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Estratto dal verbale della seduta di Lunedì 2 Novembre 2020 ore 13,00
Paragrafo n. 50
MOZIONE 2020-01134
(MOZIONE N. 43/2020) "CORRETTO SMALTIMENTO DI MASCHERINE E GUANTI DOPO L'USO NEGLI SPAZI PUBBLICI" PRESENTATA IN DATA 18 MAGGIO 2020 - PRIMA FIRMATARIA POLLICINO. [Testo coordinato]
Interventi
SICARI Francesco (Presidente)
Andiamo avanti, siamo all’atto, il punto n. 26, meccanografico n. 202001134/002 della
Vice Capogruppo Pollicino che ha come oggetto:

“Corretto smaltimento di mascherine e guanti dopo l’uso negli spazi pubblici.”

SICARI Francesco (Presidente)
È stato presentato un emendamento da parte del Consigliere Mensio. Lascio la parola
alla prima firmataria, prego.

POLLICINO Marina
Grazie, Presidente. In realtà non credo che ci sia bisogno di un lungo intervento per
illustrare la mia mozione, perché già l’oggetto indica esattamente qual è il tema e
l’obiettivo che si prefigge: il corretto smaltimento di mascherine e guanti dopo l’uso
negli spazi pubblici. Non abbiamo avuto il tempo di ritornare alla normalità, che
l’emergenza sanitaria è in rotta nuovamente e in modo preoccupante nella nostra vita
sociale e in quella lavorativa, e ci prospetta una convivenza prolungata con le misure del
distanziamento sociale di prevenzione del virus. Tuttavia, l’assunzione di responsabilità
individuale collettiva rispetto all’emergenza pandemica, non ha impedito che con una
frequenza allarmante fossero e continuato ad essere abbandonati per strada sui
marciapiedi, nei giardini, nei mercati, nei parcheggi, davanti alle fermate dei mezzi
pubblici, insomma un po’ dovunque, mascherine e, in una fase iniziale, oggi un po’
meno, anche i guanti. Si tratta, come sappiamo bene, di materiale potenzialmente infetto
perché non possiamo conoscerne la provenienza e quindi è doppiamente pericoloso per
la salute umana e per l’ambiente; ma al tempo stesso siamo consapevoli del fatto che
questo materiale farà ancora parte della nostra vita e ci accompagnerà nel prossimo
futuro, negli uffici, nelle scuole, nei posti di lavoro, ovunque. Le stime pubblicate
dall’ISPRA indicano per l’Italia una quantità di rifiuti di dispositivi anti Covid-19 da
smaltire che si aggira tra le 160.000 e le 440.000 tonnellate. Si è ipotizzato che se solo
l’1% delle mascherine utilizzate in un mese venisse smaltito in maniera non corretta, si
avrebbero 10 milioni di mascherine al mese disperse nell’ambiente, e si tratta di numeri
onestamente impressionanti. Poiché non è solo l’Italia alle prese con i problemi di
corretto smaltimento di mascherine, campagne di sensibilizzazione sono partite in molti
Paesi che, come noi, si trovano a far fronte alle stesse criticità. Da noi la campagna
istituzionale era partita nei mesi scorsi dal Ministero dell’Ambiente, grazie anche alla
simpatia dell’attore Enrico Brignano, si invitavano i cittadini a gettare sempre tutto nella
raccolta indifferenziata e, se positivo in quarantena, a mettere tutto in un doppio
sacchetto. Si invitava poi ad utilizzare il più possibile i prodotti riutilizzabili. Il Ministro
Sergio Costa aveva osservato che mascherine e guanti monouso sono diventati un
problema per l’ambiente in Italia e nel resto del Mondo, problema che più di recente
può essere simbolicamente rappresentato dall’immagine del pellicano che ad Ancona ha
cominciato ad estrarre dall’acqua del porto le mascherine celestine che galleggiavano
