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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 26
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-02144
FORME ALTERNATIVE DI COMMERCIO SU AREA PUBBLICA A COMPLETAMENTO DELLE FORME MERCATALI: INDIVIDUAZIONE POSTEGGI SINGOLI ESISTENTI SUL TERRITORIO CITTADINO.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Prego, Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Sì, grazie, Presidente. Allora, questa delibera, per certi versi, va a fotografare tutta
un’intera categoria che si muove, da paninari a fiorai, ed è, credo, già un piccolo passo
in avanti. Io qualche settimana fa - l’Assessore credo lo ricorderà e può confermarlo -,
laddove era avvenuto il primo decreto di restrizioni, quello, sostanzialmente, che
restringeva la circolazione e anche la disponibilità all’apertura di attività commerciali,
con, sostanzialmente, il primo coprifuoco dalle 22.00 alle 05.00 di mattina, avevo
chiamato telefonicamente l’Assessore, proprio perché ero stata raggiunta da tutta una
serie di segnalazioni, che erano nella fattispecie la categoria dei paninari, che già da
settimane, sostanzialmente, è rimasta fuori proprio dalla possibilità di poter operare e
lavorare, perché sono categorie particolari, anche se all’interno del settore commerciale,
che lavorano sostanzialmente nelle ore notturne e quindi, diciamo così, il panico che si
era venuto a formare all’interno di questa categoria, che, devo dire, si protrae fino ad
oggi, è importante. Avevo quindi sollecitato l’Assessore in tal senso, abbiamo fatto una
chiacchierata telefonica e avevo annunciato all’Assessore che avrei presentato
un’interpellanza, che è già protocollata e che sarà oggetto della discussione consiliare
calendarizzata per il 23 di novembre. Questa delibera va a fare un po’ un lavoro di
verifica rispetto a questi settori, cosa che, Assessore, ho fatto anche io, come lavoro
personale, prima di protocollare l’interpellanza come Gruppo Consiliare e devo dire che
è un passettino avanti, perché anche io avevo riscontrato, nelle mie verifiche, che c’era
tutta una serie di posteggi, e sostanzialmente, per quanto riguarda i paninari, 32, sulla
città di Torino, regolari, e poi anche tutta una serie di presenze irregolari che si
muovevano sulla città. Quindi, benissimo è un passo in avanti. Che poi il Covid talvolta
diventa anche un elemento positivo per andare ad indagare su alcune situazioni che, per
una serie di questioni, a volte comprensibili, a volte molto meno, non si vanno ad
indagare, restano un po’ così congelate e un po’ lasciate a se stesse, ecco, anche le
tragedie, probabilmente, hanno la loro parte di conseguenza diretta o indiretta positiva.
È brutto dirlo, però talvolta, spesso, all’interno dell’Amministrazione, all’interno della
politica, purtroppo, i fatti testimoniano anche questo tipo di esperienze.
Detto questo, però, Assessore, mi aggrego un po’ agli interventi che mi hanno
preceduto, in quanto io ho letto velocemente la delibera, non sono iscritta in III
Commissione e quindi ho avuto modo, sostanzialmente, non di ascoltare
(incomprensibile) della delibera, ma di leggerla: manca proprio quel pezzetto che,
sostanzialmente, era stato anche concretamente parte della mia istanza nel chiamarla e
nel confrontarmi con lei e cioè quali sono le azioni concrete che possiamo mettere in
campo anche noi, come Città di Torino, per tutta quella serie di categorie, in questo caso
i paninari, che sostanzialmente (incomprensibile) restrizioni restano completamente
fuori dalla possibilità di lavorare, anche attraverso delle condizioni di restrizioni date...
