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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 9 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 21
DELIBERAZIONE (Giunta: proposta e urgenza) 2020-01882
REGOLAMENTO DISABILITY MANAGER DELLA CITT? DI TORINO. MODIFICA ALL'ARTICOLO 4, COMMA 2. APPROVAZIONE.
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri? Non ho allora richiesta di intervento da
parte dei Consiglieri. Lascio la parola in replica all’Assessore Giusta, prego, Assessore,
ne ha facoltà per cinque minuti.

GIUSTA Marco (Assessore)
Grazie, Presidente. Cerco di restare all’interno dei tempi. Innanzitutto, ringrazio tutte e
tutti per il dibattito che come sempre è molto acceso, molto vivo e, in qualche maniera,
restituisce anche una situazione di interesse. Ci tengo però a chiarire alcuni aspetti
perché altrimenti ci reiteriamo le stesse tipologie di interventi, le stesse tipologie di
inesattezze che, in qualche modo, ci portiamo dietro un po’ da troppo tempo e poi mi
sento quasi di proporre un’idea al Consiglio Comunale, ma al di là dei ragionamenti.
Allora, da cosa siamo partiti nell’istituzione della figura del Disability Manager? Da, in
realtà, non un ragionamento a livello locale, ma da un ragionamento a livello Europeo.
Ovvero, in una Direttiva, se non sbaglio, la 43 del 2000, che trattava il tema delle
discriminazioni, principalmente quelle fondate sull’etnia, sul contrasto al razzismo,
eccetera, l’Unione Europea dava mandato agli Stati membri di istituire degli Enti che, in
qualche modo, avessero la funzione di difendere le persone e di rappresentarle
all’interno, diciamo così, soprattutto in un’ottica di parità di genere e di contrasto al
razzismo. Da quella teorizzazione nasce ad esempio l’UNAR l’Ufficio Nazionale
Antidiscriminazioni Razziali; successivamente, però l’Unione Europea nel 2012 e nel
2013 con la Commissione Europea di contrasto al razzismo, eccetera, eccetera, riprende
più volte l’Italia dicendo: “Fai attenzione perché tu hai creato un Ente che è dipendente
e incardinato all’interno della presidenza del Consiglio dei Ministri e come tale
politicamente e funzionalmente dipende da esso, mentre invece quello che io ti avevo
detto di fare era di creare un Authority indipendente”. Quello che noi abbiamo provato a
fare a livello locale, è stato non tanto di chiamare qualcuno e fargli fare delle cose e
quindi ovviamente sì, di dargli anche un contratto di consulenza e corrispondere una
funzione, ma è stato quello di provare a immaginare, nella mancanza della prospettiva
nazionale di un Authority sul tema della disabilità e delle persone con disabilità, di poter
sovvenire a livello locale istituendo una figura che, in qualche modo, provasse a
rispondere a questa necessità e infatti insieme alle associazioni di persone con disabilità
è stato scelto di intraprendere questa strada. Questa strada è innovativa a livello totale, a
livello italiano, siamo l’unica Città che fa questa cosa, perché siamo l’unica Città che ha
avuto il coraggio di immaginare questa prospettiva nuova, ovvero di dare la possibilità
alla figura del Disability Manager anche di stimolo e critica rispetto all’operato
dell’Amministrazione, ruolo che l’attuale Disability Manager ha svolto in una maniera
talmente imparziale e pulita che non possiamo che lodarlo e infatti le lodi arrivano da
tutte le parti, quindi da tutte le componenti del Consiglio Comunale. Questo è stato
l’elemento innovativo estremamente forte; qual è la difficoltà principale? È che non
esiste una normativa nazionale in merito a questo. La normativa nazionale identifica
solo altri due Authority indipendenti che sono la Consigliera di Parità, che è una figura
istituita solitamente a livello provinciale - adesso forse solo più a livello regionale, non
mi ricordo più - e la figura del Garante dei detenuti che, in qualche modo, era stata
anticipata dall’Amministrazione parecchi anni fa, ma che, in qualche modo, è riuscita a
rientrare all’interno di quella copertura, perché l’impedimento che noi abbiamo non è la
Legge Madia, ma è una legge del 2012 che vieta ai Comuni o meglio limita la loro
possibilità di istituire nuovi Enti, organismi, eccetera per svolgere le funzioni a loro
affidate. Questa legge però… in qualche modo, noi siamo riusciti a trovare uno spazio
all’interno di quella legge, ma, come diceva bene il Presidente Versaci prima,
immaginando che quella roba lì, per non, diciamo, entrare all’interno di quella trappola,
l’unica segnalazione e l’unica possibilità, strada che poteva essere percorsa, così come
consigliatoci dall’allora Segretario Generale, era di farla a titolo gratuito. Se vi ricordate
