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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 29
ORDINE DEL GIORNO 2020-01464
(ODG N. 20/2020) "LA CORTE DEI CONTI EUROPEA DENUDA IL RE" PRESENTATA IN DATA 1 LUGLIO 2020 - PRIMO FIRMATARIO MALANCA.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Grazie, Presidente. Interrompo solo il video perché così abbiamo una linea migliore.
Allora, questa mozione ha un significato ben più grande di quello che queste due
pagine, di fatto, rappresentano, è veramente un’assunzione di responsabilità di
quest’Amministrazione. Si tratta di restituire voce ai cittadini, ai territori per essere
attori nelle decisioni sulle grandi opere, opere che non possono, anche se decise a livello
nazionale o transnazionale, tappare la bocca alle Città, alle valli, ai piccoli Comuni che
ne vengono interessati. Nel caso in particolare della Torino-Lione che nell’analisi costi-
benefici che fu redatta dal Professor Ponti, nel caso appunto dell’ultimo tracciato, e
ricordiamoci che si sono susseguiti ben 7 diversi tracciati, questa linea non aveva
caratteristiche di sostenibilità ambientale e soprattutto economica. Già nel 1990, il
Sindaco Zanone, della Città di Torino, aveva accolto il Sindaco di Lione e
contraccambiato la visita. Allora i due Sindaci erano in accordo per realizzare quel
tracciato. Sono passati 30 anni, il mondo è cambiato e sono cambiate le emergenze, lo
ha ricordato bene il collega Malanca e questa Amministrazione cittadina
democraticamente votata è anche, a nome della sua Sindaca, un’Amministrazione
contraria a questa linea ferroviaria della Torino-Lione, anche i Sindaci di Lione
all’indomani della elezione, il Sindaco ecologista Grégory Doucet all’indomani della
sua elezione chiaramente in un’intervista dichiarava e si esprimeva dicendo: “Che esiste
già un’infrastrutturazione ferroviaria che è sufficiente ed è su quella che dovremmo
investire”. Ma non basta, anche il Sindaco di Grenoble, Éric Piolle, ha manifestato in
ogni sede la sua posizione all’opera ritirando, già nel 2016, il proprio appoggio
economico al progetto, ribadendo che lo Stato debba puntare sulla rete esistente e non
dilapidare soldi in progetti di un’altra epoca. E sempre nelle premesse non possiamo
non ricordare la testimonianza di una portavoce del Movimento no TAV, che è Dana
Lauriola, trattenuta in carcere da mesi e su questo caso la stessa Amnesty International
si è espressa con le parole che cito: “Esprimere il proprio dissenso pacificamente non
può essere punito con il carcere. L’arresto emblematico del clima di criminalizzazione
del diritto alla libertà di espressione e di manifestazione non violenta garantiti dalla
Costituzione e da diversi meccanismi internazionali”. Per concludere, crediamo che i
due Comuni debbano essere portavoce dei loro cittadini, insieme arrivare alla
sottoscrizione di un documento comune per esercitare una pressione sui diversi Governi
per non procedere al prossimo finanziamento settennale ma che vengano indirizzati ad
altri finanziamenti come le linee locali, la mobilità del Trasporto Pubblico Locale
perché, ricordiamoci, nell’opera principale di questa settimana linea non si è ancora
scavato un metro, non è ancora iniziata come appalti né come opera. Grazie, Presidente.

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