non so, penso allo sport, piuttosto che ad una serie anche di possibilità che altre realtà
commerciali hanno, proprio perché comunque, laddove il lavoro si concentra nelle ore
notturne, anche a livello organizzativo diventa davvero complicato riuscire a mettere in
campo delle contromisure che partano dall’autodeterminazione di queste realtà. Oggi
siamo in zona rossa, quindi, tra l’altro, abbiamo anche superato quella condizione,
purtroppo, tutto cambia in maniera molto veloce e i tempi, invece, anche di discussione
delle istanze dei Consiglieri Comunali - giustamente o non giustamente, questa non è
una valutazione che voglio fare in questo momento - devono seguire tutto l’iter
ordinario del Regolamento Comunale e quindi, sostanzialmente, l’interpellanza però
non è stata discussa, manca questo pezzettino. Cioè, in questa delibera c’è la volontà di
fotografare e anche di andare di nuovo a regolamentare la possibilità lavorativa
all’interno di una condizione normata e quindi istituzionale e quindi legale, bene, è un
piccolo passettino in avanti. Mi riservo di pensare che anche io, attraverso le mie
sollecitazioni, ho potuto smuovere o comunque sollecitarla in tal senso. Dopodiché mi
riserverei di votare oggi questa delibera, perché sostanzialmente non ritrovo, oltre la
regolamentazione normativa per mettere un po’ di chiarezze in mano a coloro che sono
all’interno e hanno i permessi, quindi all’interno delle normative, hanno i permessi per
poter operare, a coloro che invece operano in maniera abusiva, non c’è un passetto in
più. Quindi, anche io non sono nella condizione di poter votare questa delibera, se
volete votarla in questo momento. Se invece l’Assessore ci dà la disponibilità di poter
discutere la prossima..., il prossimo Consiglio nel merito di alcune mancanze che io
registro all’interno di questa delibera, considerando anche gli interventi che mi hanno
preceduto, non sono la sola, mi pare di avere registrato, io posso anche dare la mia
disponibilità, Assessore, laddove si riesce a trovare una comunione di intenti, nel
(incomprensibile) per difendere anche queste categorie all’interno delle iniziative, degli
interventi concreti della Giunta Comunale, potrei anche pensare di ritirare poi
quell’interpellanza, però questo non può avvenire oggi. Non può avvenire oggi perché,
sostanzialmente, tutti quelli che sono i punti dell’impegna o comunque delle proposte
all’attenzione del Consiglio, c’è sicuramente un passo in avanti, bene, siamo nella
direzione giusta di questa delibera, perché iniziamo a..., insomma, sostanzialmente, si
sono messe le mani e si stanno definendo tutta una serie di parametri per definire con
certezza chi sta dentro i permessi e chi sta fuori, quindi è un passo in avanti, però manca
un pezzetto e cioè, come rispondiamo a quelle realtà che, sostanzialmente, da oltre un
mesetto hanno denunciato la loro condizione di difficoltà. Ricordo, durante la telefonata
con l’Assessore, in quella condizione di primo decreto di restrizione, avevo anche
proposto, magari un permesso straordinario per cambiare le fasce orarie, sia per
permettere a coloro, quindi agli interessati, di poter operare di giorno, considerando le
restrizioni e il coprifuoco notturno. Abbiamo superato anche quella condizione, quindi,
se vogliamo approfondire al meglio l’intera delibera e ritrovarci il prossimo lunedì, io
do la mia disponibilità anche a cooperare laddove quello che è in capo poi a noi
Consiglieri, magari produrre anche degli emendamenti, ma comunque disponibile alla
collaborazione. Così, ad oggi, no, non sono nella condizione, proprio per tutte le
segnalazioni che mi hanno raggiunto, a votare (incomprensibile) la delibera.

