Interventi |
VERSACI Fabio Grazie, Presidente. Ma non mi dilungherò molto, come ho espresso già la mia opinione in merito alla discussione sullo Statuto, come ho già detto - lo provo a ripetere - quando si decide di cambiare l’assetto istituzionale di un Ente democratico, rappresentativo dei cittadini, bisogna andarci con i piedi di piombo. Che cosa vuol dire questo? Quando questo Consiglio comunale ha giustamente deciso di affidare questo compito alla Commissione Speciale Decentramento, e io ne ho fatto parte e ho lavorato, per un anno come è stato detto, attivamente, intensamente e ho imparato tantissime cose che, anche se avevo fatto il Consigliere di Circoscrizione, non le sapevo moltissime anche perché le regole erano state cambiate nello scorso mandato, in maniera maldestra secondo me, infatti ha portato anche... diciamo, quelle scelte del passato hanno anche influenzato le nostre scelte per forza di cose; con questo cosa voglio dire? Ad esempio, la scelta di mettere il taglio delle Circoscrizioni nel 2021 per me fu un’operazione politicamente sbagliata perché quel Consiglio comunale non riuscì a trovare un accordo vero e proprio per provare a riformare il Decentramento e, di fatto, ci siamo ritrovati in questo mandato che le Circoscrizioni diventavano 5 nel 2021, ma erano diventate 8 anche se nello scorso mandato la Commissione aveva detto che ne voleva 6, in Consiglio comunale qualcuno ne voleva 10, alla fine si è trovato l’accordo di 8 e ci siamo ritrovati in questo mandato con le regole cambiate, che non hanno funzionato in moltissimi aspetti, soprattutto a livello regolamentare, nelle Circoscrizioni... basta parlare con un Consigliere di Circoscrizione di Maggioranza, di Opposizione, il Presidente, i coordinatori e uno si rende conto di come quello è stato, secondo me, un grave errore. Venendo a noi, Presidente, io... ripeto, mi sono seduto in quella Commissione non con la casacca del Movimento 5 Stelle o della Maggioranza perché sennò non mi sarei neanche seduto lì, nel senso che cosa voglio cercare di far capire? Che se la Maggioranza aveva intenzione di portare a casa una sua riforma, secondo me sbagliava a farlo, si sedeva in una stanza, non convocava Commissioni e portava a termine una riforma con i propri voti e boh, aveva una Maggioranza e poteva farlo. Secondo me era sbagliato farlo in quel modo, abbiamo scelto un’altra via e in quella via lì è normale che ci si siede intorno a un tavolo e si ascoltano tutti, mi sembra del tutto evidente. Non ci sarà mai la riforma perfetta che piacerà a tutti, impossibile, e mi sembra totalmente impossibile anche a me, ci sono delle cose che non condivido ma non per questo mi permetto di non votare o votare contro... o di astenermi, nel senso che ho partecipato, ho cercato di portare i miei contributi; come sempre, quando si fa politica, si deve valutare il prodotto finale. Per me il prodotto finale è un buon prodotto finale che merita sicuramente il mio voto, anche se - ripeto - ci sono delle cose che non condivido totalmente ma che rispetto il lavoro di tutti, di tutti quelli che hanno fatto parte della Commissione e non solo, anche dei Presidenti di Circoscrizione, delle Circoscrizioni che abbiamo audito, dei cittadini che sono intervenuti e, secondo me, quello è una buona sintesi. Sulla questione dei costi, io non... cioè, non mi dilungherei troppo, io ho votato quel piano di interventi e lo rivoterei molto tranquillamente, e se ci sono da fare delle scelte difficili a livello economico, come magari cedere delle azioni di IREN, sono disposto a farlo; sulle questioni che riguardano l’assetto istituzionale dell’Ente, sono disposto a farlo se ho delle motivazioni davvero valide, non mi basta dire che si sarebbe risparmiato qualche... un milione di euro o due, adesso non so quant’è esattamente, e sinceramente non me la sento di farlo perché spesso ci confonde che le Circoscrizioni, l’istituzione... bisogna valutare l’istituzione e non chi rappresenta l’istituzione in quel momento perché, provo a fare un esempio banale, lo faccio su me stesso: quando Versaci faceva il Presidente del Consiglio rappresentava un’istituzione in quel momento lì, rappresentava il Consiglio comunale, magari è stato un pessimo Presidente del Consiglio comunale ma non vuol dire che, perché lui è stato un pessimo Presidente del Consiglio comunale allora il Consiglio comunale non deve esistere, perché spesso sento dire queste cose, che si citano magari aneddoti o cose che sono successe nelle Circoscrizioni, che non le si condivide, che hanno fatto degli errori che sono errori politici di gestione, e allora per quel motivo lì diciamo: “Allora la Circoscrizione 7, il Presidente Deri - lo cito, me lo posso permettere - è un cattivo Presidente, allora non servono a niente”. Io non ragionerei in questo modo perché se andiamo a chiedere magari in giro per la città, qualcuno può dire che questa... anzi, sicuramente qualcuno lo dirà, che questa Amministrazione è fallimentare, meglio che non ci sia niente. Bisogna stare attenti quando si fanno questi ragionamenti. Bisogna dare degli strumenti che, secondo me, sono stati dati con questo regolamento alle Circoscrizioni e anche ai cittadini che parteciperanno all’interno delle Circoscrizioni; vedo molte cose che io... facevano parte tra virgolette del programma della mia forza politica, le vedo all’interno e quindi per me è assolutamente votabile. Quindi io invito tutti a riflettere perché, davvero, quando si cambiano le regole bisogna andarci coi piedi di piombo e stare molto attenti, sennò poi si rischia davvero di fare danni irreparabili perché poi fare un danno irreparabile vuol dire che nel prossimo mandato, per cinque anni, c’è un danno irreparabile che non si può riparare in corso, quindi ci andrei molto cauto. Per questo motivo io, Presidente, voterò a favore della deliberazione. Grazie. |