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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 3
INTERPELLANZA 2020-02218
"IMMOBILI ATC ED ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE: UN AIUTO CONCRETO PER CHI ? IN DIFFICOLT?" PRESENTATA IN DATA 19 OTTOBRE 2020 - PRIMO FIRMATARIO MAGLIANO.
Interventi
FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo, quindi, all'interpellanza successiva, verificando la presenza dei Consiglieri
Magliano e Schellino.

MAGLIANO Silvio
Io ci sono, Presidente. Mi sente?

SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Eccomi, eccomi.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, perfetto. Benissimo, Assessora Schellino. Passiamo quindi all'interpellanza n. mecc.
202002218/002, che è stata presentata in data 19 ottobre del 2020, di cui il firmatario è
il Consigliere Magliano. Risponde l'Assessora Schellino a:

“Immobili ATC ed eliminazione delle barriere architettoniche:
un aiuto concreto per chi è in difficoltà”

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Passo subito la parola all'Assessora Schellino.

SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Grazie. Io dispongo, anticipo per questa risposta, di un articolato messaggio di ATC che
cerco di leggere, in modo che dalla lettura si capiscano le cose, saltando i riferimenti
puntuali a delibere, ad appalti, eccetera, che renderebbero incomprensibile. Quindi,
invierò, poi, al Consigliere Magliano e a chiunque sia interessato, il testo completo con
tutti i riferimenti amministrativi. “L'agenzia per la casa esegue interventi di
eliminazione barriere architettoniche sul patrimonio proprio o gestito, a fronte di
un’istruttoria annuale delle domande ricevute e sulla base delle risorse disponibili. Fino
al 2006 la Regione Piemonte destinava alle ATC finanziamenti specifici per
l'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici di edilizia sociale.
Successivamente l'agenzia ha potuto utilizzare solo le economie residue, dopo
l’attuazione dei programmi finanziati, così da poter intervenire almeno nei casi più
urgenti. L'agenzia ha richiesto, in più occasioni, alla Regione Piemonte, di ripristinare il
fondo dedicato alle ATC che assegni regolarmente finanziamenti da utilizzarsi per
interventi di eliminazione delle barriere architettoniche sul patrimonio di edilizia
sociale, anche in analogia con le procedure di attribuzione dei contributi che vengono
stanziati per disabili e residenti in alloggi privati, attività che ATC stessa svolge per la
Città, allo scopo di soddisfare le ormai numerose richieste ancora insoddisfatte. Per
quanto riguarda il caso menzionato e in particolare in risposta al primo punto, si
evidenzia che ad ATC non risultano richieste di abbattimento delle barriere
architettoniche per l'interno 29 del complesso di via Pietro Cossa 280, né per quanto
attiene agli alloggi, né per quanto attiene alle parti comuni. Relativamente al complesso
di via Pietro Cossa 280, risultano in tutto 10 domande, tutte di adeguamento degli
alloggi, in particolare dei bagni, rispetto alle mutate esigenze dei residenti. In media si
può calcolare, per ciascun intervento, un importo di circa 7.000 euro. Il complesso di via
Pietro Cossa non presenta particolari problematiche di accesso, il piano cortile è
collegato agli ascensori per mezzo di rampe e gli ascensori hanno dimensione adeguata
ad ospitare sedie a rotelle standard. Da via Pietro Cossa risulta, infine, una richiesta da
parte di un assegnatario che, però, è inerente all'ingresso nella cabina dell'ascensore di
una carrozzina motorizzata, di dimensioni superiori a quelle standard normalmente