SICARI Francesco (Presidente)
Adesso ho il Presidente Russi. Prego.

RUSSI Andrea
Sì, grazie, Presidente. io sarò molto breve. È tutto molto interessante, devo dire, però il
discorso è che, tutte queste questioni sono state sollevate stamattina in Commissione,
c’è stato il tempo di discutere, il tempo per discutere alcune questioni nella
Commissione. È un’ottima delibera, a mio giudizio, che va a regolamentare tutta una
serie di situazioni che, al momento, avevamo bisogno, appunto, di una nuova
regolamentazione e di questa nuova delibera. Direi che il voto…, l’indicazione del
Gruppo è quella di andare avanti, di non fermarci e di votare, ovviamente,
favorevolmente a questa delibera. Ringrazio l’Assessore Sacco e soprattutto gli uffici
per il grande lavoro svolto, anche in questo caso. Grazie mille.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Io non ho altre richieste di intervento da parte dei Consiglieri. Prego,
Consigliera Scanderebech.

SCANDEREBECH Federica
Se ho capito bene, se quindi mandiamo in votazione l’atto, interverrei, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Credo che la volontà sia quella di portare avanti, in votazione, l’atto. Non ho avuto
comunicazioni…

SCANDEREBECH Federica
Quindi non lo chiediamo alla Giunta? Cioè il valore che ha detto Russi è di andare
avanti, è così?

SICARI Francesco (Presidente)
L’ho già chiesto all’inizio, dopodiché, noi stiamo facendo una discussione, quindi chi
vuole… chi interviene oggi non interverrà la prossima settimana, se dovesse essere
rinviato, o si rinvia subito, prima della discussione o non si rinvia.

SCANDEREBECH Federica
Va bene, Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Prego.

SCANDEREBECH Federica
Allora continuo con il mio intervento, grazie. Chiedo scusa se ho fatto un po’ di
confusione. Bene, oggi quindi..., intanto verbalizzo questo, come dire, atto di forzatura
che la Maggioranza ci chiede. Sicuramente me ne ricorderò quando successivamente, in
altri Consigli Comunali, sarò chiamata ad esprimermi in determinate maniere, perché
credo che, ogni tanto, un po’, come dire, di respiro alla Minoranza ci voglia anche
nell’accettare quello che ha da dire o che ha da suggerire, penso, soprattutto perché da
parte mia personale, raramente, quasi per niente, c’è polemica, quando si vuole scendere
direttamente sui temi, è un po’ brutta questa chiusura che ci viene fatta quest’oggi.
Scendo nel merito. Allora, intanto ripercorrerò alcune risposte che mi sono state date
questa mattina, per farvi capire i concetti che mi lasciano dei dubbi, dei dubbi seri e
secondo me, importanti. Intanto un dubbio sulla concorrenza, perché stamattina facevo
l’esempio di chi svolge, ad esempio, con un’“Ape” itinerante, che ogni ora cambia
isolato, ma vende questi fiori vicino ad una nota chiesa, di cui non farò il nome, perché
non voglio puntare il dito su nessuno, ma voglio fare un esperimento concreto, per far
capire cosa intendo io per concorrenza, in questa delibera e in questa circostanza,
nell’esempio che farò, questo commercio itinerante che fa quest’“Ape” può andare in
contraddizione con quanto viene scritto nella delibera, ossia che coloro che vogliono
una sede fissa, dovranno vincolare questa sede a 500 metri da fiorai già esistenti o da
situazioni già esistenti e già permesse in precedenza. Quindi, sicuramente, a parer mio
c’è un problema di concorrenza con coloro che, ad esempio, fanno questo commercio
itinerante. Quindi, come vogliamo valutare questo commercio itinerante dello stesso
oggetto in questa delibera? Perché stamattina, sinceramente, l’Assessore ha risposto
dicendo: “Beh, quello è itinerante, dopo ogni ora si muove, si sposta, qual è il
problema?”. Il problema sussiste, perché si può spostare dove vuole, non è vincolato in
nessuna maniera e, idealmente, potrebbe anche spostarsi nelle adiacenze di chi, invece,
ha pagato, secondo questa delibera, un permesso momentaneo nei giorni che vengono
detti festivi. Successivo tema. Il successivo tema è un tema che poneva anche il collega
