Interventi |
MONTALBANO Deborah Eccomi Vicepresidente, buongiorno. MONTALBANO Deborah Grazie, Vicepresidente. Allora, io ringrazio l’Assessore della risposta, le chiederei se sia possibile ricevere, nel più breve tempo possibile, la copia scritta di ciò che ci ha riferito l’Assessore poc’anzi. Allora, sostanzialmente, avevo protocollato questa interpellanza a seguito del decreto, del primo decreto del Presidente della Regione Piemonte del 16 ottobre 2020, dove si fissava il limite orario per la chiusura, quindi l’apertura delle attività di questo settore, cioè di tutti i settori, a mezzanotte. Poi, con i successivi decreti e le successive prescrizioni contenute nei decreti, anche a livello nazionale, siamo entrati in fascia rossa, insomma... questo settore… sono consapevole che l’Assessore è bene al corrente del fatto che è un settore che sta soffrendo e che è bene, comunque, cercare di capire come poter intervenire al meglio per evitare ennesimi fallimenti, ennesime attività che, probabilmente, rischiamo di perdere e che non ci ritroveremo più a seguito della pandemia, e quindi è bene sostenerli. Sono rimasta un po’ perplessa rispetto al fatto che sul primo punto dell’interpellanza, dove, appunto, chiedevo se era possibile, insieme a questi operatori, cercare di capire, se attraverso anche una delibera da presentare all’attenzione del Consiglio, non credo che questo possa essere un intoppo, né tecnico e tantomeno politico da parte della Giunta, valutare se poter dare a questi operatori la possibilità di poter lavorare all’interno delle fasce diurne, mi sembrava una proposta, anche se inserita all’interno di un testo di un’interpellanza, di buonsenso. Apprendo con piacere che, comunque, anche se questa strada, mi pare di capire, Mangiardi, gli uffici e anche l’Assessore preposto, non hanno intenzione comunque di perseguirla, però mi pare di capire che si stia utilizzando una certa flessibilità e quindi questi operatori possano anche avere la possibilità di lavorare in orario diurno all’interno, come diceva poc’anzi l’Assessore, all’interno di quelle che sono le aree mercatali. Naturalmente, questo lo si dà per scontato, con la formula che tutte le altre attività commerciali per la somministrazione stanno utilizzando, e cioè l’asporto. Sono un po’ meno soddisfatta rispetto agli interventi a supporto economico che si voglia mettere in campo per questi operatori, perché, sostanzialmente, parliamo di un’attività lavorativa che ad oggi, se riesce a fare due ore, rispetto ai permessi e quindi alle fasce orarie garantite dai permessi erogati dalla Città, è già tanto al giorno, immagino che al momento che sono arrivati i decreti e le prescrizioni, erano operatori che avevano già, in magazzino, già acquistato tutta una serie di prodotti, quindi tutta una serie, anche, di materiale che, probabilmente, per buona parte hanno dovuto anche, sostanzialmente, gettare; i ristori per quello che possono intervenire, possono dare un piccolo supporto, ma di certo non sono una controbilancia effettiva per rispondere alle perdite che i settori, che sono stati già limitati nelle loro fasce orarie, si portano dietro, figuriamoci quelli che, sostanzialmente, con le prescrizioni contro la lotta al Covid, sono ormai tagliati fuori proprio dalla possibilità di operare e di lavorare. La sospensione del COSAP, che poi è un rimando, perché non è che abbiamo fatto esenzioni noi per il COSAP, abbiamo detto: “Non ci pagate questo mese, ci pagherete tra qualche mese”, ecco, considerando tutti i vari interventi nella loro complessità, credo che siamo davvero lontani dal tentare di supportare questo settore, quando parlo di questo settore, io mi rivolgo a quegli operatori che hanno richiesto i permessi, che operano in piena correttezza e onestà, e non su quella parte, invece, di sommerso che sono alcuni ambulanti, di cui ho notizia e ho avuto segnalazioni anche io, stanno operando senza guardare anche permessi, non permessi, fasce orarie o restrizioni e stanno continuando ad operare anche oltre le 22.00 di sera. Faccio un esempio, oltre la mezzanotte quando vi era solo la prima prescrizione del primo decreto regionale, e devo dire che su questo anche, sollecito l’Assessore per riuscire insieme all’Assessorato preposto alla sicurezza, ad effettuare più controlli e più tempestivi, perché poi abbiamo, in questo settore, quelli che sono in regola con i permessi che o non stanno montando o stanno montando per due ore al giorno... due ore al giorno, ci tengo a sottolinearlo, e magari poi si vedono altri, tra virgolette, “colleghi” che se ne fregano un po’ di quelli che sono i permessi, di quelle che sono le prerogative e fanno un po’ quel che vogliono. Se, dall’altra parte, questa parte di categoria viene anche abbandonata e lasciata al proprio destino, da parte dell’Amministrazione Comunale, io non credo che possiamo poi ritenerci soddisfatti di aver svolto al meglio il nostro ruolo. A me risultavano 38 posteggi regolari sulla città, prendo atto dalla risposta dell’Assessore che sono 25, mi riservo di fare ulteriori verifiche anche io. Quindi Assessore, se non si vuole perseguire la strada con una delibera, anche da presentare all’attenzione del Consiglio Comunale per dare dei permessi reali, chiari, considerando anche questa parte di sommerso che si muove all’interno di questo settore, per poter operare a livello diurno, allora, sicuramente, dobbiamo fare qualcosa in più a livello di supporto economico e di misure anticrisi per questa parte di settore. Perché, davvero, io l’ho sentito ancora fino a questa mattina, le situazioni sono drammatiche, ci sono famiglie dietro, insomma stanno chiedendo una mano, stanno chiedendo un aiuto, sta a noi rispondere e sta a noi rispondere adesso e non quando poi non si ha più la possibilità di salvare queste realtà, ma le abbiamo ormai perse. Ho concluso, Vicepresidente. |