situazione finanziaria - tendo a ribadirlo ancora una volta, anche se
qualcuno cerca sempre di farlo dimenticare a chi ci ascolta, ai pochi ascoltatori - risale a
molti anni fa; il disastro finanziario del Regio ha responsabilità lontane nel passato.
Ricordo come, ad esempio, segnaposto - per rinfrescare la memoria ai miei Colleghi - la
cessione di immobili al posto di fondi da parte della Città, cosa avvenuta in precedenti
Amministrazioni, quella sì, scelta scellerata di sicuro. Quello che è avvenuto dopo
sicuramente non è stato glorioso, lo sappiamo tutti, ma quello che è avvenuto prima ha
creato, come dire, le basi totali per il disastro in cui ci troviamo adesso. Questo è
importante dirlo, perché il tentativo di nascondere le responsabilità del passato ci
impedirebbero di dare giusta luce e giusto lustro a questa istituzione che, dal punto di
vista artistico, non ha nulla da invidiare a nessun’altra istituzione e su questo penso che
si possa anche considerare il fatto che una mozione, che era stata presentata dal
sottoscritto, e il conseguente Piano industriale puntavano proprio a valorizzare ancora di
più quello che avviene e quello che è avvenuto dal punto di vista artistico all’interno del
Regio, il che non ha nulla a che fare con la situazione disastrosa che questa
Amministrazione ha ereditato, nulla ha a che fare e che ha ereditato anche perché, per
moltissimi anni, si è fatto finta di non vedere cosa stava accadendo.
Grazie, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Procediamo con l’intervento della Vicepresidente Ferrero, prego.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Quanto tempo ho, mi scusi?