Lavolta: i giorni festivi. I giorni festivi, le festività, sono elencate alcune festività in
delibera, ma siamo sicuri che non si debbano, magari, mettere altre festività o
quant’altro? Perché viene data un’idea abbastanza generale e non chiusa. Quindi, cioè,
noi in delibera non stiamo dettagliando esattamente, o forse non vogliamo dettagliare
esattamente questi giorni festivi quali sono. In più, come diceva il collega, vi è una
variante, perché uno, per tre giorni, a cavallo con quel giorno festivo, può richiedere e
avere l’autorizzazione, ma all’interno dell’anno quanti giorni uno può avere poi alla
fine, quell’autorizzazione? Questo entra tutto in una dinamica di concorrenza, con tutti
gli altri che invece hanno dei permessi annuali o chi, appunto, ha un commercio
itinerante e che quindi ha delle tempistiche da rispettare e quant’altro. Altra
considerazione, scendevo nel dettaglio in maniera operativa, infatti, chiedevo quali
fossero le tariffe e quali fossero le mappature. Mi veniva detto, stamattina, che le tariffe
erano ancora da calcolare e le mappature non venivano date dal Comune, nel senso che,
mi veniva detto: “La persona che vuole il permesso sarà lui ad indicare una zona,
saremo noi a dire se quella zona va bene, oppure no, e a valutare quei 500 metri”.
Allora, a parere mio, bisogna già a priori, dare una mappatura, per far capire a chi vuole
chiedere l’autorizzazione, dove si può porre, perché se no poi questo modo di richiedere
l’autorizzazione, può far sì a lungaggini e a far sì che la persona, magari, venga due o
tre volte nello stesso ufficio, a chiedere la pratica e poi, banalmente, è solo una perdita
di tempo, senza sapere poi nella realtà le tempistiche per avere questa pratica e
quant’altro. Ultimo tassello, e non ultimo, io volevo capire, questo è un aspetto che mi
sarebbe piaciuto affrontare in un’ipotetica, anche, mozione di accompagnamento, oltre
agli aspetti che ho citato poc’anzi, non mi è chiaro il fine ultimo che si vuole percorrere.
Nel senso, allora, noi sappiamo perfettamente che il Comune ha degli strumenti per
multare chi non è a norma, in questo caso, quali sono le sanzioni che possono derivare?
E quali sono le sanzioni che possono derivare a chi non sottostà a tale delibera e a tale
input? Sappiamo perfettamente che vi sono venditori di rose a tutti i semafori,
soprattutto in circostanza di quelle festività, sarebbe stato utile che l’Amministrazione,
anche all’interno di questa delibera, potesse creare uno strumento per multare tutti
coloro che sono ancora di più in questa circostanza, in concorrenza, ma soprattutto
abusivi in termini di vendita, in un’azione che, assolutamente, non possono fare, e
soprattutto, ma loro non entrano in concorrenza con quello che stiamo, in questo
momento, normando? Quindi, a livello generale, io, purtroppo, in questo momento, non
sono nelle condizioni di sentirmi in grado di votare questa delibera. E’ sicuramente una
delibera che pone, come dire, delle soluzioni, in parte a delle problematiche che esistono
e che non sono normate, quindi che ben venga, però in questa delibera, secondo me, si
poteva inserire ancora qualcosa di più, ma soprattutto dare all’Amministrazione degli
strumenti più incisivi, anche per sanzionare tutte le situazioni che dentro questa delibera
non vengono comprese ed entrano in concorrenza con, appunto, il commercio e con chi
paga annualmente e stabilmente delle postazioni fisse. Quindi, l’idea, magari, poteva
essere quella di prevedere delle giornate in più o in meno, con una tariffa che fosse
percentualmente diversa, e quindi, magari, incentivare chiaramente molto di più chi
prende un permesso annuale stabile, ad esempio, rispetto a chi, invece, lo prende una
tantum, ne fa una richiesta una tantum. Quindi, per questo motivo io, Presidente, mi
avvarrò di fare dichiarazione di voto successivamente. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Ordine dei Lavori del Vicepresidente Lavolta. Prego. Vicepresidente Lavolta?

