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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2020-02390
"QUALE FUTURO PER I BAGNI DI VIA ROCCAVIONE? QUALI I PROGETTI DI QUESTA AMMINISTRAZIONE?" PRESENTATA IN DATA 3 NOVEMBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo alla trattazione dell’interpellanza successiva, verificando la presenza del
Consigliere Magliano, che ho già sentito, ma anche dell’Assessore Iaria che deve dare le
risposte. Assessore Iaria?

IARIA Antonino (Assessore)
Sì, sono presente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Perfetto. Allora parliamo dell’interpellanza n. mecc. 202002390/002:

“Quale futuro per i bagni di via Roccavione?
Quali i progetti di questa Amministrazione?”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
È stata presentata in data 3 novembre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere
Magliano. Risponde per i cinque minuti assegnati l’Assessore Iaria. Grazie.

IARIA Antonino (Assessore)
Grazie, Presidente. Allora, la struttura dei bagni pubblici di via Roccavione è in
condizioni stabili, rientra nell’elenco degli immobili degradati da monitorare e a cura
dei Servizi Edifici Comunali. Attualmente la struttura non è utilizzata e sono state prese
precauzioni per evitare eventuali occupazioni improprie. Il Servizio Edifici Comunali è
intervenuto nel mese di settembre 2020 con la ditta di manutenzione per la messa in
sicurezza della facciata, in particolare le lastre in pietra e il rivestimento del fronte sono
state sistemate e assicurate alla muratura e non sono attualmente previsti ulteriori
interventi. In merito al futuro della struttura di via Roccavione sono in corso le attività
del Patrimonio per definire la perizia valutativa in vista di una ipotetica alienazione o
bando di concessione. Stiamo ancora decidendo, ma devo dire che siamo più orientati
verso il bando di concessione pluriennale dell’immobile. Comunque stiamo facendo una
valutazione, una perizia proprio per andare in questa direzione. L’immobile
chiaramente, tra l’altro, è anche oggetto della delibera che oggi portiamo in Consiglio,
in cui, nelle linee di indirizzo, noi prevediamo di poter anche valutare delle proposte in
deroga alla destinazione urbanistica attuale a patto che non siano proposte che
riguardino le piccole e medie strutture di vendita o l’edilizia residenziale. Quindi
cerchiamo di ampliare le possibilità di utilizzo di questi spazi in modo da poter aiutare
chi si vuole proporre per recuperare questo spazio all’interno del quartiere di Borgo
Vittoria, spazio molto interessante e importante. Chiaramente speriamo che con questa
modalità riusciamo a trovare anche la possibilità di creare anche una certa sostenibilità
finanziaria degli interventi, che avranno sicuramente sempre uno scopo sociale e uno
scopo di recupero del patrimonio e di ricucitura anche con le comunità del quartiere
stesso, ma, come ho detto prima, con anche delle possibilità di sostenere le spese della
ristrutturazione e della gestione dell’immobile stesso. Quindi l’immobile, rispondo alla
domanda sul discorso bandi e proposte, la domanda n. 4), l’immobile non è stato
oggetto di bando da parte del Comune di Torino, anche perché noi abbiamo adesso in
carico questo immobile, prima era gestito dalla Circoscrizione 5, che ha fatto un bando
negli anni passati che però non si è concluso, non è arrivato ad assegnazione. Sempre
presso l’immobile di via Roccavione c’è stato anche un progetto che è stato presentato
nell’ambito dei progetti Co-City, che è arrivato primo tra gli esclusi e questo progetto,
che si chiamava “RICUCI.TO”, riguardava appunto lo sviluppo di un progetto fatto da
cittadini del territorio per uno sviluppo nell’ottica di recupero di un artigianato sociale e
spazi polifunzionali. Grazie, Presidente.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Allora grazie, Assessore Iaria. Passo subito la parola al Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Sì, grazie, Presidente. Io chiedo poi all’Assessore di avere la possibilità di leggere, di
avere la nota che ha letto testé in Aula, proprio perché questa struttura rappresenta una
ferita, una ferita all’interno di questo quartiere, di questo borgo, perché
fondamentalmente non siamo stati in grado negli ultimi 10 anni di dargli una nuova
destinazione d’uso e dargli una nuova vita, una nuova anima. L’Assessore sa bene che
negli anni vi sono state realtà sportive interessate a quello spazio e che alcune non
assegnazioni, una in particolare, aveva creato molti dubbi, molte questioni sul motivo
per cui alla fine non si era voluto assegnare quello spazio a realtà sportive del territorio,
che peraltro hanno continuato la loro attività, un’attività assolutamente pregevole,
perché fondamentalmente dava la possibilità ai giovani di quel territorio di iniziare un
