Interventi |
MENSIO Federico Grazie, Presidente. Ma la Commissione da quattro anni lavora abbastanza pancia a terra sui temi dei cambiamenti climatici, su quelli che sono gli impatti che i cambiamenti climatici che hanno avuto nella città di Torino. Ricordo alcune Commissioni fatte anche con SMAT proprio sulla parte di caditoie stradali, dove SMAT ricordava che la struttura delle caditoie stradali e della rete fognaria, in modo particolare le acque bianche... non tanto le reflue, appunto, delle caditoie cittadine non era strutturata per gestire... come dire, quello che oggi è il panorama a cui ci si trova di fronte. Stessa cosa l’abbiamo fatta con IRETI parlando della rete energetica, cioè spesso va in crisi proprio per il caldo che c’è in questi ultimi anni, già di per sé quando scaldano i cavi - pur sottoterra - un caldo esterno non aiuta, anzi crea problemi. Ne abbiamo fatte diverse di Commissioni, abbiamo anche avuto importanti ospiti esteri: dalla città di Portland in Oregon che ha collaborato anche con la Città di Torino proprio per la stesura del Piano di Resilienza Climatica; loro sono stati, credo, i primi in America e forse anche primi nel mondo, io questo non lo so. Abbiamo avuto l’ex Presidente di Kiribas o Kiribati durante le manifestazioni di CinemAmbiente che ci ha portato le sue indicazioni in merito a quelli che sono i cambiamenti climatici più distanti da noi, ma in un Paese che tenderà a sparire perché sono isole che finiranno sott’acqua, ecco. Quando si dice che i cambiamenti climatici non ci riguardano, adesso ci riguardano molto da vicino, anche se i suoi effetti noi li sentiamo relativamente, dico relativamente perché non ce ne rendiamo più conto. Questo credo che sia il primo Piano in Italia, checché qualcuno ne dica, fatto come Piano di Resilienza di una città; ci sono state, da parte probabilmente di altre città italiane, delle operatività, delle attività sulla resilienza, ma questo è il primo Piano, ed è un Piano che pone, tenta di porre rimedio, o meglio, di porre un freno a quelli che sono gli effetti che scelte non fatte o fatte male nelle Amministrazioni passate, non solo ovviamente locali, ma io penso a quelle regionali e anche nazionali, hanno portato alla... come dire, alla città a soffrire di ondate di caldo, di questo brutto termine, “bombe d’acqua”, eccetera. È chiaro che sono fenomeni climatici globali, ma da noi hanno un riscontro particolare. Quindi questo Piano non agisce sulle cause, perché sarebbe impossibile agire sulle cause localmente, questo dobbiamo mettercelo in testa tutti, quindi chi dice che questo Piano non serva, probabilmente non ha capito la finalità del Piano, serve a mitigare, a ridurre gli impatti che questi cambiamenti hanno sulla nostra città. Abbiamo parlato di caditoie e quindi a far sì che l’acqua scorra via più velocemente nelle nostre città, e alcuni esempi sono stati già messi in atto dalla Città e da SMAT; a far sì che la corrente elettrica continui a fluire nei cavi in modo continuo e non con i soliti blackout e su questo IRETI e IREN ci stanno lavorando. Quindi questo è il frutto di scelte, proprio per arginare un problema che non è stato creato recentemente, ma che ha origini molto, molto lontane. Mi verrebbe da dire anche solo sull’inquinamento atmosferico che non ha un impatto diretto sui cambiamenti climatici, ma in realtà noi sappiamo che i motori endotermici emettono CO2 che è un gas (incomprensibile). Ecco, tutto questo è per dire che questo Piano - e io di questo devo ringraziare l’Assessore, ovviamente, e la Giunta ma anche e soprattutto gli uffici - è un Piano che avrà una sua attuazione nell’arco degli anni; purtroppo l’ambito naturale, io lo so bene da 25 anni, è un ambito che non è spendibile in termini elettorali nell’arco di pochi anni, ma ci vogliono (audio disturbato) affinché i risultati delle scelte fatte oggi si possano vedere, sia in senso positivo che in senso negativo, lo dico molto, molto francamente. Detto questo, ovviamente il nostro Gruppo voterà a favore di questo Piano, noi ci auguriamo che il Piano sia un punto di partenza; devo dire che, ad