bene, la prima proposta che noi avevamo portato in discussione nel Consiglio e nelle
Commissioni competenti semplicemente avvicinava la figura del “Disability” alla figura
del Garante anche per quanto riguarda il tema di un rimborso di indennità rispetto alle
cose che doveva fare. Quindi, è questo che ci manca, non manca qualcosa a noi del
Comune di Torino e non manca, diciamo così, una situazione…, una volontà politica o
una cosa di quel genere, manca una prospettiva a livello nazionale che stabilisca questo
tipo di possibilità; strano che a livello europeo queste cose in realtà ci sono e ci vengono
anche richieste attraverso delle direttive e attraverso delle successive raccomandazioni
che ci arrivano dal Consiglio Europeo. Quindi, noi abbiamo agito all’interno di questa
prospettiva, abbiamo provato a creare questa figura, abbiamo dato la possibilità a questa
figura non solo di immaginare delle modifiche all’interno dell’Amministrazione, ma
anche la possibilità di metterla in discussione, la cosa che può fare solo un Authority
quando è indipendente da questo punto di vista. Quindi, io ringrazio davvero gli Uffici
perché pure all’interno di quella strettoia sottilissima normativa, noi abbiamo
identificato, prima la possibilità di creare quella figura e, secondo, la possibilità oggi di
riconoscergli oggi un rimborso spese tipo quello degli Amministratori all’interno del
loro incarico, però di nuovo si tratta di due parentesi, di due passaggi sottilissimi da un
punto di vista giuridico, quello che ci potrebbe servire a questo punto è davvero il
riconoscimento a livello parlamentare, a livello governativo di una figura universalistica
di Disability Manager che abbia il ruolo proprio di mettere in discussione, così come la
Garante dei detenuti fa sul tema delle persone private della libertà temporanea e così
come fa la Consigliera di Fiducia e la Consigliera di Parità a livello provinciale e
regionale. Questo ci metterebbe all’interno di una garanzia di poter tranquillamente e
anche giustamente riconoscere un grande impegno, un grande lavoro che viene fatto
dalla figura del Disability Manager così come noi l’abbiamo intesa e così com’è stata
condivisa con le varie realtà. Io ci tengo a dirlo questo, Presidente, perché altrimenti noi
rischiamo ogni volta di incartarci nelle stesse dinamiche e negli stessi discorsi che la
prima volta dicevano: “Guardate che non si può fare”, la seconda volta dicevano:
“Guardate che poi quella figura lì non sarà indipendente”, la terza volta ci dicevano:
“Guardate che quella figura lì non la troverete perché nessuno verrà mai a farlo”, poi
abbiamo trovato l’Avvocato Lepore che ha smentito ampiamente questa possibilità; la
quarta: “Guardate che non sarà una figura che oserà criticare l’Amministrazione perché
dipende dall’Amministrazione” e abbiamo visto anche le segnalazioni ricevute
dall’Avvocato a cui la Giunta piano, piano sta cominciando a costruire e ha costruito
una serie di risposte, tra cui le ultime, ad esempio, il tema della formazione ai
dipendenti interni dell’Amministrazione che noi abbiamo avviato e avvieremo nel
prossimo periodo, grazie ai consigli e agli stimoli dell’Avvocato Lepore recepiti
dall’Ufficio del Personale con l’Assessore Rolando o tutte le altre iniziative di cui ci
raccontava l’Assessore Iaria. Quindi, in realtà, noi ci muoviamo all’interno di questo
panorama, se questo panorama lo vogliamo cambiare - e con questo chiudo, Presidente -
indubbiamente oggi è un passo in quella direzione; un altro passo potrebbe essere quello
di presentare un ordine del giorno o una mozione, io credo, a questo punto, verrà votata
da tutto il Consiglio Comunale l’indirizzo al Parlamento che provi a legiferare in tal
senso, predisponendo e attuando, magari a livello nazionale, una figura di filiera rispetto
al tema della disabilità e al Disability Manager, dando quindi ai Comuni la possibilità,
non solo di avere le due modalità classiche, uno interno nominato all’interno
dell’Amministrazione oppure un consulente esterno pagato per fare delle cose, ma di
dargli anche questa terza possibilità retribuendola e dandogli questa indennità di fare le
operazioni, di rappresentare le istanze delle associazioni sul territorio e di contribuire
alla creazione delle politiche, ma anche di fischiare i falli e assegnare i cartellini rossi
nel momento in cui l’Amministrazione colpevolmente non risponde ai bisogni e alle
istanze delle realtà che stanno al di fuori. Questo è un po’, credo, l’unico percorso che
magari ci potrebbe trovare tutte e tutti favorevoli all’interno di questa direzione. Grazie,
Presidente.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei, Assessore Giusta.

