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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 16 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 28

Comunicazioni della Sindaca su "TRM".
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Adesso proviamo a vedere se abbiamo per le comunicazioni il Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Lavolta c’è.

SICARI Francesco (Presidente)
Lavolta c’è e l’Assessore Unia?

UNIA Alberto (Assessore)
Presente.

SICARI Francesco (Presidente)
Okay. Allora, possiamo riprendere le comunicazioni rimaste in sospeso. Prego
Assessore Unia per la risposta.

UNIA Alberto (Assessore)
Sì, grazie, Presidente, ringrazio anche il Vicepresidente Lavolta per la pazienza e mi
scuso veramente per il disguido però, come vede, alla fine ce l’abbiamo fatta. Con
riferimento, appunto, alle modifiche statutarie della società TRM, queste si riferiranno
unicamente a variazioni che hanno già avuto l’avallo del Consiglio Comunale, senza
alcuna apertura a ulteriori soggetti privati. In particolare, per quanto attiene ai soggetti
possibili cessionari delle azioni della Città, queste potranno essere acquisite dopo le
prossime modifiche statutarie, appunto - che tra l’altro sono ancora in discussione,
quindi stiamo ancora facendo ulteriori valutazioni -, oltre che dal socio operativo
Gruppo IREN, esclusivamente da gruppi pubblici e loro società controllate, ai sensi
dell’articolo 2359 del Codice Civile, quindi: Regione Piemonte, Città Metropolitana,
Comuni, Enti Pubblici della Città Metropolitana e società controllate dai predetti Enti
elencati. Questo è quanto…, appunto, l’oggetto di questa richiesta di comunicazione,
per cui rimane, sostanzialmente, avallato quanto approvato in Consiglio Comunale
circa…

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Posso?