contemplate”. Per quanto riguarda il punto 3, ovvero, quale sia il numero di
abbattimento di barriere architettoniche e lavori di adeguamento effettuati negli ultimi
cinque anni e il loro controvalore finanziario, per quanto riguarda tutto il patrimonio
ERP gestito da ATC, gli interventi di eliminazione delle barriere eseguiti fanno
riferimento a due appalti con, complessivamente, 23 interventi e 14 interventi. Nel
patrimonio ERP, di proprietà della Città di Torino, la prima parte erano di proprietà di
ATC, nel patrimonio ERP di proprietà della Città di Torino sono stati eseguiti
14 interventi suddivisi, 10 interventi in un appalto e 4 interventi in altro, nell'altro lotto.
Per quanto riguarda gli importi, trattandosi di due appalti distinti con all'interno
interventi di differente tipologia e importo, è difficile ripartire, ci dicono, ma sono,
complessivamente, 306.800 euro per un finanziamento e 231.162 per l'altro. Questa è
proprio una parte della e-mail, della lettera che richiede una lettura puntuale, e quindi
capirà meglio chi è interessato le specifiche leggendo il materiale cartaceo, la lettura a
voce, creerebbe solo problemi di comprensione. Per quanto riguarda il quarto punto,
ovvero, quanti siano i fondi, attualmente, a disposizione della Città e di ATC per questi
interventi, negli ultimi cinque esercizi finanziari, per quanto riguarda ATC i fondi
annuali a disposizione per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed edilizia
sociale degli ultimi cinque anni, come si è detto dinanzi, sono, esclusivamente, i residui
dei precedenti finanziamenti. La Città di Torino ha definito di finanziare rampe di
accesso per disabili per l'abbattimento delle barriere architettoniche, anche prospicienti
agli edifici di sua proprietà, in un certo numero di casi. I tecnici di ATC e della Città
sono al lavoro per lo studio di fattibilità per attuare la soluzione più efficace ed
economicamente sostenibile. Per quanto attiene il quinto punto, ovvero, quanti siano gli
interventi di abbattimento barriere e lavori di adeguamento in “lista d'attesa”, se i fondi
a disposizione siano adeguati e con quali tempistiche si intenda procedere, c'è stato
fornito uno schema che porta un totale di 486.000 euro di fabbisogno stimato, sulle parti
comuni e 775.500 euro su interventi all'interno dell'alloggio, su istruttorie che sono state
completate negli anni 2017-18-19-20 e 21. Sino ad oggi, vista l'esiguità delle risorse a
disposizione, l’agenzia ha dato priorità agli interventi richiesti da persone con disabilità
al 100%. Nel fabbisogno sono, tuttavia, inseriti anche gli interventi richiesti da persone
con invalidità parziale, a partire dal 2016 e tuttora in attesa. Si parla di 154 richieste per
un importo totale di 1.363.000 euro. Ad oggi vi sono, come illustrato, due appalti in
corso con risorse già stanziate in precedenza, per un ammontare complessivo di
1.200.000 euro. Tale importo è in via di esaurimento e, a fronte di un patrimonio
immobiliare di edifici costruiti antecedentemente alle norme in tema di abbattimento
delle barriere e all'assenza di stanziamenti specifici da destinare a tale scopo, è riuscito a
soddisfare domande da tempo in attesa, ma non è stato sufficiente a coprire l'intero
ammontare del fabbisogno. ATC ha, pertanto, avviato una valutazione complessiva
della situazione, volta anche all’individuazione di nuove risorse per finanziare altri lotti
di lavori, una volta terminati quelli attualmente in corso. Ciò avverrà, naturalmente, di
concerto con la Regione e in costante confronto con la Città, per quanto riguarda gli
immobili situati sul suo territorio. ATC rimane, naturalmente, a disposizione per
approfondimenti. Grazie, ho terminato.