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Sì, chiedo scusa, non riuscivo ad attivare il microfono.

SICARI Francesco (Presidente)
Si figuri.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
No, non è un Ordine dei Lavori. A questo punto intervengo anch’io, se me lo consente,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Certo, certo, è sua facoltà.

LAVOLTA Enzo (Vicepresidente Vicario)
Allora, semplicemente per ribadire quanto detto questa mattina. C’è un passaggio della
delibera, a pagina 6, che adesso cercherò di riprendere, che suona piuttosto ambiguo e
quindi ci tengo che rimanga a verbale, in modo tale che si sappia e anche chi ci ascolta,
più in generale chi leggerà e rileggerà i verbali, possa prendere atto del fatto che il
Presidente della Commissione Consiliare che ha, questa mattina, organizzato i lavori,
non trova utile svolgere, secondo me, il necessario approfondimento, perché ce lo
spiegherà lui intervenendo, perché non mi convince il fatto che sia solo una buona
delibera. Il fatto che sia una buona delibera l’abbiamo detto… l’abbiamo detto tutti, ma,
dicevo, scusatemi, nel frattempo stavo recuperando la pagina. Ecco, a pagina 6 si dice
una cosa molto semplice, ripeto, purtroppo, le stesse cose che ho detto questa mattina. È
possibile, per coloro i quali non sono oggetto, diciamo, dell’assegnazione degli allegati
alla delibera, in particolare coloro che vendono fiori, ma non hanno una concessione,
quindi non sono vincolati ad una porzione di suolo pubblico, così come disciplinato nel
resto della delibera, è possibile vendere fiori in questa città ed è possibile farlo in modo
estemporaneo, o meglio in occasione di alcune ricorrenze. Quello che noi chiedevamo
era, semplicemente, di definire quali ricorrenze, perché altrimenti non si capisce sulla
base di quale criterio l’Amministrazione dovrebbe concedere questa eccezionale
autorizzazione. Infatti la delibera, cito testualmente, dice: “Considerato che nel corso di
particolari ricorrenze e festività, quali: il 14 febbraio, l’8 marzo, la Domenica delle
Palme, la Festa della mamma, eccetera”, dice la delibera, “si assiste ad un significativo
aumento della presenza di operatori commerciali che vendono fiori…, si ritiene
opportuno prevedere la possibilità di richiedere l’assegnazione, per un periodo non
superiore a tre giorni, di un’area pubblica da adibire a posteggio temporaneo, della
dimensione di 10 metri quadrati, e ad una distanza di almeno 500 metri dalle altre
attività commerciali”. Cioè questa delibera, sostanzialmente, sta dicendo che, una volta
approvata, io, Enzo Lavolta, che vendo fiori, posso, sottoponendo all’attenzione
dell’Amministrazione una richiesta, in occasione di una di queste festività, ma anche
altre, perché tanto non è specificato quale, sicuramente la Festa della Mamma,
sicuramente la Domenica delle Palme, sicuramente l’8 marzo, ma il 1° maggio? Boh.
Tutti i Santi? Boh, non è dato saperlo, io posso avanzare una richiesta di occupazione di
suolo pubblico e di vendita temporanea per tre giorni. Allora, la prima domanda che mi
sono fatto ed ho fatto all’Amministrazione: “Ma tre giorni in tutto l’anno?” “No, tre
giorni per ciascuna festività”. Allora ho detto, scusate, siccome da calendario, io ne
conosco, vado a memoria e non sono un esperto di festività, almeno 11, 3 per 11 sono
33 giorni. Quindi io, teoricamente, potrei avere diritto ad una concessione per 33 giorni.
“Sì”, mi è stato risposto: “Ma tanto c’è una discrezionalità degli uffici, nel senso che
saranno gli uffici a decidere se sono rispettati i 500 metri, ma anche…”, ed è questa la
cosa che io avevo chiesto di approfondire, “… ma anche di interpretare qual è la
festività”. Allora, sul punto mi ero, semplicemente, permesso di chiedere, di togliere
l’eccetera nella delibera e di indicare le altre festività, quelle a cui… quelle, diciamo,