sul filo della corrente, e non è un’esagerazione perché le mascherine sono state trovate
anche nei boschi, al mare, secondo il percorso che si può facilmente immaginare:
pioggia - fognature - torrenti - fiumi - mare. Quindi è necessario un forte senso di civiltà
da parte di tutti, ma anche uno sforzo coordinato per incentivare e accompagnare i
cittadini a un comportamento virtuoso, tenuto conto del fatto che alcune persone vivono
per motivi più vari come una costrizione il fatto di dover indossare le mascherine. Per
questo mi preme sottolineare l’importanza dell’accompagnamento all’interiorizzazione
di comportamenti virtuosi, interiorizzazione che può essere incentivata se i cittadini si
trovano nella condizione di reperire con facilità cestini dedicati, ad esempio nei luoghi
di maggiore affluenza come metro, fermate dell’autobus e mercati, ma soprattutto
davanti alle scuole, tenuto anche conto del fatto che con la raccolta differenziata porta a
porta partita in città non è facile reperire cassoni per lo smaltimento dell’indifferenziato.
Vorrei evidenziare, fra l’altro, che la mozione è stata presentata il 18 maggio 2020,
epoca in cui non era ancora ricominciata la scuola in presenza, ma già allora era facile
prevedere l’intensificazione dell’uso dei dispositivi di protezione individuale, e infatti
alla vigilia della riapertura delle scuole, durante la conferenza stampa del 9 settembre il
Premier Conte aveva annunciato la consegna quotidiana di 11 milioni di mascherine
chirurgiche per studenti e personale, quindi l’arrivo di una quantità enorme di
mascherine, una mole di molto superiore a quella sperimentata dall’inizio della
pandemia, che avrebbe da lì a poco presentato l’esigenza del loro corretto smaltimento.
E proprio l’esperienza dei mesi scorsi avrebbe dovuto suonare da campanello d’allarme
per un’Amministrazione oculata, e magari indurre una Maggioranza che si dice attenta
ai problemi dell’ambiente a porre la mozione tra i provvedimenti da approvare con una
certa sollecitudine, per arrivare preparati all’apertura delle scuole, prevedendo
l’incremento o la collocazione di cestini dedicati davanti alle scuole, ma anche nei
giardini, nei parcheggi, vicino alle fermate dei mezzi pubblici, e non essere invece
costretti ad inseguire una situazione che è già degenerata, come le mascherine
abbandonate in ogni dove della città purtroppo palesano, né ci sembra sostenibile
l’affermazione che i cestini dedicati non sempre rechino l’utilità sperata in quanto poi
l’utenza ci butta dentro di tutto, in quanto siamo davvero convinti di quanto sia
importante la ricaduta sociale dell’esempio reciproco, non solo e non tanto tra adulti,
quanto dei piccoli nei confronti degli adulti quando riportano a casa le buone pratiche
che trovano rinforzo a scuola. È proprio per evitare comportamenti scorretti che
pensiamo sia necessaria, oltre all’installazione dei cestini dedicati, anche una
campagna… (voci sovrapposte).

SICARI Francesco (Presidente)
Le chiedo di giungere a conclusione, grazie.

POLLICINO Marina
Concludo, concludo subito; attraverso il portale della Città, sul sito di AMIAT e in
senso lato nella comunicazione diffusa alla città. Anche perché, prendiamone atto, il
problema non si esaurirà a breve scadenza, ma ci accompagnerà - auspichiamo solo in
forma preventiva - ancora a lungo. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Ci sono... allora, prego Consigliere Mensio.

