Interventi |
FERRERO Viviana (Vicepresidente) Partiamo con la prima interpellanza, di cui verifico la presenza del Consigliere Tresso e dell’Assessora Di Martino. Se mi date subito notizia. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Buongiorno, Presidente, ci sono, Antonietta Di Martino. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. TRESSO Francesco Sì, anch’io ci sono. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Perfetto. Allora parliamo dell’interpellanza n. mecc. 202002214/002, ha come titolo: “Mense scolastiche: pasti freddi e consegne in ritardo. Quale differenza tra offerta economicamente più vantaggiosa e massimo ribasso?” FERRERO Viviana (Vicepresidente) È stata presentata in data 19 ottobre del 2020, il primo firmatario è il Consigliere Tresso, a cui segue anche la Consigliera Patriarca. Passo subito la parola all’Assessora Di Martino, grazie. DI MARTINO Antonietta (Assessora) Grazie, Presidente. In premessa chiarisco che la Città di Torino ha appaltato per l’anno scolastico 2020/2021 un servizio di mensa in condizioni eccezionali. In particolare, tutte le esigenze di sanificazione, di ventilazione e di distanziamento hanno comportato la necessità di una totale rivisitazione del servizio e di una sua completa riorganizzazione. Il risultato finale è stato che la mensa scolastica è stata garantita fin dal primo giorno a tutte le bambine e bambini, ragazze e ragazzi della nostra città, con la previsione del mantenimento dei requisiti di elevata qualità per gli alimenti e la loro preparazione e distribuzione, nel rispetto di tutte le prescrizioni igienico-sanitarie imposte dall’epidemia in corso. Puntare a questo obiettivo ha comportato non soltanto la preferenza per modifiche dell’appalto che non fossero orientate al massimo ribasso dei costi, ma al contrario ha portato un rilevante aumento dei costi a carico della Città di circa il 25% in più rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le domande 1) e 3), le verifiche di controllo della corretta esecuzione del contratto di appalto sono state effettuate sia a seguito di segnalazioni, sia in modo sistematico, in modo da interessare tutte le scuole. Sono svolte da personale addetto ai controlli, in collaborazione con il laboratorio chimico di analisi della Camera di Commercio, e tutte le segnalazioni di criticità nelle scuole servite da tutte e tre le ditte sono state e vengono tutte affrontate singolarmente, in collaborazione con le ditte stesse e i dirigenti scolastici e le soluzioni si evidenziano diverse da scuola a scuola, essendo fortemente collegate alle diverse forme di organizzazione del servizio dei vari plessi. Per quanto riguarda la domanda 2), il Servizio Ristorazione è intervenuto, a seguito delle segnalazioni della scuola Duca d’Aosta, con quattro sopralluoghi mirati: tre nel mese di ottobre e uno a novembre. La nuova organizzazione del servizio per la Scuola Primaria Duca d’Aosta era stata progettata nel corso del mese di agosto, in accordo con la scuola stessa. Successivamente la scuola ha ritenuto e ha chiesto alla società appaltatrice di cambiare tale organizzazione, escludendo il refettorio e distribuendo invece tutti i pasti in ben 17 aule disperse su tre piani, con una modifica significativa non preventivamente valutata e concordata con l’Amministrazione. Questa sperimentazione ha portato a un considerevole rallentamento della distribuzione dei pasti, serviti per ultimi, a temperatura non ottimale. Si è pertanto intervenuti con segnalazioni formali alla ditta appaltatrice, cui è eseguito l’addebito di prestazione non conforme al capitolato. La società della ristorazione è stata disponibile a rivedere con la scuola Duca d’Aosta gli esiti della sperimentazione e concordare una soluzione migliorativa, che si è rivelata essere quella di recuperare e ottimizzare quella progettata in origine. Nonostante ciò, in data 5 novembre un genitore comunicava l’affissione di uno striscione ai cancelli scolastici con scritto: “Cibo freddo e scarso in mensa. Comune e scuola a noi chi ci pensa?”. In proposito la Dirigente scolastica, che ringrazio per la collaborazione con gli Uffici, ha comunicato quanto segue: “La sottoscritta Cuiuli Serenella, Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Duca d’Aosta e il Consiglio d’Istituto non erano al corrente e non hanno autorizzato l’affissione dello striscione e stamattina al mio arrivo a scuola alle 8.00 è stato immediatamente rimosso. Ritengo molto grave l’episodio, soprattutto dopo tutte le iniziative adottate dalla scuola, con una stretta collaborazione della ditta di ristorazione Ladisa, per migliorare il servizio e permette ai bambini di poter fruire di pasti caldi e abbondanti. La ditta ha incrementato il numero del personale, rendendo così possibile una somministrazione dei pasti contemporaneamente nelle aule e nella sala distribuzione. Otto classi, prime e seconde, collocate al piano terra sui due lati dell’edificio, mangiano in aula a partire dalle ore 12.00. Le operatrici della mensa distribuiscono