Interventi |
LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Passerei all’interpellanza successiva, se abbiamo sempre la disponibilità della Sindaca, procederei con le sue. APPENDINO Chiara (Sindaca) Sì, sì. Ci sono. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Bene, grazie Sindaca. La successiva è la n. mecc. 202002006/002: “No TAV nelle dichiarazioni Sì TAV nelle delibere” LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Quest’interpellanza è stata presentata il 23 settembre dalle colleghe Artesio e Pollicino. Prego, Sindaca Appendino. APPENDINO Chiara (Sindaca) Sì, grazie Presidente. Occorre una premessa che sicuramente le Consigliere conoscono ma che credo sia necessaria, e cioè che qui vengono invocati atti di un Consiglio Comunale, di un Consiglio Metropolitano dove è vero che il soggetto apicale è la stessa persona, ma è altrettanto vero che le Maggioranze sono diverse, e cioè nell’ambito del Consiglio Comunale, e quindi di conseguenza anche gli indirizzi programmatici e politici votati dai Consigli che appunto hanno i poteri in materia di indirizzo e controllo sono diversi, perché questa premessa? Perché risponderò ovviamente nel merito e per quanto riguarda il Consiglio Comunale, tutti gli atti che sono stati prodotti sono pienamente in coerenza con quanto votato in Consiglio Comunale, le linee programmatiche per cui è stata espressa una contrarietà evidente all’opera; per quanto riguarda invece il Consiglio Metropolitano, la composizione politica è differente, gli indirizzi consiliari e anche della Conferenza Metropolitana composta da tutti i Sindaci hanno portato ad effetti diversi. Comincio per quanto riguarda il Consiglio Comunale, e cioè gli atti legati all’Urbanistica appunto comunale, e cioè... do lettura per quanto riguarda... quanto mi ha scritto la dottoressa Gilardi, e cioè: “Si precisa che per quanto attiene alla tavola di progetto di PRG relativa al territorio comunale, trattandosi esclusivamente di destinazioni urbanistiche e non della modalità con la quale si esercita il sistema dei trasporti, deve essere rimandato alla pianificazione di settore la suddetta valutazione e specificazione, competenza che evidentemente è rimandata al PUMS.” Per quanto riguarda il servizio di pianificazione, quindi architetto Leonardi, si dice appunto che: “Per quanto riguarda la proposta tecnica del progetto preliminare e di revisione del Piano Regolatore di Torino in relazione a dichiarazioni relative alla (incomprensibile) specifica che tali dichiarazioni si riferiscono (incomprensibile) in riguardo esclusivamente al territorio di Torino, il riferimento anche cartografico al sistema di trasporto di carattere metropolitano e regionale non è rappresentato nella cartografia del Comune di Torino nell’ambito del PTPP in quanto fuori dalla giurisdizione amministrativa.” Per quanto concerne invece la materia metropolitana, è giusto ricordare che con riferimento agli argomenti dell’interpellanza in esame: “Si sintetizza di seguito sia quanto presente in alcuni documenti di programmazione strategica della Città Metropolitana che quanto è stato oggetto di mozioni presentate e discusse nel Consiglio o nelle Conferenza Metropolitana, e cioè una mozione presentata dai Gruppi consiliari Città di Città e Lista Civica per il Territorio, appunto in cui è stata espressa la volontà da parte del Consiglio Metropolitano di rimanere come Città Metropolitana all’interno dell’Osservatorio, c’erano stati 10 voti favorevoli di Città di Città e di Lista Civica per il Territorio, 8 contrari del Movimento 5 Stelle, che è il Gruppo rappresentato anche dalla sottoscritta politicamente. La mozione è stata approvata, per cui la Città Metropolitana a differenza del Comune era all’interno dell’Osservatorio. Per quanto riguarda l’indirizzo politico che ha espresso sempre il Consiglio Metropolitano sulla questione del TAR nella realizzazione dell’opera, la mozione è passata