MENSIO Federico
Grazie, Presidente. Ma io illustrerò brevemente l’emendamento che è nato anche da
un’interlocuzione avuta in Commissione, relativamente al fatto che posizionare ulteriori
cestini vuol dire solo alimentare la non differenziazione dei rifiuti e ovviamente anche
di alimentare il fatto di buttare dei rifiuti piuttosto che utilizzare altri sistemi, quindi la
riduzione dei rifiuti, proprio perché la nostra Amministrazione, una Maggioranza che è
sempre stata attenta alle tematiche ambientali indipendentemente da quando vengono
messe in discussione e in voto gli atti, tende sempre a puntare, dovrebbe puntare alla...
ha sempre teso a puntare alla riduzione dei rifiuti. Ora, il problema delle mascherine, è
innegabile, più esistere; io devo dire che girando in città non ne ho viste moltissime
buttate per terra e quindi di questo bisogna dare atto ai cittadini che sono stati corretti
nella gestione di questi dispositivi; sono però d’accordo che in alcune situazioni
potrebbero avvantaggiarsi su qualche cestino, averne qualcuno in più proprio per evitare
che poi quei cestini, magari già pieni di altri rifiuti non differenziati, vengano utilizzati
per buttare le mascherine, anche se oggi devo dirvi, essendoci una norma che
sostanzialmente obbliga a portarla in qualunque situazione - anche all’aperto -
difficilmente penso che uno la possa buttare a meno che non gli si rompa e ne abbia
dietro un’altra. Stante questo, va bene anche nelle scuole, io con la Consigliera Azzarà e
altri Consiglieri abbiamo anche scritto una lettera ai Ministri, al Capo del Governo...
scusate, al Presidente del Consiglio dei Ministri, alcuni Ministri, proprio sulle
mascherine a scuola su cui noi non siamo assolutamente d’accordo proprio perché la
nostra Maggioranza è attenta alle tematiche ambientali, non siamo d’accordo che
vengano distribuite delle mascherine monouso, si poteva pensare, sì questo è vero, da
parte del Governo a mascherine riutilizzabili per ogni ordine scolastico, magari quelle
coi filtri sostituibili, questa... scusate, fandonia che non si lavino le mascherine e poi
chissà cosa succede dovrebbe valere per qualsiasi altro oggetto o indumento messo
addosso, quindi ritengo che, quello sì, il fatto che nelle scuole ci possa essere - però
all’interno possibilmente della scuola, nel cortile o nell’androne - un cassonetto dedicato
potrebbe essere una cosa vantaggiosa e anche a tutela dei lavoratori perché sanno che
quello è un materiale non pericoloso ma comunque da fare una certa attenzione rispetto
magari a un cestino normale in classe. Sulla strada, invece io sono un po’ più contrario,
ma si può fare un ragionamento, come detto, con scuole, AMIAT e GTT. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Azzarà. Prego.

AZZARÀ Barbara
Grazie, Presidente. Intanto, ringrazio il Consigliere Mensio per aver ricordato la nostra
lettera che ahimè non ha però sortito risposte in merito, nella quale appunto chiedevamo
la possibilità, come ha ricordato il Consigliere, di utilizzare delle mascherine non più
monouso, anche perché ricordiamolo, adesso gli studenti comunque devono indossarla
anche prima di entrare nelle scuole, quindi anche coloro che non prendono i mezzi
pubblici devono comunque arrivare muniti di mascherina da casa e ritornare con la
stessa a casa. Quindi non c’è più il problema del fatto che queste mascherine debbano
essere lasciate all’ingresso, oppure all’uscita della scuola. Ricordo solo che la normativa
prevede che le mascherine non vengano differenziate, come i guanti, è molto importante
questo, quindi cestini dedicati non vuol dire poi che le mascherine vengano
differenziate, questo ricordiamolo perché lo definisce proprio la normativa, e verranno
comunque tutte portate all’inceneritore, quindi questo deve essere ben chiaro, non
esisterà nessun addetto che differenzierà queste mascherine semplicemente perché si
trovano in cestini dedicati ad esse. Quindi mi sembra... come dire, un po’ inutile questo
atto, proprio perché di fatto il portare la mascherina sempre, in realtà ha eliminato
questo problema. Poi, sull’inciviltà o diseducazione da parte dei cittadini rispetto al
buttare a terra quello che serve poco o non serve più, non riguarda solamente le
mascherine, ahimè, ma mi sembra che si trovino oggetti di ogni genere, come abbiamo
fatto anche spesso, abbiamo visto nella Commissione VI quali operatori anche di
AMIAT hanno raccontato. Quindi non vedo diciamo questa necessità di incrementare il
numero dei cestini appunto perché non si può differenziare e perché ormai le
mascherine difficilmente vengono buttate a metà della giornata, ecco. Grazie.