FERRERO Viviana (Vicepresidente)
Sì, grazie, le ho lasciato qualche minuto in più, perché mi sembravano un numero di
domande piuttosto consistenti. Passo la parola al Consigliere Magliano, grazie.

MAGLIANO Silvio
Grazie, Presidente. Io chiedo all’Assessora se posso avere, a stretto giro, la
documentazione di cui ha parlato, perché prendere nota di tutti i numeri e di tutti i
contenuti non è… non è stato semplice, detto questo, io ringrazio. Chiaro è che il
quadro che noi abbiamo è un quadro, oggettivamente, allarmante. Io sono soddisfatto
della puntualità delle risposte che, come sempre, l’Assessora Schellino fornisce ai
Consiglieri quando interpellano, ma sono preoccupato e a tratti anche un po' sconvolto
da quanto noi abbiamo in arretrato e quante poche risorse si decide di inserire su una
partita come questa. Noi sappiamo bene, l'Assessora lo sa bene, che ci sono delle case
ATC del nostro territorio che sono state costruite negli anni in cui la disabilità stava
chiusa in casa, o addirittura stava dentro strutture a parte, strutture dove a un certo punto
per renderle più comode per tutti, si è voluto realizzare l'impianto dell'ascensore e
l'ascensore arriva al mezzo piano, quindi unisce, dà un servizio alle persone che sono in
grado di camminare, perché li porta, l'ascensore, all’ammezzato, ma di fatto non ha reso
accessibile quelle abitazioni, perché rimangono sempre, comunque, 5, 6, 7 gradini che
le persone devono fare, ancorché possano prendere l'ascensore. Sul tema di via Pietro
Cossa sarà mia cura, visto che una delle segnalazioni che è arrivata, è arrivata rispetto
all'esterno. Noi abbiamo pensato tutto ad un sistema di accessibilità legato alle
carrozzine standard. Il problema è che noi dovremmo iniziare a pensare che la
carrozzina standard non è più lo standard, perché spesso e volentieri, e per fortuna, la
medicina ha fatto sì che tante persone oggi possano ancora essere tra noi grazie a
interventi chirurgici e a cure, ma spesso e volentieri chi soffre di alcune tipologie di
invalidità e di disabilità si trova a utilizzare delle carrozzine motorizzate, che
evidentemente, non sono in grado di passare nei vecchi ascensori, ascensori che una
volta venivano fatti in modo, oggettivamente, ridotto, rispetto alle nuove disponibilità e
alle nuove metrature degli ascensori stessi, per cui, io leggerò con molta attenzione.
Certo è che o si decide di fare un intervento importante per l'accessibilità, oppure questi
problemi andranno, come i numeri che l'Assessore ha dato, andranno solo ad aumentare,
perché più le persone invecchiano e soprattutto in una città dove abbiamo un numero di
anziani così elevato, sapendo che si invecchierà sempre di più e che l'invecchiamento,
per fortuna, riesce a trovare nelle cure mediche la possibilità di sopravvivenza ad alcuni
traumi, ad alcune patologie o comunque un allungamento della vita, noi abbiamo un
patrimonio di case ATC, anche della nostra città, che, oggettivamente, necessitano di
interventi decisamente importanti e le risorse che noi abbiamo messo da parte sono
troppo poche. Io, Assessora, so bene che il Comune prova a fare la sua parte e sarà mia
cura, come ho già fatto, predisporre un'interpellanza simile in Consiglio Regionale.
Sarebbe bello, però, poter audire ATC in Commissione proprio su questo tema, perché
alla fine della fiera dobbiamo metterci d'accordo, perché il più delle volte queste
persone fanno richiesta e la richiesta giace per anni, per anni, e non trovano
soddisfazione e alla fine o fanno i lavori loro e bisogna sempre sperare che poi
mantengano tutta la documentazione, affinché avvenga un rimborso, oppure chiedono di
essere spostati, ma sappiamo benissimo che lo spostamento di queste persone richiede
dei tempi lunghissimi e spesso ATC non è in grado di soddisfare queste richieste di
spostamento di questi inquilini. Per cui io sono molto preoccupato dall'attuale
situazione, anche perché stiamo parlando, appunto, di interventi all'interno delle case di
7.000 euro circa, il più delle volte stiamo parlando dell'adeguamento dei sanitari o
dell'allargamento di porte, quindi non grosse cifre, ma è evidente che le risorse che noi
stiamo mettendo a disposizione sono, oggettivamente, troppo poche, per cui sarà mia
cura, da questo punto di vista, iniziare un'azione politica su questo tema, sia in Comune,
che in Regione. Io ringrazio l'Assessore per la puntualità delle risposte e mi auguro che
questo sia un tema che, anche per questa Amministrazione, per i pochi mesi che restano,
comunque sia messo all'Ordine del Giorno, affinché quando si parla di disabilità, oltre a
fare tutta una serie di ragionamenti e oltre che inserire e chiedere pareri al nostro
Disability Manager, si metta anche mano alle risorse, affinché questo patrimonio
edilizio, che poi rimarrà comunque accessibile, quindi aumenterà il valore di queste
case, perché se sono case accessibili, oggettivamente, sono più comode. Per cui io
ringrazio per la risposta, sono, oggettivamente, desolato della poca attenzione politica
messa in questi ultimi anni, non da questa Amministrazione, ma in generale, perché di
disabilità si parla sempre prima delle elezioni, o è un tema di cui i Consiglieri si
occupano spesso, poi però bisogna vedere alla fine della fiera nelle cose pratiche, negli
interventi minuti, negli interventi necessari a una qualità della vita, che cosa poi viene
messo a Bilancio. Detto ciò, leggerò con attenzione e valuteremo poi se audire in
Commissione il Presidente di ATC, anche su questo punto, perché il piano dell'ERP in
questa regione è oggettivamente drammatico, ma c'è un dramma nel dramma che è
proprio chi è diventato disabile e vorrebbe continuare a stare in una casa, magari casa in
cui ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, e su questo, visto che la legge lo prevede,
anzi la legge, in teoria, obbliga questo adeguamento, che vi siano delle risorse adeguate
per farlo e non lasciare le persone in lista d'attesa per anni, anni, anni e anni. Per cui io
ringrazio e concludo qui il mio intervento. Se l'Assessore può farmi già mandare dagli
uffici, in questi minuti, quanto letto in Aula, la ringrazio veramente di cuore, perché mi
permette di leggere con attenzione quanto detto. Grazie. Io ho concluso, eh.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Presidente? Ferrero?

SCHELLINO Sonia (Vicesindaca)
Non appare. Possiamo fare autogestione, se volete, tanto la prossima è di nuovo mia.

MAGLIANO Silvio
Si. Non c'è l'altro Vicepresidente?

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, ci sono e mi ha scritto che si sta ricollegando, Consigliere Magliano.

MAGLIANO Silvio
Ah, beh. Okay, grazie.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Io faccio solo backup.

MAGLIANO Silvio
E lo fa ottimamente, Vicepresidente Vicario.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Lei è molto gentile.

INTERVENTO
Di più.

INTERVENTO
Non siamo al Bar Sport.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Bentrovata, Presidente, deve accendere il microfono.

MAGLIANO Silvio
Ma sono solo io che non sento nulla?

SICARI Francesco (Presidente)
No, tutti.
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