Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo, quindi, all'interpellanza successiva, verificando la presenza dei Consiglieri Magliano e Schellino. MAGLIANO Silvio Io ci sono, Presidente. Mi sente? SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Eccomi, eccomi. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, perfetto. Benissimo, Assessora Schellino. Passiamo quindi all'interpellanza n. mecc. 202002218/002, che è stata presentata in data 19 ottobre del 2020, di cui il firmatario è il Consigliere Magliano. Risponde l'Assessora Schellino a: “Immobili ATC ed eliminazione delle barriere architettoniche: un aiuto concreto per chi è in difficoltà” FERRERO Viviana (Vicepresidente) Passo subito la parola all'Assessora Schellino. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Grazie. Io dispongo, anticipo per questa risposta, di un articolato messaggio di ATC che cerco di leggere, in modo che dalla lettura si capiscano le cose, saltando i riferimenti puntuali a delibere, ad appalti, eccetera, che renderebbero incomprensibile. Quindi, invierò, poi, al Consigliere Magliano e a chiunque sia interessato, il testo completo con tutti i riferimenti amministrativi. “L'agenzia per la casa esegue interventi di eliminazione barriere architettoniche sul patrimonio proprio o gestito, a fronte di un’istruttoria annuale delle domande ricevute e sulla base delle risorse disponibili. Fino al 2006 la Regione Piemonte destinava alle ATC finanziamenti specifici per l'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici di edilizia sociale. Successivamente l'agenzia ha potuto utilizzare solo le economie residue, dopo l’attuazione dei programmi finanziati, così da poter intervenire almeno nei casi più urgenti. L'agenzia ha richiesto, in più occasioni, alla Regione Piemonte, di ripristinare il fondo dedicato alle ATC che assegni regolarmente finanziamenti da utilizzarsi per interventi di eliminazione delle barriere architettoniche sul patrimonio di edilizia sociale, anche in analogia con le procedure di attribuzione dei contributi che vengono stanziati per disabili e residenti in alloggi privati, attività che ATC stessa svolge per la Città, allo scopo di soddisfare le ormai numerose richieste ancora insoddisfatte. Per quanto riguarda il caso menzionato e in particolare in risposta al primo punto, si evidenzia che ad ATC non risultano richieste di abbattimento delle barriere architettoniche per l'interno 29 del complesso di via Pietro Cossa 280, né per quanto attiene agli alloggi, né per quanto attiene alle parti comuni. Relativamente al complesso di via Pietro Cossa 280, risultano in tutto 10 domande, tutte di adeguamento degli alloggi, in particolare dei bagni, rispetto alle mutate esigenze dei residenti. In media si può calcolare, per ciascun intervento, un importo di circa 7.000 euro. Il complesso di via Pietro Cossa non presenta particolari problematiche di accesso, il piano cortile è collegato agli ascensori per mezzo di rampe e gli ascensori hanno dimensione adeguata ad ospitare sedie a rotelle standard. Da via Pietro Cossa risulta, infine, una richiesta da parte di un assegnatario che, però, è inerente all'ingresso nella cabina dell'ascensore di una carrozzina motorizzata, di dimensioni superiori a quelle standard normalmente contemplate”. Per quanto riguarda il punto 3, ovvero, quale sia il numero di abbattimento di barriere architettoniche e lavori di adeguamento effettuati negli ultimi cinque anni e il loro controvalore finanziario, per quanto riguarda tutto il patrimonio ERP gestito da ATC, gli interventi di eliminazione delle barriere eseguiti fanno riferimento a due appalti con, complessivamente, 23 interventi e 14 interventi. Nel patrimonio ERP, di proprietà della Città di Torino, la prima parte erano di proprietà di ATC, nel patrimonio ERP di proprietà della Città di Torino sono stati eseguiti 14 interventi suddivisi, 10 interventi in un appalto e 4 interventi in altro, nell'altro lotto. Per quanto riguarda gli importi, trattandosi di due appalti distinti con all'interno interventi di differente tipologia e importo, è difficile ripartire, ci dicono, ma sono, complessivamente, 306.800 euro per un finanziamento e 231.162 per l'altro. Questa è proprio una parte della e-mail, della lettera che richiede una lettura puntuale, e quindi capirà meglio chi è interessato le specifiche leggendo il materiale cartaceo, la lettura a voce, creerebbe solo problemi di comprensione. Per quanto riguarda il quarto punto, ovvero, quanti siano i fondi, attualmente, a disposizione della Città e di ATC per questi interventi, negli ultimi cinque esercizi finanziari, per quanto riguarda ATC i fondi annuali a disposizione per l'abbattimento delle