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LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passiamo all’interpellanza successiva, la n. mecc. 202002185/002 del collega Magliano. Questa interpellanza è firmata anche dal Consigliere Curatella. L'oggetto è: “L’illusione della democrazia diretta 5 Stelle: il fallimento delle interpellanze del cittadino” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Risponde a questa interpellanza il Presidente del Consiglio Comunale, immagino. SICARI Francesco (Presidente) Sì, sono qua. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Prego. SICARI Francesco (Presidente) Allora, grazie, Vicepresidente. Allora, in merito al primo quesito: “Quali siano le motivazioni alla base del mancato rispetto del calendario mensile di convocazione della discussione delle interpellanze cittadine”. Come evidenziato dal Consigliere interpellante l'ultima sessione di discussione di interpellanze cittadine, si è svolta in data 30 settembre 2019 con la discussione di numero tre interpellanze, rispettivamente con date di presentazione 15 aprile, 3 maggio e 19 luglio 2019. Come si può evincere dalle precedenti sessioni di trattazione e cioè discussioni in Aula del 25 marzo 2019, cinque interpellanze con data di presentazione dal 19 marzo al 3 dicembre 2018; discussioni in Aula del 20 maggio 2019, quattro interpellanze con date di presentazione 18 gennaio, 6 marzo, 26 marzo e 18 aprile 2019, è evidente che risulta difficile procedere con un calendario mensile, sia in quanto non vengono presentate interpellanze in modo continuo, sia in quanto la programmazione di cui ho dato lettura, tiene in considerazione anche la disponibilità degli Assessori che devono fornire l'eventuale risposta in Aula. Come avviene per le interpellanze ordinarie dei Consiglieri quindi anche le interpellanze cittadine sono soggette a rinvio, al fine di acquisire elementi utili per l'eventuale risposta. In sintesi, l'esperienza ha portato a valutare e attuare una programmazione più frazionata nei mesi. In merito al secondo quesito: “Se l'Amministrazione sia a conoscenza dei tempi necessari per l’accoglimento delle interpellanze recapitate via PEC e come si pensa di ovviare a quella che pare avere i connotati di una lungaggine, cioè di un disservizio per i cittadini”, si ritiene opportuno precisare che l'ammissibilità delle interpellanze cittadine, solitamente, viene data entro pochi giorni dal momento in cui vengono notificate presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio. Quanto detto è riscontrabile, sia per le interpellanze ricevute tramite l’URP e sia per quelle ricevute tramite PEC. In merito all'interpellanza cittadina n. mecc. 202000484/002, unica nel suo genere per la tempistica di risposta, si precisa che, la stessa è pervenuta tramite PEC in data 14 luglio 2020 ed è stata aperta il 30 settembre 2020 ed è stata inviata comunicazione di ammissibilità al cittadino in data 8 ottobre 2020. La e-mail PEC del Comune di Torino ha cambiato piattaforma a inizio giugno, durante tale passaggio non tutto è andato nel migliore dei modi e sono state riscontrate alcune difficoltà nell’utilizzo ottimale dello strumento. In particolare dal giorno in cui è avvenuto il passaggio, per motivi di mera natura tecnica, gli avvisi di ricezione di posta certificata non sono più pervenuti all'indirizzo presidente.consigliocomunale@comune.torino.it. Tale malfunzionamento è stato risolto tardivamente in data 19 ottobre. In merito al terzo ed ultimo quesito: “Se l'Amministrazione pentastellata, per presentarsi con validi argomenti alla prossima campagna elettorale, intenda imprimere un'accelerazione alla discussione di tutte le interpellanze dei cittadini depositate, protocollate ed in attesa di protocollo”. Risultano in data odierna 12 interpellanze da discutere, alcune delle quali già programmate per il giorno 2 marzo 2020, ma rinviate a causa del veloce peggioramento del quadro epidemiologico. Non risultano al momento interpellanze in attesa di protocollo. Nonostante si