Interventi |
SICARI Francesco (Presidente) Procediamo adesso con la seconda richiesta di comunicazioni, che hanno come oggetto: “Tundo, servizio trasporto disabili”. Ho comunicazione che dovrebbe rispondere la Vicesindaca Schellino. SCHELLINO Sonia (Vicesindaca) Buongiorno a tutti, grazie. Io rispondo alla parte che riguarda i Servizi Sociali, che va a complemento con le informazioni sulla vicenda Tundo, che ha già dato l’Assessora Di Martino. Preciso che tutta la questione con il Tavolo in Prefettura, eccetera, è seguito sia dall’Assessorato della dottoressa Di Martino come capofila, dall’Assessorato dell’Assessora Lapietra e anche da noi per la piccola parte che Tundo fa con l’accompagnamento ai centri diurni delle persone con disabilità. Quindi, per quanto ci riguarda, i centri diurni per persone con disabilità a gestione diretta svolgono l’attività mantenendo piccoli gruppi separati, secondo le direttive della DGR 38 del 19 giugno, anche durante il trasporto. Le linee programmate sono attualmente 10 e sono già previste con articolazione in due o tre corse, per garantire la separazione dei gruppi, per cui ulteriori servizi con gli stessi mezzi sono possibili, ma il trasporto avverrebbe in tempi non compatibili con le esigenze delle famiglie. Da lunedì 2 novembre scorso la ditta Tundo non ha potuto mettere a disposizione un numero adeguato di veicoli per i servizi della mattinata per l’ingresso ai centri, per l’esattezza 5 su 10; è stata immediatamente inviata formale contestazione alla ditta e la situazione è stata resa nota al Tavolo aperto presso la Prefettura sulla complessiva situazione di crisi del servizio, a partire dal mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori. Contestualmente è stata affrontata la situazione, richiedendo almeno una corsa aggiuntiva, ove possibile; alcune famiglie hanno scelto di accompagnare direttamente i congiunti presso i centri, ma alcuni avrebbero dovuto rinunciare alla frequenza. Poiché in ogni centro ci sono persone abilitate alla guida dei pulmini, che devono essere in dotazione in ogni centro per consentire le attività esterne, è possibile che in questi giorni, a fronte di situazioni specifiche e su richieste dei genitori, il centro abbia eseguito un trasporto. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Interviene anche l’Assessora Di Martino o passiamo subito agli interventi dei Consiglieri? DI MARTINO Antonietta (Assessora) No, non intervengo. SICARI Francesco (Presidente) La ringrazio. TRESSO Francesco Scusi... SICARI Francesco (Presidente) Sì, iniziamo da lei, Capogruppo Tresso, in quanto lei ha richiesto le comunicazioni. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. TRESSO Francesco Sì, mi scusi, non mi sono segnato, grazie Presidente. Ma io ringrazio anche l’Assessore della risposta, però non mi dà grandi conforti, cioè io, rispetto alla possibilità che siano intercorse delle soluzioni tipo quelle che lei ha menzionato, cioè che gli operatori stessi - che poi stiamo parlando di educatori -, abilitati all’utilizzo dei mezzi in disponibilità presso i centri diurni, presso i cosiddetti “CAD”, avviene e in realtà è una soluzione che è stata praticata da circa due settimane e la cosa mi sembra particolarmente fuori luogo. Insomma, io sono ben contento di sapere che è stata fatta una richiesta formale alla ditta Tundo e che sia stato quindi... insomma, siano stati presi dei provvedimenti, però non credo che si tratti solo di limitarsi a dire: “Beh, questo può essere stato concordato per richiesta dei genitori”, questa è una situazione che effettivamente non ha alcun senso perché, come detto, si tratta quindi di poter garantire, all’interno del trasporto, lo stesso operatore/educatore che dovrebbe svolgere altre funzioni, che invece si deve occupare del trasporto, e più probabilmente un altro educatore ancora, che deve provvedere a far sì che all’interno del mezzo ci sia il rispetto delle regole di distanziamento e quant’altro. Quindi, questo fatto che, su dieci pulmini, ben cinque, cioè la metà, siano stati sospesi da parte della ditta, probabilmente per questioni legate alla revisione dei mezzi stessi o quant’altro, è assolutamente intollerabile ai sensi di quelle che sono le prescrizioni previste dal servizio. Quindi, mi sembra anche che la risposta data, per quanto, appunto, abbia dato evidenza che anche l’Assessorato ha contezza della gravità della situazione, però il fatto stesso che non si sia a conoscenza di... in quali casi sia stato necessario eseguire questo tipo di intervento, se sia stata un’iniziativa presa a seguito di richieste di genitori o meno, mi sembra una mancanza di una regia che invece sarebbe assolutamente necessaria per garantire un servizio di