Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Io leggo un articolo di giornale che dice: “Il Comune di Torino si è aggiudicato il primato per il volume di dismissioni effettuato nel 2012 incassando 230 milioni di euro. Tre i gioielli venduti dalla Giunta Fassino”; non mi viene in mente in questo momento, abbia pazienza, ho un vuoto di memoria, chi era l’Assessore all’ambiente nella Giunta Fassino, così non mi viene in mente, sono un po’ stanco alle 20.12, comunque… MENSIO Federico Presidente, io non ho interrotto nessuno. MENSIO Federico Comunque, era stato venduto: AMIAT, TRM e SAGAT. Tra l’altro, il Sindaco di allora in questo articolo in un virgolettato dice: “Il Comune rimane in tutte le società e sappiamo di aver fatto una buona scelta, acquisendo un partner che ha una politica industriale”, ecco, il partner in questione era una commistione tra il fondo F2i e IREN. Questo accadeva nel 2012 e, tra l’altro, in un articolo, si dice che F2i e IREN avranno così il controllo di TRM, quindi il controllo di TRM con l’80% ce l’avevano già i privati; quando l’articolo, che credo cita il Consigliere che ha fatto la richiesta di comunicazioni, dice che non c’è controllo pubblico, il controllo pubblico non c’è dal 2012 perché ricordo che la norma parla di controllo pubblico quando c’è il 50,1% di quote in mano pubblica, qui siamo dal 2012, da otto anni con l’80% in mano ai privati, ma non solo, perché adesso ci si lamenta che IREN possa salire nelle quotazioni dell’inceneritore, e va bene, peccato che questa cosa sia stata fatta nel 2018 e esattamente all’inizio dell’anno dove, tra l’altro, c’è scritto, in un altro articolo, “IREN si compra tutto il termovalorizzatore del Gerbido”, in realtà, aveva comprato la quota di F2i che rappresentava il 51% salendo finalmente all’80% già citato. Bene, di cosa vogliamo parlare? Vogliamo parlare di controllo pubblico? Beh, il controllo pubblico non c’è dal 2012, vogliamo parlare di rendimento, di quote, di dividendi? Devo ricordare che i dividendi sono aumentati anche grazie allo “Sblocca Italia” voluto dal Governo Renzi già PD - poi Renzi ha fatto un’altra scelta, magari qualcuno lo ha anche seguito, ecco -, dove non si parla più di quantità rifiuti, ma di massimo carico termico per tutti gli inceneritori. Vogliamo parlare di “affamare” l’inceneritore? Sì, la raccolta differenziata è stata ripresa e aumentata dal 2016, fino al 2016 dal 2011 è stata bloccata, dal 2011 al 2016 è stata bloccata la crescita della raccolta differenziata ed è lì che si fa la differenza. Ora, il combinato disposto di non aumentare la raccolta differenziata, anzi, di aumentare la raccolta differenziata, del fatto che una legge voluta dal Governo Renzi del PD abbia permesso agli inceneritori di incamerare qualsiasi cosa, portando la quantità di rifiuti a una quantità ben superiore a quella prevista in sede progettuale dell’inceneritore… Vogliamo parlare del fatto che nel 2012 prima e nel 2018 la Città di Torino, nell’Amministrazione Fassino, di cui non ricordo ancora, ma forse mi è stato detto prima - ma ho la memoria a breve termine, un po’ claudicante in questo momento - che l’Assessore all’Ambiente di allora abbia avallato queste scelte di vendita, beh, abbiate pazienza… Poi mi stupisce tutta una serie di altre considerazioni fatte sull’articolo, credo uscito ieri o l’altro ieri su “la Repubblica” e ci sono addirittura anche esponenti regionali che si immaginano chissà quale trama alle spalle, ma i Consiglieri Regionali con la Legge 1 del 2018, quando c’era la Giunta Chiamparino del PD in Regione, che ha voluto far sì che gli impianti fossero in gestione regionale, ma dov’erano? Dov’erano questi Consiglieri Regionali? È la Regione che ha deciso che quell’impianto - e così rispondo anche ad alcune polemiche su quell’articolo - ha voluto far sì che quell’impianto fosse l’unico impianto regionale in mano e in gestione alla Regione che in allora era di Amministrazione del PD. Allora, non facciamo polemiche, la delibera di votazione della cessione del 17,35% di quote è già stata votata, è stata fatta una gara, chi ha deciso di partecipare ha partecipato, chi ha deciso di non partecipare non ha partecipato, io faccio solo un invito all’Assessore, che ringrazio delle risposte, che mi sembrano puntali e precise e che non volevano essere una risposta a una provocazione… MENSIO Federico Sì, faccio solo l’invito che è quello di, siccome il mandato è di vendere fino al 17,35%, ove si trovino maggiori risorse da altre fonti, ecco, magari quella quota non sia… non ridurre la quota all’1% alla Città di Torino, ma mantenere il più possibile. Grazie. |