note, sono 11, non sono tantissime. Mi è stato risposto che, sicuramente, tra le festività
c’è anche il Ferragosto, “Ma a Ferragosto nessuno ha mai fatto richiesta”. Ho capito,
che cosa significa? Cioè, io non l’ho capita questa risposta, questa mattina, in
Commissione. Cioè, il fatto che nessun fioraio abbia chiesto a Ferragosto di vendere
fiori legittima e giustifica il fatto di non indicarla come festività o di dire che,
semplicemente, quell’eccetera può includere tutto o escludere alcune festività? Ci è
stato detto, anche in Commissione, che la festa dei fiori di Santa Rita, che è una
ricorrenza, non è certo una festività, ma per chi vive a Santa Rita vi posso garantire che
è considerata quasi una festività, sicuramente, verrebbe esclusa. Ma, sicuramente,
verrebbe esclusa, ne abbiamo la certezza? È scritto in delibera? Insomma, tantissimi
dubbi che ci inducono, ci hanno indotto a chiedere all’Amministrazione: “È possibile
chiarire questo punto?”. Perché se non lo si chiarisce, Presidente, se non lo si chiarisce,
noi ci potremmo trovare di fronte ad una discrezionalità degli uffici, ma anche ad una
difficoltà interpretativa degli uffici, decisamente importante e potremmo anche trovarci
di fronte a dei contenziosi con l’Amministrazione, che noi avremmo potuto,
tranquillamente, evitarci, chiarendo semplicemente un passaggio della delibera. Forse il
passaggio residuale, mi dirà l’Assessore, forse la parte meno rilevante. Sono d’accordo
con lei, ma nel momento in cui è emerso perché non correggerlo. Allora, il motivo era
semplicemente questo, poche ore fa, noi abbiamo letto per la prima volta questa
delibera, in modo decisamente tempestivo la collega Scanderebech, il sottoscritto ed
altri hanno evidenziato un paio di criticità, quella che io mi sono permesso di riproporre
all’attenzione del Consiglio Comunale, mi sembra una criticità facilmente superabile,
era sufficiente che, da stamattina ad oggi, si iscrivesse l’emendamento che voi, come
Amministrazione, vi eravate riproposti di scrivere o comunque avevate aderito a questa
opportuna correzione. Oggi pomeriggio interviene a quest’ora, sono le 19.54, interviene
il Presidente della Commissione, cioè colui il quale dovrebbe garantire l’agibilità dei
Consiglieri Comunali, la discussione, la partecipazione, dopo avere calendarizzato, nella
mattinata del lunedì la delibera, nel pomeriggio ci dice che questa delibera è
importantissima, deve passare oggi. Ora, io non sono solo in imbarazzo, sono stupito,
sono esterrefatto, sono sconcertato da un certo punto di vista e quindi, sapete che c’è, mi
viene da dire: “Caro Presidente Russi, siccome ha così fretta di approvare questa
delibera”, e rimanga a verbale che ho detto che il Presidente Russi ha fretta di approvare
questa delibera, “Se la voti, non avrà certo il mio voto favorevole per una questione di
metodo, sicuramente, ma anche per una piccolissima questione di merito, che non
pensavo potesse turbare e sconvolgere i lavori della Commissione l’animo del
Presidente e più in generale questa Amministrazione”. Chiedo scusa se l’intervento di
questa mattina ha turbato qualcuno e se questa necessità interpretativa, da me posta, in
qualche modo non è riuscita ad incontrare l’attenzione e l’adeguata corrispondenza
amministrativa in una interpretazione chiara, che avrebbe potuto, con una semplice
correzione, mettere nelle condizioni, da domani, una volta approvata questa delibera, di
essere chiari nel dire chi può fare cosa in questa città. Ci è stato spiegato che questa
delibera, finalmente, mette ordine. Beh, se finalmente mette ordine, è stato fatto 30, si
poteva fare 31. Allora, dovremmo aspettare la prossima delibera, in realtà, per
finalmente, mettere definitivamente ordine su questo tema. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Parlacino. Dopodiché non ci sono minuti negli
interventi, ma si fa un intervento. Quindi non ci sono secondi interventi. Prego,
Consigliera Parlacino.