SICARI Francesco (Presidente)
Certo, assolutamente sì. Prego, Vicepresidente Lavolta.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
È abbastanza sorprendente la risposta dell’Assessore Unia. La mia richiesta di
comunicazioni era riferita a quanto abbiamo appreso dai giornali e cioè che dopo
quattro anni quest’Amministrazione procede alla dismissione pressoché totale della
partecipazione propria - della Città di Torino stiamo parlando - delle quote del
termovalorizzatore di TRM. Noi sappiamo tutti che il 27 luglio la Città di Torino ha
pubblicato un avviso che era finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse per
l’acquisto di azioni ordinarie della società TRM; sappiamo anche che questa procedura
a un certo punto, intorno…, se non sbaglio in data 30 settembre, ha visto la
partecipazione di una società in house, non della Città di Torino, ma che è ACEA di
Pinerolo; abbiamo letto sui giornali che il Sindaco di Pinerolo non era propriamente
d’accordo, ma saranno problemi di Pinerolo, insomma, era abbastanza contrariato e
aveva espresso una richiesta di un supplemento di informazione; siamo nel pieno di una
gara a doppio oggetto e la Città di Torino propone una modifica dello Statuto. A me
risulta che nelle gare a doppio oggetto lo Statuto sia una parte correlata alla gara e
quindi la prima domanda che io volevo porre è se è vero che noi siamo ancora nella
procedura di gara e se, addirittura, non solo siamo nella procedura di gara perché non si
è perfezionato, a valle della manifestazione d’interesse, il trasferimento delle azioni ad
ACEA, ma addirittura la procedura è stata prorogata fino al 31/12/2020, quindi altri
soggetti potranno ancora manifestare l’interesse. Mi dispiace che l’Assessore abbia
risposto così in modo netto, perché, probabilmente, lui immaginava che io facessi la
solita polemica, per carità solita, evidente, nel senso che se il Movimento 5 Stelle
pensava all’inizio, solo quattro anni fa di chiudere il termovalorizzatore e di affamarlo,
così diceva in campagna elettorale, oggi, di fatto, sta sfamando, questo
termovalorizzatore, la Città con utili, dividendi e con dismissioni quote, ma non era
questo l’oggetto della mia richiesta di comunicazione. Io volevo solo proprio sapere,
innanzitutto, se è corretto che in una fase di gara si proceda alla modifica dello Statuto.
Chi ha partecipato, nello specifico ACEA, sicuramente nel mese di settembre avrà letto
le carte, quindi uno Statuto che oggi viene modificato e questa è una domanda semplice,
quella che faccio io. Però, nello specifico, quello che l’Assessore dice non è
propriamente vero, perché la modifica che l’Assessore Rolando ha trasferito ai soci è
questa, l’articolo è l’articolo 8 e propone che questo articolo venga modificato da questa
formula che leggo: “Il socio privato operativo industriale non potrà essere titolare di più
dell’80% del capitale sociale” questo dice oggi lo Statuto di TRM, cioè che il socio
privato, IREN nello specifico, non può essere titolare di più dell’80% del capitale
sociale. Quello che propone l’Assessore Rolando come modifica è che, questa è la
versione che dovrebbero votare gli altri soci: “Il socio privato operativo industriale
dovrà essere titolare di almeno l’80% del capitale sociale”, insomma non è una modifica
dello Statuto, diciamo, non si stanno aggiustando le virgole, non è una correzione
lessicale, qui c’è un elemento sostanziale. Cioè, IREN, era su questo che io volevo
riflettere con l’Assessore - probabilmente non era chiara la mia richiesta di
comunicazione, anche se i giornali erano chiarissimi da questo punto di vista oggi e nei
giorni scorsi -, qui IREN che la politica, le Istituzioni, ma soprattutto una gara aveva
definito che avrebbe potuto detenere quote per massimo l’80% del capitale sociale, con
una modifica dello Statuto, quindi con una semplice votazione dell’assemblea si va a
cambiare quelle che erano le regole, diciamo, a valle di quella gara e si estende la
possibilità a IREN di poter detenere più dell’80%. Ma scusate, ma se io avessi
partecipato a quella gara a suo tempo o avessi deciso di non partecipare perché l’80%
per me era poco, oggi mi stupirei di questa possibilità, di questa facoltà che non è vero,
Assessore…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
… che è stata approvata dal Consiglio Comunale, questa è una forzatura che, secondo
me, va ben approfondita e va ben ponderata anche perché, di fatto, IREN così diventa
un partner industriale all’interno di una società che è a controllo pubblico, fino ad oggi,
ma, nel momento in cui avvenisse questa modifica dello Statuto, diventerebbe una
società commerciale e di questo io mi preoccuperei, non solo per una generica coerenza
con il cancrovalorizzatore, che animava le manifestazioni del Movimento 5 Stelle
nel 2016, quanto piuttosto perché si sta snaturando una società di cui sarebbe bene
continuare a mantenere il controllo pubblico. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Do ora la parola al Consigliere Mensio, prego ne ha facoltà per cinque
minuti.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Io leggo un articolo di giornale che dice: “Il Comune di Torino si è
aggiudicato il primato per il volume di dismissioni effettuato nel 2012 incassando
230 milioni di euro. Tre i gioielli venduti dalla Giunta Fassino”; non mi viene in mente
in questo momento, abbia pazienza, ho un vuoto di memoria, chi era l’Assessore
all’ambiente nella Giunta Fassino, così non mi viene in mente, sono un po’ stanco alle
20.12, comunque…

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Ero io, Consigliere Mensio, ero io.

MENSIO Federico
Presidente, io non ho interrotto nessuno.

SICARI Francesco (Presidente)
Per favore, andiamo avanti.