barriere architettoniche ed edilizia sociale degli ultimi cinque anni, come si è detto dinanzi, sono, esclusivamente, i residui dei precedenti finanziamenti. La Città di Torino ha definito di finanziare rampe di accesso per disabili per l'abbattimento delle barriere architettoniche, anche prospicienti agli edifici di sua proprietà, in un certo numero di casi. I tecnici di ATC e della Città sono al lavoro per lo studio di fattibilità per attuare la soluzione più efficace ed economicamente sostenibile. Per quanto attiene il quinto punto, ovvero, quanti siano gli interventi di abbattimento barriere e lavori di adeguamento in “lista d'attesa”, se i fondi a disposizione siano adeguati e con quali tempistiche si intenda procedere, c'è stato fornito uno schema che porta un totale di 486.000 euro di fabbisogno stimato, sulle parti comuni e 775.500 euro su interventi all'interno dell'alloggio, su istruttorie che sono state completate negli anni 2017-18-19-20 e 21. Sino ad oggi, vista l'esiguità delle risorse a disposizione, l’agenzia ha dato priorità agli interventi richiesti da persone con disabilità al 100%. Nel fabbisogno sono, tuttavia, inseriti anche gli interventi richiesti da persone con invalidità parziale, a partire dal 2016 e tuttora in attesa. Si parla di 154 richieste per un importo totale di 1.363.000 euro. Ad oggi vi sono, come illustrato, due appalti in corso con risorse già stanziate in precedenza, per un ammontare complessivo di 1.200.000 euro. Tale importo è in via di esaurimento e, a fronte di un patrimonio immobiliare di edifici costruiti antecedentemente alle norme in tema di abbattimento delle barriere e all'assenza di stanziamenti specifici da destinare a tale scopo, è riuscito a soddisfare domande da tempo in attesa, ma non è stato sufficiente a coprire l'intero ammontare del fabbisogno. ATC ha, pertanto, avviato una valutazione complessiva della situazione, volta anche all’individuazione di nuove risorse per finanziare altri lotti di lavori, una volta terminati quelli attualmente in corso. Ciò avverrà, naturalmente, di concerto con la Regione e in costante confronto con la Città, per quanto riguarda gli immobili situati sul suo territorio. ATC rimane, naturalmente, a disposizione per approfondimenti. Grazie, ho terminato. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Sì, grazie, le ho lasciato qualche minuto in più, perché mi sembravano un numero di domande piuttosto consistenti. Passo la parola al Consigliere Magliano, grazie. MAGLIANO Silvio Grazie, Presidente. Io chiedo all’Assessora se posso avere, a stretto giro, la documentazione di cui ha parlato, perché prendere nota di tutti i numeri e di tutti i contenuti non è… non è stato semplice, detto questo, io ringrazio. Chiaro è che il quadro che noi abbiamo è un quadro, oggettivamente, allarmante. Io sono soddisfatto della puntualità delle risposte che, come sempre, l’Assessora Schellino fornisce ai Consiglieri quando interpellano, ma sono preoccupato e a tratti anche un po' sconvolto da quanto noi abbiamo in arretrato e quante poche risorse si decide di inserire su una partita come questa. Noi sappiamo bene, l'Assessora lo sa bene, che ci sono delle case ATC del nostro territorio che sono state costruite negli anni in cui la disabilità stava chiusa in casa, o addirittura stava dentro strutture a parte, strutture dove a un certo punto per renderle più comode per tutti, si è voluto realizzare l'impianto dell'ascensore e l'ascensore arriva al mezzo piano, quindi unisce, dà un servizio alle persone che sono in grado di camminare, perché li porta, l'ascensore, all’ammezzato, ma di fatto non ha reso accessibile quelle abitazioni, perché rimangono sempre, comunque, 5, 6, 7 gradini che le persone devono fare, ancorché possano prendere l'ascensore. Sul tema di via Pietro Cossa sarà mia cura, visto che una delle segnalazioni che è arrivata, è arrivata rispetto all'esterno. Noi abbiamo pensato tutto ad un sistema di accessibilità legato alle carrozzine standard. Il problema è che noi dovremmo iniziare a pensare che la carrozzina standard non è più lo standard, perché spesso e volentieri, e per fortuna, la medicina ha fatto sì che tante persone oggi possano ancora essere tra noi grazie a interventi chirurgici e a cure, ma spesso e volentieri chi soffre di alcune tipologie di invalidità e di disabilità si trova a utilizzare delle carrozzine motorizzate, che evidentemente, non sono in grado di passare nei vecchi ascensori, ascensori che una volta venivano fatti in modo, oggettivamente, ridotto, rispetto alle nuove disponibilità e alle nuove metrature degli ascensori stessi, per cui, io leggerò con molta attenzione. Certo è che o si decide di fare un intervento importante per