mezz’ora prima il pane e la frutta, conservati in appositi sacchetti sigillati. In contemporanea, a partire da mezzogiorno, le classi terze, tre classi, le quarte, tre classi, e le quinte, tre classi, scendono in tre turni in sala mensa, terminando alle 13.40 circa. Da una iniziale organizzazione, che prevedeva che tutte le 17 classi mangiassero in aula, siamo passati ormai da metà ottobre all’attuale soluzione, che sta dando ottimi risultati. Questo è stato possibile in quanto nelle tre sale della mensa sono stati sostituiti i tavoli con i banchi, ricostruendo una situazione analoga al distanziamento dei banchi nelle aule. Da circa tre settimane sono stati rispettati gli orari di arrivo delle vivande. Il servizio, pertanto, risulta tutti gli effetti efficiente”. Grazie, Presidente. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Allora, grazie, Assessora Di Martino. Cedo la parola ora al Consigliere Tresso per i cinque minuti assegnati, grazie. TRESSO Francesco Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anche l’Assessora e, anzi, la sollecito, se avrà la gentilezza, di inviarmi magari la risposta scritta. Io sono al corrente che effettivamente, da come ha ribadito la risposta dell’Assessora, la situazione è nettamente migliorata in virtù di tutte quelle misure che sono state attuate, quindi effettivamente da tre settimane le cose vanno decisamente meglio. Quindi, ben venga - e questo sicuramente non può che dare soddisfazione - il fatto che la ditta, congiuntamente anche con la direzione didattica, ha adattato queste misure e anche questa progettualità di soluzioni miste a cui veniva accennato incrementando il numero di personale, quindi sostanzialmente arrivando a migliorare, riportare e riallineare, diciamo, il tipo di servizio erogato. Sono anche altrettanto consapevole che stiamo vivendo una situazione che ha delle eccezionalità e che quindi si riverbera anche su questo tipo di servizi, per cui è ovvio che si è dovuto far fronte a delle disposizioni che man mano erano in fieri e che hanno comportato quindi delle prestazioni da erogare con modalità differenti. Però mi sembra comunque opportuno, a fronte quindi della soddisfazione del fatto che la situazione sia risolta, lei ha sottolineato che certi tipi di dissensi, quali appendere degli striscioni, possono essere non acconsentiti e ci mancherebbe, dobbiamo muoverci in quello che è anche il rispetto di forme di legalità o comunque di utilizzo degli spazi secondo quello che sono gli usi consoni, però è ovvio che tutto questo è anche avvenuto grazie al fatto che c’è stato un movimento di opinione da parte dei genitori, peraltro non solo della citata Duca d’Aosta, ma questo si verificato anche in altre realtà, io cito per esempio la Gambaro come scuola e anche la King-Mila. Quindi effettivamente non sono stati episodi così…, per carità, magari speriamo abbastanza sporadici, ma non del tutto isolati e quindi da un lato mi viene anche da dire che forse è anche grazie al fatto che i genitori si sono resi parte attiva nel segnalare queste problematicità, magari con un po’ di enfasi, ma lo credo anche, nel momento in cui paghi un servizio e non viene erogato per quello che dovrebbe essere secondo i canoni stabiliti. E peraltro forse anche questo è stato dovuto al fatto che c’è stata una certa risonanza andata sui giornali con le interviste il 14 ottobre. Quindi, se poi oggi lei mi dice da tre settimane, se uno fa a ritroso i conti, vuol dire che proprio anche questo è servito a stimolare un certo tipo di reazione con maggiore veemenza, con maggiore, diciamo così, volontà di risoluzione. Allora, tutto questo per dire forse andrebbe anche…, tenendo conto anche delle particolarità di questo momento che stiamo vivendo, quindi della necessità anche di avere da un lato un minimo in più di flessibilità, però andrebbe ridato vigore a un servizio di controllo e di monitoraggio, peraltro le Commissioni Mensa mi sembra che comunque sussistano sempre, anche oltre alle verifiche che lei dice essere state effettuate, ma anche proprio sul tipo di modalità. Se è vero che, come penso fosse assolutamente indubbio, che arrivavano anche ad essere erogati i pasti alle tre meno un quarto, è chiaro che per un genitore non può essere tollerabile che il figlio possa avere un pasto freddo e servito con quasi due ore di ritardo, insomma. Dopodiché, ribadisco, mi sembra oggi positivo che la situazione si sia risolta, quindi di questo ringrazio anche l’Assessore, soprattutto il personale, in primis la Direttrice didattica, la ditta stessa che si è resa disponibile. Attenzione solo a non abbassare la guardia. Capiamo che ci sono delle situazioni che richiedono questa flessibilità, però mi sembra che, appunto, se riusciamo il più possibile a prevenirle, evitiamo che poi i genitori debbano, in un momento già particolarmente difficile, sentirsi ancora pressati da questo tipo di difficoltà e arrivare poi a queste azioni che lei stessa ha descritto. Grazie. FERRERO Viviana (Vicepresidente) Ringrazio il Consigliere Tresso. |