Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Va bene, provo ad andare avanti io. MAGLIANO Silvio Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Allora, passerei quindi all'interpellanza successiva, che è la n. mecc. 202002229/002: “Insediamenti rom nel territorio cittadino: da via Germagnano a Santa Rita e Mirafiori, è questa la soluzione individuata dall'Amministrazione?” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Questa è l’interpellanza del collega Magliano. Risponde l'Assessora Schellino. Prego, Assessora. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie mille. Allora metto insieme informazioni sia dal reparto di Polizia Municipale, sia dalla nostra… nostro, intendo il nostro Assessorato. Per quanto riguarda il primo punto, i controlli sulla popolazione nomade presente nel territorio cittadino sono proseguiti da parte del personale del Reparto Informativo Minoranze Etniche della Polizia Municipale, nel territorio della Circoscrizione 2, molti di questi sono stati compiuti in forma congiunta con agenti del Comando Sezione II del Corpo, l'ultimo in ordine temporale avvenuto il 24 ottobre. Sul secondo punto da inizio 2020 gli agenti di zona hanno effettuato 86 interventi nell'area e accertato 243 infrazioni alla norma del Codice della Strada, 7 sanzioni per violazioni al Regolamento di Polizia Urbana, mentre il personale del RIME ha effettuato 127 interventi in autonomia da quando è stata rilevata la presenza delle famiglie, nella (incomprensibile) località. Recenti accertamenti hanno evidenziato ancora la presenza sulla banchina rialzata del tratto di corso Salvemini 25, di un autocaravan appartenente ad una famiglia con figli minori che ha occupato abusivamente un alloggio ATC e il responsabile, come già riferito, è stato deferito all’autorità giudiziaria competente per il reato commesso. Al momento, vista la situazione emergenziale in atto, non sono previsti sgomberi dei nuclei familiari con minori nelle unità abitative occupate in corso Salvemini. Le famiglie nomadi sono continuamente sensibilizzate al mantenimento dell’ordine e della pulizia dell’area dove stazionano in strada. Un punto che riguarda il tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza può subire…, questo non vuol dire (incomprensibile), ovviamente, (incomprensibile) di tecnici che viene monitorata l’attività che riguarda gli insediamenti abusivi in termini (incomprensibile) portati al tavolo e, ovviamente, l'Ordine del Giorno non lo stabilisce la Città, ma quando ci sono delle criticità la Città segnala alla Prefettura la necessità di discutere in quel tavolo le emergenze. Per quanto riguarda il quarto punto i superamenti di Germagnano 10 è autorizzato e Germagnano spontaneo è abusivo, hanno coinvolto rispettivamente 13 nuclei familiari bosniaci, per un totale di 84 persone e 104 nuclei familiari per un totale di 240 persone (incomprensibile). Tutte le persone sono state censite ed identificate. I nuclei non rumeni di Germagnano, spontaneo, risultavano cinque di nazionalità serba e bosniaca per un totale di 34 persone comprese nei 240 indicati. Dei 13 nuclei che hanno lasciato Germagnano 10, solo uno è ancora in camper in piazza d’Armi in attesa di una collocazione dopo aver rifiutato l’alloggio proposto. Si tratta di cinque adulti con caratteristiche di fragilità particolare. Tutti gli altri rom e bosniaci provenienti dall'ex area autorizzata, vivono in civili abitazioni. Dei 104 nuclei che risultavano a Germagnano spontaneo, uno di nazionalità bosniaca è temporaneamente in una roulotte in piazza d’Armi in attesa di essere ospitato da parenti che stanno preparando la documentazione. I nuclei rumeni hanno ricevuto gli incentivi per locazioni e il ritorno in patria. Non risultano presenze di camper a Torino sud, i restanti bosniaci sono in civile abitazione o in terreni di parenti. Di conseguenza, i movimenti di rom segnalati in più aree della zona sud di Torino, non sono ascrivibili alle chiusure dei due insediamenti, ma piuttosto ad altri contesti e in particolare i seguenti, un intero clan proveniente da Roma e comunque residente in altre parti d'Italia e d'Europa pare si trovi a Torino