Interventi |
MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma la vedo bene anche in questo ruolo di risposta alle interpellanze. Forse sarà una delle prime volte in cui i Consiglieri Comunali interpellano la Presidenza del Consiglio su, oggettivamente, un malfunzionamento, una disfunzione. Io la ringrazio per la nota che vorrà fornirmi, ma il dato politico è abbastanza chiaro, avete, come Amministrazione, immaginato che questo era lo strumento per dare ai cittadini la voglia di interpellare la vostra Giunta, la voglia di portare le problematiche, direttamente, in Sala Rossa e questo è il risultato. È un risultato che, mi permetta, io la ringrazio anche per come lei ha, in modo molto onesto, ammesso tutta una serie di disfunzioni, ma se uno avesse tenuto veramente a questo strumento, questo strumento sarebbe stato gestito diversamente, diversamente, anche perché la modalità on-line che abbiamo dovuto utilizzare per il Covid, forse avrebbe addirittura aiutato i cittadini. Come lei sa, ci siamo trovati nelle condizioni di dover costruire una situazione ad hoc, proprio perché il cittadino che interpellava era una persona con disabilità, perché, purtroppo, la sede del nostro…, il luogo dove noi celebriamo il Consiglio Comunale è inaccessibile. Lei mi diceva 14 luglio-30 settembre con piattaforma cambiata a giugno. Beh, comunque stiamo parlando di un problema, di un problema per cui ci siamo persi questa interpellanza del cittadino. Però, vede, se i numeri che lei mi ha fornito sono dei numeri che, di fatto, ridicolizzano questo interesse a voler far fare ai cittadini le interpellanze, anche perché se poi un cittadino fa un’interpellanza e gli viene calendarizzata dopo mesi e mesi e mesi, visto che ogni cittadino, se non ricordo…, può presentare dalle tre, quattro interpellanze all'anno, di fatto è un modo con cui avete, fondamentalmente, smontato un'ipotesi di democrazia diretta, ma lo state facendo anche in altri luoghi, eh, voglio dire, ormai vi state trasformando in un vero e proprio partito come Movimento 5 Stelle. Ma al di là di questo, se uno avesse creduto veramente a questo strumento, gli avrebbe dato uno spazio importante, avrebbe dovuto, ogni Consiglio, immaginare, o un Consiglio al mese, immaginare una cosa di questo tipo. Non ci nascondiamo dietro il fatto: “Gli uffici, non gli uffici”, è una scelta politica, avete portato a casa un risultato. C'era un bell’articolo sul giornale, del fatto che i cittadini potevano interloquire con i vostri Assessori e a questo punto i casi sono due: o i cittadini hanno iniziato a vedere come gli Assessori rispondevano a loro stessi e quindi han perso la voglia, han perso… di utilizzare questo strumento, perché di fatto si sono resi conto che era inutile, inutile. Io ho assistito, praticamente, a tutte le interpellanze del cittadino con, oggettivamente, problematiche nell’in… come… sulla modalità con la quale ci si interfacciava con il cittadino; oppure dopo un po' questo aver allentato i tempi di discussione, è stato un modo per far desistere le persone a chieder conto dell'Amministrazione, a chieder conto di quello che faceva la Giunta. È un vero e proprio fallimento, questo è un dato, lo dicono i numeri, è un vero fallimento l'idea di aver potuto immaginare che i cittadini fossero interessati a uno strumento di questo tipo, ancorché le risposte che gli giungevano erano tardive, perché le interpellanze vengono fatte su temi che magari sono di stretta attualità. Se l’Assessore non era mai disponibile… È vero che avete scelto degli Assessori tecnici, però un po' gli avreste dovuto far capire che per voi la gente era importante, che per voi rispondere direttamente ai cittadini e bypassare questi ampollosi Consiglieri Comunali che rappresentano un poco o nulla, se non in alcuni casi le migliaia di preferenze che hanno ricevuto e che quindi era più giusto parlare direttamente con le persone, no? Si parla attraverso i social e si parla attraverso le interpellanze dei cittadini. Io prendo atto che il numero di interpellanze è un numero minimo, che ne mancano 12/13 perché mi segnalano forse che ce n'è una in più. Mi auguro che entro la fine del mandato si possa audire in questa forma molto semplice, che tra l'altro permette anche una completa accessibilità per l'interpellante, per il cittadino interpellante, perché da casa sua, almeno casa sua sarà accessibile, io mi auguro che da questo punto di vista almeno lei, Presidente, possa garantire che vengano celebrati tutti questi atti, che vengano trovate e che siano date le risposte a coloro che ci hanno posto queste domande, che lo si faccia velocemente perché oggettivamente dal 14 luglio al 30 settembre per poi dire al cittadino che l’interpellanza era stata accettata l’8 ottobre sono tempi inaccettabili come spesso sono inaccettabili i tempi della Pubblica Amministrazione. Mi auguro però che se rimarrà questo Istituto, chi ne vorrà dargli ancora gambe, spazio, dedichi molta più attenzione. Quando i cittadini interpellano, e concludo, Presidente, quando i cittadini interpellano e se interpellano perché credono nelle istituzioni, bisogna rispondergli in fretta, perché sennò capita, come sta capitando a tanti altri torinesi, che smettono addirittura di fare segnalazioni perché si rendono conto che questa Amministrazione non è in grado di dare risposte. Noi abbiamo dato poche risposte e male e tardivamente. Per cui io la ringrazio per la nota, ma il dato di realtà si impone ben oltre ogni considerazione politica. Io ho concluso, Presidente. |