percorso sportivo e che, di fatto, rappresenta comunque una delle possibilità per i
giovani del nostro territorio di crescere, di maturare, di svilupparsi e poi è evidente a
tutti che lo sport è sempre stata una modalità con la quale si creava coesione sociale e
spesso e volentieri si strappavano ragazzi dalla strada o da percorsi di vita che non
sarebbero stati adeguati per una realtà civile come è la nostra città. Il dato di fatto è che
in questi cinque anni, nonostante vi siano stati tanti abboccamenti da parte di questa
Maggioranza e penso anche da parte dell’Assessore anche nella sua prima veste di
Consigliere, non si è fatto nulla, se non adesso arrivare in questa fase a un’ipotesi di
bando, a un’ipotesi di progetto. Mi fa piacere, Assessore, che abbiate escluso alcune
destinazione d’uso, per cui fortunatamente in delibera, da quel che lei ci ha detto, non ci
troveremo un altro supermercato di piccola e media vendita, per cui almeno su questo
non vi siete fatti prendere la mano come è accaduto negli ultimi quattro anni passati.
Certo è che bisognerà capire alla fine che decisione prenderete, se quella
dell’alienazione o quella di questo bando, che abbia una sostenibilità economica e ad
oggi non è ancora chiaro, nel senso che lei nel rispondermi sta dicendo che state
valutando le due opportunità. Io mi auguro comunque che vi sia un’interlocuzione col
territorio, cioè capire fino in fondo di che cosa c’è bisogno e magari, questo sì, provare
nel bando a mettere delle premialità per chi sul territorio ha continuato a investire.
Stiamo parlando di una zona che è stata oggettivamente massacrata dalla crisi
economica, oggettivamente messa in grande difficoltà per alcune trasformazioni
urbanistiche che sono state realizzate, una zona dove non è facile vivere perché è una di
quelle periferie di cui tanto parlate, ma sulle quali poi poco si è visto. Nello stesso
tempo sono convinto che però ci siano tutte le possibilità e tutte le opportunità da
percorrere, proprio perché questa realtà possa tornare ad essere un punto di riferimento
per i cittadini. Detto questo io seguirò con grande attenzione l’iter che vorrete dare a
questa progettualità perché poi, per carità, si può parlare di una trasformazione, di un
bando che abbia grande rilevanza sociale, ma quando poi… - non ho capito bene quali
erano le motivazioni -, ma quando sul bando di cui lei ha parlato prima, dei cittadini che
volevano fare dell’artigianato o cose di questo tipo, non vi è stata la possibilità di andare
avanti…, questo non ho capito, se perché il Piano finanziario non era adeguato, perché
l’Amministrazione non era d’accordo perché non sono stati rispettati dei vincoli o
qualcosa che…, o qualche elemento che era all’interno di questo bando. Certo è che vi
sono delle grandi opportunità rispetto a uno spazio come questo, potrebbe essere
veramente uno dei punti di rinascita, soprattutto perché, a quanto ci risulta, è stato
oggetto di atti vandalici, anche occupazioni. In questo momento è una di quelle tante
realtà che stiamo difendendo dal degrado e che solo oggi dopo quattro anni e mezzo, e
siamo alla fine di questa Consiliatura, si pensa di dargli una destinazione, di dargli
un’anima, di dargli la possibilità di rinascere. Per cui io ringrazio l’Assessore perché ha
risposto puntualmente a tutte le mie quattro domande. Certo è che rimane un grande
punto interrogativo sul futuro, nel senso che le ipotesi messe in campo sono
oggettivamente ipotesi entrambe percorribili. A me piacerebbe vedere quello spazio uno
spazio condiviso, uno spazio che abbia la sua sostenibilità economica, questo non c’è
dubbio, ma che sia veramente al servizio del territorio e non solo un tentativo di altre
realtà per farci magari un’esperienza profit, che però poi non abbia nessun legame col
territorio o che sia un’attività di servizi che però non rimette quello spazio al centro di
politiche di inclusione, politiche di sostegno alla cittadinanza. Per cui io concludo qui,
Presidente, chiedo all’Assessore di potermi inviare la nota e mi auguro veramente che il
futuro dei bagni di via Roccavione sia un futuro che tenga conto dei soggetti che vi sono
sul territorio, con i quali mi pare l’Amministrazione abbia già avuto interlocuzioni, ma
che nello stesso tempo possa rappresentare anche una innovazione sociale e che magari,
sì, metta insieme mondo non profit con profit affinché vi sia una sostenibilità
economica, ma non venga vista come l’ennesima opportunità per qualcuno di utilizzare
un bene della Città senza che poi i cittadini e il territorio ne abbiano una ricaduta.
Grazie, Presidente, attendo la nota dell’Assessore, che ringrazio.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, ringrazio il Consigliere Magliano.
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