l'accessibilità, oppure questi problemi andranno, come i numeri che l'Assessore ha dato, andranno solo ad aumentare, perché più le persone invecchiano e soprattutto in una città dove abbiamo un numero di anziani così elevato, sapendo che si invecchierà sempre di più e che l'invecchiamento, per fortuna, riesce a trovare nelle cure mediche la possibilità di sopravvivenza ad alcuni traumi, ad alcune patologie o comunque un allungamento della vita, noi abbiamo un patrimonio di case ATC, anche della nostra città, che, oggettivamente, necessitano di interventi decisamente importanti e le risorse che noi abbiamo messo da parte sono troppo poche. Io, Assessora, so bene che il Comune prova a fare la sua parte e sarà mia cura, come ho già fatto, predisporre un'interpellanza simile in Consiglio Regionale. Sarebbe bello, però, poter audire ATC in Commissione proprio su questo tema, perché alla fine della fiera dobbiamo metterci d'accordo, perché il più delle volte queste persone fanno richiesta e la richiesta giace per anni, per anni, e non trovano soddisfazione e alla fine o fanno i lavori loro e bisogna sempre sperare che poi mantengano tutta la documentazione, affinché avvenga un rimborso, oppure chiedono di essere spostati, ma sappiamo benissimo che lo spostamento di queste persone richiede dei tempi lunghissimi e spesso ATC non è in grado di soddisfare queste richieste di spostamento di questi inquilini. Per cui io sono molto preoccupato dall'attuale situazione, anche perché stiamo parlando, appunto, di interventi all'interno delle case di 7.000 euro circa, il più delle volte stiamo parlando dell'adeguamento dei sanitari o dell'allargamento di porte, quindi non grosse cifre, ma è evidente che le risorse che noi stiamo mettendo a disposizione sono, oggettivamente, troppo poche, per cui sarà mia cura, da questo punto di vista, iniziare un'azione politica su questo tema, sia in Comune, che in Regione. Io ringrazio l'Assessore per la puntualità delle risposte e mi auguro che questo sia un tema che, anche per questa Amministrazione, per i pochi mesi che restano, comunque sia messo all'Ordine del Giorno, affinché quando si parla di disabilità, oltre a fare tutta una serie di ragionamenti e oltre che inserire e chiedere pareri al nostro Disability Manager, si metta anche mano alle risorse, affinché questo patrimonio edilizio, che poi rimarrà comunque accessibile, quindi aumenterà il valore di queste case, perché se sono case accessibili, oggettivamente, sono più comode. Per cui io ringrazio per la risposta, sono, oggettivamente, desolato della poca attenzione politica messa in questi ultimi anni, non da questa Amministrazione, ma in generale, perché di disabilità si parla sempre prima delle elezioni, o è un tema di cui i Consiglieri si occupano spesso, poi però bisogna vedere alla fine della fiera nelle cose pratiche, negli interventi minuti, negli interventi necessari a una qualità della vita, che cosa poi viene messo a Bilancio. Detto ciò, leggerò con attenzione e valuteremo poi se audire in Commissione il Presidente di ATC, anche su questo punto, perché il piano dell'ERP in questa regione è oggettivamente drammatico, ma c'è un dramma nel dramma che è proprio chi è diventato disabile e vorrebbe continuare a stare in una casa, magari casa in cui ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, e su questo, visto che la legge lo prevede, anzi la legge, in teoria, obbliga questo adeguamento, che vi siano delle risorse adeguate per farlo e non lasciare le persone in lista d'attesa per anni, anni, anni e anni. Per cui io ringrazio e concludo qui il mio intervento. Se l'Assessore può farmi già mandare dagli uffici, in questi minuti, quanto letto in Aula, la ringrazio veramente di cuore, perché mi permette di leggere con attenzione quanto detto. Grazie. Io ho concluso, eh. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Presidente? Ferrero? SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Non appare. Possiamo fare autogestione, se volete, tanto la prossima è di nuovo mia. MAGLIANO Silvio Si. Non c'è l'altro Vicepresidente? LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Sì, ci sono e mi ha scritto che si sta ricollegando, Consigliere Magliano. MAGLIANO Silvio Ah, beh. Okay, grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Io faccio solo backup. MAGLIANO Silvio E lo fa ottimamente, Vicepresidente Vicario. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Lei è molto gentile. INTERVENTO Di più. INTERVENTO Non siamo al Bar Sport. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bentrovata, Presidente, deve accendere il microfono. MAGLIANO Silvio Ma sono solo io che non sento nulla? SICARI Francesco (Presidente) No, tutti. |