SICARI Francesco (Presidente)
Procediamo adesso con la votazione dei due emendamenti presentati dalla Giunta.
Procediamo, quindi, con la votazione dell’emendamento n. 1 presentato dalla Giunta.
Lascio la parola al Vicesegretario per la votazione con appello nominale. Grazie.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Unanimità, 41.

SICARI Francesco (Presidente)
Sì, quindi con 41 Consiglieri votanti e 41 voti a favore, il Consiglio approva
l’emendamento n. 1.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’emendamento n. 2, presentato dalla Giunta. Non vedo
contrarietà, quindi possiamo dare lo stesso esito per l’emendamento n. 2.

SICARI Francesco (Presidente)
Passiamo ora alle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi Consiliari. Vicecapogruppo
Pollicino per le dichiarazioni di voto, prego.

POLLICINO Marina
Sì, grazie, soltanto per annunciare il voto favorevole del Gruppo Misto. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Capogruppo Petrarulo, dichiarazioni di voto, prego.

PETRARULO Raffaele
Grazie, Presidente. La dichiarazione di voto è concernente anche a quello che ha detto
l’Assessore Giusta che… condivido quando ha detto, a questo punto… e ha preso anche
un impegno. Penso che questo sia importante, quello di presentare, quindi di fare - non a
babbo morto, abbiamo ancora del tempo - un ordine del giorno, che non è una mozione
perché non lo fa all’Appendino, ma lo facciamo al Governo, in questo caso, oppure se lo
facciamo all’Appendino deve andare a finire in uno staff, quello che riguarda il
pagamento, l’eventuale emolumento del Disability Manager. Naturalmente, siccome
non si può andare a caricare da solo, quindi (incomprensibile) nella legge che lei
spiegava bene, Assessore Giusta. Quindi, secondo me, con questo impegno, che è un
impegno che riconosce l’Assessore Giusta con importanza, quindi ha recepito quello
che è importante dire, quindi che non è che chi fa questo tipo di attività deve poi, alla fin
fine, farla a titolo onorifico, anzi tutt’altro e ripeto per l’ennesima volta, finché non ci
stanchiamo, non è che dando 2, 4, 6, 8 o 10 mila euro di rimborso spese uno possa
essere quindi retribuito; il rimborso spese è normato, il Testo Unico è chiaro, il Testo
Unico degli Enti Locali, il rimborso spese va documentato ed è soggetto al controllo
degli Agenti Contabili e, naturalmente, poi del Revisore dei Conti. Quindi, se sono
spese inerenti a quella che è la funzione, nulla quaestio e nulla non può essere quindi
contestato; perché è logico che dare un rimborso spese non è dare un contentino, non è
che uno deve trovare la spesa, la spesa deve essere inerente a quella che è la funzione
del Disability Manager e se ha delle spese per fare questo e dovessero essere
incrementate, quel fondo va incrementato, se è possibile farlo e quindi è fatto. Quindi,
non è che 5 mila può essere poco o 2 mila o 4 mila o 10 mila; se l’importanza del
Disability Manager è tale e le spese sono commisurate a quelle che siano, non è giusto
che, oltre ad avere il titolo onorifico, abbia anche un rimborso spese che sia quello che
va a far perdere quella che è naturalmente la figura che va a fare. Visto quanto segue,
come si dice per P.Q.M., come si arriva molte volte nelle sentenze dei Tribunali, P.Q.M.
(per questo motivo) il voto della Lista Sicurezza e Legalità di Raffaele Petrarulo,
naturalmente, è favorevole. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Prego, Consigliera Tisi per le dichiarazioni di voto.