SICARI Francesco (Presidente)
Grazie a lei. Adesso ho la Consigliera Patriarca, prego.

PATRIARCA Lorenza
Sì, volevo solo precisare che le linee guida regionali rispetto al tema scuola prevedono
che a scuola si indossino le mascherine chirurgiche e non altro tipo di mascherine, è
proprio una prescrizione; per cui, al di là di tutte le valutazioni e considerazioni sul tema
dello smaltimento e il tema ecologico, le uniche che sono considerate presidio medico
sono le mascherine chirurgiche, per cui noi siamo tenuti a far indossare a tutti - dai
bambini della prima elementare fino ai ragazzi delle superiori - le mascherine
chirurgiche. Le linee guida parlano delle mascherine che le scuole distribuiscono e che
ricevono direttamente dal Commissario straordinario, possiamo... siamo tutti disponibili
ad accettare altri tipi di mascherine chirurgiche o superiori, ma segnalo a tutti i presenti
che in nessuna scuola si possono più indossare le mascherine di comunità. Questo solo
per precisare bene. Per quanto riguarda lo smaltimento di rifiuti di questo genere, quindi
mascherine, i guanti, insomma mascheri... cioè, rifiuti che in qualche modo possono
essere contaminati e che quindi vanno smaltiti direttamente non è previsto che ci sia lo
smaltimento dentro le scuole, ma ciascun alunno porta a casa i suoi fazzoletti da naso, le
mascherine, e tutto quanto. Quindi non è possibile pensare ad uno smaltimento nelle
scuole, perché poi dovrebbe essere smaltito direttamente dai collaboratori scolastici,
come viene fatto per tutto quanto... insomma, per i cestini che ci sono nelle classi.
Quindi noi diciamo ai bambini di portare a casa in un sacchettino tutto quanto.
Purtroppo, l’emergenza ha messo in secondo piano aspetti - purtroppo lo dico con tanto
rammarico - l’aspetto legato all’educazione ambientale, tant’è vero che anche rispetto
alla mensa siamo passati ad avere i piatti lavabili e le posate di metallo a tutto un
corredo di plastica, compresi spesso anche i vassoi monouso, le bottigliette di plastica;
come sapete, nelle mense adesso ogni ragazzino riceve tutte le mattine una bottiglietta
di plastica con l’acqua, ecco. Per cui, ripeto, il problema dello smaltimento delle
mascherine e dell’aspetto ecologico purtroppo, ribadisco, per ragioni legate alla
sicurezza e alla protezione dal contagio è messo in secondo piano. Chiedo scusa, ma
questo doveva essere precisato.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Ci sono ulteriori interventi da parte dei Consiglieri? Se non ci sono
interventi, allora possiamo procedere con la votazione dell’atto con il testo coordinato.
Lascio la parola al Vicesegretario Generale per l’appello nominale, grazie.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
(Votazione per appello nominale).
Presidente?

SICARI Francesco (Presidente)
Mi dica.

FERRARI Giuseppe (Vicesegretario Generale)
14 favorevoli, 3 contrari e 6 astenuti.

SICARI Francesco (Presidente)
La ringrazio. Quindi con 23 Consiglieri votanti, 14 voti a favore, 3 contrari e 6 astenuti,
il Consiglio Comunale approva l’atto.
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