per vicinanza a un componente della famiglia che sta scontando una pena detentiva a Torino. Parcheggiano in varie vie della città. Carovane di camminanti siciliani presenti ciclicamente in città, sono cittadini italiani, residenti nelle province di Ragusa e Siracusa, parcheggiano, preferibilmente, al Lingotto, Santa Rita, Mirafiori Nord, si tratta di gruppi di camper da 5 a 50 metri, però si spostano, non sono stabili sul territorio. Due camper in zona parco Colonnetti, dove vivono da tempo, spostandosi nel quartiere, due famiglie bosniache residenti…, scusate, resistenti ad ogni progettualità e supporto. Rom bosniaci dimoranti nella cintura Torinese e altre città italiane, spesso ivi residenti, che stazionano a Torino, temporaneamente, per i più vari motivi parentali. Tra l'altro, in questo momento può capitare che queste persone, per giustificare la loro presenza, dichiarino falsamente di provenire dagli insediamenti superati, però vengono fatti dei controlli ed è documentabile che molte di queste dichiarazioni non rispondono al vero. Anche questa interpellanza contiene molti numeri e quindi ve le farei pervenire in forma scritta tutte e due, perché mi rendo conto che prendere appunti in sede di lettura è complicato e distoglie l’attenzione, quindi, come sempre, gliele faccio pervenire. Ho terminato, grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente) Grazie, Assessora. Sono sicuro che il Consigliere avrà preso nota, ma avrà il piacere di avere copia di quanto da lei letto. Prego, Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anch'io l’Assessora per l'invio che vorrà fare della documentazione, perché rispetto alle domande che ho posto, ha risposto, come nella precedente interpellanza, in maniera puntuale e precisa. Però, vede, Assessora, il dato che noi abbiamo è un dato di forte preoccupazione da parte di cittadini di quell'area, perché lei ben sa che possiamo ascrivere o meno al superamento del campo la presenza di rom nelle strade che io ho voluto segnalare con puntualità, in modo tale che voi possiate… che voi, da questo punto di vista, potevate andare a chiedere misure precise, però noi non possiamo non tener conto del fatto che i cittadini che segnalano ai Consiglieri Comunali queste problematiche, non ne possono veramente più, perché questi insediamenti sono insediamenti, oggettivamente, illeciti, abusivi nella percezione delle persone che non conoscono a menadito il nostro Codice della Strada, che abbiano o meno i piedini questi camper, che abbiano o meno i piedini queste roulotte, al cittadino poco importa. Al cittadino quello che importa è non vedersi i bidoni della spazzatura svuotati con regolarità e con precisione, perché, poi, alcuni di questi soggetti sono in grado di andare a svuotare proprio i bidoni lasciando poi tutto per strada e quindi creando, oggettivamente, degrado. Stanno utilizzando, spesso utilizzano punti di sosta che sono vicini alle aree gioco dove, in teoria, le famiglie, i nonni dovrebbero portare i loro nipoti senza avere il problema di vedere le fontane, le fontanelle utilizzate per altri scopi, ma per igiene personale. Io prendo atto dei numeri che lei ha raccontato rispetto agli insediamenti e agli stazionamenti non autorizzati. Certo è che poco ci rallegra, sapere che una volta che si sono conosciute le generalità di questi soggetti e si sa che magari vivono in altre città del nostro Paese, poi dopo non si può fare nulla. Chiaro, l'Amministrazione più delle volte ha voluto non applicare Daspo, non applicare sanzioni di questo tipo, perché forse un po' per scelta politica, un po' perché allontanamenti di vario tipo non sono permessi dall'ordinamento del nostro Paese e poi perché, questo è un dato di fatto, c'è stata una cultura negli ultimi 10-15 anni nel nostro territorio, per cui si sono voluti accettare senza problemi e senza batter ciglio, alcuni atteggiamenti che, dal mio punto di vista, non erano accettabili. Questa Amministrazione ha, oggettivamente, questo politicamente non lo si può negare, cercato di superare i campi in modo tale che non vi fossero più insediamenti che creavano, oggettivamente, dei problemi sulla nostra città, ma