SICARI Francesco (Presidente)
Cinque minuti, come tutti gli altri Consiglieri.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto, grazie, grazie. Allora, grazie Presidente, io ringrazio il Presidente della V
Commissione per la disponibilità per una Commissione, io credo che sia opportuna
soprattutto nel momento in cui, appunto, sia successiva a un’Assemblea dei Soci e
anche a una presa di coscienza della Commissaria di tutta quella che è la complessa
realtà del Teatro Regio. Un commissariamento è un commissariamento, è un atto che
sotto tanti punti di vista è anche rischioso, soprattutto in un momento di crisi generale
degli Enti lirici italiani e quindi se Torino deve dare il buon esempio a tutta l’Italia,
perché sarebbe appunto il primo teatro che viene messo… commissariato pur essendo il
teatro meno indebitato di tutta Italia, e non arrivare quindi al declassamento, noi
abbiamo la responsabilità di seguire veramente passo passo tutto quello che la
Commissaria decide come azioni di fare, anche a tutela dei lavoratori, ma anche a tutela
di, come dico, tutto questo mondo lirico che in questo momento ci sta guardando,
perché ricordiamoci che c’era un Piano, non della nostra Amministrazione, non del
nostro Governo, ma del Governo Berlusconi, di portare l’Italia a soli due Enti lirici in
tutta Italia, che doveva essere Milano e doveva essere Roma. Ecco, si potrebbe partire
da Torino per risistemare i conti di tutti i teatri lirici italiani o si potrebbe tornare...
partire da Torino per iniziare a tagliare e a declassare o a sistemare in modo diverso tutti
gli altri teatri italiani. Questa è veramente una prospettiva che può preoccupare molto
quei Consiglieri che considerano la lirica patrimonio dell’umanità, che considerano la
lirica un patrimonio fondamentale della nostra cultura; mi rendo conto che ci vuole
anche una cultura di base per poterla apprezzare la lirica, ma è sulle nuove generazioni,
sulla possibilità di predicare questo enorme patrimonio che è italiano perché la lirica è
italiana e noi siamo conosciuti nel mondo per la lirica. Ecco, noi dobbiamo in questo
momento veramente essere attentissimi a quello che succede perché quello che
succederà da noi verrà riverberato anche sugli altri teatri lirici italiani.
Io non nascondo che avevo chiesto di trattare questa tematica non solo a livello cittadino
perché, come dico, la situazione di tutti i teatri lirici - al di là delle Amministrazioni - in
qualche modo ha trovato sempre una situazione di indebitamento, perché forse è una
situazione che va comunque e sempre sostenuta, ma anche in nome, appunto, di una
necessità che abbiamo di traghettare una cultura che ci appartiene così tanto. Quindi
sono molto contenta della disponibilità, la Commissione credo che sia assolutamente
opportuna, e forse anche una... io chiederei qualcosa di più, anche di sapere come gli
altri Enti lirici italiani stanno affrontando la loro situazione di sofferenza, perché in
qualche modo ci potrebbero anche dare un’idea di… in quale direzione stiamo andando
noi e in quale direzione stanno andando gli altri nei risanamenti, se risanamenti gli altri
teatri intendono portare avanti, oppure se continuano, appunto, a tenere magari fermo il
debito, ma portare avanti invece la ristrutturazione interna e in modo differente, ecco.
Io credo che sia un momento di riflessione più grande di quello che stiamo
immaginando, questa è la mia percezione sin dall’inizio di questa vicenda, cioè Torino
non può essere... il Teatro Regio di Torino non può essere disgiunto da una realtà, che
comunque è italiana, di sette teatri lirici.
Con questo concludo, aspettando, appunto, notizie dalla Commissaria o almeno da
quelli, appunto, che siano poi i risultati di questa prima assemblea del 3 dicembre con la
nuova Commissaria. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Adesso ho l’intervento del Capogruppo Petrarulo, ne ha facoltà per cinque minuti.
Prego.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. Mi scusi se avevo insistito, perché non avevo capito se passava
prima il fatto personale e le altre cose, ma io... poi quando ci sarà la Commissione
naturalmente poi... infatti ringrazio anche il Presidente Giovara, giustamente lui ha
detto, ha tenuto una Commissione che era quella d’uopo, quella che era poi generale su
tutto, con la presenza anche del Collegio che su alcune cose ha detto, su altre non poteva
parlare. No, io mi rifaccio a una cosa, ma lo dico qui a verbale, ma che tanto ho
sottomano la lettera che avevo fatto, che era anche importante: come qualcuno ha detto
poc’anzi, e qualcuno ha detto anche in altre occasioni, c’è stato un virgolettato direi, un
tracollo di una situazione che non era stata naturalmente capita, forse, oppure non era
stata anticipata, oppure, forse, non era stata prevista. Perché dico questo? Perché io,
prima di parlare… - naturalmente i bilanci ci sono, le previsioni e i Collegi, ma dei
bilanci forse ne capisco poco poco, “non ho le competenze”, dice qualcuno, è una
battuta, ma non voglio fare il professore, che qui c’è gente che ormai su internet e in
politica abbiamo i tuttologi -, è che io avevo chiesto in data 15 luglio 2020 alla cortese
attenzione del Direttore della Divisione Cultura, perché se voi vi ricordate bene, questo
mi interessava sapere, in base all’articolo 11, punto 4, dello Statuto che recita - lo ripeto
ancora perché io non ho ancora avuto risposta - il “Collegio dei Revisori dei Conti
riferisce, almeno ogni trimestre, con opportuna relazione al Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo, al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al
Consiglio di Indirizzo della Fondazione”, quindi ogni tre mesi riferisce, poi abbiamo un
Bilancio che... cioè, poi c’è una relazione finale e via discorrendo. Siccome queste
relazioni trimestrali io le trovo… - forse perché vengono fatte anche in altri Enti,
parliamo degli Enti locali, le verifiche di cassa, le verifiche su quelli che sono gli
equilibri e via discorrendo, eccetera, eccetera, non sto qui a fare una lezione, ma chi lo
sa non è stupido -, l’avevo richiesto in data 15 luglio 2020. Io, salvo errore, perché
siccome mi stavo confrontando con la Segretaria, ma non ho trovano nulla nella mail, a
meno che non sia andata in chissà quale posta, ma non credo di averla ricevuta se no
avrei avuto… io, ad oggi, non ho ancora ricevuto nulla. Oggi stesso, adesso previe le
verifiche con il Direttore della Divisione Cultura a cui era stata inviata la richiesta di
accesso agli atti, naturalmente ai sensi del capo VI del Regolamento del Consiglio
Comunale, io di questi documenti non ho ricevuto nulla, almeno non risulta, non penso
che siano andati in spam anche perché sono documenti abbastanza importanti. La
Commissaria del Teatro Regio, naturalmente, appena… adesso avrà la risposta da parte
del Direttore se sono stati inviati e per quale motivo non sono stati inviati, se sono stati
inviati ne chiedo scusa, ma non penso di averli avuti, farò, naturalmente, una richiesta
immediata, subito, al Direttore per il reintegro, naturalmente, per sapere, perché da
luglio ad oggi non li ho ancora ricevuti e, naturalmente, chiederò alla Commissaria
anche di andare a capire che cosa è successo perché la Commissaria, come voi ben
sapete, ha le competenze - e mi fa molto piacere di questo -, però voglio capire anche
queste relazioni trimestrali che fine hanno fatto. Non sono pubbliche, ci mancherebbe,
ma sono l’indice di quello che avveniva ogni trimestre all’interno del Teatro Regio,
quello che fra virgolette, spero di non interpretare male il Presidente Giovara, era quello
che voleva far capire e dire, ma io le ho chieste, naturalmente non dell’ultimo anno, le
ho chieste le relazioni inerenti al 2018, ’19 e ’20, quindi sono quattro trimestrali per tre
anni, poi il ’20 un po’ di meno perché siamo andati verso la (incomprensibile).
Quindi, con questo mio intervento non vado a fare né il tifoso per come e per quale, ci
mancherebbe, lo sappiamo tutti il Teatro Regio l’importanza che ha a livello nazionale
ed internazionale, da dove venivano e cosa c’era da fare, quindi non mi interessa andare
a dire; non mi interessa neanche sottolineare, ma lo sanno tutti, quelli che sono ed
erano, sono e saranno gli orchestrali o tutto il personale che c’è all’interno di quell’Ente
che è veramente di prima qualità, non di prima (incomprensibile), di prima qualità, sì
proprio qualità dico, mi permetto di dire di qualità e non di bravura perché la bravura
sottace, naturalmente, in altri ambiti, ma lì c’era già perché chi veniva dall’estero anche
spesso e volentieri ad assistere alle opere del Teatro Regio, naturalmente ne usciva
entusiasta; ho visto anche io qualche opera di questo, anche se non sono un cultore e
non sono uno specialista del teatro lirico.

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

PETRARULO Raffaele
Chiudo, naturalmente, Presidente. Però, l’anticipo qui così rimane anche a verbale,
(incomprensibile) di un Consiglio che, fatti i previ controlli, ma cosa che non ho
ricevuto, richiederò direttamente di nuovo al Direttore. Naturalmente, a questo punto,
chiederò anche con una lettera diretta anche al Commissario di andare a verificare
quello che sto dicendo io, naturalmente con ogni riserva ulteriore e opportuna in merito
alle risposte che poi andrò a valutare e vedere.
Grazie mille, buona giornata a tutti.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ora, con ordine, procediamo... non ho altri interventi.
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