PARLACINO Francesca
Sì. Mi sente, Presidente?

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, la sento. Prego.

PARLACINO Francesca
Grazie, intanto. Io mi accodo un po’ a quanto detto dai colleghi Scanderebech e Lavolta.
Dunque, questo documento è stato presentato per la prima volta questa mattina in
Commissione. Viene portato in coda alla fine del Consiglio, dopo una giornata dove
abbiamo discusso, in modo approfondito, su altri temi. L’Assessore di competenza ci
dice che è un provvedimento che attendiamo da anni. Io mi domando, ma possibile che
non possiamo attendere ancora una settimana, in modo tale che tutti noi Consiglieri
possiamo approfondire meglio il tema? Cioè, io credo che se la Giunta deciderà di
portare in votazione questo atto, come mi è sembrato di capire, che si farà, compirà una
forzatura politica, svilendo il ruolo del Consiglio Comunale, ma non solo dei
Consiglieri di Opposizione, ma anche quelli della Maggioranza. Io ritengo che si tratti
di una delibera molto interessante, sulla quale ci si può lavorare, ma in questo modo
non…, insomma, non ci state lasciando il tempo e la possibilità. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Non ho altri interventi da parte dei Consiglieri, quindi do la replica
all’Assessore Sacco. Prego.

SACCO Alberto (Assessore)
Scusate. Allora, alcune osservazioni soltanto perché io.… Allora, è una delibera della
Giunta Comunale, leggo “13 ottobre 2020”, cioè un mese fa. Io sono sempre in ufficio,
il dottor Mangiardi è una persona che lavora veramente sempre, siamo pronti,
disponibili ad accogliere qualunque tipo di osservazione. Ripeto, non è una delibera che
Sacco e Mangiardi si sono inventati lì, è stata discussa attentamente con le associazioni,
è stata discussa, presentata in Commissione. Quindi, non è che ce la siamo inventata
stamattina. Se c’erano degli emendamenti e delle cose da fare, non voglio correggere gli
illustri Consiglieri, che sono più esperti e più capaci di me ma, senza nessun tipo di
problema, potevano fare i loro emendamenti e le loro osservazioni che, comunque
vado…, sono state spiegate dal dottor Mangiardi questa mattina e vado a precisare, così
possono votarla con grande serenità. Allora, capitolo Consigliera Montalbano. La
Consigliera Montalbano chiede una cosa che tecnicamente nulla c’entra con un
Regolamento Generale come questo, chiede una cosa che è richiesta, che potrebbe
essere utile in un momento di emergenza, ma nulla, proprio, sono tecnicamente dei piani
diversi. Quindi, per carità, può essere interessante farlo provvisoriamente, cercheremo
di aiutare e quant’altro, però non si può mettere in un Regolamento. Peraltro un
Regolamento la cui…, ripeto, 13 ottobre la potevano vedere, un Regolamento che deve
essere modificato da molti anni, da molti, moltissimi anni. Quindi, ripeto, l’importanza
è data da quella, è stato fatto un grande lavoro. Poi, quindi, invece, passando alle
osservazioni degli altri Consiglieri, della Consigliera Scanderebech e del Consigliere
Lavolta, il discorso dell’“Apetta”, quella è una possibilità che è data a tutti gli itineranti,
quindi l’“Apetta” della Chiesa della Crocetta, quindi non c’entra di nuovo niente con
questa delibera. Sulla mappatura io, per carità, le rispondo, ma mi pare evidente che non
si può fare una mappatura, perché, se dici che deve essere a 500 metri da un negozio di
fiori, io chiedo scusa, ma la mappatura, oggi, non la posso fare sul futuro. Metta che io
o qualcuno si decide di aprire un nuovo negozio di fiori, è evidente che cambia tutto il
discorso dei 500 metri, è per quello che non l’abbiamo messa. La sanzione, ma la
sanzione è una legge, ma questo mi sembra evidente, per carità, io preciso, ma sto
dicendo tutte cose ovvie, non è che sono oggetto di un emendamento. La concorrenza,
ma la concorrenza è tutelata dalle distanze. Le tariffe, ma le tariffe saranno ben nel
nuovo Regolamento. Certo è che, finché non le approviamo, non le posso indicare, poi,
per carità, se vogliamo fare un emendamento dove si dice: “Le tariffe…”, però è già in
re ipsa, per carità, va benissimo. Discorso del Consigliere Lavolta che, come ha detto, è
allibito da questa cosa qua, io, per carità, oggi il Consigliere Lavolta, molto onestamente
ha detto di avere studiato la delibera e di avere trovato questo punto. Allora, noi qua,
come le ha spiegato il direttore Mangiardi, abbiamo indicato quelle che sono le più
comuni festività. Come le ha già detto il dottor Mangiardi, non abbiamo messo
Ferragosto, perché, insomma, anche qua è un po’ complicato, e abbiamo lasciato questa
cosa così aperta per tutelare il commercio, perché…, per tutelare…, scusate, per tutelare
nuove iniziative, come ha fatto l’esempio il dottor Mangiardi, negli anni sono venute
fuori cose nuove, ad esempio Halloween. Quindi, io onestamente, non per mancanza di
rispetto nei confronti dei Consiglieri, che trovano la mia porta sempre aperta e il
telefono sempre disponibile, come con il dottor Mangiardi, ma non trovo un motivo
logico per rinviare una delibera che dal 13 ottobre…, ne avrebbero potuto mandare non
uno, ma cento emendamenti. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Sacco. Procediamo adesso con le dichiarazioni di voto.
Prego, Consigliera Montalbano. Consigliera Montalbano.

