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APPENDINO Chiara (Sindaca) Sì, sì. Ci sono. APPENDINO Chiara (Sindaca) Sì, grazie Presidente. Occorre una premessa che sicuramente le Consigliere conoscono ma che credo sia necessaria, e cioè che qui vengono invocati atti di un Consiglio Comunale, di un Consiglio Metropolitano dove è vero che il soggetto apicale è la stessa persona, ma è altrettanto vero che le Maggioranze sono diverse, e cioè nell’ambito del Consiglio Comunale, e quindi di conseguenza anche gli indirizzi programmatici e politici votati dai Consigli che appunto hanno i poteri in materia di indirizzo e controllo sono diversi, perché questa premessa? Perché risponderò ovviamente nel merito e per quanto riguarda il Consiglio Comunale, tutti gli atti che sono stati prodotti sono pienamente in coerenza con quanto votato in Consiglio Comunale, le linee programmatiche per cui è stata espressa una contrarietà evidente all’opera; per quanto riguarda invece il Consiglio Metropolitano, la composizione politica è differente, gli indirizzi consiliari e anche della Conferenza Metropolitana composta da tutti i Sindaci hanno portato ad effetti diversi. Comincio per quanto riguarda il Consiglio Comunale, e cioè gli atti legati all’Urbanistica appunto comunale, e cioè... do lettura per quanto riguarda... quanto mi ha scritto la dottoressa Gilardi, e cioè: “Si precisa che per quanto attiene alla tavola di progetto di PRG relativa al territorio comunale, trattandosi esclusivamente di destinazioni urbanistiche e non della modalità con la quale si esercita il sistema dei trasporti, deve essere rimandato alla pianificazione di settore la suddetta valutazione e specificazione, competenza che evidentemente è rimandata al PUMS.” Per quanto riguarda il servizio di pianificazione, quindi architetto Leonardi, si dice appunto che: “Per quanto riguarda la proposta tecnica del progetto preliminare e di revisione del Piano Regolatore di Torino in relazione a dichiarazioni relative alla (incomprensibile) specifica che tali dichiarazioni si riferiscono (incomprensibile) in riguardo esclusivamente al territorio di Torino, il riferimento anche cartografico al sistema di trasporto di carattere metropolitano e regionale non è rappresentato nella cartografia del Comune di Torino nell’ambito del PTPP in quanto fuori dalla giurisdizione amministrativa.” Per quanto concerne invece la materia metropolitana, è giusto ricordare che con riferimento agli argomenti dell’interpellanza in esame: “Si sintetizza di seguito sia quanto presente in alcuni documenti di programmazione strategica della Città Metropolitana che quanto è stato oggetto di mozioni presentate e discusse nel Consiglio o nelle Conferenza Metropolitana, e cioè una mozione presentata dai Gruppi consiliari Città di Città e Lista Civica per il Territorio, appunto in cui è stata espressa la volontà da parte del Consiglio Metropolitano di rimanere come Città Metropolitana all’interno dell’Osservatorio, c’erano stati 10 voti favorevoli di Città di Città e di Lista Civica per il Territorio, 8 contrari del Movimento 5 Stelle, che è il Gruppo rappresentato anche dalla sottoscritta politicamente. La mozione è stata approvata, per cui la Città Metropolitana a differenza del Comune era all’interno dell’Osservatorio. Per quanto riguarda l’indirizzo politico che ha espresso sempre il Consiglio Metropolitano sulla questione del TAR nella realizzazione dell’opera, la mozione è passata appunto in Conferenza Metropolitana con 193 voti a favore, 14 non partecipanti, 9 astenuti... scusatemi, 193 presenti, 169 favorevoli. Quindi questo è l’indirizzo che ha espresso il Consiglio o comunque l’ente metropolitano. Quindi, per rispondere alla domanda: in considerazione di quanto definito dall’organo metropolitano, sono due sostanzialmente gli elementi che fanno riferimento alla programmazione dell’opera e quindi c’è un Piano strategico metropolitano 2018-2020 in cui si fa riferimento in realtà in generale ai collegamenti europei, e poi c’è invece il Piano territoriale di coordinamento dove c’è la parte che riguarda sostanzialmente anche l’area speciale di (incomprensibile). La nota è molto lunga, con tutti i riferimenti, quindi io la darei... come dire, la consegnerei tramite segreteria alle Consigliere che hanno fatto l’interpellanza; è evidente che il Comune di Torino e la Maggioranza del Consiglio Comunale di Torino ha dato un indirizzo che è stato pienamente rispettato e che io condivido; è altrettanto evidente che invece la Città Metropolitana in questo paradosso, se si vuol dire, dove la stessa persona rappresenta due enti ma dove ha due indirizzi politici diversi, frutto anche di composizioni politiche diverse, ha rispettato un indirizzo che è diverso da quello che ha... per cui ha dato indicazione il Consiglio Comunale. Darei poi al Presidente la documentazione perché sono tutte note tecniche che riguardano appunto i riferimenti chiesti dalle Consigliere alla Presidenza, oppure la possiamo girare noi direttamente alle Consigliere interpellanti. Grazie. |