Interventi |
GIUSTA Marco (Assessore) Sì, Presidente, buongiorno, ci sono. GIUSTA Marco (Assessore) Grazie, Presidente. Ringrazio anche gli interpellanti perché questo è un tema molto interessante, di sviluppo, soprattutto di progettualità e di visione per la nostra Città. Faccio solo una piccola premessa: il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, il Ministro delle Economie e Finanze, il Ministro per i Beni e le Attività culturali e il turismo hanno firmato il Decreto interministeriale attuativo del programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, di cui alla Legge 160/2019 in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Non so se io…, questa è una risposta che avevo preparato, anzi gli uffici avevano preparato per la scorsa settimana, non so se nel frattempo è già uscito in Gazzetta Ufficiale, ma comunque siamo nei tempi. Questo Decreto mette a disposizione dei Comuni capoluoghi delle Città Metropolitane e delle Regioni risorse per oltre 853 milioni di euro per gli anni 2020/2033 destinati al programma innovativo per l’abitare al fine di concorrere alla riduzione del disagio abitativo, culturale e alla coesione sociale. Quando il bando sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale da quel momento partirà la procedura che prevede un periodo di 120 giorni per presentare le candidature. Con la pubblicazione del bando saranno anche chiare le modalità di presentazione delle domande. Ciò che è chiaro adesso in virtù dei criteri di valutazione delle proposte è che il tema della residenza riveste un carattere centrale, quindi per ogni proponente è possibile presentare fino a tre proposte di candidatura con la richiesta di un contributo di 15 milioni di euro per ogni proposta o, se è possibile, di provvedere alla definizione di una proposta strategica fino a 100 milioni. Questo forse è ancora un po’ da comprendere e lo comprenderemo nel momento in cui uscirà il bando. Alla luce di questo quadro la Città ha avviato una ricognizione al fine di raccogliere tutti gli elementi necessari a costruire tre programmi che rispondono ai criteri del bando, secondo un approccio integrato e non settoriale e che insistono su tre ambiti con caratteristiche di criticità. Questa è un’applicazione di quanto previsto dal Decreto che prevede che le imposte siano realizzate attraverso un insieme di interventi misura anche tra loro coerenti e funzionalmente connessi e che insistono in ambiti che si trovino in situazioni di disagio abitativo e socio-economico non dotate di un adeguato equipaggiamento urbano locale. La ricognizione avrà il compito di individuare le tre aree di oggetto della proposta a partire dall’osservazione fatta dai diversi servizi alla città in modo da garantire l’approccio multisettoriale di cui si è detto tenendo in conto la priorità di quanto emerge appunto il tema della edilizia sociale. La redazione delle proposte sarà poi seguita da una unità che avrà il compito di coordinare le diverse aree della città interessate dalle azioni contenute nelle proposte in modo da costituire quell’insieme organico di interventi e misure tra loro coerenti e funzionalmente connessi di cui dicevamo prima. L’obiettivo è quello di dare risposte durature anche attraverso l’adozione di strumenti e modelli innovativi volti a ricercare le migliori soluzioni sotto i vari aspetti che caratterizzano i processi di rigenerazione e facilitare percorsi di condivisione e partecipazione. In questo caso, ad esempio, strumenti quali offerti dal Regolamento 391 sulla gestione condivisa dei Beni comuni possono rappresentare un importante strumento operativo. Inoltre è stata già avviata l’interlocuzione con la Città Metropolitana per il coordinamento delle attività, che rappresenterà delle proprie proposte affiancandolo a quelle della Città e sarà avviata una collaborazione per verificare in modo da presentare in modo congiunto un progetto pilota ad alto rendimento. Aggiungo, e con questo chiudo, che tutto questo inquadramento di progettualità e di visione deve inserirsi a mio avviso obbligatoriamente all’interno di una prospettiva un po’ più ampia che mette insieme anche la riprogettazione dei fondi Pon Metro che appunto avvengono quest’anno, del Next Generation EU ovvero quei fondi che arrivano ancora di più dall’Unione Europea in merito a questa situazione critica all’interno della quale stiamo vivendo e se posso aggiungere ancora all’interno magari di una prospettiva condivisa, di una rivisitazione di un piano o di un progetto periferie, che il mio Assessorato sta cercando di presentare e che presenterà spero in breve tempo al Consiglio Comunale. Mi fermo qua. |