questo genere. Quindi, sostanzialmente, ecco, non posso dichiararmi soddisfatto, credo che sia necessario che questa cosa sia appurata con maggiore chiarezza e definizione, che possibilmente sia data certezza che la cosa è in fase di soluzione, quindi mi vedo poi costretto a chiedere probabilmente un approfondimento, nel momento in cui... a meno che - e va benissimo anche questo - l’Assessora Schellino abbia poi cura di dare magari una risposta scritta sul fatto che la questione è stata risolta, ma non credo sia accettabile che chi è preposto a fare (incomprensibile) quel servizio debba sopperire a una carenza di una ditta che ha vinto un appalto e che è sotto il perimetro di un contratto regolare di servizio e che non è in grado di soddisfare questo tipo di erogazione di prestazioni, e tantomeno che sia poi una cosa che debba essere valutata caso per caso da... centro diurno per centro diurno, ma non ci dia invece una visione un pochino più generale. Quindi davvero, Assessora, le chiedo di fare una verifica ulteriore, di darci una notizia anche per forma scritta di... a che punto siamo e se la cosa è stata risolta. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Adesso ho gli interventi da parte del Capogruppo Magliano. Prego, ne ha facoltà per cinque minuti. MAGLIANO Silvio Sì, grazie Presidente, ma abbiamo appena finito di discutere la mia interpellanza sempre sul problema Tundo legato alla scolastica, adesso affrontiamo questo problema dei centri diurni. Guardi Presidente, ormai le parole da spendere sull’argomento rimangono pochissime, se non: “Che cosa stiamo aspettando?”, perché almeno questo servizio non era mai stato intaccato dai disservizi che abbiamo avuto sulle altre due fattispecie di servizio, cioè la scolastica e i buoni taxi. Tra l’altro, Presidente, mi permetto di annunciare all’Aula che a breve depositerò un’interpellanza anche su questo, perché le segnalazioni che mi arrivano da parte di chi utilizza i buoni taxi sono da brividi. Ma riguardo a questo, Presidente, io mi auguro che si possa immaginare veramente un cambio di paradigma, perché se noi continuiamo ad accettare anche il tono con cui è stata data la comunicazione, dice ormai di una presa d’atto che alla fine poi con Tundo ci sono questi problemi, le cooperative che si occupano di queste attività hanno trovato una soluzione con i genitori, ma mentre la Città di Torino comunque ha fatto una gara, ha pagato dei soldi, ha messo a disposizione risorse pubbliche per un servizio, e noi ormai siamo di fatto inermi di fronte a un atteggiamento di questo tipo, sapendo che faremo... muoveremo tutte le contestazioni del caso, ma dall’altra parte cosa abbiamo? Abbiamo l’atteggiamento visto in questi ultimi tre-quattro anni da parte di questa ditta. Io mi auguro che, in fase di ripensamento di questa tipologia di servizi, magari immaginiamoci qualcosa di diverso, immaginiamoci procedure di accreditamento, immaginiamoci il fatto che queste realtà che accolgono i nostri ragazzi possano partecipare ad una gara dove siano loro a poter fare questo servizio retribuiti, cioè proviamo a cambiare paradigma, proviamo a guardare come fanno le altre Città, proviamo a vedere quali sono le esperienze virtuose: ci sono Comuni, come quello di Genova, altri Comuni che si occupano di questo servizio, e quando si parla di centri diurni i bandi vengono gestiti in cui c’è una totalità della presa in carico da parte del centro e rispetto alla persona o al ragazzo o ragazza con disabilità; perché tanto ancora parlare di Tundo... io non lo so, adesso avremo elevato le nostre contestazioni, ci saranno delle sanzioni, penso, e mi auguro che l’Assessore ci possa dire quanto prima quali sono e a quanto ammontano le sanzioni che noi faremo a questa ditta per il mancato servizio. Ma, oltre al danno, perché noi abbiamo creato un danno anche a chi ha dovuto prendersi in carico questo ulteriore servizio, alle famiglie, che comunque le lasciamo completamente nell’incertezza, sapendo che già sono famiglie che vivono una condizione di fragilità enorme, io dico proviamo ad immaginare soluzioni diverse, perché, se dopo tutto quello che capita noi ci trovassimo nelle condizioni di far uscire fare identiche, lì ci sarebbero delle responsabilità politiche enormi, perché vorrebbe dire non aver capito la lezione non soltanto di un’azienda che non è in grado di fare il suo mestiere, ma anche di aver strutturato un’offerta e una possibilità di azione che fondamentalmente non è riuscita a trovare alcun tipo di compimento soddisfacente per l’ente e soprattutto per i cittadini. Per cui, io ringrazio il Capogruppo Tresso per aver posto ulteriormente l’attenzione su questa parte di servizio, che ha avuto queste