MENSIO Federico
Comunque, era stato venduto: AMIAT, TRM e SAGAT. Tra l’altro, il Sindaco di allora
in questo articolo in un virgolettato dice: “Il Comune rimane in tutte le società e
sappiamo di aver fatto una buona scelta, acquisendo un partner che ha una politica
industriale”, ecco, il partner in questione era una commistione tra il fondo F2i e IREN.
Questo accadeva nel 2012 e, tra l’altro, in un articolo, si dice che F2i e IREN avranno
così il controllo di TRM, quindi il controllo di TRM con l’80% ce l’avevano già i
privati; quando l’articolo, che credo cita il Consigliere che ha fatto la richiesta di
comunicazioni, dice che non c’è controllo pubblico, il controllo pubblico non c’è dal
2012 perché ricordo che la norma parla di controllo pubblico quando c’è il 50,1% di
quote in mano pubblica, qui siamo dal 2012, da otto anni con l’80% in mano ai privati,
ma non solo, perché adesso ci si lamenta che IREN possa salire nelle quotazioni
dell’inceneritore, e va bene, peccato che questa cosa sia stata fatta nel 2018 e
esattamente all’inizio dell’anno dove, tra l’altro, c’è scritto, in un altro articolo, “IREN
si compra tutto il termovalorizzatore del Gerbido”, in realtà, aveva comprato la quota di
F2i che rappresentava il 51% salendo finalmente all’80% già citato. Bene, di cosa
vogliamo parlare? Vogliamo parlare di controllo pubblico? Beh, il controllo pubblico
non c’è dal 2012, vogliamo parlare di rendimento, di quote, di dividendi? Devo
ricordare che i dividendi sono aumentati anche grazie allo “Sblocca Italia” voluto dal
Governo Renzi già PD - poi Renzi ha fatto un’altra scelta, magari qualcuno lo ha anche
seguito, ecco -, dove non si parla più di quantità rifiuti, ma di massimo carico termico
per tutti gli inceneritori. Vogliamo parlare di “affamare” l’inceneritore? Sì, la raccolta
differenziata è stata ripresa e aumentata dal 2016, fino al 2016 dal 2011 è stata bloccata,
dal 2011 al 2016 è stata bloccata la crescita della raccolta differenziata ed è lì che si fa
la differenza. Ora, il combinato disposto di non aumentare la raccolta differenziata, anzi,
di aumentare la raccolta differenziata, del fatto che una legge voluta dal Governo Renzi
del PD abbia permesso agli inceneritori di incamerare qualsiasi cosa, portando la
quantità di rifiuti a una quantità ben superiore a quella prevista in sede progettuale
dell’inceneritore… Vogliamo parlare del fatto che nel 2012 prima e nel 2018 la Città di
Torino, nell’Amministrazione Fassino, di cui non ricordo ancora, ma forse mi è stato
detto prima - ma ho la memoria a breve termine, un po’ claudicante in questo momento
- che l’Assessore all’Ambiente di allora abbia avallato queste scelte di vendita, beh,
abbiate pazienza… Poi mi stupisce tutta una serie di altre considerazioni fatte
sull’articolo, credo uscito ieri o l’altro ieri su “la Repubblica” e ci sono addirittura anche
esponenti regionali che si immaginano chissà quale trama alle spalle, ma i Consiglieri
Regionali con la Legge 1 del 2018, quando c’era la Giunta Chiamparino del PD in
Regione, che ha voluto far sì che gli impianti fossero in gestione regionale, ma
dov’erano? Dov’erano questi Consiglieri Regionali? È la Regione che ha deciso che
quell’impianto - e così rispondo anche ad alcune polemiche su quell’articolo - ha voluto
far sì che quell’impianto fosse l’unico impianto regionale in mano e in gestione alla
Regione che in allora era di Amministrazione del PD. Allora, non facciamo polemiche,
la delibera di votazione della cessione del 17,35% di quote è già stata votata, è stata
fatta una gara, chi ha deciso di partecipare ha partecipato, chi ha deciso di non
partecipare non ha partecipato, io faccio solo un invito all’Assessore, che ringrazio delle
risposte, che mi sembrano puntali e precise e che non volevano essere una risposta a una
provocazione…

SICARI Francesco (Presidente)
La invito a concludere.

MENSIO Federico
Sì, faccio solo l’invito che è quello di, siccome il mandato è di vendere fino al 17,35%,
ove si trovino maggiori risorse da altre fonti, ecco, magari quella quota non sia… non
ridurre la quota all’1% alla Città di Torino, ma mantenere il più possibile. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Io non ho altre richieste di intervento in merito alla richiesta di
comunicazioni e quindi possiamo dare per discusse le comunicazioni.
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