appunto in Conferenza Metropolitana con 193 voti a favore, 14 non partecipanti, 9 astenuti... scusatemi, 193 presenti, 169 favorevoli. Quindi questo è l’indirizzo che ha espresso il Consiglio o comunque l’ente metropolitano. Quindi, per rispondere alla domanda: in considerazione di quanto definito dall’organo metropolitano, sono due sostanzialmente gli elementi che fanno riferimento alla programmazione dell’opera e quindi c’è un Piano strategico metropolitano 2018-2020 in cui si fa riferimento in realtà in generale ai collegamenti europei, e poi c’è invece il Piano territoriale di coordinamento dove c’è la parte che riguarda sostanzialmente anche l’area speciale di (incomprensibile). La nota è molto lunga, con tutti i riferimenti, quindi io la darei... come dire, la consegnerei tramite segreteria alle Consigliere che hanno fatto l’interpellanza; è evidente che il Comune di Torino e la Maggioranza del Consiglio Comunale di Torino ha dato un indirizzo che è stato pienamente rispettato e che io condivido; è altrettanto evidente che invece la Città Metropolitana in questo paradosso, se si vuol dire, dove la stessa persona rappresenta due enti ma dove ha due indirizzi politici diversi, frutto anche di composizioni politiche diverse, ha rispettato un indirizzo che è diverso da quello che ha... per cui ha dato indicazione il Consiglio Comunale. Darei poi al Presidente la documentazione perché sono tutte note tecniche che riguardano appunto i riferimenti chiesti dalle Consigliere alla Presidenza, oppure la possiamo girare noi direttamente alle Consigliere interpellanti. Grazie. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) Grazie a lei. Collega Artesio, prego a lei la parola. ARTESIO Eleonora Grazie. Ringrazio la Sindaca e nel contempo premetto subito di volerla rassicurare rispetto al fatto che l’interpellanza non era orientata a comprendere la sua personale coerenza, la Sindaca della Città di Torino è molto importante e non così importante, quanto invece ai miei occhi lo è la coerenza con gli indirizzi espressi dall’assemblea elettiva del Consiglio Comunale. E quindi di questo chiedevo conto nel momento in cui la Sindaca invece ha incarico come Giunta di ottemperare quegli indirizzi e contemporaneamente ha in carico la responsabilità delle proposte di deliberazione di Giunta tra le quali la proposta tecnica del progetto preliminare di revisione del Piano Regolatore Generale della Città. In sintesi io ho capito questo: dato che la proposta tecnica del progetto preliminare non ha allegate le cartografie territoriali che individuano il percorso relativo alla linea TAV e dato che l’eventuale coordinamento si configurerà in modo più puntuale all’interno del PUMS, allora la proposta tecnica è liberata da qualunque principio di coordinamento e di coerenza rispetto agli indirizzi del Consiglio Comunale. Non ci sono le cartografie allegate, ci sarà il PUMS, quindi noi non abbiamo fatto nulla. Dall’altro lato, la Sindaca nel doppio ruolo di Sindaca della Città di Torino vincolata agli indirizzi del Consiglio Comunale, ma anche sottoposta a quelli che la vedono minoritaria della Città Metropolitana, dice: “Non posso far altro che prendere atto delle espressioni del Consiglio della Città Metropolitana” e da questo punto di vista evidentemente ritiene di non poter far altro, traducendo di iscrivere nella delibera del Consiglio Comunale il principio di prescrizione con i contenuti e le prescrizioni dei Piani territoriali di Regione e Città Metropolitana, perché questo era scritto nella deliberazione di proposta tecnica preliminare del PRG. Ora siamo entrambe, credo, ma tutti coloro che fanno parte dell’assemblea consiliare che ci ascoltano, sufficientemente esperti per comprendere che quando un obiettivo politico viene giudicato essenziale e rilevante, lo si persegue anche affiancando a un eventuale ipotetico obbligo formale di coerenza con gli indirizzi delle istituzioni