problematiche, però io mi auguro che da quello che è capitato e la pezza che si provata a mettere, ci faccia aprire un ragionamento diverso, forse pensando addirittura a una modalità di accreditamento, modalità di gara, proprio perché le comunità o i centri possano partecipare, affinché possano ricevere del denaro per fare loro il servizio di trasporto, dotandosi di personale aggiuntivo, cioè usiamo anche questo disastro - perché questo è un disastro - per far germogliare magari qualche idea o qualche soluzione che porti poi le famiglie, gli operatori e i centri diurni, e soprattutto i ragazzi e le ragazze con disabilità, gli uomini e le donne con disabilità, ad avere un servizio che funziona. Io ho concluso, grazie Presidente. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Procediamo adesso con l’intervento della Vicecapogruppo Foglietta. Prego, ne ha facoltà. FOGLIETTA Chiara Sì, grazie Presidente. Io inizio ringraziando il collega Tresso, avrei voluto sottoscrivere la sua richiesta di comunicazione, ma purtroppo questa mattina non ne ho avuto il tempo materiale. Mi lasciano un po’ perplessa le considerazioni che ha fatto la Vicesindaca Schellino qui oggi in Aula. Devo dire che questo consesso si è occupato di Tundo e del trasporto disabili a 360 gradi; forse nell’ultimo Consiglio Comunale in presenza io avevo richiesto in una comunicazione che si facesse luce sia sulla ditta Tundo, sia sulla ditta GHI.ME., sia sulla cooperativa Animazione e Territorio, che si occupa dell’accompagnamento. Io, vede, sarei anche un po’ stufa di essere considerata, insieme ad alcuni colleghi, non tutti chiaramente, ma soprattutto quelli che sono intervenuti prima di me, di essere un po’ considerati fastidiosi, nel senso che poniamo domande perché semplicemente i cittadini ce le sollevano; spesso siamo stati ammoniti come “Ma le segnalazioni in realtà sono lo zero virgola... o l’uno virgola...”. Ho sprecato e occupato un sacco di tempo nello spiegare alla Giunta che anche una telefonata deve essere presa in carico da chi svolge attività politica e che quindi siede all’interno del Consiglio Comunale e se ne deve occupare. Le segnalazioni continuano ad essere tante, molte, sia da parte degli utenti che da parte dei dipendenti; vero è che c’è un Tavolo in Prefettura, non ci è mai dato sapere cosa succede in questo Tavolo, o almeno non ci è dato sapere pubblicamente cosa sta succedendo in questo Tavolo, ma io credo - e credo che lo ritengano anche i colleghi che sono intervenuti prima di me - che anche questo Consiglio Comunale e le Commissioni Consiliari competenti abbiano il diritto, ma soprattutto il dovere verso i cittadini e le cittadine che usufruiscono del servizio di portare dei temi e avere delle risposte, perché se no continuiamo a parlarci tra di noi, interviene il collega Tresso, il collega Magliano, poi intervengo io, ogni tanto invece cambiamo, prima intervengo io, poi Magliano e poi Tresso, il problema è che più o meno tra colleghi noi diciamo sempre le stesse cose, quindi lamentiamo un servizio che non sta funzionando bene, non sta funzionando bene e, come diceva qualcuno prima, alcune cose funzionano leggermente meglio perché c’è, ahimè, il Covid di mezzo, del quale non ci siamo ancora liberati. Il problema è che mi auguro che prima o poi il Covid lo lasceremo alle spalle, ma la questione del trasporto disabili ce la porteremo sempre appresso, perché è un servizio fondamentale e primario della nostra Città, che noi dobbiamo erogare al meglio verso i cittadini e le cittadine. Quindi, questa Consiliatura sta praticamente vedendo la fine, cosa possiamo fare e come possiamo fare per far sì che su questa situazione venga messa luce? Perché vanno benissimo i Tavoli in Prefettura e so che stanno lavorando al meglio, ma come può questo Consiglio Comunale evitare, proprio per non far perdere tempo ai colleghi che di trasporto disabili non se ne occupano e non se ne vogliono occupare, ma che in una Commissione Consiliare noi possiamo portare evidenza che questo trasporto non viene effettuato nel migliore dei modi? Non viene effettuato nel migliore dei modi verso anche il rispetto dei cittadini che stanno pagando quel servizio. Quindi, Presidente, io le chiedo se è possibile prima o poi affrontare questa tematica in una Commissione Consiliare, evitando sempre che si deleghi al Prefetto o al Viceprefetto di gestire questioni che sono priorità della nostra Città. Grazie. SICARI Francesco (Presidente) Grazie a lei. Io non ho altri interventi da parte dei Consiglieri. Se ci sono altri interventi, chiedo ai Consiglieri di prenotarsi adesso, grazie. Non vedo ulteriori richieste di intervento e quindi darei anche questa richiesta di comunicazioni come per discussa. |