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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28

Comunicazioni della Sindaca su "TRM".
Interventi
MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Io leggo un articolo di giornale che dice: “Il Comune di Torino si è
aggiudicato il primato per il volume di dismissioni effettuato nel 2012 incassando
230 milioni di euro. Tre i gioielli venduti dalla Giunta Fassino”; non mi viene in mente
in questo momento, abbia pazienza, ho un vuoto di memoria, chi era l’Assessore
all’ambiente nella Giunta Fassino, così non mi viene in mente, sono un po’ stanco alle
20.12, comunque…

MENSIO Federico
Presidente, io non ho interrotto nessuno.

MENSIO Federico
Comunque, era stato venduto: AMIAT, TRM e SAGAT. Tra l’altro, il Sindaco di allora
in questo articolo in un virgolettato dice: “Il Comune rimane in tutte le società e
sappiamo di aver fatto una buona scelta, acquisendo un partner che ha una politica
industriale”, ecco, il partner in questione era una commistione tra il fondo F2i e IREN.
Questo accadeva nel 2012 e, tra l’altro, in un articolo, si dice che F2i e IREN avranno
così il controllo di TRM, quindi il controllo di TRM con l’80% ce l’avevano già i
privati; quando l’articolo, che credo cita il Consigliere che ha fatto la richiesta di
comunicazioni, dice che non c’è controllo pubblico, il controllo pubblico non c’è dal
2012 perché ricordo che la norma parla di controllo pubblico quando c’è il 50,1% di
quote in mano pubblica, qui siamo dal 2012, da otto anni con l’80% in mano ai privati,
ma non solo, perché adesso ci si lamenta che IREN possa salire nelle quotazioni
dell’inceneritore, e va bene, peccato che questa cosa sia stata fatta nel 2018 e
esattamente all’inizio dell’anno dove, tra l’altro, c’è scritto, in un altro articolo, “IREN
si compra tutto il termovalorizzatore del Gerbido”, in realtà, aveva comprato la quota di
F2i che rappresentava il 51% salendo finalmente all’80% già citato. Bene, di cosa
vogliamo parlare? Vogliamo parlare di controllo pubblico? Beh, il controllo pubblico
non c’è dal 2012, vogliamo parlare di rendimento, di quote, di dividendi? Devo
ricordare che i dividendi sono aumentati anche grazie allo “Sblocca Italia” voluto dal
Governo Renzi già PD - poi Renzi ha fatto un’altra scelta, magari qualcuno lo ha anche
seguito, ecco -, dove non si parla più di quantità rifiuti, ma di massimo carico termico
per tutti gli inceneritori. Vogliamo parlare di “affamare” l’inceneritore? Sì, la raccolta
differenziata è stata ripresa e aumentata dal 2016, fino al 2016 dal 2011 è stata bloccata,
dal 2011 al 2016 è stata bloccata la crescita della raccolta differenziata ed è lì che si fa
la differenza. Ora, il combinato disposto di non aumentare la raccolta differenziata, anzi,
di aumentare la raccolta differenziata, del fatto che una legge voluta dal Governo Renzi
del PD abbia permesso agli inceneritori di incamerare qualsiasi cosa, portando la
quantità di rifiuti a una quantità ben superiore a quella prevista in sede progettuale
dell’inceneritore… Vogliamo parlare del fatto che nel 2012 prima e nel 2018 la Città di
Torino, nell’Amministrazione Fassino, di cui non ricordo ancora, ma forse mi è stato
detto prima - ma ho la memoria a breve termine, un po’ claudicante in questo momento
- che l’Assessore all’Ambiente di allora abbia avallato queste scelte di vendita, beh,
abbiate pazienza… Poi mi stupisce tutta una serie di altre considerazioni fatte
sull’articolo, credo uscito ieri o l’altro ieri su “la Repubblica” e ci sono addirittura anche
esponenti regionali che si immaginano chissà quale trama alle spalle, ma i Consiglieri
Regionali con la Legge 1 del 2018, quando c’era la Giunta Chiamparino del PD in
Regione, che ha voluto far sì che gli impianti fossero in gestione regionale, ma
dov’erano? Dov’erano questi Consiglieri Regionali? È la Regione che ha deciso che
quell’impianto - e così rispondo anche ad alcune polemiche su quell’articolo - ha voluto
far sì che quell’impianto fosse l’unico impianto regionale in mano e in gestione alla
Regione che in allora era di Amministrazione del PD. Allora, non facciamo polemiche,
la delibera di votazione della cessione del 17,35% di quote è già stata votata, è stata
fatta una gara, chi ha deciso di partecipare ha partecipato, chi ha deciso di non
partecipare non ha partecipato, io faccio solo un invito all’Assessore, che ringrazio delle
risposte, che mi sembrano puntali e precise e che non volevano essere una risposta a una
provocazione…

MENSIO Federico
Sì, faccio solo l’invito che è quello di, siccome il mandato è di vendere fino al 17,35%,
ove si trovino maggiori risorse da altre fonti, ecco, magari quella quota non sia… non
ridurre la quota all’1% alla Città di Torino, ma mantenere il più possibile. Grazie.

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