MONTALBANO Deborah
Mi scusi, ma (incomprensibile) con la connessione ho qualche problema. Ho il
dispositivo che…, anche i dispositivi si stancano. Semplicemente, guardi, Presidente, io
rinnovo l’appello che hanno fatto anche i miei colleghi e che ribadisco, laddove si vuole
intervenire per poter permettere anche a delle categorie che con le restrizioni attuali
sono completamente tagliate fuori, quindi per supportarli e andargli incontro, quale
occasione migliore di una delibera dove vengono fissati i parametri di possibilità di
attività, piuttosto che anche i vari parametri per l’adozione dei permessi
(incomprensibile)? Io rimando questa domanda all’Assessore preposto. Nel senso che
era questa l’occasione proprio per…, magari, considerando la condizione attuale, o di
fissare dei parametri necessari, lo ribadisco, anche magari andare in deroga o costruire
una discrezionalità, una straordinarietà di possibilità per evitare che la categoria...,
sostanzialmente, le categorie interessate fallissero. Quindi, questo a prescindere dai
contributi economici, eccetera. Questo, poi, nel dibattito ci poteva anche essere, però
potevamo costruire all’interno di questa delibera un altro pezzettino e renderla più
complessiva e anche più attuabile, (incomprensibile) attuale che stiamo vivendo. Io
resto perplessa, Presidente, nel sentire il Presidente della Commissione preposta che,
sostanzialmente, i Presidenti hanno ruolo istituzionale, io lo sono stata e quindi parlo
per esperienza diretta, dovrebbero garantire il dibattito, il confronto tra tutti i vari
componenti della Commissione, quindi tutte le realtà politiche, per migliorare gli atti e
intervenire (incomprensibile) chiusura di questo tipo. Quindi, andiamo avanti, non ci
interessa, un po’ è tutto quello che avete da apportare all’interno della discussione e
quindi tutti i cittadini che vi hanno contattato e vi hanno fatto segnalazioni, per noi non
contano, anche se vogliamo deliberare per costruire (incomprensibile) quello che a
quegli stessi cittadini interessa. Cosa devo dirvi? Mi riserverò di ricordare questo
esempio, come tanti altri, di quando la Maggioranza sostanzialmente cerca di incalzare
le Minoranze, parlando di (incomprensibile) e non di merito e non di, sostanzialmente,
volontà diretta nel poter lavorare (incomprensibile) della Maggioranza in maniera
costruttiva. Questo ne era un esempio. Avete i voti, avete la Maggioranza
(incomprensibile). L’interpellanza a mia prima firma è calendarizzata il 23 di questo
mese. Avremo modo di ritornare ad alcune delle categorie (incomprensibile) questa
delibera. Cos’altro dire, Presidente? Secondo me perdiamo tutti, lavorando con questa
metodologia, ma se c’è qualcuno che è convinto, perché l’unica cosa che ormai
interessa in una situazione di emergenza, come quella che stiamo vivendo, è uscire su
Facebook, (incomprensibile) i propri post e acquistare like, invece di fare,
sostanzialmente, con tanto di responsabilità e devozione, il ruolo che è stato assegnato a
livello istituzionale, andiamo avanti così. Andate avanti, non troverete di certo il mio
voto favorevole. Grazie, Presidente. Ho concluso.

SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono ulteriori dichiarazioni di voto? Non vedo richieste. Allora, possiamo procedere
con la votazione della deliberazione. Lascio la parola al Vicesegretario per l’appello
nominale.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
21.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi, con 21 Consiglieri votanti e 21 voti favorevoli, il Consiglio
approva la deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata eseguibilità dell’atto. Stesso esito concesso. Sì,
concediamo allora lo stesso esito.
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