TISI Elide
Grazie, Presidente. Come già ho anticipato prima, mi hanno anche stupito dichiarazioni
di Colleghi di Maggioranza che evocavano possibili polemiche. Allora, appunto, come
già ho anticipato prima, sicuramente noi abbiamo accolto favorevolmente questa
deliberazione e anche gli emendamenti che consentono, quantomeno, il ristoro delle
spese di missione e di viaggio che il Disability Manager sostiene. Quindi, come già ho
anticipato, è un passettino nella direzione auspicata. Peraltro, solo fino ad alcuni mesi fa
sembrava una difficoltà insormontabile riuscire anche ad ottenere questo piccolo
riconoscimento che, semplicemente, chiede a questa figura di non dover pagare di tasca
propria anche le spese vive, anche laddove queste siano effettuate all’interno della Città
di Torino, perché poi ricordo ai Colleghi che abbiamo anche a lungo discusso di questo
distinguo. Voglio però approfittare molto velocemente per richiamare alcuni fatti.
Allora, il Dottor Lepore ha già dichiarato, e credo anche formalizzato, che a queste
condizioni non sarà più disponibile a continuare, dopo la scadenza del suo incarico che,
se non sbaglio, è giugno del prossimo anno, con questo tipo di impegno. Quindi, io
credo che già questo fattore ci dovrebbe far riflettere e forse anche immaginare di
trovare delle soluzioni. L’altro elemento che vorrei richiamare…, forse non ve lo
ricordate, ma all’interno del bando erano richiesti dei requisiti, non soltanto curricolari,
ma anche di titoli, che credo abbiano 30, 40 persone in Italia. Allora, voi capite bene che
tenere insieme questi aspetti con la gratuità, sicuramente in una prospettiva in cui
peraltro, appunto, il più volte ringraziato e stimato Dottor Lepore, ha detto che sono
delle condizioni sul lungo periodo insostenibili, io credo che ci obblighi, obblighi la
politica a non fare lo struzzo e a chiederci che cosa succederà il prossimo anno, perché
se la scadenza è giugno, io credo che all’inizio dell’anno prossimo bisogna incominciare
a ragionare di un bando e sul come impostarlo. Per cui, io approfitto della discussione di
oggi, anche proprio per richiamare il fatto che, se noi ci preoccupiamo di questo, non si
lascia proprio nessuna eredità, che è stata evocata come un qualcosa che rimarrà al
futuro, ma bisogna agire da un lato, forse anche sul piano politico, come ha richiamato
l’Assessore Giusta, ma poi anche sul piano amministrativo. Io credo che, forse, qualche
margine si possa ancora trovare. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono altri interventi sulle dichiarazioni di voto da parte dei Gruppi? Non
vedo richieste di intervento, allora possiamo procedere con la votazione della
deliberazione così come emendata. Lascio la parola al Vicesegretario per l’appello.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
39. Presidente, 39.

SICARI Francesco (Presidente)
Con 39 Consiglieri votanti e 39 voti a favore, il Consiglio approva la deliberazione.

SICARI Francesco (Presidente)
Darei lo stesso esito per l’immediata eseguibilità dell’atto. Non vedo contrarietà e
quindi concediamo lo stesso esito per l’immediata eseguibilità.
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