esempio, quando si dice che non è coordinato con gli altri, ricordo che stiamo discutendo del Piano di Resilienza Climatica, scusate, il Piano del Regolamento edilizio che prenderà alcuni spunti dal Piano di Resilienza Climatica. Mi viene in mente la discussione che abbiamo fatto con l’associazione (audio disturbato) sui parcheggi, sulle aree a parcheggio che devono essere (incomprensibile) e comunque drenanti; mi vengono in mente tanti altri esempi, esempi che nel passato, mi spiace, ma in alcuni casi non sono stati eseguiti. Mi viene in mente corso Principe Oddone, questa lunga striscia dedicata alle auto tutta di asfalto, non so se è drenante o no; mi viene in mente piazzale Aldo Moro che quando io l’ho visto, non ho visto neanche un albero e ho detto: “Ma scusate, almeno un albero ce lo si poteva mettere lì in mezzo per raffrescare ed evitare le isole di calore?”. Ecco, probabilmente (audio disturbato) passato non sono sempre state, come dire, così lungimiranti perché non era un problema che ci si poneva; bene, il problema è arrivato, i problemi ci sono, dobbiamo affrontarli tutti insieme e io quindi auspico che questo Piano venga votato a larga maggioranza in modo favorevole; poi tutto è migliorabile e tutto è perfezionabile, ne sono assolutamente convinto, è un Piano che entrerà a far parte di altri elementi come il Piano Regolatore, come il Piano del Verde, come tanti altri elementi. Aggiungo che il percorso fatto in Commissione è stato per me molto importante, come anche per gli altri Consiglieri, abbiamo avuto occasione di ascoltare diverse persone, è stata data la possibilità - anche se non era scritto da nessuna parte perché è un Piano un po’ innovativo da quel punto di vista - dovevamo ricevere delle osservazioni ma sono state ricevute: la Consulta, alcune associazioni, gli stessi Ordini dei dottori Forestali agronomi ha dato le sue indicazioni, in modo particolare sulle NBS, abbiamo avuto anche le indicazioni da parte delle Circoscrizioni. Ecco, io direi che qui è stato fatto un gran lavoro per cercare di arginare un problema che però noi tutti insieme dobbiamo risolvere, e non potremmo risolverlo solo come Città di Torino, dobbiamo risolverlo come Regione. La Regione da questo punto di vista mi auguro che vorrà fare la sua parte, dovranno farla come Stato; ho ad oggi la notizia... di qualche giorno fa in realtà, che sono stati stanziati 200 milioni per l’efficientamento degli uffici pubblici, già col bonus 110% (audio interrotto) da parte di ATC sui propri immobili e via discorrendo, ecco. Tutto questo ci dovrà portare a ridurre quella che è la strada (incomprensibile) in forte pendenza verso un punto di non ritorno, non per la città Torino ma per il mondo intero. Io ringrazio, ripeto, tutti coloro che hanno partecipato, l’Assessore, gli uffici, i Consiglieri che hanno portato un apporto costruttivo e anche, come dire, critiche che ci stanno se viste in ottica costruttiva, e per quanto riguarda gli emendamenti ovviamente, quelli della Giunta... come dire, li accogliamo molto ben volentieri, ma anche quelli della Consigliera Montalbano, che non ho capito francamente se vengono riassorbiti o meno, ma... quello poco importa. Io, come ho detto alla Consigliera, li ho ricevuti, li ho fatti inoltrare a tutti i Consiglieri e sono per me assolutamente recepibili perché rimettono un po’ al centro anche quello che è il compito della Istituzione di indirizzo e controllo di questa Città, cioè il Consiglio comunale, proprio nel vedere questo Piano nella sua globalità, sperando che le prossime Amministrazioni ne prendano atto, lo portino avanti anche come comunicazione e come... da parte delle Istituzioni proprio di diffusione delle buone pratiche per far sì che i cambiamenti climatici siano un po’ meno cambiamenti in negativo e un po’ più in positivo. Grazie. MENSIO Federico Sì, scusate la connessione non funziona tanto. Volevo solo capire se con l’emendamento di Giunta si superano gli emendamenti della Montalbano o sono integrabili, cioè nel senso che possono essere tutti accettati. Lo chiedo all’Assessore, perché non ho compreso bene la ratio. |