è anche vero che quando lei, giustamente, nell’interpellanza mi ha raccontato le varie posizioni di queste famiglie, del perché si trovano qui, qualcuno ha opposto resistenza e quindi non ha voluto partecipare ad alcun tipo di inserimento, ad alcun tipo di socializzazione del loro bisogno, magari di una casa piuttosto che di un lavoro, mi sarebbe davvero piaciuto sapere queste persone, poi, che fine hanno fatto, cioè una volta che hanno rifiutato di collaborare con la Città, se si sono presi provvedimenti o non se ne sono presi. Io rimango, comunque, preoccupato da come noi siamo, oggettivamente, lenti nell'intervento e lenti nel trovare delle soluzioni. Più volte l’Assessora in Aula, interpellata da me sul tema delle occupazioni abusive, ha raccontato che noi solo un terzo di queste occupazione abusive, perché spesso e volentieri, e l’Assessora lo sa, vengono e si appostano vicino a case popolari cercando di capire quali appartamenti sono liberi, per trovare la modalità il più veloce possibile di occuparli, magari mettendo anche dentro anziani, persone fragili o bambini, così poi noi non riusciamo più a liberare quell’alloggio. Questo è un tema che, comunque, abbiamo affrontato e che in qualche modo ci lascia delle armi spuntate. Ma questo tema più l'insediamento di queste persone in luoghi dove, oggettivamente, non dovrebbero stare di fatto crea nei cittadini un senso di insicurezza e un senso anche di non rispetto delle regole da parte di chi, magari, è in grado di essere violento, è in grado di fare la voce grossa, quando invece il cittadino normale deve adeguarsi ai nostri Regolamenti e alle norme del nostro Paese e se non lo fa viene sanzionato, viene multato e vengono presi dei provvedimenti, a volte anche molto forti, nei confronti di chi è identificabile, di chi paga le tasse, di chi ha un domicilio, di chi di fatto cerca di vivere la sua vita rispettando la libertà altrui. Per cui io leggerò con grande attenzione quanto, dall'Assessore, illustrato e quanto detto. Certo è che noi da questo punto di vista non possiamo che dire che da un certo punto… una parte dell'azione politica ha raggiunto lo scopo prefissato e il superamento dei campi. L'Amministrazione continua a dire che chi era in quei campi non faceva parte, se non in minimissimo numero di coloro che oggi troviamo sparsi per la nostra città e nella Circoscrizione 2, purtroppo, purtroppo abbiamo un aumento di questi casi, cioè di stazionamenti non autorizzati, piuttosto che di occupazioni di case popolari, dopodiché, però varrà la pena fare un ulteriore approfondimento nelle sedi più appropriate, perché questo fenomeno è un fenomeno in espansione. È un fenomeno in espansione, il numero di case occupate continua ad aumentare, il numero di queste persone che decidono di stazionare dove meglio credono, spesso e volentieri vicino a servizi pubblici, a spazi pubblici è in continuo aumento, per cui mi auguro che si possano trovare delle soluzioni forti, perché prima o poi bisognerà spiegare a queste persone che la nostra città è una città da sempre solidale, è una città che, addirittura, mette a disposizione spazi dove vivere con un tetto sopra la testa, ma che non tollereremo più atteggiamenti che non si rifacciano a un rispetto delle nostre norme e delle nostre regole. Solo così potremmo dare una speranza, e concludo, ai cittadini torinesi nel nostro territorio, che il rispettare le regole ha un senso, perché chi non le rispetta trova nel Comune, trova nello Stato una pronta risposta di legalità e di contrasto del degrado e spesso della microcriminalità, perché il più delle volte, oltre le occupazioni abusive, poi ci troviamo allacciamenti illeciti alle utenze, cioè troviamo cantine svuotate, ci troviamo in presenza di piccoli o grandi furti. È evidente che questo accade quando arrivano alcune persone a vivere in quei luoghi. Per cui io ringrazio l'Assessora per quanto mi ha risposto, se potrà mandarmi nei prossimi minuti questa nota, la leggerò con attenzione, poi piuttosto lavoreremo ancora su questo tema in seguito. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie a lei. È discussa l’interpellanza n. mecc. 202002229/002. |