fosse ipotizzata una ripresa della trattazione delle interpellanze cittadine, da svolgersi in presenza presso la Sala Consiliare, con il riavvio delle attività del Consiglio, risulta ormai evidente che l'attuale situazione di emergenza e le recenti restrizioni adottate a livello nazionale, rinviino ulteriormente la possibilità di trattazione in presenza, modalità spesso preferita sia dagli interpellanti che dai Consiglieri stessi. Auspicando la collaborazione di tutto il Consiglio, nelle prossime settimane si provvederà a definire una nuova calendarizzazione della discussione delle interpellanze cittadine non ancora, purtroppo, esaminate. Anticipo già che inoltrerò tale nota che ho letto al Capogruppo interpellante e, ovviamente, mi rendo disponibile per fornire ulteriori dettagli, ove siano essi necessari. Ho concluso. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, Presidente. La parola adesso al collega Magliano. Prego, Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ma la vedo bene anche in questo ruolo di risposta alle interpellanze. Forse sarà una delle prime volte in cui i Consiglieri Comunali interpellano la Presidenza del Consiglio su, oggettivamente, un malfunzionamento, una disfunzione. Io la ringrazio per la nota che vorrà fornirmi, ma il dato politico è abbastanza chiaro, avete, come Amministrazione, immaginato che questo era lo strumento per dare ai cittadini la voglia di interpellare la vostra Giunta, la voglia di portare le problematiche, direttamente, in Sala Rossa e questo è il risultato. È un risultato che, mi permetta, io la ringrazio anche per come lei ha, in modo molto onesto, ammesso tutta una serie di disfunzioni, ma se uno avesse tenuto veramente a questo strumento, questo strumento sarebbe stato gestito diversamente, diversamente, anche perché la modalità on-line che abbiamo dovuto utilizzare per il Covid, forse avrebbe addirittura aiutato i cittadini. Come lei sa, ci siamo trovati nelle condizioni di dover costruire una situazione ad hoc, proprio perché il cittadino che interpellava era una persona con disabilità, perché, purtroppo, la sede del nostro…, il luogo dove noi celebriamo il Consiglio Comunale è inaccessibile. Lei mi diceva 14 luglio-30 settembre con piattaforma cambiata a giugno. Beh, comunque stiamo parlando di un problema, di un problema per cui ci siamo persi questa interpellanza del cittadino. Però, vede, se i numeri che lei mi ha fornito sono dei numeri che, di fatto, ridicolizzano questo interesse a voler far fare ai cittadini le interpellanze, anche perché se poi un cittadino fa un’interpellanza e gli viene calendarizzata dopo mesi e mesi e mesi, visto che ogni cittadino, se non ricordo…, può presentare dalle tre, quattro interpellanze all'anno, di fatto è un modo con cui avete, fondamentalmente, smontato un'ipotesi di democrazia diretta, ma lo state facendo anche in altri luoghi, eh, voglio dire, ormai vi state trasformando in un vero e proprio partito come Movimento 5 Stelle. Ma al di là di questo, se uno avesse creduto veramente a questo strumento, gli avrebbe dato uno spazio importante, avrebbe dovuto, ogni Consiglio, immaginare, o un Consiglio al mese, immaginare una cosa di questo tipo. Non ci nascondiamo dietro il fatto: “Gli uffici, non gli uffici”, è una scelta politica, avete portato a casa un risultato. C'era un bell’articolo sul giornale, del fatto che i cittadini potevano interloquire con i vostri Assessori e a questo punto i casi sono due: o i cittadini hanno iniziato a vedere come gli Assessori rispondevano a loro stessi e quindi han perso la voglia, han perso… di utilizzare questo strumento, perché di fatto si sono resi conto che era inutile, inutile. Io ho assistito, praticamente, a tutte le interpellanze del cittadino con, oggettivamente, problematiche nell’in… come… sulla modalità con la quale ci si interfacciava con il cittadino; oppure dopo un po' questo aver allentato i tempi di discussione, è stato un modo per far desistere le persone a chieder conto dell'Amministrazione, a chieder conto di