sovrastanti, cioè Regione e Città Metropolitana, lo si accompagna con un atto esplicativo di come ci si comporterà rispetto a quella coerenza che nella delibera è data per inevitabile, ma che sul piano politico si può ritenere di rendere flessibile in ordine alle valutazioni politiche del Consiglio Comunale. Quindi non è rassicurante l’espressione formalmente regolare che la Sindaca qui mi ha dato, ma se non avessi sufficienti ragioni di certezza rispetto alle dichiarazioni rese, ne troverei di ulteriori rispetto alle mancate risposte alla mia interpellanza, perché vede al punto 2) dell’interpellanza io chiedevo se lei avesse richiesto un parere della Commissione di esperti incaricata dal Comune di Torino relativamente al tema TAV esattamente su come uscire da questa situazione di presunto vincolo di subordinazione agli indirizzi di programmazione territoriale di altri Enti rispetto alla volontà della Città o della sua Maggioranza relativamente al tema dell’alta velocità. Ma mi risulta, per averlo espressamente verificato, che la Commissione di esperti di cui abbiamo avuto piacere di ascoltare le valutazioni professionali in tante audizioni di Commissione consiliare comunale, non sia stata affatto interpellata su questo tema, cioè di come il Piano Regolatore Generale nella sua proposta tecnica di revisione potesse o meno conciliarsi con gli indirizzi degli Enti sovraordinati su questo tema, non sia stata quella Commissione di esperti minimamente interpellata e quindi non abbia potuto esprimere parere, il che è curioso, ripeto, soprattutto in ragione del fatto che abbiamo avuto tutti il piacere di conoscere le loro competenze e i loro giudizi in ripetute sedi di audizione. In ultimo, voglio aggiungere un fatto che mi pare altrettanto curioso, e che dal mio punto di vista di una lettura forse maliziosa introduce qualche dubbio rispetto alla fermezza dei comportamenti dell’Amministrazione intesa come Sindaca e intesa come Giunta, il fatto che questo Consiglio Comunale aveva iscritto al proprio Ordine del Giorno dal 1° luglio un documento a prima firma del Consigliere Malanca, quindi della Maggioranza, che assolutamente si è spesa nell’esprimere la propria posizione politica sulla linea TAV Torino - Lione e mi ha vista, seppure in modo non rilevante perché evidentemente è irrilevante il mio giudizio e la mia partecipazione convenire sulle loro valutazioni anche quando queste erano scomode rispetto a quello che accadeva in città, ebbene quell’ordine del giorno che ripropone delle analisi anche di tipo finanziario e di prospettiva sull’utilità dell’opera dal 1° luglio non è mai stata discussa, e non è colpa del Consiglio Comunale perché ricordo espressamente il numero di volte in cui il primo firmatario ha richiesto il rinvio in assenza della Sindaca, trattandosi di una documentazione sì rilevante da dover prevedere la presenza della Sindaca per il massimo coinvolgimento della rappresentanza del Comune. Quindi è ovvio che quest’interpellanza era stata presentata non per conoscere degli aspetti formali, ma per verificare i comportamenti politici. Mi pare altrettanto ovvio, dalla risposta ricevuta, che i comportamenti politici sono improntati al galleggiamento nel non conflitto con gli altri livelli istituzionali rispetto a una presentazione pubblica di ordini del giorno che ripresentano la linea della... di continuità rispetto all’opposizione al TAV e che servono alla parte politica, non a quella Amministrativa, di continuarsi a presentare con queste credenziali anche nei confronti della popolazione dei movimenti che negli anni e nei decenni hanno ripetutamente espresso la loro contrarietà. Prendo atto, è una di quelle modalità, come dire, della vecchia politica che qualcun altro imputava e che mi pare adesso ben rappresenti. L’interpellanza, per quel che mi riguarda, è discussa. LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario) La ringrazio, collega Artesio. |