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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 23 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 14
INTERPELLANZA 2020-02235
"CHI PENSA AI PANINARI?" PRESENTATA IN DATA 20 OTTOBRE 2020 - PRIMA FIRMATARIA MONTALBANO.
Interventi
MONTALBANO Deborah
Eccomi Vicepresidente, buongiorno.

MONTALBANO Deborah
Grazie, Vicepresidente. Allora, io ringrazio l’Assessore della risposta, le chiederei se sia
possibile ricevere, nel più breve tempo possibile, la copia scritta di ciò che ci ha riferito
l’Assessore poc’anzi. Allora, sostanzialmente, avevo protocollato questa interpellanza a
seguito del decreto, del primo decreto del Presidente della Regione Piemonte del
16 ottobre 2020, dove si fissava il limite orario per la chiusura, quindi l’apertura delle
attività di questo settore, cioè di tutti i settori, a mezzanotte. Poi, con i successivi decreti
e le successive prescrizioni contenute nei decreti, anche a livello nazionale, siamo
entrati in fascia rossa, insomma... questo settore… sono consapevole che l’Assessore è
bene al corrente del fatto che è un settore che sta soffrendo e che è bene, comunque,
cercare di capire come poter intervenire al meglio per evitare ennesimi fallimenti,
ennesime attività che, probabilmente, rischiamo di perdere e che non ci ritroveremo più
a seguito della pandemia, e quindi è bene sostenerli. Sono rimasta un po’ perplessa
rispetto al fatto che sul primo punto dell’interpellanza, dove, appunto, chiedevo se era
possibile, insieme a questi operatori, cercare di capire, se attraverso anche una delibera
da presentare all’attenzione del Consiglio, non credo che questo possa essere un
intoppo, né tecnico e tantomeno politico da parte della Giunta, valutare se poter dare a
questi operatori la possibilità di poter lavorare all’interno delle fasce diurne, mi
sembrava una proposta, anche se inserita all’interno di un testo di un’interpellanza, di
buonsenso. Apprendo con piacere che, comunque, anche se questa strada, mi pare di
capire, Mangiardi, gli uffici e anche l’Assessore preposto, non hanno intenzione
comunque di perseguirla, però mi pare di capire che si stia utilizzando una certa
flessibilità e quindi questi operatori possano anche avere la possibilità di lavorare in
orario diurno all’interno, come diceva poc’anzi l’Assessore, all’interno di quelle che
sono le aree mercatali. Naturalmente, questo lo si dà per scontato, con la formula che
tutte le altre attività commerciali per la somministrazione stanno utilizzando, e cioè
l’asporto. Sono un po’ meno soddisfatta rispetto agli interventi a supporto economico
che si voglia mettere in campo per questi operatori, perché, sostanzialmente, parliamo di
un’attività lavorativa che ad oggi, se riesce a fare due ore, rispetto ai permessi e quindi
alle fasce orarie garantite dai permessi erogati dalla Città, è già tanto al giorno,
immagino che al momento che sono arrivati i decreti e le prescrizioni, erano operatori
che avevano già, in magazzino, già acquistato tutta una serie di prodotti, quindi tutta una
serie, anche, di materiale che, probabilmente, per buona parte hanno dovuto anche,
sostanzialmente, gettare; i ristori per quello che possono intervenire, possono dare un
piccolo supporto, ma di certo non sono una controbilancia effettiva per rispondere alle
perdite che i settori, che sono stati già limitati nelle loro fasce orarie, si portano dietro,
figuriamoci quelli che, sostanzialmente, con le prescrizioni contro la lotta al Covid,
sono ormai tagliati fuori proprio dalla possibilità di operare e di lavorare. La
sospensione del COSAP, che poi è un rimando, perché non è che abbiamo fatto
esenzioni noi per il COSAP, abbiamo detto: “Non ci pagate questo mese, ci pagherete
tra qualche mese”, ecco, considerando tutti i vari interventi nella loro complessità, credo
che siamo davvero lontani dal tentare di supportare questo settore, quando parlo di
questo settore, io mi rivolgo a quegli operatori che hanno richiesto i permessi, che
operano in piena correttezza e onestà, e non su quella parte, invece, di sommerso che
sono alcuni ambulanti, di cui ho notizia e ho avuto segnalazioni anche io, stanno
operando senza guardare anche permessi, non permessi, fasce orarie o restrizioni e
stanno continuando ad operare anche oltre le 22.00 di sera. Faccio un esempio, oltre la
mezzanotte quando vi era solo la prima prescrizione del primo decreto regionale, e devo
dire che su questo anche, sollecito l’Assessore per riuscire insieme all’Assessorato
preposto alla sicurezza, ad effettuare più controlli e più tempestivi, perché poi abbiamo,
in questo settore, quelli che sono in regola con i permessi che o non stanno montando o
stanno montando per due ore al giorno... due ore al giorno, ci tengo a sottolinearlo, e
magari poi si vedono altri, tra virgolette, “colleghi” che se ne fregano un po’ di quelli
che sono i permessi, di quelle che sono le prerogative e fanno un po’ quel che vogliono.
Se, dall’altra parte, questa parte di categoria viene anche abbandonata e lasciata al
proprio destino, da parte dell’Amministrazione Comunale, io non credo che possiamo
poi ritenerci soddisfatti di aver svolto al meglio il nostro ruolo. A me risultavano
38 posteggi regolari sulla città, prendo atto dalla risposta dell’Assessore che sono 25, mi
riservo di fare ulteriori verifiche anche io. Quindi Assessore, se non si vuole perseguire
la strada con una delibera, anche da presentare all’attenzione del Consiglio Comunale
per dare dei permessi reali, chiari, considerando anche questa parte di sommerso che si
muove all’interno di questo settore, per poter operare a livello diurno, allora,
sicuramente, dobbiamo fare qualcosa in più a livello di supporto economico e di misure
anticrisi per questa parte di settore. Perché, davvero, io l’ho sentito ancora fino a questa
mattina, le situazioni sono drammatiche, ci sono famiglie dietro, insomma stanno
chiedendo una mano, stanno chiedendo un aiuto, sta a noi rispondere e sta a noi
rispondere adesso e non quando poi non si ha più la possibilità di salvare queste realtà,
ma le abbiamo ormai perse. Ho concluso, Vicepresidente.

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