Interventi |
FORNARI Antonio Grazie, Presidente. Anche questo emendamento fa riferimento alla pandemia (o alla pandemia, come suggeriva il professor Russi) e ribadisce, ovviamente, una questione fondamentale che dicevo anche prima che è quella di un mondo che sta travolgendo, ci sta travolgendo su un’emergenza di questo tipo e che però il Comune di Torino non vuole evidenziare nemmeno in una delibera o meglio in una parte discorsiva di una delibera, perché il mondo, purtroppo, ci sta mettendo a dura prova, ma noi continuiamo imperterriti a dire che le otto Circoscrizioni sono fondamentali per la partecipazione, perché altri motivi sinceramente nessuno li ha sottolineati. Partecipazione e, su alcuni interventi che ci sono stati nella Commissione Decentramento, la Presidente Paoli diceva che erano tutti favorevoli; io ricordo invece ad esempio il Centro Sereno Regis, che ovviamente è un osservatorio importante della Città, invece, che era stato severissimo e aveva bastonato le Circoscrizioni dicendo che erano un Ente che non faceva partecipazione, che il più delle volte era, appunto, un centro di smistamento di mancette qua e là, ma che poi non svolgeva poi il vero ruolo di un processo democratico che porta a una decisione. Basta fare qualche esempio che abbiamo avuto in questi anni; io ho visto i dati delle assemblee pubbliche che sono state fatte dalle Circoscrizioni, ne hanno fatte in media una, a volte due all’anno. Quindi, tutta questa partecipazione delle Circoscrizioni, e quindi attualmente ne hanno otto, non c’è stata. In realtà, poi la partecipazione bisogna volerla, che non dipende dal numero delle Circoscrizioni, ma dalla volontà di farla; ad esempio, noi, a livello comunale, abbiamo fatto più partecipazione rispetto alle Circoscrizioni, basta citare la Consulta sull’Ambiente, la Consulta sulla Mobilità, l’interpellanza del cittadino, rispetto invece alle Circoscrizioni che, il più delle volte, quando si sono messe in mezzo hanno creato più disagi che il resto. Mi viene in mente la ciclabile di strada Antica di Collegno sul vecchio Biciplan doveva essere in via Servais poi la Circoscrizione si è messa in mezzo, ha preteso di farla in strada Antica di Collegno, il risultato qual è stato? Disastro, perché i cittadini del quartiere incavolati neri; adesso ovviamente la Circoscrizione dà la responsabilità al Comune dicendo che è stato il Comune, questo è un simbolo dei processi che ci sono stati in questi quattro anni tra la Circoscrizione e il Comune. Io, purtroppo, ho provato, anche nell’emendamento precedente, a sollecitare almeno un chiarimento da parte di chi prima appoggiava cinque Circoscrizioni e ha fatto un lavoro sui numeri, sui dati per cinque Circoscrizioni, poi è successo: questi cinque anni di difficoltà dell’Ente in cui si sono lamentati tutti i Presidenti di Circoscrizione per la carenza di personale, per le poche risorse, c’è la pandemia in corso, nonostante tutto si continua su otto Circoscrizioni e non c’è la volontà di discutere, ma nemmeno di rispondere nel merito, io non dico, almeno discutiamone, no, non si può più ridiscutere nemmeno rispondere nel merito, si deve andare avanti perché ormai si è deciso così, bisogna andare avanti. Io avevo fatto un appello alla Corte dei Conti, io non so se la Corte di Conti leggerà domani di questa notizia e prenderà seriamente una decisione di commissariare il nostro Ente vista la situazione, probabilmente non lo faranno, ma probabilmente ne avrebbero tutti gli appigli dal punto di vista giuridico e amministrativo, perché è palese la volontà di questo Consiglio Comunale di non dare seguito agli impegni che c’erano stati nel 2017; e quindi con questo emendamento, io lo ribadisco, cerco almeno nella parte descrittiva di evidenziare che c’è qualcosa che non torna e che bisogna rivedere quella decisione. Grazie. |