quello che faceva la Giunta. È un vero e proprio fallimento, questo è un dato, lo dicono i numeri, è un vero fallimento l'idea di aver potuto immaginare che i cittadini fossero interessati a uno strumento di questo tipo, ancorché le risposte che gli giungevano erano tardive, perché le interpellanze vengono fatte su temi che magari sono di stretta attualità. Se l’Assessore non era mai disponibile… È vero che avete scelto degli Assessori tecnici, però un po' gli avreste dovuto far capire che per voi la gente era importante, che per voi rispondere direttamente ai cittadini e bypassare questi ampollosi Consiglieri Comunali che rappresentano un poco o nulla, se non in alcuni casi le migliaia di preferenze che hanno ricevuto e che quindi era più giusto parlare direttamente con le persone, no? Si parla attraverso i social e si parla attraverso le interpellanze dei cittadini. Io prendo atto che il numero di interpellanze è un numero minimo, che ne mancano 12/13 perché mi segnalano forse che ce n'è una in più. Mi auguro che entro la fine del mandato si possa audire in questa forma molto semplice, che tra l'altro permette anche una completa accessibilità per l'interpellante, per il cittadino interpellante, perché da casa sua, almeno casa sua sarà accessibile, io mi auguro che da questo punto di vista almeno lei, Presidente, possa garantire che vengano celebrati tutti questi atti, che vengano trovate e che siano date le risposte a coloro che ci hanno posto queste domande, che lo si faccia velocemente perché oggettivamente dal 14 luglio al 30 settembre per poi dire al cittadino che l’interpellanza era stata accettata l’8 ottobre sono tempi inaccettabili come spesso sono inaccettabili i tempi della Pubblica Amministrazione. Mi auguro però che se rimarrà questo Istituto, chi ne vorrà dargli ancora gambe, spazio, dedichi molta più attenzione. Quando i cittadini interpellano, e concludo, Presidente, quando i cittadini interpellano e se interpellano perché credono nelle istituzioni, bisogna rispondergli in fretta, perché sennò capita, come sta capitando a tanti altri torinesi, che smettono addirittura di fare segnalazioni perché si rendono conto che questa Amministrazione non è in grado di dare risposte. Noi abbiamo dato poche risposte e male e tardivamente. Per cui io la ringrazio per la nota, ma il dato di realtà si impone ben oltre ogni considerazione politica. Io ho concluso, Presidente. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie, collega Magliano. Io darei ancora un minuto al collega Curatella o comunque a chi volesse, visto che questo tema delle interpellanze del cittadino riguardano il Consiglio Comunale. Io ho visto una richiesta che collega Lubatti che chiede in chat: “Su questo argomento si può intervenire tutti?”. Ma mi limiterei ai firmatari, collega Lubatti. Se il Consigliere Curatella vuole intervenire, un minuto, altrimenti andiamo avanti. Mi date un segnale? Prego, Curatella. CURATELLA Cataldo Grazie, Presidente. Ringrazio della risposta che c'è stata data. Comprendo benissimo, come anche diceva poc'anzi il Capogruppo Magliano, che viviamo in una situazione un po' di emergenza. Però visto che lo strumento on-line è operativo io credo che non ci sarebbe stata una grossa difficoltà nel dare l'accesso alla piattaforma per collegarsi, definendo uno slot temporale opportuno, ai cittadini per poter ricevere delle risposte, perché adesso dopo 8 mesi, 9 mesi, vedremo un po' come poter fare, problematiche legate alla PEC, credo che sia mancata anche una gestione di questo strumento che è stato creato pensandolo probabilmente soltanto in presenza e soltanto per fare dei mini spot, ma poi alla fine è stato messo in secondo piano, come se i cittadini in questo momento potessero essere messi in secondo piano. Quindi io credo che sia opportuno muoversi quanto prima. Mi dispiace che in questi mesi si sia perso del tempo e si siano perse delle occasioni per dare voce alle persone. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie a lei anche per aver rispettato il minuto. |