Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Sì, sono qua. SICARI Francesco (Presidente) Allora, grazie, Vicepresidente. Allora, in merito al primo quesito: “Quali siano le motivazioni alla base del mancato rispetto del calendario mensile di convocazione della discussione delle interpellanze cittadine”. Come evidenziato dal Consigliere interpellante l'ultima sessione di discussione di interpellanze cittadine, si è svolta in data 30 settembre 2019 con la discussione di numero tre interpellanze, rispettivamente con date di presentazione 15 aprile, 3 maggio e 19 luglio 2019. Come si può evincere dalle precedenti sessioni di trattazione e cioè discussioni in Aula del 25 marzo 2019, cinque interpellanze con data di presentazione dal 19 marzo al 3 dicembre 2018; discussioni in Aula del 20 maggio 2019, quattro interpellanze con date di presentazione 18 gennaio, 6 marzo, 26 marzo e 18 aprile 2019, è evidente che risulta difficile procedere con un calendario mensile, sia in quanto non vengono presentate interpellanze in modo continuo, sia in quanto la programmazione di cui ho dato lettura, tiene in considerazione anche la disponibilità degli Assessori che devono fornire l'eventuale risposta in Aula. Come avviene per le interpellanze ordinarie dei Consiglieri quindi anche le interpellanze cittadine sono soggette a rinvio, al fine di acquisire elementi utili per l'eventuale risposta. In sintesi, l'esperienza ha portato a valutare e attuare una programmazione più frazionata nei mesi. In merito al secondo quesito: “Se l'Amministrazione sia a conoscenza dei tempi necessari per l’accoglimento delle interpellanze recapitate via PEC e come si pensa di ovviare a quella che pare avere i connotati di una lungaggine, cioè di un disservizio per i cittadini”, si ritiene opportuno precisare che l'ammissibilità delle interpellanze cittadine, solitamente, viene data entro pochi giorni dal momento in cui vengono notificate presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio. Quanto detto è riscontrabile, sia per le interpellanze ricevute tramite l’URP e sia per quelle ricevute tramite PEC. In merito all'interpellanza cittadina n. mecc. 202000484/002, unica nel suo genere per la tempistica di risposta, si precisa che, la stessa è pervenuta tramite PEC in data 14 luglio 2020 ed è stata aperta il 30 settembre 2020 ed è stata inviata comunicazione di ammissibilità al cittadino in data 8 ottobre 2020. La e-mail PEC del Comune di Torino ha cambiato piattaforma a inizio giugno, durante tale passaggio non tutto è andato nel migliore dei modi e sono state riscontrate alcune difficoltà nell’utilizzo ottimale dello strumento. In particolare dal giorno in cui è avvenuto il passaggio, per motivi di mera natura tecnica, gli avvisi di ricezione di posta certificata non sono più pervenuti all'indirizzo presidente.consigliocomunale@comune.torino.it. Tale malfunzionamento è stato risolto tardivamente in data 19 ottobre. In merito al terzo ed ultimo quesito: “Se l'Amministrazione pentastellata, per presentarsi con validi argomenti alla prossima campagna elettorale, intenda imprimere un'accelerazione alla discussione di tutte le interpellanze dei cittadini depositate, protocollate ed in attesa di protocollo”. Risultano in data odierna 12 interpellanze da discutere, alcune delle quali già programmate per il giorno 2 marzo 2020, ma rinviate a causa del veloce peggioramento del quadro epidemiologico. Non risultano al momento interpellanze in attesa di protocollo. Nonostante si fosse ipotizzata una ripresa della trattazione delle interpellanze cittadine, da svolgersi in presenza presso la Sala Consiliare, con il riavvio delle attività del Consiglio, risulta ormai evidente che l'attuale situazione di emergenza e le recenti restrizioni adottate a livello nazionale, rinviino ulteriormente la possibilità di trattazione in presenza, modalità spesso preferita sia dagli interpellanti che dai Consiglieri stessi. Auspicando la collaborazione di tutto il Consiglio, nelle prossime settimane si provvederà a definire una nuova calendarizzazione della discussione delle interpellanze cittadine non ancora, purtroppo, esaminate. Anticipo già che inoltrerò tale nota che ho letto al Capogruppo interpellante e, ovviamente, mi rendo disponibile per fornire ulteriori dettagli, ove siano essi necessari. Ho concluso. |